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WhatsApp, ecco la nuova opzione: come silenziare chat e gruppi per sempre

WhatsApp lancia la nuova opzione. Finalmente si potranno silenziare chat e gruppi per sempre, la funzione arriva in prova sulla versione Beta.

Spesso capita di trovarci in gruppi indesiderati su WhatsApp o in chat in cui non siamo interessati a rispondere, proprio per questo motivo l’app di messaggistica è pronta a lanciare la nuova opzione.

Infatti sulla sua versione Beta, l’app del gruppo Facebook è pronta a lanciare l’opzione silenzia chat per “Sempre“, un bel modo per rimanere in un gruppo, ma senza rispondere o ricevere notifiche. Una vera e propria novità quella di WhatsApp. Fino a qualche settimana fa era possibile silenziare una chat o un gruppo solamente per 24 ore, una settimana o massimo un anno. Andiamo quindi a vedere l’ultima novità dell’app di messaggistica e come applicarla.

WhatsApp, ecco la nuova opzione: come attivarla

Continua quindi ad aggiornarsi l’app di messaggistica più famosa al mondo, WhatsApp, con la nuovissima opzione che permette il silenziamento di chat e gruppi per sempre.

Sarà facilissimo adesso silenziare una chat o un gruppo per sempre, basterà qualche semplice passaggio. Infatti bisognerà tenere premuto sul contatto o gruppo scelto, premere sulla seconda icona in alto a destra ed infine appariranno le tre opzioni di silenziamento. Dal prossimo aggiornamento, così, un “Anno” sarà sostituito da “Sempre“.

Seppur banale, l’aggiornamento è stato fortemente voluto da tutta la community di WhatsApp. Come informa l’aggiornatissimo profilo Twitter di WABetaInfo, la novità è in fase di sviluppo ed al momento è disponibile solamente sulla versione beta dell’applicazione.

Per essere tra i primi a provare il nuovo aggiornamento bisognerà semplicemente aprire il Play Store o l’App Store e scaricare WhatsApp Beta, la versione sperimentale dell’app di messagistica. Una volta scaricata sarà possibile provare in anteprima tutti i nuovi aggiornamenti dell’applicazione, prima che vengano implementati sull’app principale.

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Samsung Galaxy Z Fold 2: prima foto conferma due particolari del pieghevole

Anche per Galaxy Z Fold 2 è venuto il momento di mostrarsi al pubblico con una foto che segue all'immagine stampa (piuttosto sgranata) diffusa poco più di una settimana fa.

Lo scatto mostra il prossimo pieghevole di Samsung con lo schermo flessibile aperto e conferma due dettagli del prodotto già emersi in precedenza: il primo è il nome commerciale riportato nella schermata di accensione: sarà effettivamente Galaxy Z Fold 2 - accompagnato dal suffisso "5G" a sottolineare la compatibilità con le reti nuova generazione.

Per individuare il secondo particolare degno di nota bisogna aguzzare un po' la vista (e/o aumentare la luminosità del proprio display): nella parte alta della metà destra si può notare il piccolo foro della fotocamera anteriore: è collocato nella stessa posizione anticipata dalle immagini rendering non ufficiali diffuse a fine giugno.

L'eliminazione del notch del Galaxy Fold 1 si somma ad un importante lavoro di riduzione dello spessore delle cornici che permette di aumentare la diagonale dello schermo interno a 7,6" (7,3" nel Fold 1) senza determinare un aumento degli ingombri complessivi. Secondo le informazioni precedentemente fornite dal leaker Ice Universe, le cornici misurano solo 3,8 mm.

Dalla foto non emergono ulteriori conferme sulle caratteristiche tecniche del Galaxy Z Fold 2: si sa ormai per certo che farà parte dei cinque prodotti che il produttore sudcoreano si appresta a lanciare il 5 agosto prossimo. Manca quindi poco per avere conferme sulla scheda tecnica di un prodotto che avrà il compito di continuare a rinnovare l'offerta di dispositivi pieghevoli con schermo flessibile di Samsung.

