Motorola è al lavoro per espandere la popolare linea di smartphone Moto G lanciando un nuovo modello: nome in codice "Kiev", nome commerciale Moto G 5G. Sì, senza suffisso Plus che identifica la variante presentata a luglio scorso (qui la nostra recensione). Il nuovo Moto G è stato recentemente oggetto di una serie di indiscrezioni che permettono di tracciarne l'identikit hardware. Si pare dalla prima foto reale condivisa sul sito di Slashleaks
Cornici abbastanza ridotte, con un mento più pronunciato, e fotocamera frontale racchiusa in un foro collocato a centro della parte superiore del display. Sono questi gli elementi subito evidenti nell'immagine. Il modello è un'unità non ancora destinata alla vendita come si può desumere dalla dicitura posta sulla cornice inferiore.
Il quadro si arricchisce con un prospetto delle caratteristiche tecniche già sufficientemente completo (ma in attesa di conferme ufficiali). Tra le specifiche degne di attenzione c'è il riferimento al SoC Snapdragon 750G, la recente piattaforma di Qualcomm destinata ai dispositivi di fascia media e compatibile con le reti di nuova generazione.
Più nel dettaglio la scheda tecnica comprenderebbe:
Model Number: XT2113-1, XT2113-2, XT2113-3, XT2113-5
SoC Snapdragon 750G
Display da 6,66" FHD+ (2400x1080), 60Hz
Memoria: 6GB di RAM, 128GB di storage espandibili (non sono esclusi altri tagli)
Fotocamera posteriore: 48MP (Samsung GM1) + 8MP (tele, Samsung S5K4H7) + 2MP (OmniVision OV92B10)
Fotocamera anteriore: 16MP (Omnivision OV16A1Q, pixel binning 4MP)
Altro: connettività 5G, tasto Google Assistant, NFC
Batteria da 5.000 mAh
Meno consistenti sono invece i dettagli sulla commercializzazione: si sa che negli Stati Uniti sarà commercializzato da Verizon, ma mancano riferimenti alla data di lancio e al prezzo. Si attendono inoltre conferme sull'arrivo dello smartphone nel mercato europeo (e italiano).
Xiaomi Mi Watch Lite è in arrivo, e fa quadrare il cerchio: oggi infatti sono filtrate le caratteristiche chiave e una prima immagine del dispositivo, che rispetto al fratello maggiore arrivato in Europa solo un mese fa si distingue anzitutto per una cassa quadrata, e non circolare.
Oggi è infatti emersa la certificazione FCC relativa al dispositivo, che ci fornisce alcune caratteristiche del dispositivo, tre informazioni importanti, e un dubbio. La prima informazione è, appunto, quella relativa al design. La seconda è che molto facilmente anche questo prodotto arriverà in Europa, dal momento che si tratta di una versione global. Infine, terza ed ultima considerazione: il lancio dovrebbe essere vicino. E poi, come detto, ci sono le caratteristiche tecniche: vediamole.
Mi Watch Lite integrerà un display touchscreen HD da 1,41 pollici con sensore per la luminosità integrato, una batteria da 230 mAh, il GPS, varie modalità dedicate a diversi sport (non è specificato il numero), consentirà il monitoraggio h24 del battito cardiaco, e garantirà impermeabilità fino a 5ATM. Sarà compatibile con dispositivi con Android 1.01 o superiore, o iOS 10 o superiore.
Molto probabilmente, come detto, presto lo vedremo anche sul nostro mercato: ma non sappiamo ancora quando, e a quel prezzo. Né con che nome: infatti la certificazione riporta il codice REDMIWT02. Insomma, ci sono ottime possibilità che il dispositivo venga commercializzato in alcuni paesi rebrandizzato come Redmi Watch. Non serve uno smartwatch per sapere che solo il tempo potrà fornirci delle risposte definitive.
Huawei ha lanciato il suo nuovo smartphone di fascia alta, Mate 40 Pro, ed è stata testata una delle prime unità con la versione 4 del protocollo di test DXOMARK Camera.
