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LG, i nuovi portatili Gram hanno processori Intel Core di decima generazione

LG ha annunciato la nuova serie di portatili Gram: LG gram 17 (17Z90N), LG gram 15 (15Z90N), LG gram 14 (14Z90N) e il modello 2 in 1 LG gram da 14 pollici (14T90N). La gamma 2020 del produttore sudcoreano punta nuovamente su compattezza, peso contenuto e batteria a lunga durata, garantendo al contempo maggiori prestazioni.

I notebook LG Gram di scorsa generazione sono arrivati in Italia solo a inizio novembre: trovate i diversi modelli in vendita su Amazon.

Per quanto concerne la nuova lineup, il cuore è rappresentato dai processori Intel Core di decima generazione con grafica Iris Plus o Intel UHD coadiuvata fino a un massimo di 24 GB di memoria DDR4 dual-channel. I modelli 17Z90N e 15Z90N hanno una batteria con una capacità maggiorata di 80Wh, in modo da garantire ore e ore di utilizzo lontano da una presa senza sacrificare la portabilità.

I nuovi LG Gram sono inoltre dotati di Wi-Fi 6 che garantisce una migliore connettività wireless, efficienza e un minore consumo della batteria; il raffreddamento è affidato al sistema ribattezzato “Mega Cooling” che mantiene i dispositivi freschi e silenziosi.

Vincitore dell’Innovation Award 2020 al CES, il prodotto di punta LG Gram 17 è caratterizzato da un display IPS WQXGA (Wide Quad Extended Graphics Array) in formato 16:10 per garantire più spazio per lavorare durante la modifica di video, foto e documenti.

Il modello 2 in 1 (14T90N) guadagna nuove funzionalità e l’aggiunta di un ingresso Thunderbolt 3. Inoltre, garantisce secondo LG più di 20 ore di autonomia e pesa solo 1145 grammi. Al momento non si conoscono i prezzi, ma forse ne sapremo di più al CES 2020 di gennaio.

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Windows 10 sotto attacco: scoperta una grave vulnerabilità

I ricercatori di Kaspersky Lab hanno scovato due vulnerabilità che mettono in pericolo i PC con Windows 10: ecco come difendersi dagli hacker

11 Dicembre 2019 - Sfruttando contemporaneamente due vulnerabilità, una del browser Google Chrome e l’altra del sistema operativo Microsoft Windows 10, un hacker potrebbe prendere il controllo quasi totale del nostro computer.

Lo hanno scoperto i ricercatori di Kaspersky Lab, che hanno provveduto ad avvertire sia Google che Microsoft. Entrambi i giganti tech hanno aggiornato i rispettivi prodotti, ma il rischio permane ancora alto per gli utenti che hanno disattivato gli aggiornamenti automatici di Chrome e/o di Windows 10. Alla vulnerabilità, considerata grave sia da Kaspersky che da Google e Microsoft, è stato assegnato il codice di CVE-2019-1458. Anche alcune versioni di Windows 7 sono affette da questa vulnerabilità e sono state patchate. E questo conferma e ribadisce la necessità, per gli utenti di questo vecchio sistema operativo, di passare ad un OS più aggiornato e ancora supportato. Se la CVE-2019-1458 fosse stata scoperta il 15 gennaio, infatti, milioni di computer nel mondo sarebbero rimasti a rischio attacco. Una manna per gli hacker.

Come funziona la vulnerabilità CVE-2019-1458

La falla di sicurezza CVE-2019-1458 è sostanzialmente una possibilità, per gli hacker, di scalare i privilegi di sistema fino a quelli di Amministratore in caso di errore di scrittura nella memoria da parte del driver di sistema di Windows chiamato Win32k.sys. Un hacker in grado di sfruttare questa vulnerabilità potrebbe eseguire codice arbitrario, installare programmi, visualizzare, modificare o eliminare i dati o creare nuovi account con diritti utente completi. Per sfruttare questa vulnerabilità il malintenzionato dovrebbe prima accedere al sistema, quindi serve una “porta d’ingresso” che, come si è scoperto, potrebbe essere anche il browser Chrome.

