Honor si prepara ad ampliare ulteriormente la propria presenza nel settore tablet, un mercato dove è già presente con diversi modelli tra cui l'Honor Pad 5 annunciato lo scorso giugno.
Da poche ore l'azienda cinese ha confermato che il prossimo 18 maggio 2020 verrà lanciato un nuovo prodotto: il suo nome sarà Honor Tablet V6 , e secondo le informazioni fornite direttamente dal produttore, si tratterà del primo tablet al mondo dotato sia del supporto alla reti 5G, sia dello standard Wi-Fi 6.
Le informazioni relative a questo nuovo dispositivo sono al momento piuttosto scarne: tutto ciò che sappiamo possiamo desumerlo dall'immagine pubblicata su Weibo, dove viene mostrato un prodotto con quattro cornici di uguale spessore (per intenderci, in stile iPad Pro) e una singola fotocamera anteriore.
Secondo indiscrezioni, il tablet sarà mosso dal SoC Kirin 820 5G, lo stesso processore di fascia alta annunciato a fine marzo che troveremo a bordo dei futuri Honor X10 e compatibile proprio con le reti di nuova generazione.
Il prodotto pensato per la produttività e la creatività in movimento ha un gran bel design, ma l’architettura ARM presenta ancora qualche limite
Diciamo subito che il Surface Pro X di Microsoft è probabilmente l’oggetto più simile all’iPad Pro ma nel mondo Windows. Quindi i punti di forza sono evidenti e immediati: produttività eccellente anche in movimento, relax e multimedia senza limitazioni. È un dispositivo evoluto, ma non è perfetto.
La versatilità è indubbiamente uno dei suoi punti di forza, lo è però davvero solo usando la tastiera opzionale Signature Keyboard con Slim Pen. Solo così infatti il dispositivo può essere utilizzato nelle sue prerogative 2-in-1, tablet e/o notebook. Ma in questo modo il prodotto si imbolsisce e all’eccellente peso della sola tavoletta, che si ferma a 774 grammi, si devono aggiungere altri 281 grammi della tastiera.
Nessuna sbavatura riguarda invece il design, bello, elegante, solido e rifinito come un vero prodotto di lusso. Si apprezza non solo lo spessore di appena 7 millimetri ma anche il generoso display da 13 pollici con risoluzione 2880 x 1920 in formato 3:2 che colpisce per i riflessi molto contenuti. Un applauso lo merita il Kickstand, l’aletta posteriore che si alza per consentire di appoggiare il tablet sul tavolo, regolando l’inclinazione a piacimento.
Qualche dubbio di efficacia la ipotizziamo in riferimento alle porte e gli ingressi del Surface Pro X. Se infatti abbiamo apprezzato la scomparsa della vecchia e obsoleta Usb Type-A, sostituita da due Usb Type-C, rimpiangiamo la scomparsa dello slot per le schede microSD. Decisamente incomprensibile e azzardata è invece la rimozione del jack per le cuffie, accessorio che almeno sui tablet non sembra affatto desueto.
Va detto, non come giustificazione, che il Surface Pro X sprigiona un eccellente audio sfruttando gli speaker integrati. Non del tutto chiara è anche la scelta di mantenere il connettore proprietario per la ricarica del tablet. In questo modo è necessario portarsi dietro un alimentatore non certo compatto e leggero. E’ vero che la ricarica può avvenire anche usando gli ingressi Usb, a questo punto però tanto valeva prevedere una porta in più e un alimentatore più compatto.
Elemento distintivo è invece la presenza della connettività LTE grazie allo slot per la sim posta nella porzione posteriore, facile da raggiungere e da gestire. Questo vuol dire che la produttività aumenta sensibilmente in mobilità ed è un sicuro asset per chi svolge attività on the go. Bene, molto bene, anche utilizzo della penna integrata nella tastiera opzionale o acquistabile come accessorio.
Proprio l’uso della Slim Pen, riprogettata dal punto di vista del design rappresenta un valore tangibile specialmente per i creativi. Ora la penna, piatta come le matite per falegnami, si aggancia in modo magnetico nell’apposita fessura della tastiera e si ricarica in modo automatico. La scrittura è estremamente precisa, senza latenza e i professionisti del disegno apprezzeranno sicuramente i 4096 livelli di pressione e i diversi gradi d’inclinazione.