Aspetti tecnici e dettagli della fotocamera del nuovo Mate 40 Pro
La configurazione della fotocamera è molto simile alla P40 Pro lanciata all’inizio di quest’anno, ma ci sono alcune sottili differenze. La fotocamera principale del Mate 40 Pro non è dotata di un sistema di stabilizzazione ottica, ma per il resto viene fornita con lo stesso sensore da 1 / 1.28 “e obiettivo con apertura f / 1.9 del modello della serie P. La fotocamera ultragrandangolare mantiene l’obiettivo della P40 Pro con un’apertura f / 1.8 e un campo visivo equivalente di 18 mm, ma ora utilizza un sensore da 20 MP con pixel più grandi invece di 40 MP. Le specifiche della tele-camera 5x rimangono invariate.
Con relativamente poche modifiche rispetto alle specifiche della fotocamera del P40 Pro, è stato curioso vedere se gli ingegneri Huawei fossero stati in grado di aumentare ulteriormente la qualità dell’immagine e le prestazioni della fotocamera sul nuovo modello. Continua a leggere per scoprire se ci sono riusciti e come si è comportato Huawei Mate 40 Pro con la nuovissima versione 4 del protocollo di test DXOMARK Camera.
Specifiche principali della fotocamera:
Configurazione tripla fotocamera
Primario: sensore da 50 MP 1 / 1.28 “(uscita 12 MP), obiettivo con apertura f / 1.9 equivalente a 23 mm (1x definito come 27 mm), pixel pieno Octa-PD
Ultra-grandangolare: sensore da 20 MP 1 / 1,54 “, obiettivo con apertura f / 1,8 equivalente a 18 mm, PDAF
Teleobiettivo: sensore da 12 MP 1 / 3,56 “, obiettivo con apertura f / 3,4 equivalente a 125 mm, PDAF , OIS
Flash LED
Video 4K, 2160p / 60f ps (2160p / 30 fps testato)
Sensore di temperatura colore multispettrale
Mate 40 Pro ha una Gamma dinamica è un punto culminante particolare. Come ci si aspetterebbe da un telefono di punta nel 2020, la fotocamera cattura una buona esposizione del bersaglio anche in condizioni di scarsa illuminazione. Inoltre, il Mate 40 Pro riesce a mantenere un’ampia gamma dinamica attraverso i livelli di luce, anche in condizioni di scarsa illuminazione. In confronto, molti concorrenti sono in grado di registrare buone luci e dettagli in ombra in piena luce, ma faticano a farlo in condizioni di scarsa illuminazione. Ciò rende il nuovo Huawei un’ottima opzione per gli scatti notturni e altri scenari difficili con scarsa illuminazione.
La fotocamera offre anche un ottimo compromesso tra consistenza e rumore, con buoni dettagli e bassi livelli di rumore nelle immagini catturate a tutti i livelli di luce. La nitidezza è ulteriormente aiutata da un accurato sistema di messa a fuoco automatica che si blocca immediatamente durante le riprese con la fotocamera principale.
Xiaomi ha lanciato ufficialmente in Cina il nuovo smartphone Redmi K30S. Il telefono è attutti gli effetti un top di gamma ed è equipaggiato con un processore Qualcomm Snapdragon 865, ma ha un prezzo decisamente più basso rispetto ai suoi rivali dotati dello stesso SoC.
Il Redmi K30S, sigla M2007J3SC comparsa sugli enti di certificazione 3C e Tenaa, è il rebrand cinese dello Xiaomi Mi 10T, ma tra le sue caratteristiche è confermato il supporto alla connettività 5G grazie all’equipaggiamento con un Soc Snapdragon 865. Rispetto al fratello quasi gemello, poi, ha più memoria (8 GB invece di 6 GB), ma ha lo stesso ottimo schermo e un design praticamente indistinguibile e caratterizzato da un grosso modulo fotografico a tre sensori posteriore. Per il resto le schede tecniche sono sovrapponibili e caratterizzate dal SoC Snapdragon 865 e dal display da 6,67″ con frequenza di aggiornamento di 144Hz. Chiude il quadro la batteria da 5.000 mAh con ricarica a 33W.
