WhatsApp si “allea” con Google per proteggere gli utenti dai messaggi falsi che ogni giorno vengono condivisi e inoltrati sulla piattaforma di messaggistica. Come scoperto dai ragazzi di WaBetaInfo, nella nuova versione 2.20.94 di WhatsApp beta per Android sono apparse le prime informazioni su un nuovo strumento che aiuta gli utenti a scoprire le fake news. Di che cosa si tratta?
Quando si riceve un messaggio che è stato inoltrato molte volte, WhatsApp permette agli utenti di effettuare una ricerca immediata sul motore di ricerca di Google. Affianco al messaggio appare una lente d’ingrandimento per verificare su Google se si tratta di una fake news o di una notizia vera. Da oramai più di un anno WhatsApp ha iniziato una vera e propria lotta contro i messaggi falsi e le truffe che ogni giorno nascono e prosperano sulla piattaforma. Le prime azioni hanno riguardato i messaggi inoltrati, il vettore utilizzato dagli utenti per far diventare virale una notizia falsa. L’obiettivo di questo nuovo strumento è offrire la possibilità agli utenti di verificare qualsiasi messaggio “strano” che si riceve. Ecco come funziona.
WhatsApp, come funziona “Cerca i messaggi sul Web”
Il nome della nuova funzione è provvisorio e si tratta di una semplice traduzione del suo nome in inglese: “Search Messages On the Web“, Cerca i messaggi sul Web. Quale è lo scopo di questo nuovo strumento? Proteggere gli utenti dalle fake news. Come vi abbiamo raccontato più e più volte, WhatsApp è una delle piattaforme preferite da hacker e dai truffatori per rilanciare messaggi falsi e per far diventare virali le notizie false. È oramai più di un anno che WhatsApp sta lavorando su nuovi strumenti che permettano agli utenti di riconoscere immediatamente le fake news: blocco all’inoltro compulsivo dei messaggi e segnalazione dei messaggi inoltrati più frequentemente.
Tutti questi strumenti, però, sembrano non bastare. Per questo motivo gli sviluppatori hanno messo in campo una nuova “arma”: i motori di ricerca. Sulla versione 2.20.94 beta di WhatsApp per Android è stato notato un nuovo strumento: una lente d’ingrandimento che appare di fianco ai messaggi inoltrati ricevuti. Cliccando sull’icona appare un messaggio in cui si chiede all’utente se vuole ricercare il significato del testo su Google. Premendo su “Cerca sul Web” si aprirà una pagina di Google con tutti i risultati di ricerca inerenti il messaggio ricevuto. In questo modo si potrà capire se si tratta di una notizia falsa o vera.
Quando sarà disponibile il nuovo aggiornamento WhatsApp
La funzionalità ancora non ha fatto il proprio debutto sulla versione beta, ma per il momento è stata solamente scoperta nel codice di WhatsApp da parte dei ragazzi di WaBetaInfo. Fare una previsione sulla data di rilascio è molto complicato: WhatsApp sta lavorando per rilasciare un pacchetto di nuovi strumenti per combattere le notizie false e molto probabilmente ne farà parte anche “Cerca i messaggi sul Web”.
Sta per arrivare anche sui nostri desktop il primo grande aggiornamento semestrale di Windows 10, il cosiddetto Windows 10 20H1 o 2004. Cioè 20-04, aprile 2020. Se non ci saranno ritardi e imprevisti dell’ultimo minuto, quest’anno l'”April Update” non diventerà “May Update” come l’anno scorso.
Le novità saranno abbastanza corpose, sia per gli utenti che per gli sviluppatori. Per i primi arriveranno nuove funzionalità di ricerca e un aggiornamento di Cortana, la possibilità di gestire al meglio gli update e una procedura più semplice per accoppiare i dispositivi Bluetooth. Per i secondi arriverà soprattutto il nuovo Windows Subsystem for Linux, una vera e propria rivoluzione da parte di Microsoft, e una nuova Sandbox per testare meglio gli applicativi in fase di sviluppo. La speranza, come al solito quando si parla di update di Windows, è che dopo aver scaricato e installato l’update vada tutto bene e “non si rompa niente“.
Windows 10 20H1: le novità per gli utenti
Partiamo dalle novità per gli utenti comuni, che usano Windows per lavorare, giocare e navigare in rete. Il cambiamento più evidente apportato da Windows 10 20H1, probabilmente, è lo scorporo di Cortana: adesso l’assistente digitale di Microsoft diventa un’app separata, che si può scollegare dal menu Start e posizionare sul desktop come qualunque altro programma. La ricerca dei file, inoltre, dovrebbe migliorare di parecchio grazie a un nuovo motore di indicizzazione dei file, che rallenta di meno i computer con configurazioni non molto potenti.
Connettere i dispositivi Bluetooth sarà poi più semplice, grazie a Microsoft Swift Pair: quando entrambe le periferiche saranno messe in modalità accoppiamento, non appena le avvicineremo Windows manderà una notifica con un pulsante “Connetti“. Premendolo, il sistema operativo farà il resto. Gli aggiornamenti del sistema operativo, infine, non rallenteranno più la connessione a Internet come prima perché potremo scegliere quanta banda dati potranno sottrarre al massimo.
Windwos 10 20H1: le novità per gli sviluppatori
Prepariamoci a vedere sempre più app Linux che girano anche su Windows 10: con l’update 20H1 Microsoft introdurrà il Windows Subsystem for Linux 2, che non sarà più un semplice strato software che converte le richieste delle app Linux in comandi Windows, ma sarà un vero e proprio ambiente Linux (quasi) completo che girerà in una macchina virtuale. Miglioreranno, per questo, anche le prestazioni delle app Linux che girano su Windows. Migliora anche Windows Sandbox (che però non è disponibile su Windows 10 Home), cioè l’ambiente desktop all’interno del quale far girare le app isolandole dalle altre. Con Windows 10 20H1 sarà possibile decidere se le app isolate possono accedere alle cartelle condivise o altre risorse del sistema.
