Sony WH-1000XM4, le cuffie che ti ascoltano e se canti (parli) interrompono la musica
Le nuove cuffie a cancellazione del rumore sono ancora migliori delle precedenti. Pochi i difetti e moltissima tecnologia per l’ottimizzazione dell’audio.
Canticchiare a voce alta è vietato ed è anche probabilmente un bene per chi vi sta intorno. Le nuove cuffie Sony WH-1000XM4 introducono una nuova funzione (Speak to Chat) che mette in pausa la musica ogni volta che si inizia a parlare. A beneficiarne però non sarete voi perché per quanto regolabile la feature vi farà innervosire e dovrete disattivarla. E’ questo forse l’unico difetto di queste cuffie con cancellazione di rumore nate per dare fastidio a Bose ed ora stabilmente nel gruppo di testa dei migliori prodotti audio di questo genere. Siamo dalle parti di cuffie come Bowers & Wilkins PX7 e Bose Noise Cancelling 700: padiglione ampio, grande attenzione alla qualità dell’audio e alla cancellazione del rumore. Prodotti appunti nati per viaggiare, isolarsi e ascoltare buona musica.
La prova
L’abbiamo provata sul treno in un viaggio Milano-Roma con vicini, per quanto distanziati causa Covid-19, comunque particolarmente rumorosi. Rispetto il modello WH-1000XM4 ci sono miglioramenti più legati alle tecnologie che alla qualità dell’ascolto. Siamo ad alti livelli, va premesso, quantomeno per quella fascia di prezzo (380 euro di listino). Nel mondo degli audiofili occorre parametrare sempre quello che si dice.
Per essere più chiari Sony sembra avere trovato una vocazione nell’analisi del suono. La novità di queste cuffie è nel processore che gestisce la cancellazione del rumore, che va un po’ spiegato. Una tecnologia rileva i rumori ambientali (attraverso due microfoni posti su ciascun padiglione) e trasmette i dati a un processore ad hoc. Questo chip chiamato HD QN1 sarebbe in grado di cancellare così il rumore in tempo reale con una frequenza di oltre 700 volte al secondo. Per risolvere invece la perdita di fedeltà legata alla compressione, Sony ha spiegato di uilizzare l'intelligenza artificiale applicata alla fonte che (sempre in tempo reale) riconosce strumenti, generi musicali e singoli elementi di ciascuna canzone. Secondo i tecnici giapponesi quindi il combinato disposto di queste due tecnologie renderebbe più pulito l’ascolto anche con il noise conceling.
Quello che si percepisce usando le cuffie in un ambiente rumoroso è una più puntuale sensibilità ai dettagli sonori. La distorsione più bassa rende più vivace la dinamica di ascolto anche a basso volume. Detto altrimenti, le cuffie suonano bene. Volendo trovarci altri difetti si potrebbe aggiungere che sono un po’ vistose nelle dimensioni, che l’assistente vocale parla strano e i bassi si sentivano meglio nel precedente modello. Tuttavia, per tutti coloro che amano giocare con l’audio, Sony ha riservato numerosissime fasi di personalizzazione e ottimizzazione del suono.