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Gigabyte, la scheda madre Z490 AORUS MasterForce ora anche con monoblocco AIO

Gigabyte ha annunciato una variante della scheda madre Z490 AORUS Master WaterForce dotata di un monoblocco AIO. A differenza della versione standard, infatti, viene fornito un kit per il raffreddamento a liquido di CPU e VRM preassemblato equipaggiato con un corposo radiatore 360 x 120 mm con tre ventole ad alta pressione dotate di illuminazione RGB. La compagnia non ha specificato le prestazioni di questo AIO, ma molto probabilmente riuscirà a tenere sotto controllo anche CPU molto esigenti come l’Intel Core i9-10900K. Il resto delle caratteristiche è identico all’originale Z490 AORUS Master, motherboard basata sul socket LGA1200 ed in grado di ospitare processori Core di decima generazione di Intel.

Infatti, la Gigabyte Z490 AORUS Master Waterforce offre quattro slot DIMM di tipo DDR4 capaci di alloggiare moduli da 32GB l’uno (per un totale di 128GB) in configurazione Dual Channel. È possibile portare i moduli di memoria a frequenze estreme grazie alla presenza di profili XMP fino a 5000MHz e di una schermatura sulle tracce che collegano le RAM alla CPU e che ne attenuano le interferenze. Nella zona adiacente ai moduli RAM e sottostante al connettore a 24 pin è presente un connettore USB 3.2 Gen 2 Type-C, nelle cui immediate vicinanze è collocato un connettore che supporta due USB 3.2 Gen 1. È disponibile, inoltre, un ulteriore connettore dedicato alle più lente quattro USB 2.0/1.1. Le altre USB disponibili si trovano nel pannello I/O: partendo dalla parte alta sono visibili quattro USB Type-A 2.0 in nero, due USB Type-A 3.2 Gen 1 in blu e quattro porte USB 3.2 Gen 2 (una Tipe-C e 3 Type-A) in rosso. Circondata dalle USB è presente un’uscita HDMI 1.4 dedicata alle GPU integrate in grado di gestire schermi fino alla risoluzione di 4096×2160 a 30Hz.

Infine, per quanto riguarda il reparto connettività, la scheda madre integra la scheda di rete wireless Intel AX201 Dual Band con supporto alle reti WiFi 6 ed al Bluetooth 5.0. A completare il quadro delle connessioni di rete è presente una porta RJ45 10/100/1000/2500 Mbps.

Al momento Gigabyte non ha ancora comunicato il costo del pacchetto o la sua data di commercializzazione.

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Lenovo ThinkSmart View, ecco il nuovo smart display all-in-one per le videoconferenze

Lenovo ha presentato in queste ore le sue ultime novità della famiglia ThinkSmart, il portfolio di prodotti e soluzioni per le comunicazioni in ambito business attraverso esperienze di meeting sia a livello individuale, che di gruppo. Il particolare momento storico in cui viviamo ha praticamente imposto a qualsiasi società di tecnologia a riformulare il concetto di videoconferenze, offrendo nuove soluzioni che possano avvicinare gli utenti anche a distanza. Per Lenovo il risultato è ThinkSmart View, un dispositivo personale di comunicazione aziendale per chiamate audio e video con Microsoft Teams.

ThinkSmart View è uno smart display all-in-one, basato su SoC Qualcomm APQ8053, che può aiutare gli utenti a sfruttare appieno il loro potenziale lavorativo tramite uno schermo dedicato per le conferenze audio e video con Teams. La periferica offre la possibilità di avviare una riunione con un semplice tocco del display integrato e, accoppiando un auricolare Bluetooth, si può ridurre al minimo il rumore di fondo e migliorare la riservatezza. La sicurezza, inoltre, è anche garantita da un otturatore fisico della fotocamera e dal blocco del dispositivo tramite PIN.