Abbiamo già parlato di Motorola Edge+, il prossimo top di gamma della casa alata che del quale sono trapelati alcuni render. Oggi sono trapelate nuove informazioni: qualche immagine pubblicata direttamente da Evan Blass e un report di XDA Developers che ci mostra a tutto tondo l’hardware di questo smartphone.
E, sì, sembra proprio che Motorola Edge+ possa essere il top di gamma che tutti stavamo aspettando. A bordo dovremmo infatti trovare uno Snapdragon 865, 8 o 12 GB di RAM e una batteria da ben 5.000 mAh. Insomma, potenza e autonomia in un unico dispositivo. Ah, e c’è anche il jack audio.
Si parla poi di una fotocamera posteriore da 108 MP accompagnata da altri due sensori: un teleobiettivo da 8 MP e un grandangolo da 16 MP. Considerando che il “fratellino” Edge avrà a bordo 128 GB di memoria interna, ci aspettiamo di raggiungere lo stesso valore anche con Edge+. Peccato per il design, che davanti mostra un bel display con bordi curvi, ma sul retro ha un modulo della fotocamera con una posizione un po’ particolare (data la grande distanza rispetto il bordo superiore del telefono).
Quando verrà presentato Motorola Edge+? Non lo sappiamo. I render sembrano puntare alla data del 3 aprile, ma già ci aspettavamo un annuncio importante al MWC 2020, il quale, per ovvi motivi, non c’è stato. Potremmo aver a che fare con un ulteriore ritardo.
In un confronto pubblicato su YouTube, Samsung Galaxy S10+ ha vinto contro Galaxy S20+. Il paragone ha analizzato in particolare l’esperienza dei videogiocatori. Com’è risaputo, Samsung inserisce nei propri dispositivi dei processori Qualcomm Snapdragon (in USA) ed Exynos (in Europa), in base al mercato di riferimento.
Il video pubblicato su YouTube, in cui possiamo vedere in azione il top di gamma Samsung dell’anno scorso e quello di quest’anno, ha mostrato una sorpresa inattesa: Samsung Galaxy S10+ (disponibile all’acquisto su Amazon) è riuscito a offrire delle prestazioni migliori rispetto a Galaxy S20+. Il confronto potrebbe essere visto anche come un test dedicato ai processori. I dispositivi analizzati hanno sotto la scocca:
Snapdragon 855 in Galaxy S10+;
Exynos 990 in Galaxy S20+.
Durante questo esperimento sono stati trattati esclusivamente i videogiochi, lasciando comunque da parte tutti gli altri utilizzi. In particolare, sono stati testati due videogame molto apprezzati e complessi: PlayerUnknown’s Battlegrounds e NBA 2K20. Il top di gamma dell’anno scorso ha offerto le migliori attività: i caricamenti richiedono meno tempo e la grafica è nettamente migliore.
Il processore prodotto da Samsung assicura delle prestazioni non all’altezza rispetto a quelle del SoC firmato da Qualcomm (con PUBG, Snapdragon 855 arriva a 59 fps, Exynos 990 solo a 40 fps). Il filmato è però abbastanza limitato, dato che non vengono analizzate le altre funzionalità, bensì solo i videogiochi.
Il successore di AeroBook – o meglio, la sua versione migliorata – è in dirittura d'arrivo su Indiegogo e la compagnia cinese ha già dato il via alla promozione che precede il debutto della campagna di crowdfunding. CHUWI AeroBook Pro 15.6 si presenta come una soluzione interessante sotto vari punti di vista, ma soprattutto come un notebook che mira ad essere completo. Il terminale è equipaggiato con un display da 15.6″ con risoluzione 4K (3840 x 2160 pixel) e supporto HDR, ma le migliorie per il pannello non finiscono qui.
CHUWI AeroBook Pro 15.6 è in dirittura d'arrivo su Indiegogo
La casa cinese ha pubblicato qualche dettaglio in più sul display che troveremo a bordo di CHUWI AeroBook Pro 15.6. Di seguito trovate l'elenco delle caratteristiche.
gamma cromatica 100% sRGB
profondità di colore a 10 bit
oltre 1.07 miliardi di colori
densità di 282 PPI
luminosità di 340 nit
Insomma, grazie alla risoluzione 4K sarà possibile godere di testi e immagini in modo chiaro, con un'esperienza visiva appagante. D'altro canto il tocco in più è dato dalla fedeltà cromatica, che promette faville.
Il display 4K di CHUWI AeroBook Pro 15.6 offre buone prestazioni in termini di luminosità, contrasto e gamma dinamica elevata. Inoltre è in grado di decodificare video 4K senza problemi grazie alla presenza di un processore Intel Core i5.
Il nuovo terminale del brand cinese è ottimo sia nell'utilizzo quotidiano, che per esigenze professionali. Per chi si fosse perso qualche dettaglio, a bordo troviamo una soluzione Intel Core i5, accompagnata 8 GB di RAM DDR4 e SSD da 256 GB, un pacchetto che offre delle performance che si adattano a molteplici esigenze. Il corpo è realizzato in metallo – con un peso di poco più di 1.5 Kg – mentre la batteria è un'unità da 60 Wh.
La configurazione di CHUWI AeroBook Pro 15.6 non è niente male e il prezzo di vendita di 599$ (circa 528€ al cambio) contribuisce a renderlo ancora più interessante. Volete saperne di più? Allora date un'occhiata alla pagina dedicata presente su Indiegogo!