Samsung ha annunciato un nuovo tablet di fascia medio-bassa: è Galaxy Tab A 8,4" (2020), un prodotto già ampiamente anticipato lo scorso febbraio e che abbiamo avuto modo di osservare in alcuni render ufficiali soltanto pochi giorni fa.
Nessuna sorpresa rispetto a quanto già noto: la scheda tecnica di Galaxy Tab A 8,4 (2020) include infatti un display da 8,4 pollici con risoluzione WUXGA (1920x1200 pixel), SoC Octa-Core @1,8GHz (dovrebbe trattarsi di un Exynos 7904), 3GB di memoria RAM e 32GB di archiviazione interna espandibile tramite slot microSD sino a 512GB.
Il comparto multimediale del prodotto include una singola fotocamera posteriore da 8MP, una anteriore da 5MP e una batteria da 5.000 mAh con supporto alla ricarica rapida tramite porta USB-C. Il tablet dispone inoltre di una connettività LTE e del jack da 3,5mm.
SCHEDA TECNICA
SoC: Octa-Core (2 @ 1,8 GHz e 6 @ 1,6 GHz)
Display: 8,4" con risoluzione WUXGA (1920x1200 pixel)
Memoria: 3GB di RAM
32GB di memoria di archiviazione espandibile tramite microSD fino a 512GB
Fotocamera: Posteriore: 8MP
Anteriore: 5MP
Connettività. Bluetooth 5.0, WiFi 802.11 a / b / g / n / ac 2.4G + 5GHz, VHT80, USB-C, GPS, Glonass, LTE
Audio: Dolby Atmos
Sensori: X
Batteria: mAh supporto alla ricarica rapida
Dimensioni e peso: 201,93 x 125,2 x 7,11mm
309 grammi
PREZZO
Galaxy Tab A 8,4" (2020) è già disponibile all'acquisto negli Stati Uniti (tramite l'operatore Verizon) ad un prezzo di 279,99 dollari. Il produttore non ha rilasciato alcuna informazione in merito ad una possibile commercializzazione in ulteriori Paesi.
iFixit ha smontato il nuovo MacBook Air 2020, versione rinnovata dell’Air che Apple ha presentato pochi giorni addietro. Tra le peculiarità dell’ultima versione del notebook che le Mela definisce “il più amato al mondo”, processori di ultima generazione, la nuova Magic Keyboard, già vista volta sul MacBook Pro 16″; questa vanta i tasti con meccanismo a forbice ed escursione di 1 mm, e i tasti freccia disposti a T capovolta, più facili da trovare, senza bisogno di guardare la tastiera.
iFixit scrive che la nuova tastiera aggiunge solo mezzo millimetro allo spessore dell’Air e l’altezza ora varia tra 0,41 e 1,61 cm. Per accedere all’interno basta svitare le ormai classiche viti pentalobe che tengono in sede la cover inferiore; all’interno si notano alcune novità (rispetto al precedente Air): un dissipatore più grande sul nuovo processore e un nuovo cavo tra la scheda logica e il trackpad. Sono aumentate le viti che tengono in sede gli speaker.
Il nuovo cavo che collega il trackpad, a detta del sito specializzato nella vendita di parti di ricambio, offre dei vantaggi. I cavi del trackpad lo scorso anno erano intrappolati sotto la scheda logica mentre ora possono essere scollegati più facilmente ed in pratica possibile rimuovere il trackpad subito dopo avere aperto la cover inferiore.
Anche la batteria (stesso modello e specifiche dello scorso anno) è più facile da rimuovere; gli speaker sono tenuti in sede con strisce adesive ma sono state aggiunte delle viti. L’unità SSD e la RAM continuano a essere saldati e dunque non è possibile effettuare aggiornamenti o modifiche.
iFixit ha assegnato alla macchina un punteggio di 4 su 10 per la riparabilità. Tra le note positive la semplicità di accesso all’interno, la possibilità di sostituire trackpad e batteria. La tastiera è sicuramente migliore rispetto a prima ma è ancora integrata nel top case: in caso sia necessario sostituirla, bisogna effettuare un completo teardown della macchina.
Il nuovo modello punta soprattutto sulle performance grafiche con un processore dedicato con otto core. Salto in avanti generazionale per il modulo fotocamera, ora grandangolare e con tecnologia LiDAR, unico sul mercato, dedicato alla realtà aumentata. E in iPadOS 13.4.1 si possono (finalmente) usare mouse e trackpad
Il primo iPad, svelato da Steve Jobs, apparve sul mercato nel 2010, quindi dieci anni fa, Di fatto inventando e definendo il mercato dei tablet. E a distanza di dieci anni, non solo l'iPad è diventato una intera linea di prodotti, ma il tablet è diventato uno strumento produttivo in grado ormai non solo di affiancare il computer ma di sostituirlo e in certi casi di superarlo.