CVE-2019-1458: tutto risolto?

La vulnerabilità CVE-2019-1458 è già stata utilizzata recentemente dagli hacker nella cosiddetta “Operation WizardOpium“: è stato violato un sito di news coreano e gli è stato iniettato del codice che, quando l’utente visita il sito con Chrome, permette agli hacker di sfruttare la vulnerabilità già descritta. Il rischio, quindi, c’è ed è reale. Microsoft ha chiuso la falla con l’ultimo round di aggiornamenti di sicurezza del 10 dicembre, Google con la versione di Chrome 78.0.3904.87. Chiunque non abbia attivato gli aggiornamenti automatici del browser e del sistema operativo, però, dovrebbe affrettarsi ad aggiornali manualmente per mettersi al sicuro.

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Apple ha rilasciato l’aggiornamento a iOS 13.3 e iPadOS 13.3

Apple ha rilasciato un aggiornamento che porta iOS e iPadOS alla versione 13.3 Nelle note d rilascio, Apple spiega che iOS 13.3 offre correzioni di errori e miglioramenti per iPhone. In dettaglio:

L’aggiornamento iOS 13.3 offre miglioramenti, correzioni di errori e ulteriori controlli parentali in “Tempo di utilizzo”.

Tempo di utilizzo

I nuovi controlli parentali offrono un maggior numero di limitazioni per quanto riguarda le persone che i minori possono chiamare o contattare tramite FaceTime o Messaggi.

Ora è possibile gestire i contatti che vengono mostrati sul dispositivo del minore, grazie all’elenco dei contatti.

Borsa

Puoi continuare a leggere grazie ai link agli articoli correlati o ad altri articoli dalla stessa pubblicazione.

L’aggiornamento offre, inoltre, correzioni di errori e miglioramenti.

Puoi creare un nuovo video quando ne ritagli uno nell’app Foto.

In Safari, sono ora supportate le chiavi di sicurezza NFC, USB e Lightning conformi a FIDO2.

Risolve alcuni problemi che potevano impedire il download dei nuovi messaggi nell’app Mail.

Risolve un problema che impediva l’eliminazione dei messaggi negli account Gmail.

Risolve alcuni problemi che potevano causare la visualizzazione di caratteri errati nei messaggi e la duplicazione dei messaggi inviati negli account Exchange.

Risolve un problema che poteva impedire al cursore di muoversi dopo la pressione prolungata della barra spaziatrice.

Risolve un problema per cui le istantanee schermo inviate tramite l’app Messaggi potevano risultare sfocate.

Risolve un problema per cui, dopo averle ritagliate o modificate, le istantanee schermo non venivano salvate nell’app Foto.

Risolve un problema che poteva impedire la condivisione delle registrazioni di Memo Vocali con altre app audio.

Risolve un problema per cui il badge con il numero di chiamate perse poteva rimanere visualizzato nell’app Telefono.

Risolve un problema per cui l’impostazione “Dati cellulare” poteva venire visualizzata erroneamente come non attiva.

Risolve un problema che impediva di disattivare la modalità scura quando l’opzione “Inversione smart” era attivata.

Risolve un problema per cui la ricarica poteva essere più lenta del previsto con alcuni caricabatterie wireless.

Come si scarica l’aggiornamento a iOS 13.3

Come sempre è possibile installare l’aggiornamento direttamente dallo smartphone andando in Impostazioni > Generali > Aggiornamento software.

Dopo aver richiesto l’aggiornamento (tap su “Scarica e installa”), questo verrà scaricato. Il sistema prepara l’update e, dopo alcuni minuti, questo verrà installato automaticamente.

L’installazione dell’aggiornamento richiede almeno 50% di batteria o il collegamento ad una sorgente di alimentazione.

Se l’update non compare subito, non preoccupatevi: non appare a tutti gli utenti immediatamente e potrebbe essere necessario attendere ancora un po’.

Se non riuscite a eseguire l’aggiornamento in modalità wireless, è possibile utilizzare iTunes per ottenere l’aggiornamento iOS più recente da Mac o PC con il dispositivo collegato via USB.