Ora veniamo al tema centrale di questo prodotto, ovvero le prestazioni. Nel complesso l’esperienza è soddisfacente ma l’architettura ARM che lo caratterizza, quindi con SoC SQ1 che Microsoft ha sviluppato insieme a Qualcomm ha sia dei limiti che delle potenzialità. La questione è piuttosto tecnica ma possiamo sintetizzarla in tre punti. Il primo è che su questo tablet è presente un vero e proprio Windows 10, quindi interfaccia utente ed esperienza d’uso sono assimilabili a qualsiasi pc.
Il secondo è che sulla piattaforma Windows on ARM però non possono essere installati tutti i software che girerebbero su un laptop tradizionale. Totalmente inibiti sono quelli iscritti esclusivamente per i sistemi x64, si possono invece emulare i programmi a 32 bit, ma girano un po’ con il freno a mano perché necessitano tecnicamente di una emulazione. Tradotto: molte app non funziono (almeno per il momento) o funzionano senza brillare.
Terzo punto, perché allora la scelta di un processore ARM? E’ sicuramente un’opzione interessante come alternativa a Intel, inoltre offre maggiore efficienza che si traduce in consumi ridotti. Consente anche di alleggerire i dispositivi e assicura una più semplice integrazione del modulo LTE. Ma se in futuro sempre più sviluppatori decideranno di ottimizzare programmi e app per questa piattaforma, al momento il recinto operativo è piuttosto ristretto. Per esempio Adobe sta lavorando sui suoi cavalli di battaglia (Photoshop, Lightroom, ecc…) però ci vorrà ancora del tempo.
Dunque, in conclusione, vale la pena l’acquisto di Surface X Pro? Chi punta a leggerezza e affidabilità e si limita ad applicazioni tipicamente Office, può trovare un ottimo alleato. Lo è anche, certamente, per i chi lavora sui disegni artistici. Nessuna grossa limitazione si riscontra nell’uso delle app multimediali. Inoltre c’è l’indubbio plus della connettività LTE a bordo, elemento che può fare la differenza in contesti specifici.
Deve però essere un acquisto consapevole, l’utente cioè deve avere chiaro che esistono dei limiti e che non tutte le applicazioni e i programmi funzionano o girano al meglio. Inoltre le 13 ore dichiarate da Microsoft come autonomia massima, in realtà si fermano a 8 con un utilizzo normale. Inoltre il prezzo non è una questione secondaria. Si parte da 999 euro per la versione base (8+128 GB) e si arriva a 1.799 euro per la versione top di gamma (16+512 GB). A cui si dovrebbero aggiungere 299 euro di tastiera. Insomma, la cifra diventa importante.
Samsung ha annunciato un nuovo tablet di fascia medio-bassa: è Galaxy Tab A 8,4" (2020), un prodotto già ampiamente anticipato lo scorso febbraio e che abbiamo avuto modo di osservare in alcuni render ufficiali soltanto pochi giorni fa.
Nessuna sorpresa rispetto a quanto già noto: la scheda tecnica di Galaxy Tab A 8,4 (2020) include infatti un display da 8,4 pollici con risoluzione WUXGA (1920x1200 pixel), SoC Octa-Core @1,8GHz (dovrebbe trattarsi di un Exynos 7904), 3GB di memoria RAM e 32GB di archiviazione interna espandibile tramite slot microSD sino a 512GB.
Il comparto multimediale del prodotto include una singola fotocamera posteriore da 8MP, una anteriore da 5MP e una batteria da 5.000 mAh con supporto alla ricarica rapida tramite porta USB-C. Il tablet dispone inoltre di una connettività LTE e del jack da 3,5mm.
