Huawei Watch GT 2e sarà svelato il prossimo 26 marzo, insieme alla tanto attesa serie P40. Dopo l’annuncio delle specifiche tecniche di pochi giorni fa, oggi è stata ufficialmente annunciata quella che dovrebbe coincidere con la data della presentazione.
Huawei sta lavorando a un nuovo smartwatch, riconoscibile con il nome di Watch GT2e. Il design e le specifiche sono molto simili a quelle di Watch GT2 (attualmente disponibile all’acquisto su Amazon), una versione precedente. Il nuovo modello presenta però delle scelte estetiche perfette per gli appassionati di sport.
A confermare il dispositivo e la data di lancio è stato un filmato, della durata di pochi secondi, pubblicato su Weibo, in cui possiamo anche leggere “lo spirito e l’energia dell’esplorazione”. Sono stati inoltre pubblicati alcuni poster che anticipano che questo prodotto sarà pensato per le persone che hanno uno stile molto sportivo.
La batteria da 455 mAh dovrebbe assicurare un’autonomia di circa 2 settimane. La scheda tecnica, stando a delle recenti indiscrezioni, dovrebbe comprendere un display AMOLED di forma circolare da 1,39 pollici, il barometro, il sensore di accelerazione, il giroscopio, la bussola, il sensore per la frequenza cardiaca, il contapassi, il sensore di movimento, il microfono, il GPS e il Bluetooth 5.1. Huawei potrebbe inoltre scegliere un processore a basso consumo energetico, così da aumentare l’autonomia.
Recensione Razer Hammerhead True Wireless
Recensione Razer Hammerhead True Wireless • Diciamocelo: il mercato degli auricolari true wireless si fa un pelino affollato. Dal lancio dei primi AirPods sono passati oltre tre anni e per i produttori è sempre più difficile trovare un punto di forza che distingua il proprio prodotto dagli altri.
Per queste Razer Hammerhead True Wireless, la killer feature è la bassisima latenza della gaming mode: ma basterà davvero a fare la differenza?
Confezione
All’interno della confezione di vendita, oltre gli auricolari e la relativa custodia di ricarica, troviamo un cavo USB – USB-C (di ottima fattura e rivestito in tessuto, ma un po’ corto), un laccetto da agganciare al case e dei “gommini” da applicare gli auricolari. Preciso che tali gommini, che vanno a “foderare” le cuffiette, servono a migliorare l’aderenza alle orecchie, ma non sono assolutamente necessari e i Razer Hammerhead possono essere utilizzati anche senza.
Costruzione e comodità
Partiamo come sempre dal case di ricarica: è realizzato interamente in plastica e il coperchio, con chiusura magnetica, mi sembra un pochino meno solido di quanto non vorrei. Sul retro c’è l’ingresso per l’USB-C (finalmente la Type-C ovunque!) e sulla parte frontale un LED che indica quando il case è in carica.
La custodia si sviluppa in lungo e, pur non essendo certamente la più piccola che mi sia capitato di provare, è comunque abbastanza contenuta e comoda da portare in giro, anche nella tasca di un paio di jeans. Se poi siete di quelle persone che lanciano tutto in zaini super affollati, il laccetto è una buona idea che vi aiuta a ritrovare le cuffie.
Per qualche strana ragione, all’interno del case l’alloggiamento per la cuffia destra si trova a sinistra, e viceversa. Ovviamente non è un problema, ma non è neanche la più intuitiva delle scelte.
Anche gli auriclari sono in plastica: sembrano abbastanza solidi e ben costruiti, seppure un po’ anonimi nel design. Sia la custodia che gli auricolari sono disponibili solo di colore nero opaco: un marchio di fabbrica per Razer, che evita anche confusioni con rivali bianchi ben più blasonati.
Sì, perché se escludiamo il colore e le dimensioni un po’ diverse, i Razer Hammerhead True Wireless riprendono il form factor degli AirPods: stanno appesi alle orecchie, non vanno in fondo e non occludono il canale uditivo come fanno le cosiddette in-ear. Il risultato è maggior comodità (anche dopo ore di utilizzo, non si percepisce l’orecchio affaticato), ma anche uno scarsissimo isolamento acustico.
Personalmente, dopo averle utilizzate un po’ nude e crude, ho preferito applicare i gommini e non li ho più tolti: danno quell’aderenza in più che ti permette di muoverti con un po’ di foga senza temere che gli auricolari ti cadano dalle orecchie.