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Sony Xperia 3: rivelate le possibili specifiche tecniche

Un nuovo dispositivo Sony, probabilmente Xperia 3, è recentemente apparso su Geekbench, insieme alle specifiche tecniche. La compagnia non sta riscontrando molto successo nel mondo degli smartphone: sia Xperia 1 che il successore hanno deluso non poco gli appassionati. Sony, proprio per questo motivo, starebbe pensando addirittura di chiudere la divisione mobile.

Sony Xperia 3 potrebbe essere un ennesimo tentativo per conquistare i consumatori. Il brand potrebbe quindi proporre qualcosa di molto interessante. Un dispositivo, riconosciuto con il codice “PM-1310”, è recentemente apparso in un sito benchmark. Sotto la scocca del device troveremo quindi il processore Snapdragon 865, accompagnato da 12 GB di RAM. Delle specifiche davvero molto interessanti, che potrebbero senz’altro far puntare i riflettori della stampa proprio su questo prossimo prodotto.

Dovrebbero essere almeno quattro le varianti disponibili e il più potente dovrebbe avere il 5G e lo schermo QHD. Alcune indiscrezioni ci fanno pensare che questo nuovo dispositivo potrebbe avere ben 6 fotocamere, forse da 48, 20, 16, 12 e 8 MP, e un sensore ToF.

Per il momento, Sony non ha ancora confermato o smentito nulla. Non ci resta quindi che attendere per conoscere tutte le altre informazioni.

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Patriot presenta i nuovi SSD Viper VPR100

Patriot ha annunciato i Viper VPR100, una nuova linea di SSD con capacità da 256 GB fino a 2 TB che promettono prestazioni di archiviazione elevate aggiungendo al contempo effetti luce alla vostra build.

VPR100 ha un fattore di forma M.2 2280 e usa una classica interfaccia PCIe 3.0 x4. L’SSD si presenta con un dissipatore in alluminio a basso profilo e un’illuminazione RGB. Patriot ha persino aggiunto un sensore termico esterno all’SSD per monitorare le temperature operative interne dell’unità ed evitare il surriscaldamento.

Potete personalizzare a vostro piacimento l’illuminazione attraverso il software Viper RGB. È possibile scegliere tra cinque profili di illuminazione personalizzabili e otto schemi di illuminazione RGB pre-programmati.

Inoltre, l’illuminazione del VPR100 è compatibile con i software di molte schede madre tra cui Asus Aura Sync, Gigabyte RGB Fusion, MSI Mystic Light Sync e ASRock Polychrome Sync.

Purtroppo la sincronizzazione RGB potrebbe ridurre le prestazioni dell’unità dal 20% al 30% a seconda della modalità RGB selezionata!

L’SSD dispone di un PCB a 10 strati che ospita il controller E12 di Phison. Patriot non specifica il tipo di NAND che utilizza per il VPR100. I modelli da 256 GB e 512 GB dispongono di una cache DRAM da 512 MB, mentre i modelli da 1 TB e 2 TB sono dotati di 1GB e 2GB di cache DRAM, rispettivamente.

Il VPR100 offre velocità di lettura sequenziali fino a 3300 MB/s. Le varianti da 256 GB e 512 GB offrono velocità di scrittura sequenziale fino a 1000 MB/s e 2100 MB/s, rispettivamente, mentre le altre restanti vantano velocità fino a 2900 MB/s.

In termini di prestazioni casuali, l’unità da 256 GB raggiunte 300.000 IOPS in lettura e 250.000 IOPS in scrittura e l’unità da 512 GB arriva rispettivamente a 700.000 e 400.000 IOPS. Per quanto riguarda i modelli da 1 TB e 2 TB, entrambi sono dotati di velocità di lettura e scrittura casuali rispettivamente di 700.000 e 650.000 IOPS.

Le unità da 256 GB, 512 GB, 1 TB e 2 TB sono classificate con una resistenza di 300 TBW, 800 TBW, 1.600 TBW e 3.115 TBW, rispettivamente. Il VPR100 è coperto da una garanzia limitata di 5 anni.

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