SCHEDA TECNICA
SoC: Octa-Core (2 @ 1,8 GHz e 6 @ 1,6 GHz)
Display: 8,4" con risoluzione WUXGA (1920x1200 pixel)
Memoria: 3GB di RAM
32GB di memoria di archiviazione espandibile tramite microSD fino a 512GB
Fotocamera: Posteriore: 8MP
Anteriore: 5MP
Connettività. Bluetooth 5.0, WiFi 802.11 a / b / g / n / ac 2.4G + 5GHz, VHT80, USB-C, GPS, Glonass, LTE
Audio: Dolby Atmos
Sensori: X
Batteria: mAh supporto alla ricarica rapida
Dimensioni e peso: 201,93 x 125,2 x 7,11mm
309 grammi
PREZZO
Galaxy Tab A 8,4" (2020) è già disponibile all'acquisto negli Stati Uniti (tramite l'operatore Verizon) ad un prezzo di 279,99 dollari. Il produttore non ha rilasciato alcuna informazione in merito ad una possibile commercializzazione in ulteriori Paesi.
Il nuovo modello punta soprattutto sulle performance grafiche con un processore dedicato con otto core. Salto in avanti generazionale per il modulo fotocamera, ora grandangolare e con tecnologia LiDAR, unico sul mercato, dedicato alla realtà aumentata. E in iPadOS 13.4.1 si possono (finalmente) usare mouse e trackpad
Il primo iPad, svelato da Steve Jobs, apparve sul mercato nel 2010, quindi dieci anni fa, Di fatto inventando e definendo il mercato dei tablet. E a distanza di dieci anni, non solo l'iPad è diventato una intera linea di prodotti, ma il tablet è diventato uno strumento produttivo in grado ormai non solo di affiancare il computer ma di sostituirlo e in certi casi di superarlo.
Ed è proprio questa l'idea dietro l'ultima versione dell'iPad Pro, il sorpasso definitivo. Non a caso Apple l'ha presentato mostrando due novità chiave: il supporto al trackpad e al mouse (lungamente atteso ed invocato, e ora finalmente presente in iPadOS 13.4) e l'innesto su una "Magic Keyboard" magnetica e retroilluminata, che però è un accessorio a parte). Ma c'è un terzo elemento, il vero punto chiave che fa dell'iPad Pro un pieno strumento dell'era post-desktop: le funzionalità che solo un dispositivo mobile può avere e portare a piena evoluzione, e stiamo chiaramente parlando delle fotocamere e nello specifico di un aspetto preciso delle fotocamere di questo iPad Pro: il sensore scanner LiDAR, un unicum sul mercato.
Ne parliamo subito perchè è l'elemento che più ci ha colpito in questa prova. Girando l'iPad Pro 2020 sul retro, c'è il nuovo modulo fotocamera mutuato da quello di iPhone 11, due sensori da 12 e 10mpx, una lente grandangolare, forma quadrata. Lo scanner LiDAR è posizionato in questo consesso, ma non è una fotocamera. E' invece un occhio elettronico che può creare una mappa digitale laser di tutto quello che c'è intorno all'utente, calcolandone la profondità in tempo reale. Di fatto è un vero e proprio occhio in grado di "vedere" digitalmente la realtà. E quindi permettere all'iPad di interagirci nel momento stesso in cui quest'occhio la "vede", il che significa applicazioni in realtà aumentata molto più precise e veloci di prima, e qualcosa che descriveremmo come una sorta di "intelligenza visiva" che consente all'iPad Pro di determinare distanze, differenze di spessore, rilevare profondità con precisione millimetrica. I sensori LiDAR sono gli stessi che Apple ha sperimentato su Project Titan, ovvero la sua versione dell'auto a guida autonoma, come esempio del livello tecnologico del sensore. E l'ottica LiDAR è un'innovazione che apre le possibilità non solo ai classici campi della realtà aumentata, ma anche a nuove applicazioni in campo medico, professionale, grafico, multimediale e interattivo. C'è solo da aspettare per vedere cosa gli sviluppatori tireranno fuori per questo occhio elettronico del nuovo iPad. I nomi di app da tenere d'occhio già ci sono: Shapr3D, Ikea Place, Complete Anatomy. Le premesse sono ottime e perfettamente in linea con il livello di innovazione che ci si aspetta da Apple.
