IBM Power diventa open source per competere con RISC-V, ARM e x86
L'OpenPOWER Summit North America 2019, conferenza dedicata all'architettura POWER di IBM, è stata l'occasione per IBM per annunciare il rilascio dell'ISA POWER come open source. Una novità che porta l'architettura a competere sullo stesso terreno di RISC-V, potendo però contare su un ecosistema già presente e in alcuni casi ben radicato. La OpenPOWER Foundation, che gestirà l'evoluzione dell'ISA d'ora in poi, entra poi a far parte della Linux Foundation.
L'ISA POWER diventa open source e passa sotto la Linux Foundation
L'ISA, o Instruction Set Architecture per esteso, è un modello astratto che definisce l'architettura di un processore. È fondamentale per poter realizzare implementazioni dell'architettura e costruire poi fisicamente i microprocessori. L'annuncio di IBM di voler rendere open source l'ISA POWER implica dunque che in futuro chiunque potrà costruire processori compatibili con tale architettura. In questo senso ciò pone l'architettura POWER in diretta competizione con RISC-V e MIPS, anch'esse open source.
Questa evoluzione è particolarmente rilevante poiché rende disponibile un'architettura alternativa ad ARM, AMD64 e RISC-V con cui le aziende interessate possono costruire processori. Ciò dà un'alternativa ad alte prestazioni alle aziende che dovessero trovarsi nella condizione di non poter utilizzare processori AMD64 o ARM, ad esempio per via di guerre commerciali.
Un ulteriore aspetto da considerare è quello del controllo totale sulla piattaforma: già ora è possibile acquistare server e desktop che fanno uso di processori POWER con hardware e software open source e l'ISA permette ora di avere anche il processore aperto. Ciò può essere particolarmente interessante per realtà dove la certezza di non avere backdoor di alcun tipo sia una necessità.
L'architettura POWER è al momento utilizzata in ambito enterprise e HPC per la maggior parte. La sua nuova natura aperta potrebbe portarla al di là di questi confini o rinforzare la presenza in tali mercati. La Linux Foundation, che ora controlla la OpenPOWER Foundation, assicura che continuerà a sviluppare l'architettura con l'intento di farla crescere.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della OpenPOWER Foundation e in questo annunciodella Linux Foundation.