Ed è proprio questa l'idea dietro l'ultima versione dell'iPad Pro, il sorpasso definitivo. Non a caso Apple l'ha presentato mostrando due novità chiave: il supporto al trackpad e al mouse (lungamente atteso ed invocato, e ora finalmente presente in iPadOS 13.4) e l'innesto su una "Magic Keyboard" magnetica e retroilluminata, che però è un accessorio a parte). Ma c'è un terzo elemento, il vero punto chiave che fa dell'iPad Pro un pieno strumento dell'era post-desktop: le funzionalità che solo un dispositivo mobile può avere e portare a piena evoluzione, e stiamo chiaramente parlando delle fotocamere e nello specifico di un aspetto preciso delle fotocamere di questo iPad Pro: il sensore scanner LiDAR, un unicum sul mercato.
Ne parliamo subito perchè è l'elemento che più ci ha colpito in questa prova. Girando l'iPad Pro 2020 sul retro, c'è il nuovo modulo fotocamera mutuato da quello di iPhone 11, due sensori da 12 e 10mpx, una lente grandangolare, forma quadrata. Lo scanner LiDAR è posizionato in questo consesso, ma non è una fotocamera. E' invece un occhio elettronico che può creare una mappa digitale laser di tutto quello che c'è intorno all'utente, calcolandone la profondità in tempo reale. Di fatto è un vero e proprio occhio in grado di "vedere" digitalmente la realtà. E quindi permettere all'iPad di interagirci nel momento stesso in cui quest'occhio la "vede", il che significa applicazioni in realtà aumentata molto più precise e veloci di prima, e qualcosa che descriveremmo come una sorta di "intelligenza visiva" che consente all'iPad Pro di determinare distanze, differenze di spessore, rilevare profondità con precisione millimetrica. I sensori LiDAR sono gli stessi che Apple ha sperimentato su Project Titan, ovvero la sua versione dell'auto a guida autonoma, come esempio del livello tecnologico del sensore. E l'ottica LiDAR è un'innovazione che apre le possibilità non solo ai classici campi della realtà aumentata, ma anche a nuove applicazioni in campo medico, professionale, grafico, multimediale e interattivo. C'è solo da aspettare per vedere cosa gli sviluppatori tireranno fuori per questo occhio elettronico del nuovo iPad. I nomi di app da tenere d'occhio già ci sono: Shapr3D, Ikea Place, Complete Anatomy. Le premesse sono ottime e perfettamente in linea con il livello di innovazione che ci si aspetta da Apple.
Nell'iPad Pro 2020 c'è un nuovo chip, A12Z Bionic, che differisce da quello di precedente generazione (l'A12X Bionic) per gli otto core dedicati alla grafica, una Gpu potente che nasce ovviamente per supportare le app LiDAR ma anche per migliorare le prestazioni grafiche del tablet. E il meglio l'iPad Pro 2020 lo dà quindi con le app che richiedono un'alta capacità di elaborazione grafica, da Photoshop al montaggio video fino ai videogame. Ecco, come piattaforma mobile, iPad Pro è al momento al top del mercato per qualità complessiva e integrazione tra dispositivo e le migliori app disponibili. Montare con Lumafusion un paio di fussi video 4K girati con le fotocamere interne ad esempio è una delle attività per cui questo iPad Pro sembra nato. Il display Liquid Retina da 2732x2048 pixel, P3 con True Tone è lo stesso della precedente generazione. Arriva fino a 120Hz di refresh e Apple dichiara 600 nits di luminosità. Numeri che si leggono così: finché Apple non farà il salto verso i Mini-Led, è il miglior display che si piò trovare su un tablet oggi.
Uno dei parametri fondamentali, e punto di incontro tra performance e qualità grafiche, sta nella durata della batteria. Il modello che avevamo in prova, il 12,9", iPad Pro ha raggiunto le 9 ore piene di uso intenso tra produttività, grafica, streaming, creazione audio e lavoro di scrittura con la tastiera Smart Keyboard Folio. Abbiamo anche utiizzato le nuove funzioni di input con trackpad e mouse di iPadOS 13.4 con le app native e create da Apple (Note, Pages, Numbers) e l'unica cosa che si può dire è che è stata una lunga attesa ma finalmente questa opzione esiste, ed è implementata in modo intelligente, con il cursore che si comporta in maniera appropriata in un contesto in cui l'interfaccia principale rimane il touch. Questa funzionalità parte dall'introduzione del puntatore libero in iPadOS come strumento di aiuto all'input (AssistiveTouch) e si è evoluta in un controllo trackpad/mouse completo. Ovviamente iPadOS non è nativamente un ambiente Wimp (Windows Icons Mouse Pointer) e per questo a Cupertino hanno pensato ad una versione dedicata ad iPad di un controllo touchless. La nuova interfaccia funziona bene, il comportamento e i dettagli sono molto simili a quelli che si trovano in MacOS. C'è ancora qualche cosa da affinare (ad esempio la chiusura delle app nello switcher, o la gestione degli angoli attivi ancora legata ad AssistiveTouch) ma nel complesso è un salto in avanti atteso e finalmente compiuto.