Non manca la resistenza ai liquidi: certificazione IPX4, che garantisce resistenza a spruzzi e permette di usarle anche sotto la pioggia senza troppi problemi.
Funzioni e qualità audio
Queste Razer Hammerhead True Wireless suonano piuttosto bene, per quel che si può chiedere a degli auricolari true wireless. Li metterei allo stesso livello degli AirPods, se non altro perché l’esperienza utente è più o meno la stessa: per via del form factor, che non isola molto dall’esterno, si perde un po’ nei bassi, motivo per cui in alcuni casi ho preferito impostare il profilo Bass Boost dall’equalizzatore disponibile dall’app (gli altri due profili sono Default e Treble boost).
In compenso, il volume massimo è davvero altissimo, tanto che raramente l’ho tenuto sopra il 30% circa.
Sarà anche per questo che la batteria è durata più di quanto dichiarato: Razer parla di 4 ore con una singola ricarica, ma con gaming mode disattivata io ho sfiorato le cinque prima di rimetterle, scariche, nel case. La custodia offre tre ricariche complete, pari a circa 12 ore aggiuntive (ma anche di più, se considerate la questione del volume).
Il microfono è abbastanza buono, seppur non eccelso: ho utilizzato gli auricolari per chiamare senza alcun problema all’interno o in strade non troppo affollate, mentre ho avuto qualche problema in più in metropolitana.
I controlli sono basati su un sistema touch, ma Razer ha introdotto una modifica interessante: per evitare che tocchi accidentali mandino in pausa la riproduzione, è necessario lasciar poggiato il dito qualche istante in più per impartire il comando Play/Pausa.
Gli altri comandi (doppio e triplo tocco), invece, funzionano come ogni altra cuffia. Nel complesso, trovo che il ritardo nell’attivare il singolo tocco sia una buona idea, peccato solo che non dia alcun feedback quando il comando viene rilevato. Di seguito l’elenco completo dei comandi disponibili (indiffernetemente su auricolare destro o sinistro):
Un tap: Play/Pausa / Rispondi alla chiamata
Doppio tap: Traccia successiva / Rispondi e passa alla nuova chiamata
Triplo tap: Traccia precedente
Triplo tap e pressione per 2 secondi: Attiva/Disattiva la gaming mode
Pressione per due secondi: Assistente vocale / Rifiuta chiamata
Arriviamo dunque a parlare della killer feature di questi auricolari: la gaming mode. Si tratta di una una modalità che garantisce una latenza audio di soli 60 ms: per dare un’idea, qualsiasi latenza di 100 ms o inferiore viene percepita come istantanea, ma con i codec aptX Low Latency si arriva fino a soli 40 ms.
In ogni caso 60 ms sono più che sufficienti per non percepire alcun tipo di ritardo audio e la differenza rispetto ad auricolari connessi “solo” con Bluetooth 5.0 si sente. Grazie al sistema Dual Audio di Samsung ho connesso contemporaneamente ad un Galaxy S9 i Razer Hammerhead TW e un altro paio di auricolari, indossandone uno per orecchio: in tutti i giochi provati, la diffrenza è chiara.
Ad esempio, il suono dello sparo di un fucile si sente distintamente prima dagli auricolari di Razer e poi sugli altri. Per dovere di cronaca, preciso che ho eseguito il confronto affiancando i Razer Hammerhead TW a Jabra Elite 75t, Sony WF-1000XM3 e Creative Outlier One, modelli con cui non avevo mai avuto la percezione di un ritardo audio.
Il Bluetooth è ovviamente in versione 5.0 e non ho percepito problemi nella connessione da smartphone. Al contrario, però, per utilizzare i Razer Hammerhead True Wireless sul MacBook, ho dovuto abilitare la Compatibility Mode dall’app per iOS. Oltre questo, il software di Razer serve solo per scegliere uno dei tre profili di equalizzazione, per provare le gesture e qualche informazione: un po’ scarno.
Prezzo
Il costo su Amazon è di 119€: il costo non è proprio esiguio, considerando che – gaming mode a parte – non ci sono particolari funzioni smart o altro.
Con questo prezzo, possono essere un’alternativa interessante per chi non vuole cuffiette in-ear e punta molto all’aspetto gaming. Al contrario, chi non cerca necessariamente un formato à la AirPods e non è interessato al gaming competitivo su smartphone, ci sono alternative migliori.
