Xiaomi Redmi Note 6 Pro è stato uno degli ultimi Redmi ad essere distribuiti sotto il brand Xiaomi e - a quanto pare - è anche uno degli ultimi a ricevere la nuova interfaccia MIUI 11; persino il vecchissimo Redmi 4 è stato aggiornato prima!
Sembra però che l'attesa per i possessori di Note 6 Pro - dotati di firmware Global - sia giunta a termine, dal momento che è stato avvistato l'OTA che porta con sé la versione V11.0.1.0.PEKMIXM del sistema, basata ovviamente sulla più recente MIUI 11. Parliamo ovviamente di un software basato su Android 9 Pie, ma che porta con sé tantissime novità introdotte dalla personalizzazione realizzata da Xiaomi.
Tra le novità principali segnaliamo il nuovo design dell'interfaccia e dei suoni di sistema, l'arrivo della condivisione file tra telefoni tramite Mi Share, nuove modalità per nascondere il notch, l'espansione della funzione documenti (con l'anteprima dei singoli file), la funzione Game Booster, le risposte rapide nelle notifiche e molto altro ancora. Non si tratta di un aggiornamento che stravolge l'esperienza utente, ma di un raffinamento di quanto già presente.
L'OTA, che ha un peso di 565MB, è in fase di distribuzione e potrebbe arrivare sul vostro Note 6 Pro nel corso delle prossime ore. Tenete quindi gli occhi ben aperti e verificatene la presenza consultando il menù dedicato nelle impostazioni.
Non è la prima volta che emergono indiscrezioni sull'argomento, ma siamo sempre più vicini all'annuncio ufficiale di una Canon EOS R con un nuovo sensore a maggiore risoluzione. La versione attualmente presente sul mercato ha un sensore da 30,1 MPixel mentre la nuova EOS Rs (nome attualmente non confermato) potrebbe arrivare a più del doppio.
Si tratterà ovviamente di una mirrorless full-frame ma questa volta ci troveremo di fronte a una Canon EOS R con sensore da ben 75 MPixel, anche se la risoluzione non sarà tutto. Infatti ci saranno novità per quanto riguarda la gestione della gamma dinamica che sarà migliorata rispetto agli attuali modelli.
Per quanto riguarda la capacità di scatto, nonostante la mole superiore di dati da gestire, la nuova Canon EOS R ad alta risoluzione sarà simile alla soluzione che è già possibile acquistare ora. Il cuore pulsante invece sarà un processore DIGIC 9.
Finalmente, dando ascolto agli utenti, ci sarà un doppio slot per le schede di memoria permettendo così il backup e garantendo una maggiore sicurezza dei dati.
Ci sarà poi un design diverso che prenderà in prestito una delle caratteristiche di EOS-1D X Mark III che sarà ufficializzata nel corso del prossimo anno. Nella zona posteriore ci sarà infatti un joystick per svolgere diverse funzioni. Non ci sarà invece la barra multifunzione a scorrimento.
Non mancherà poi un nuovo EVF con risoluzione superiore a quello di Canon EOS R e ai suoi 3,69 milioni di pixel. Anche lo schermo LCD sarà più versatile ed ergonomico permettendo di ruotare in moltissime posizioni. Ci sarà poi un corpo macchina completamente a prova di agenti atmosferici con la mirrorless full-frame che potrà essere impiegata in ogni condizione.
L'annuncio dovrebbe avvenire a Febbraio 2020 e quindi anche in questo caso in tempo per riuscire a entrare in commercio le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Durante lo Snapdragon Summit 2019, dove è stato annunciato il nuovo Snapdragon 865, sono saliti sul palco anche gli esponenti più rilevanti di molte delle aziende di tecnologia di consumo che conoscete meglio. Fra queste Xiaomi, nella persona di Bin Lin, co-fondatore e vice chairman dell’azienda.
È proprio in questo ambito che Xiaomi fa per la prima volta il nome del suo futuro top di gamma: Xiaomi Mi 10. “Il 5G apre una nuova era di sfide e opportunità” fa sapere il co-fondatore. I prossimi dispositivi Xiaomi saranno fra i primi a offrire un’esperienza di “super internet”, ovvero un mix di 5G, intelligenza artificiale e iOT.
Entro marzo Xiaomi annuncerà sul mercato il suo top di gamma Xiaomi Mi 10, “uno dei primi smartphone ad offrire al suo interno uno Snadpragon 865”.
