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iPhone 12: 4 modelli, dal 2021 due a marzo e due a settembre

La gamma di iPhone 12 potrebbe contare fino a quattro dispositivi, uno in più rispetto ai tre anticipati dai rumor secondo cui tutti dovrebbero essere equipaggiati con pannelli OLED. È quanto emerge da una nota agli investitori di JP Morgan che i colleghi di AppleInsider hanno avuto modo di visionare, e che parla di un modello con schermo da 5,4 pollici, uno da 6,7 pollici, e due da 6,1 pollici.

Il modello più grande da 6,7 pollici, assieme a uno di quelli da 6,1, dovrebbe offrire specifiche di fascia più alta rispetto agli altri, includendo nel triplo modulo fotografico posteriore anche una tecnologia laser inedita, quella del "World-facing 3D sensing": in pratica, si tratterebbe di una lente capace di garantire non solo un campo visivo più ampio e opzioni di zoom più sofisticate, ma anche la possibilità di "riparare" un'immagine includendo un soggetto che ne sia stato accidentalmente tagliato fuori.

I restanti due modelli, cioè quello da 5,4 e il secondo da 6,1 pollici, dovrebbero disporre di un modulo fotografico solo doppio, privo dunque del "3D sensing". Inoltre, benché sia atteso per tutti i modelli il supporto alle reti 5G, solo i "Pro" includeranno il supporto al profilo mmWave 5G, mentre gli altri saranno abilitati solo per il sub-6GHz 5G.

I quattro membri della famiglia iPhone 12, il cui lancio è previsto al solito per la fine del prossimo anno, saranno preceduti dall'anticipata seconda generazione di iPhone SE, l'opzione più compatta ed economica di Apple che è attesa per marzo: insomma, entro la fine del 2020 Cupertino potrebbe aver lanciato sul mercato cinque nuovi dispositivi.

Ma non è finita qui: sempre secondo JP Morgan è possibile ipotizzare uno storico cambio di paradigma nelle tempistiche, che comporterebbe il rilascio di due nuovi iPhone nella prima metà del 2021, seguiti da altri due nuovi modelli nella seconda metà. Una revisione che potrebbe aiutare Apple a competere in maniera ancora più consistente con il rilascio continuo di smartphone, nell'arco dell'interno anno, da parte degli altri produttori hardware, oltre che a risolvere eventuali errori di progettazione e produzione, con la possibilità per Cupertino di intervenire e operare le necessarie modifiche entro una finestra temporale di soli sei mesi, e non più di un anno.