Un nuovo componente si aggiunge alla folta schiera di smartwatch low-cost made in Asia. Si chiama Lenovo Ego HX07 ed è un prodotto che non vuole essere troppo sofisticato, anche in virtù del prezzo piuttosto contenuto. Lanciato dalla divisione indiana, integra un design circolare da 42 mm con un display monocromo con trattamento anti-riflesso. Il design riporta alla mente quello solitamente adottato sugli smartwatch rugged, similarmente al celebre Casio G-Shock.
Lenovo Ego: costa quanto una smartband, ma è uno smartwatch
Il display non è costantemente retro-illuminato, in modo da non andare a discapito dell'autonomia (Lenovo parla di massimo 20 giorni con una carica). Per fare ciò c'è un apposito pulsante “Light” da premere per poter illuminare lo schermo. Trattandosi di un prodotto tipicamente “rugged“, Lenovo Ego ha certificazione 5ATM, potendo così resistere a profondità fino a 50 metri.
Associabile sia a smartphone Android che iOS, tutte le varie features possono essere gestire tramite l'app Lenovo Life. Lo smartwatch permette di ricevere le notifiche ed essere avvisato tramite diversa vibrazione a seconda che si tratti di chiamate, SMS, mail e social. Non mancano i sensori per acquisire dati relativi a battito cardiaco, calorie bruciate, sonno e contapassi. Sarà in vendita in India tramite Amazon India e Flipkart ad un prezzo di 1999 rupie, circa 25€.
Pioggia di annunci in occasione del CES 2020 di Las Vegas. Questa volta è il turno di Nikon che, sfruttando la vetrina della fiera statunitense, ha annunciato la nuova COOLPIX P950. Si tratta di una fotocamera bridge che integra uno zoom ottico in grado di spingersi sino agli 83X. Una caratteristica notevole, che andrà comunque messa sotto torchio in sede di recensione per verificarne l’efficacia.
In particolare, lo zoom ottico 83X offre una lunghezza focale pari a 24-2.000mm, mentre il Dynamic Fine Zoom 166x estende digitalmente il limite superiore fino a un valore incredibile di 4.000mm. Le riprese in condizioni precarie di luce saranno inoltre agevolate dalla presenza di un obiettivo NIKKOR con apertura massima f/2.8. Non manca la possibilità di girare video in 4K a 30 fps, senza dimenticare la funzionalità time-lapse.
La Nikon COOLPIX P950 supporta ovviamente anche l’acquisizione fotografica RAW (NRW) per sfruttare al meglio i programmi avanzati di sviluppo, elaborazione e modifica. Inoltre, la slitta superiore consente l’utilizzo di accessori di Nikon come microfoni o mirini di puntamento a traguardo agevolato. A bordo è stato integrato un Sensore CMOS retroilluminato da 16MP, coadiuvato dal processore di elaborazione delle immagini EXPEED e da un sistema di stabilizzazione ottica VR (Riduzione Vibrazioni) a doppio rilevamento.
Il Monitor LCD ad angolazione variabile – da 8,1cm e 921k punti – può essere inclinato e orientato in quasi tutte le direzioni. Presente un ampio mirino elettronico OLED da 1cm e 2.360k punti con sensore oculare. L’applicazione proprietaria SmartBridge è compatibile sia con iOS che con Android. Attendiamo notizie circa prezzi e disponibilità per il mercato europeo.
Accanto alla COOLPIX P950, Nikon ha alzato il sipario anche sulla reflex digitale D780. Dotata di un veloce sistema AF ibrido per le riprese Live view e di un sistema AF a rilevazione di fase a 51 punti, durante le riprese i fotografi e videomaker potranno sfruttare il medesimo sistema AF visto a bordo della mirrorless Nikon Z 6. Non manca la funzionalità che consente di bloccare le migliori espressioni dei soggetti attraverso la funzione Eye-Detection AF.
Interessante la velocità degli scatti in sequenza, che dovrebbe contribuire alla versatilità di questa fotocamera: fino a 7 fps con le riprese da mirino e fino a 12 fps nel modo Fotografia silenziosa durante le riprese in Live view. Altre funzioni degne di nota includono il tempo di posa massimo di 1/8000 sec., che offre ai fotografi la flessibilità necessaria anche per la sincronizzazione con i lampeggiatori di Nikon. In alternativa, si possono allungare i tempi fino a 900 sec., così da catturare scie di luce e paesaggi notturni.