Ma Xiaomi non è affatto sola in questo lancio: anche OPPO, pur senza fare il nome di un dispositivo specifico, fa sapere che il suo prossimo top di gamma (sempre lanciato entro marzo 2020) avrà a bordo lo Snapdragon 865, che abiliterà la connettività 5G. “OPPO continua a investire nei prodotti 5G, nella ricerca e nello sviluppo di standard e nuovi scenari, assieme a Qualcomm e altri partner industriali, per portare più valore e possibilità 5G agli utenti nel mondo”, dice Alen Wu, vice presidente e presidente delle vendite globali di OPPO.
A questo coro si aggiunge anche Juho Sarvikas, chief product officer di HMD Global. In questo caso si parla di un futuro a prova di 5G con la connettività Non-Standalone e Standalone del processore Snapdragon 765. Questo permetterà a Nokia di realizzare nuovi smartphone di fascia media con connettività 5G ma non solo. Si parla delle altre possibilità che questo SoC può abilitare: schermi PureDisplay e fotocamere ZEISS.
Parlando di Snapdragon 765, sempre Bin Lin di Xiaomi, ha fatto sapere che arriverà uno smartphone Redmi con Snapdragon 765 appena prima di Xiaomi Mi 10. Durante il 2020 Xiaomi (includendo anche il brand Redmi) lancerà più di 10 smartphone 5G.
Sempre per quanto riguarda lo Snapdragon 765 è OPPO ad aggiungere alla lista il suo futuro OPPO Reno 3 Pro.
Torneremo sicuramente domani a scoprire di più su questi nuovi processori Qualcomm, ma intanto è già partita la gara degli smartphone per il 2020. OPPO e Xiaomi dimostrano così di essere in prima linea per la gara al 5G, senza dimentcare Nokia che ha voluto anche lei raccontare la sua visione del 5G per tutti nel 2020.
Stando agli ultimi rumor, nel 2020 Apple potrebbe lanciare i primi iPad e MacBook con display mini LED. Cosa comporterà questa novità per noi utenti?
Nell’ultimo decennio, gli schermi LCD retroilluminati a LED hanno sostituito quelli CCFL (fluorescenza a catodo freddo) in quanto offrono una serie di vantaggi per quanto riguarda affidabilità, durata, gamma di colori più ampia, dimensioni fisiche ridotte, efficienza energetica, capacità di oscuramento e altro ancora.
Mentre i display OLED (diodi organici a emissione di luce) sono diventati la scelta preferita per molti smartphone e smartwatch di punta come iPhone 11 Pro e Apple Watch, mini LED e microLED sono pensati per apportare ulteriori miglioramenti ai display di iPad e MacBook.
Cos’è la tecnologia mini display a LED?
I display tradizionali retroilluminati a LED hanno da qualche dozzina a diverse centinaia di LED. Come suggerisce il nome, i mini display a LED fanno uso della retroilluminazione miniaturizzata e possono presentare oltre mille zone di oscuramento locale (FALD) full array.
Questi i vantaggi principali:
Contrast ratio più elevato
Maggiore luminosità
Neri più profondi
Maggiore efficienza energetica
Meno soggetto a ai fenomeni di burn-in rispetto agli OLED
Utilizzando nitruro di gallio inorganico (GaN), non si degraderà nel tempo come gli schermi OLED
Gli schermi micro LED sono la variante più piccola dei mini LED, con dimensioni pari a 1/100 rispetto a quelle dei tradizionali LED di uno schermo LCD. I micro LED sono ancora più luminosi e offrono una qualità maggiore, ma viste le loro dimensioni sono anche molto più costosi da implementare.
Per questo motivo, inizialmente Apple opterà per il mini LED su iPad e MacBook, mentre l’implementazione del microLED sarà limitata all’Apple Watch, almeno inizialmente.
Gli appassionati di modding Android sanno benissimo che uno dei primi passi per addentrarsi in questo mondo è l’installazione di una custom recovery e sanno bene anche che la TWRP negli ultimi anni è la recovery più usata ed apprezzata.
Il team della TWRP nelle ultime ore ha esteso il supporto della custom recovery a tre nuovi dispositivi molto presenti anche nel mercato italiano. Li elenchiamo di seguito:
Xiaomi Mi 9T Pro
Nokia 7.2
Nokia 6.2
Nella lista soprastante trovate anche i link alla rispettiva pagina dedicata ai modelli di smartphone sul sito ufficiale della TWRP. A queste pagine troverete tutto il materiale necessario per l’installazione della custom recovery.