Ecco Elephone Soldier, il primo smartphone al mondo con display 2K, e tutte le certificazioni che ne fanno un vero terminali per soldati.
Elephone presenta il primo rugged phone con schermo 2K. Prende il nome di Elephone Soldier, e ha nel suo display la ciliegina sulla torta, anche se poi non manca di stupire per costruzione e alcune caratteristiche tecniche. Al momento si acquista in offerta lampo al prezzo di 170 euro, con uno sconto netto di oltre 50 euro.
Naturalmente sbloccato per un utilizzo anche in Italia, con tanto di sistema operativo localizzato nella nostra lingua, propone un display da 5,5 pollici, con risoluzione 2K. A livello multimediale è equipaggiato con 2 fotocamere, quella posteriore da 21,0 MP e quella frontale da 16,0 MP.
Ad alimentare e muovere il terminale il processore Mediatek X25, un deca core fino a 2,5 Ghz, affiancato da 4 GB di RAM e 128 GB di memoria ROM. Naturalmente non manca di una batteria mostre, da ben 5000 mAh, per assicurarsi una grande longevità, senza correre il rischio di rimanere a secco negli ambienti più ostili.
Trattandosi di un rugged phone non può mancare la certificazione IP68, quindi impermeabile, in grado di resistere anche alla polvere e, dunque, di sopravvivere negli ambienti più ostili, adatto alle situazione estreme, utile per chi lavora in ambienti poco consoni ad un normale smartphone particolarmente delicato.
Il sistema a bordo è Android 8.0, mentre a livello di sensori non mancano l’accelerometro, il sensore di prossimità, quello di Gravità, la bussola elettronica, e il sensore di luce ambientale.
Dal punto di vista della SIM, offre un vano doppio, per installare due Nano SIM, mentre per la navigazione il terminale si affida al set completo di GPS, Glonass, Beidou, e Galileo.
Lo schermo è protetto dal resistente Corning Gorilla Glass 3, mentre la sicurezza è affidata ad un sensore di impronte digitali.
Naturalmente, considerando che si tratta di un rughe phone, il peso non è indifferente: 250 grammi circa, con misure contenute in 15,50 x 7,80 x 1,30 cm.
Solitamente ha un listino di oltre 230 euro, ma al momento è in offerta lampo a poco più di 170 euro. Potete acquistarlo direttamente a questo indirizzo.
L’offerta è valida fino ad esaurimento scorte; per ulteriori informazioni sui costi e tempi di spedizione, eventuali oneri e gestione degli ordini, è possibile consultare il sito del venditore.
Avere la propria privacy è certamente una delle esigenze e soprattutto dei diritti appartenenti agli utenti di tutto il mondo. Anche quando si tratta di applicazioni, soprattutto nel caso di WhatsApp, le persone vorrebbero che non ci fossero problemi proprio sotto questo aspetto.
Proprio a contraddire tale tesi invece ci sono diverse evenienze. Spesso capita infatti che molti utenti evitino di entrare in chat proprio per paura di essere contattati da coloro che non attendono altro che vederli online. È proprio questo che gli utenti vogliono: stare in tranquillità e possibilmente abolire lo Stato online e passare da invisibili. Tutti coloro che credono che il metodo per fare ciò non esista, si sbagliano di grosso.
WhatsApp, con il nuovo trucco molto interessante è possibile leggere i messaggi da invisibili e senza aggiornare neanche l’ultimo accesso
Sono tanti gli utenti che spesso non utilizzano WhatsApp proprio per non inficiare la loro privacy. Esistono però tanti metodi utilizzabili, come ad esempio l’abolizione dell’ultimo accesso.
C’è da dire però in questo caso che ha portando questa modifica, anche voi non potrete più sapere quando gli altri utenti sono entrati per l’ultima volta. Se volete invece passare ugualmente inosservati e senza alcun tipo di conseguenza sulla vostra attività, ecco l’applicazione che prende il nome di Unseen. Grazie a questa soluzione potrete leggere al di fuori di WhatsApp i messaggi che vi sono appena arrivati, evitando di entrare in chat. Inoltre, proprio per il mancato accesso all’applicazione ufficiale, non aggiornerete neanche il vostro ultimo accesso.
