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Gli errori stupidi che rovinano la batteria dello smartphone

Mai scaricare del tutto la batteria prima di ricaricarla: e per risparmiare, abbassa la suoneria.

C’è chi crede che lasciare lo smartphone in carica di notte rovini la batteria, che arrivata al 100% perda potenza. C’è chi pensa che la ricarica rapida (super charge) non ne rovini le prestazioni. C’è persino chi attacca e staccano l’iPhone dalla caricacon una frequenza impressionante, ignaro che il suo comportamento equivalga a una coltellata inferta alla vita dello smartphone. Così, se a tutti conviene che la ricarica del cellulare avvenga nel minor tempo possibile e col massimo risultato, c’è da dire che possiamo preservare la batteria con piccoli gesti. A cui, probabilmente, non avete mai pensato.

Con l’avvento degli smartphone e l’inserimento delle funzionalità più disparate all’interno di quelli che prima erano semplici telefoni, l’ingegneria informatica ha patito un grosso problema. Tradizionalmente il cellulare lo si caricava una volta ogni tot di giorni e la batteria era intaccata solo da chiamate, sms e i primi Snake per ingannare il tempo. Oggi la situazione è opposta. La lista degli elementi che attaccano la durata di una batteria è infinita: messaggistica istantanea (WhatsApp), social media (Facebook, Instagram), ogni genere di applicazione sviluppata fino a qui. Sullo smartphone si gioca, si leggono libri, si naviga per Internet. Si cercano numeri telefonici e indicazioni stradali, si guardano video e tutto questo chiaramente ha un costo energetico. Un enorme costo energetico.

Nell’attesa che la tecnologia studi batterie più performanti (Samsung sta valutando di crearne al grafene, ma per ora c’è un grosso rischio che si surriscaldino), è meglio arrangiarsi con alcuni piccoli gesti. Teniamo del resto lo smartphone in tasca ma, mentre noi siamo affaccendati e non lo usiamo, lui perde potenza. Come? Beh, grazie a – o meglio, colpa di – tutte quelle applicazioni in background che dissanguano la povera batteria. Occhio dunque alle e-mail, alle foto salvate su cloud e a qualsivoglia genere di notifica: tenete le principali, disattivate le altre.

Un consiglio utile e mai ripetuto abbastanza riguarda le connessioni: provate un po’ a staccare Bluetooth, NFC, il Wi-Fi o il 3G a seconda di che rete usiate. Se ancora non notate miglioramenti, solo a questo punto agite sulla luminosità e sulla risoluzione: meno pixel da illuminare vuol dire risparmio di batteria. Ancora, disattiva lo spegnimento automatico del display. Non è un controsenso: okay che potenzialmente consuma più batteria, ma eviterà di dover riaccendere lo schermo dopo un periodo di inattività.

Probabilmente lo saprete già, ma ogni batteria al litio invecchia. E ancora, nessuna batteria di uno smartphone ama essere al 100%: piuttosto, è provato scientificamente che le batterie agli ioni di litio decrescono meno nella fascia tra 30% e 50%. Questo non vuol dire – attenzione – che tu normalmente debba avere il telefono a quella carica, ma semplicemente che non conviene far caricare lo smartphone di notte, quando toccherà quota 100% e tu, dormendo, non sarai lì a staccarlo dalla presa di corrente.

Esistono altri trucchi per minimizzare i problemi con la batteria e prolungarne la vita: intanto evitate di lasciar scaricare il telefono completamente prima di avviare un ciclo completo di carica (è una teoria infondata), poi disattivate le vibrazioni e disabilitate i widget. A quel punto potrete pure ridurre il volume: più forte è la suoneria, più velocemente consuma energia. Un piccolo passo per voi, un grande passo per la batteria del vostro smartphone.