Da quando fu lanciato nel novembre 2018, Huawei Watch GT ha ricevuto ben 10 aggiornamenti del firmware che oltre a migliorare le prestazioni ed eliminare i bug hanno aggiunto anche nuove funzionalità.
A differenza di WearOS che continua a essere trascurato da Google, Huawei continua a mantenere aggiornato LiteOS, il suo sistema operativo per smartwatch.
L’update di luglio è snello come ci si aspetta considerato il nome del sistema operativo e nonostante i soli 4,80 MB introduce anche una nuova funzionalità che permette di vedere un secondo fuso orario con la visualizzazione dell’ora nel formato 24 ore.
Selezionando il tema sull’orologio, sotto l’anteprima viene visualizzato il classico ingranaggio che consente di attivare la funzione “Dual Time” che mostrerà il secondo fuso orario nel cerchio inferiore dove viene normalmente visualizzata la frequenza cardiaca.
L’aggiornamento apporta anche dei ottimizzazioni generali al sistema, inoltre migliora l’interfaccia triathlon e l’algoritmo per l’allenamento e la frequenza cardiaca.
Gli aggiornamenti regolari dimostrano una buona cura del prodotto e l’integrazione con l’app Huawei Health permette di impostare esattamente quali app possono inviare notifiche a Huawei Watch GT che a volte vengono visualizzate con contenuti, ad esempio di WhatsApp, Telegram, Messenger, anche se manca ancora l’interazione con esse.
Alle novità della Beta 5 di Android Q se ne aggiunge un’altra, molto interessante e funzionale che potremmo apprezzare in parecchi.
Sappiamo già che Big G punta molto sull’integrazione di Google Traduttore e nel renderlo il più possibile fruibile, comodo da utilizzare e semplice da chiamare in causa. Questo, in sostanza, è ciò che sta dietro alla novità cui accenniamo: la comparsa di una scorciatoia nella schermata Recenti del Pixel Launcher che va a tradurre in un batter d’occhio il testo rappresentato nell’app selezionata.
Come potete vedere da questi screenshot spunta un pulsante con su scritto “Traduci”, pulsante che viene a galla nel caso in cui un’app precedentemente aperta ha buona parte del testo in una lingua straniera.
Comunque, dopo averci cliccato su, il testo tradotto e da tradurre finisce in una finestra di Google Traduttore, la classica schermata per intenderci. Purtroppo siccome viene utilizzata semplicemente la funzione di copia automatica è facile incorrere in qualche errore o elemento di troppo come potete vedere nelle immagini sopra o in questo video.
Non è ancora chiaro se questa sarà soltanto un’esclusiva del Pixel Launcher o arriverà nei prossimi mesi per tutti con Android Q. Intanto fateci sapere nel box dei commenti qui sotto cosa ne pensate.
Il nuovo MacBook Air 2019 è stato presentato da meno di una settimana. Un prodotto rinnovato sia "fuori", con il TouchID e la più recente versione della tastiera con meccanismo a farfalla, che "dentro", con processori Intel dual-core di 8a generazione.Apple l'ha portato sul mercato ad un prezzo di partenza addirittura più basso del precedente, 1279 euro.
Un dettaglio che non è affatto passato inosservato e che ha portato il sito francese Consomacad analizzarne meglio il contenuto che ha portato ad una scoperta non proprio positiva per quanto riguarda il disco SSD montato scelto da Apple. Secondo alcuni test condotti utilizzando il tool Blackmagic Disk Speed Test, infatti, l'SSD del modello 2019 ha raggiunto una velocità di lettura pari ad 1,3 GB/s ed 1 GB/s in scrittura.
Confrontando i risultati con il MacBook Air 2018, quest'ultimo riesce ad essere più veloce nel primo test - fino a 2 GB/s - e a pareggiare quasi la velocità in scrittura, con un risultato di 0,9 GB/s.