Non abbiamo potuto provare la Magic Keyboard, che arriverà a maggio. I prezzi dei nuovi Pro partono da 899 euro (11 pollici, 128 gb) e 1119 (12'9 pollici), la tastiera 199/219 e la Pencil di seconda generazione 135 euro. Insomma un 11 con tastiera e Pencil viene poco più di 1200 euro, ed è un prezzo in linea con i laptop più performanti. L'iPad Pro 2020 insomma è un buon affare? Costa, come tutto quello che fa Apple. Ma la gamma iPad offre ormai dispositivi per tutte le tasche e a chi non cerca le capacità uniche di questo Pro 2020, un modello base o Mini andrà benissimo. Per chi invece ha bisogno di una macchina potente, in grado ora davvero di fare tutto quello che si fa con un portatile ma con in più un comparto fotografico di eccellenza e una finestra sul futuro come è lo scanner LiDAR, ha in questo iPad Pro 2020 un candidato di eccellenza.
Lo scorso mese Microsoft ha riorganizzato il suo team Windows + Devices, mettendo come unico responsabile delle parti Windows e hardware Panos Panay. È ancora presto per vedere i frutti della nuova strategia aziendale, tuttavia iniziano a palesarsi i primi cambiamenti: ad esempio, Panay ha ha annunciato un nuovo boss per la divisione Insider, che ha mostrato (alcuni) alti e (parecchi) bassi con le ultime iterazioni di Windows. Il programma Insider, in breve, non è riuscito a garantire aggiornamenti stabili e affidabili al primo colpo, e questo deve ovviamente cambiare.
"Nei miei primi 30 giorni come leader di Windows, mentre trascorrevo parecchio tempo ad ascoltare, imparare e lavorare con il team per costruire la nuova visione per la prossima era di Windows, ho ammirato il gruppo Insider e il livello di dedizione e profondità di conoscenza che hanno i singoli elementi", ha scritto il nuovo boss sul blog ufficiale. "Per mantenere questa dedizione e continuare a crescere e innovare su Windows, è chiaro che abbiamo bisogno della persona giusta per guidare questa potente comunità verso la prossima era, motivo per cui sono entusiasta di annunciare Amanda Langowski come il nuovo responsabile per il Programma Windows Insider".
Chi è Amanda Langowski, il nuovo responsabile Insider in Microsoft
Amanda Langowski è un veterano in Microsoft e della divisione Windows, e ha lavorato presso l'azienda per oltre 20 anni. In precedenza, inoltre, ha lavorato sui programmi beta di Windows, Windows Mobile, Windows Phone e all'interno di un team che si assicurava che le build di Windows fossero disponibili per gli ingegneri all'interno e all'esterno dell'azienda. Langowski supervisionerà adesso tutte le fasi di testing di Windows 10, un ruolo precedente ricoperto da Dona Sarkar. Sarkar rimane comunque in azienda assumendo un nuovo ruolo nel team Microsoft Developer Relations, mentre il precedente responsabile della parte Insider, Gabe Aul, ha lasciato Microsoft l'anno scorso per lavorare asu VR e AR presso Facebook.
Nel post Panay sottolinea che Microsoft si sta preparando a costruire una visione per la prossima tappa di Windows. Negli ultimi anni l'azienda ha cercato in diversi modi di attirare sviluppatori e creatori verso Windows, ma nel corso degli ultimi 12 mesi il ritmo nel rilascio degli update nel sistema operativo è decisamente diminuito. Al momento il focus è chiaramente su Windows 10X per i dispositivi a doppio schermo, ma ci saranno anche molte modifiche in arrivo sulla versione desktop. Panay non ha specificato quali saranno le novità su quest'ultima, ma probabilmente si riprenderà il lavoro sulla semplificazione dell'interfaccia ripulendo alcune aree non considerate da tempo.
Cinque anni fa Satya Nadella aveva dichiarato che lo scopo ultimo dell'azienda era quello di rendere Windows un prodotto "amato" dalla gente, e non solo un prodotto "scelto". Windows 10 è certamente migliorato, ma è anche vero che serve comunque un nuovo volto e una nuova visione per il sistema operativo di Microsoft soprattutto in virtù dell'evoluzione tecnologica degli ultimi anni. Ad esempio il futuro di Windows sul desktop potrebbe essere quello di un sistema operativo che si adatta alle esigenze dell'utente in base alle sue abitudini, alle sue esigenze e ai suoi interessi, anche se al momento si parla ancora di nuove icone e maggiore coerenza stilistica.
La scorsa settimana Windows 10 ha celebrato il suo miliardesimo utente, traguardo importante anche se arrivato in ritardo, e nel video teaser pubblicato per celebrare l'evento ha mostrato una nuova interfaccia grafica sempre più pulita. Non sappiamo cosa ci porterà "la nuova era di Windows", ma è probabile che alcune di queste risposte arriveranno durante l'evento Build 2020, che quest'anno si terrà eccezionalmente solo online per contrastare l'epidemia di COVID-19.