Allo stesso tempo, Lenovo ha presentato anche il nuovo software ThinkSmart Manager per i dispositivi ThinkSmart. L’IT può implementare, gestire, configurare, aggiornare e risolvere da remoto eventuali problemi segnalati sui dispositivi ThinkSmart collegati in cloud.

Queste le dichiarazioni di Joseph Mingori, general manager, Lenovo Smart Office business:

Sfruttando le nuove tecnologie per lo smart office, come ThinkSmart View, le aziende possono progettare un nuovo spazio di lavoro che migliora la collaborazione, la creatività e il coinvolgimento dei propri dipendenti. Lavorare insieme a un ecosistema di partner è fondamentale nel migliorare l’esperienza dell’utente finale e nel facilitare la collaborazione nel mondo intero

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Windows 10, il nuovo Esplora risorse moderno si mostra in uno screenshot? Ecco come potrebbe essere

Windows 10 è dagli esordi un lavoro in continua evoluzione, sia per una scelta progettuale da parte di Microsoft sia perché si sta tentando un progressivo passaggio verso un'interfaccia più moderna e coerente su tutti i dispositivi. L'azienda ha già mostrato una versione rivista del Menu Start in una build d'anteprima, e in queste ore ha fatto vedere una sorta di nuovo File Explorer in chiave moderna in una pagina ufficiale del blog Windows Experience.

Non è certamente un segreto che Windows 10 stia passando sotto un processo di rivisitazione grafica, e Microsoft ha incluso un'immagine interessante di una nuova ipotetica versione di Esplora file nella descrizione della funzione Endpoint Data Loss Protection di Microsoft Edge, il browser nativo Nell'immagine si vede un avviso di Edge relativo all'upload di un file protetto, e il processo include una finestra aperta che mostra una versione mai vista di Esplora file.

Sarà così il nuovo Esplora file? Non ne abbiamo ancora certezza, naturalmente. Microsoft non ha ufficializzato nulla in merito, e quello ritratto nell'immagine potrebbe essere un mock-up relativo a un'app o una funzione da ultimare. O, ancora, potrebbe trattarsi di un selettore file interno al servizio OneDrive, anche se non avrebbe senso inserire un gestore di file con una grafica non coerente rispetto a quella del SO. Ma passiamo in rassegna gli elementi della nuova finestra.

Nell'immagine si vede una barra laterale pulita sulla parte sinistra che include, come l'Esplora file attuale, tutte le unità e i percorsi principali del sistema e dei sistemi collegati in rete. La nuova barra è più pulita, nel nome del minimalismo a cui fa riferimento tutta la UI di Windows 10, e presenta la nuova iconografia di Windows 10. La batta del titolo è anch'essa più pulita, così come i menu File, Home, Share, View sono più distanziati fra di loro rispetto alla attuale versione.

Esplora file è un'app fondamentale per qualsiasi tipo di utente di Windows 10, e probabilmente per questo Microsoft sta aspettando di rivoluzionarla nel nome di una maggiore pulizia. Se da una parte rispetto al Finder di macOS appare vetusta, dall'altra parte è più versatile e user-friendly, soprattutto per gli utenti Windows di vecchia data ormai abituati al software classico. L'attuale versione è stata aggiornata con il tema scuro, ma manca il supporto a feature come tag o schede.

Di recente vi abbiamo parlato di Files UWP, un'app di terze parti estremamente semplificata che consente di avere un gestore di file su Windows 10 con una grafica moderna, pensato per l'uso anche con il touch. Di certo l'approccio di quest'ultimo è troppo semplice per poter essere un'app nativa del sistema operativo, tuttavia Microsoft potrebbe prendere spunto proprio da lì per svecchiare il suo Esplora risorse e offrire agli utenti una gestione più moderna dei propri file.

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