Redmi K30S, le caratteristiche
Lo smartphone Redmi K30S ha un display LCD da 6.67 pollici con risoluzione Full HD+ da 2400×1800 pixel e punch hole, cioè il notch a buco, per l’alloggiamento della fotocamera frontale in alto a sinistra. Il processore octa-core SD865 arriva ad una frequenza fino a 2.84 GHz ed è affiancato, come già accennato, da 8 GB di RAM. Per la memoria interna, che non sarà espandibile, i tagli sono da 128 o 256 GB in tecnologia UFS 3.1. Non mancano un sensore per la lettura delle impronte digitali laterale e la funzione del riconoscimento facciale.
Per quanto riguarda il comparto fotocamera, troviamo una configurazione tripla sul retro con sensore principale da 64 megapixel (apertura f/1.89), secondario ultra grandangolare da 13 megapixel (con larghezza di campo di 123 gradi) e, infine, un obbiettivo macro con sensore da 5 megapixel. La fotocamera frontale invece è da 20 megapixel. La batteria è abbastanza grande: da 5.000 mAh (nominali 4.900), con ricarica rapida da 33 W.
Redmi K30S, quanto costa e quando arriva
Il nuovo Redmi K30S è stato appena presentato in Cina, con la MIUI 12 basata su Android 10, e dovrebbe arrivare anche in altri mercati, entro novembre. La versione 8/128 GB, al cambio attuale, costa circa 327 euro. La versione 8/256 GB costa invece 352 euro. Si tratta di prezzi bassissimi per uno smartphone con queste caratteristiche e, soprattutto, con SoC Qualcomm Snapdragon 865 e connessione 5G.
Come sempre, però, è bene ricordare che sui prezzi bassi che si vedono sul mercato cinese incidono favorevolmente una tassazione bassissima e costi di trasporto quasi inesistenti. In Europa, quindi, molto probabilmente il Redmi K30S avrà un prezzo tra i 400 e i 450 euro, che resta comunque ottimo.
BYD Electronics, produttore cinese di computer portatili, ha presentato un nuovo dispositivo con display da 13,3″ equipaggiato con la CPU quad-core Dragon Core 3A4000 di Longsoon, realizzata a 14nm.
Il notebook è piuttosto semplice. Esteticamente ha un aspetto classico con accenti rossi sul monitor ed ai lati dell’unità. Il portatile è dotato di un display da 13,3” ed ha un peso di 1,55Kg. Per quanto riguarda la connettività, troviamo un singolo connettore HDMI, una porta USB Type-C e due USB 3.0, mentre l’uscita audio viene affidata al classico jack da 3,5mm.
La caratteristica più importante di questo laptop è data dalla CPU, in quanto si tratta del processore 3A4000 quad-core di Longsoon. La compagnia afferma che il componente è il 100% più veloce rispetto alla precedente generazione 3A3000 ed è paragonabile in termini di prestazioni ai core “Excavator” di AMD utilizzati nell’architettura Godavari A8-7680. Naturalmente, questo dimostra quanto Longsoon sia indietro rispetto alle offerte concorrenti in termini di performance, velocità ed efficienza.
Tuttavia, il presidente di Longsoon Technologies, Hu Weiwu, ha dichiarato: «14nm e 28nm (per la GPU) sono sufficienti per il 90% delle applicazioni.» Quindi sembra che l’azienda non sia troppo preoccupata di mettersi al passo con grosse compagnie come Intel e AMD.
Dato che questo portatile è disponibile esclusivamente sul mercato cinese, Windows non è supportato ma viene fornito solo con sistemi operativi interni che sono tipicamente versioni modificate di Linux. Fortunatamente, questo significa che potrete installare qualsiasi versione di Linux, il che può essere utile se non volete eseguire solo applicazioni specifiche per la Cina.
Al momento, BYD Electronics non ha annunciato una data di lancio o un prezzo per il prodotto. Ad ogni modo, sarà piuttosto difficile entrare in possesso di un esemplare anche in occidente.