Il nuovo laptop di Apple, dunque, migliorerebbe dal punto di vista della scrittura, ma diminuirebbe le prestazioni di circa un 35% quando si parla di lettura sequenziale. Ciò può essere attribuito all'utilizzo di un SSD più lento che Apple avrebbe utilizzato proprio per contenere i costi e proporlo quindi ad un prezzo più accessibile. Probabilmente, tuttavia, la maggior parte dell'utenza consumer nemmeno si accorgerà della differenza di prestazioni tra le due unità ma per qualcuno potrebbe essere comunque un dettaglio rilevante.
Solo poche ore avevamo pubblicato la notizia di alcune possibili informazioni sulle caratteristiche tecniche di Xiaomi Mi A3 e A3 Lite. Nelle ore successive però sono state rese note, attraverso diverse indiscrezioni, molte altre informazioni sempre più dettagliate circa questi due nuovi smartphone Android.
La società cinese ha infatti confermato che lancerà a breve i nuovi modelli della linea Android One e che si chiameranno effettivamente Xiaomi Mi A3 e A3 Lite. Essendo però vicini al momento del lancio era prevedebile che venissero rilasciate anche altre informazioni.
Si era speculato qualche giorno fa che Xiaomi Mi A3 potesse utilizza un SoC Snapdragon della serie 700. Invece, grazie alle fotografie della scatola retail si è scoperto che non sarà così, sarà invece adottato un più "modesto" Snapdragon 665. Accoppiato a questo SoC ci saranno 4 GB di RAM e 64 GB o 128 GB di spazio di storage.
Confermato invece il display da 6,08" AMOLED (con risoluzione FHD+) con sensore d'impronte integrato. La batteria sarà da 4030 mAh con supporto alla ricarica rapida a 18 W che dovrebbe permettere una buona autonomia.
Non poteva mancare poi la parte dedicata alle fotocamere. Xiaomi Mi A3 avrà tre fotocamere posteriori da 48 MPixel (principale) con apertura di f/1.79, una fotocamera da 8 MPixel e un sensore ausiliario da 2 MPixel. Nella zona frontale invece ci sarà un sensore da 32 MPixel.
L’Honor Band 4 dello scorso anno è uno dei tracker più economici, ma sembra che la società realizzerà il prodotto follow-up come un potente dispositivo di fascia alta. Il CEO di Honor, George Zhao, ha parlato del prodotto sul sito di microblogging cinese Weibo. Vengono menzionate anche alcune delle funzionalità incluse.
Secondo l’amministratore delegato di Honor, la fascia di fitness sarà dotata di caratteristiche solitamente riservate ai tracker di fitness di fascia alta. Tra queste un monitor per il livello di ossigeno nel sangue e un modo per tenere d’occhio l’affaticamento.
Honor Band 5 con monitor per il livello di ossigeno nel sangue
Avrà anche un modo per rilevare le vertigini da ipossiemia, una condizione che può significare che il tuo ossigeno non soddisfa i bisogni del tuo corpo. Può avere un impatto negativo sul cuore o sui polmoni, e questo tracker ti permetterebbe di scoprire che ce l’hai.
Queste nuove funzionalità sembrano essere la parte più interessante del fitness tracker di prossima generazione, soprattutto perché l’immagine del teaser inclusa nel post Weibo sembra mostrare un prodotto dall’aspetto straordinariamente simile all’Honor Band 4.
Il design della Honor Band 4 è stato uno dei punti salienti del fitness tracker. È logico che l’azienda manterrà il suo aspetto, compreso il display a colori e un design arrotondato.
Ci aspettiamo di vedere altre funzionalità come il design a prova di nuoto, tutto
monitoraggio della frequenza cardiaca di giorno e NFC per i pagamenti. Honor Band 4 è stato annunciato a settembre 2018, quindi avrebbe senso se vedessimo un prodotto aggiornato dalla compagnia nei prossimi mesi.
Potrebbe passare un po’ di tempo prima che sarai in grado di comprarne uno. Spesso questi prodotti escono per la prima volta in Cina prima di un rilasciato sul mercato mondiale.