OnePlus Buds Z, recensione. Come suonano gli auricolari da 59 euro di OnePlus
La nuova versione degli auricolari Buds ne abbassa il prezzo a 59 euro ma guadagna nuovi adattatori morbidi in silicone e altre funzioni in abbinamento agli smartphone di casa. Ma la qualità sonora come sarà?
Ricordate le OnePlus Buds? La dogana americana le aveva sequestrate, le hanno scambiate per copie contraffatte delle AirPods. OnePlus cambia, lancia un nuovo modello con un design diverso e cambia il prezzo, 59 euro. Poco, allineato a quello degli auricolari da poche decine di euro che si comprano su Amazon con la garanzia però di un nome, OnePlus, che dovrebbe garantire una certa qualità.
Gli auricolari sono inseriti nella custodia con funzione di ricarica, per segnalare l’autonomia residua c’è una spia colorata: rossa se la batteria è sotto il 20% e verde se è al di sopra, piuttosto vago ma comunque utile allo scopo. L’autonomia dichiarata è di 20 ore complessive (5 negli auricolari 15 nella custodia), ma all’atto pratico scende di qualche ora: dalle 3.5 alle 4.5 ore a seconda del volume con una carica, circa 18 ore in totale.
Le batterie di prodotti di questo tipo dopo un paio d’anni (anche meno) risentono delle loro dimensioni, con l’autonomia che si dimezza: i OnePlus BudsZ possono essere considerati prodotti usa e getta, quando la batteria non dura più conviene buttarli visto il costo irrisorio.
In dotazione c’è un buon cavetto USB-C per qualsiasi caricatore standard. Per favorire l’inserimento nella custodia è stato applicato un piccolo magnete che richiama gli auricolari nel loro alloggiamento, sempre utile la chiara indicazione della posizione sinistro e destro.
Al momento del collegamento l’abbinamento allo smartphone è praticamente immediato, altrettanto semplice indossare gli auricolari e in dotazione troviamo i consueti adattatori in silicone per garantire sempre il miglior contatto con l’orecchio. Gli auricolari sono abbastanza stabili ma non sono certo adatti all’allenamento sportivo, pur avendo la certificazione IP55 per resistere all’umidità e sudore: non sono stabilissimi nell’orecchio, ogni tanto si devono sistemare toccandoli.
L’isolamento dai rumori esterni è minimo, quindi nessun problema a muoversi nel traffico o in ambienti rumorosi, dove gli eventuali pericoli saranno facilmente percepibili. Buona l’area di contatto sugli auricolari per la gestione diretta di pausa, salto traccia e risposta al telefono, tutto con le consuete combinazioni di tocchi.
Audio, non ci siamo. I passi persi per strada
Sotto il profilo dei codec sono supportati solo SBC e AAC, niente aptX, nonostante gli smartphone OnePlus abbiano a bordo un SoC Qualcomm. Veloce la ricarica, veloce il pairing e l’aggancio allo smartphone, praticamente immediato. Utilizzando OnePlus 8 si può accedere anche al Dolby Atmos, ma è una semplice simulazione che non aggiunge troppo rispetto alla base.
Al momento dell’ascolto emerge rapidamente il carattere di questi auricolari, chiaramente destinati a un pubblico giovane che ascolta solo musica compressa in streaming. In queste condizioni gli auricolari si comportano piuttosto bene, e con una resa tutto sommato equilibrata anche se tendente a privilegiare gli acuti e le voci. Dei vantati Bass Boost francamente non abbiamo trovato traccia, a parte una resa sufficiente del medio basso ma nulla di più e forse è meglio così. Volendo invece ascoltare sorgenti di qualità migliore la qualità peggiora drasticamente: l’unico vantaggio è una migliore tridimensionalità ma l’equilibrio è ora completamente spostato verso gli acuti, con una resa troppo spinta e fastidiosa e voci aspre mentre la gamma bassa è decisamente in secondo piano se non proprio assente.
Per la cifra richiesta i Buds Z sono degli onesti riproduttori sonori, indicati soprattutto per l’abbinamento con gli smartphone di casa, ma per chi vuole prestazioni sonore di migliore livello bisogna ricordare che con un piccolo ulteriore esborso di denaro si possono comprare auricolari di livello acustico nettamente migliore. Questi OnePlus Buds Z costano poco, ma non valgono troppo di più.