Nell'iPad Pro 2020 c'è un nuovo chip, A12Z Bionic, che differisce da quello di precedente generazione (l'A12X Bionic) per gli otto core dedicati alla grafica, una Gpu potente che nasce ovviamente per supportare le app LiDAR ma anche per migliorare le prestazioni grafiche del tablet. E il meglio l'iPad Pro 2020 lo dà quindi con le app che richiedono un'alta capacità di elaborazione grafica, da Photoshop al montaggio video fino ai videogame. Ecco, come piattaforma mobile, iPad Pro è al momento al top del mercato per qualità complessiva e integrazione tra dispositivo e le migliori app disponibili. Montare con Lumafusion un paio di fussi video 4K girati con le fotocamere interne ad esempio è una delle attività per cui questo iPad Pro sembra nato. Il display Liquid Retina da 2732x2048 pixel, P3 con True Tone è lo stesso della precedente generazione. Arriva fino a 120Hz di refresh e Apple dichiara 600 nits di luminosità. Numeri che si leggono così: finché Apple non farà il salto verso i Mini-Led, è il miglior display che si piò trovare su un tablet oggi.
Uno dei parametri fondamentali, e punto di incontro tra performance e qualità grafiche, sta nella durata della batteria. Il modello che avevamo in prova, il 12,9", iPad Pro ha raggiunto le 9 ore piene di uso intenso tra produttività, grafica, streaming, creazione audio e lavoro di scrittura con la tastiera Smart Keyboard Folio. Abbiamo anche utiizzato le nuove funzioni di input con trackpad e mouse di iPadOS 13.4 con le app native e create da Apple (Note, Pages, Numbers) e l'unica cosa che si può dire è che è stata una lunga attesa ma finalmente questa opzione esiste, ed è implementata in modo intelligente, con il cursore che si comporta in maniera appropriata in un contesto in cui l'interfaccia principale rimane il touch. Questa funzionalità parte dall'introduzione del puntatore libero in iPadOS come strumento di aiuto all'input (AssistiveTouch) e si è evoluta in un controllo trackpad/mouse completo. Ovviamente iPadOS non è nativamente un ambiente Wimp (Windows Icons Mouse Pointer) e per questo a Cupertino hanno pensato ad una versione dedicata ad iPad di un controllo touchless. La nuova interfaccia funziona bene, il comportamento e i dettagli sono molto simili a quelli che si trovano in MacOS. C'è ancora qualche cosa da affinare (ad esempio la chiusura delle app nello switcher, o la gestione degli angoli attivi ancora legata ad AssistiveTouch) ma nel complesso è un salto in avanti atteso e finalmente compiuto.
Non abbiamo potuto provare la Magic Keyboard, che arriverà a maggio. I prezzi dei nuovi Pro partono da 899 euro (11 pollici, 128 gb) e 1119 (12'9 pollici), la tastiera 199/219 e la Pencil di seconda generazione 135 euro. Insomma un 11 con tastiera e Pencil viene poco più di 1200 euro, ed è un prezzo in linea con i laptop più performanti. L'iPad Pro 2020 insomma è un buon affare? Costa, come tutto quello che fa Apple. Ma la gamma iPad offre ormai dispositivi per tutte le tasche e a chi non cerca le capacità uniche di questo Pro 2020, un modello base o Mini andrà benissimo. Per chi invece ha bisogno di una macchina potente, in grado ora davvero di fare tutto quello che si fa con un portatile ma con in più un comparto fotografico di eccellenza e una finestra sul futuro come è lo scanner LiDAR, ha in questo iPad Pro 2020 un candidato di eccellenza.
Huawei MatePad Pro è il tablet top di gamma lanciato dal colosso cinese lo scorso febbraio e che ha appena ricevuto un consistente aggiornamento software in Cina: le novità sono tutte per la gestione delle app e per il sistema.
Il nuovo aggiornamento è basato sulla EMUI 10 e su Android 10 e fa riferimento alla build 10.0.1.165 (per la versione LTE) e 10.0.1.151 (per la versione Wi-Fi): le novità riportate nel changelog indicano l’introduzione del multiplier per 760 app, l’estensione del supporto multi-window a nuove app, miglioramenti all’interfaccia del multi-window quando connesso alla dock e la risoluzione di alcuni problemi che si verificavano con la modalità desktop.
L’aggiornamento che abbiamo descritto è attualmente in fase di distribuzione per gli utenti cinesi. Non sappiamo se il rollout è imminente anche per gli altri mercati in cui è già disponibile.