Nonostante gli smartphone con schermo pieghevole non abbiano ancora fatto la loro comparsa sul mercato, almeno non dal punto di vista commerciale, sono numerosi i produttori che stanno esplorando l’utilizzo di schermi pieghevoli anche sugli smartwatch.
Anche OPPO una delle sussidiarie della compagnia cinese BBK, ha depositato la richiesta di brevetto presso il WIPO (World Intellectual Property Office), con un brevetto da cui LestGoDigital, sito specializzato in questo genere di soluzioni, ha estrapolato un render molto curato .
Dallo schermo base, di forma rettangolare, è possibile passare a uno schermo decisamente più ampio, con un supporto estraibile per dargli maggiore stabilità. In modalità estesa lo schermo offre una superficie tripla rispetto a quella originale, con l’interfaccia che cambia in maniera dinamica.
Per evitare danni causati dall’utente, il processo di apertura dello schermo, secondo il brevetto, avverrebbe in maniera automatica. Al momento comunque l’idea di OPPO sembra confinata al brevetto e non ci sono conferme che la compagnia cinese stia effettivamente sviluppando una simile soluzione.
Al MWC 2019 OPPO aveva mostrato un prototipo di smartphone pieghevole, ma anche in questo caso non ci sono informazioni relative al suo possibile arrivo sul mercato. È comunque probabile che a settembre, in occasione di IFA 2019, vedremo qualche novità in questo senso.
Chrome OS 76 Beta inizia a supportare il Fast Pair: un utente ha condiviso su Reddit uno screenshot che lo dimostra. Non è chiaro quante persone l'abbiano ricevuto finora, ma a quanto pare si tratta solo di un sottoinsieme degli utenti registrati nel canale Beta. Lato Google non ci sono aggiornamenti o annunci ufficiali.
Il Fast Pair è un protocollo presentato da Google due anni fa, in occasione del lancio degli auricolari Pixel Buds e degli smartphone Pixel di seconda generazione. Sostanzialmente è la controparte "made in Mountain View" del protocollo introdotto da Apple con i suoi AirPods, che permette un accoppiamento degli accessori wireless Bluetooth ultra-rapido e notevolmente semplificato rispetto al sistema tradizionale. Non solo: la visione di Google prevede anche la sincronizzazione degli accessori tra tutti i dispositivi associati a un account Google (almeno, quelli compatibili, naturalmente). Questo è, nello specifico, il caso che vediamo nello screenshot condiviso dal redditor: i suoi auricolari sono stati associati attraverso Fast Pair su uno smartphone (un Pixel 3, per la cronaca), e grazie alla sincronizzazione anche il suo tablet Chrome OS (un Pixel Slate) sa che sono nelle vicinanze e pronte a connettersi - anche se non sono mai state associate con questo dispositivo.
Google ha molte ambizioni per il Fast Pair, e sta spingendo per far sì che diventi uno standard per tutto il settore. Poco più di un paio di mesi fa, la società ha annunciato in collaborazione con Qualcomm che il protocollo farà parte del kit di sviluppo per la produzione di cuffie con Assistant integrato. Il Fast Pair fa parte di Android, ora Chrome OS e in futuro dovrebbe arrivare anche su smart speaker/display e indossabili Wear OS.
Huawei ha da poco confermato il rilascio ufficiale della EMUI 9.1 per molti dei suoi smartphone, tra cui anche qualche HONOR.
L’aggiornamento alla EMUI 9.1 può essere scaricato attraverso l’applicazione Huawei HiCare sugli smartphone presenti nella lista qui sotto, che è attualmente in fase di rilascio in Cina e arriverà per gli smartphone venduti in tutti gli altri Paesi del mondo entro la fine di agosto; ecco la lista completa.
Huawei P20 Pro;
Huawei P20;
Huawei Mate 10;
Huawei Mate 10 Pro;
Huawei Mate 10 Porsche Design;
Huawei Mate RS Porsche Design;
Huawei Nova 3;
Honor 10;
Honor V10;
Honor Play.
Le principali novità introdotte da Huawei con la EMUI 9.1 sono il supporto al File System EROFS (Extendable Read-Only File System), il supporto ad Ark Compiler, una nuova grafica per l’interfaccia utente e la modalità GPU Turbo 3.0 per ottenere maggiori prestazioni durante l’esecuzioni dei giochi.