Il Redmi K30 presentato a dicembre del 2019 è già uno degli smartphone più longevi prodotti da Xiaomi con i suoi sei mesi di vita. Ironia a parte, diversi rumor dalla Cina suggeriscono il lancio imminente del suo successore, il Redmi K40, che potrebbe arrivare proprio questo mese.
Redmi K40: Leak conferma display AMOLED con refresh rate di 120Hz e molto altro
Come spesso succede, la notizia proviene dal famoso leakster cinese Digital Chat Station sul social Weibo. Il blogger è infatti tornato a parlare del prossimo Redmi K40, svelando alcune ulteriori specifiche. In particolare, Digital Chat Station avrebbe affermato che lo schermo con refresh rate di 120Hz del quale avevamo già sentito in diverse speculazioni, sarà in realtà di tipo AMOLED e non LCD. Questo sarebbe un enorme passo avanti per il medio-alto di gamma prodotto da Redmi. Il K30 equipaggiava infatti un display con frequenza di aggiornamento di 120hz, ma di tipologia LCD, quindi inferiore dal punto di vista della qualità delle immagini, ma chiaramente più economico.
Ma non finisce qui, perché secondo il blogger cinese il Redmi K40 adotterà uno design “full screen”, con full screen si intende un display senza fori ne notch, quindi in stile Redmi K30 Pro con una fotocamera a pop-up. Inoltre, dato che si tratta di un display AMOLED, il sensore di impronte che nel Redmi K30 si trovava sul fianco destro, sarà adesso posizionato sotto al display.
Infine, DGC ha confermato ancora una volta che lo smartphone andrà ad equipaggiare un MediaTek Dimensity 1000+ come processore. Si tratta di una delle CPU più interessanti rilasciate negli ultimi anni che promette di portare prestazioni da flagship e la migliore tecnologia 5G, il tutto ad un prezzo molto competitivo.
Molto probabilmente nei giorni a seguire andremo a scoprire maggiori informazioni sul prossimo semi-flagship prodotto dal sub-brand di Xiaomi. Continuate quindi a seguirci per ulteriori aggiornamenti. Nel frattempo commentate qui sotto facendoci sapere qual è la feature che più vorreste trovare sul dispositivo!
Microsoft ha appena rilasciato un importante aggiornamento di sicurezza per Windows 10, da installare immediatamente sul PC. L’update, infatti, risolve due vulnerabilità critiche scoperte dai ricercatori di Trend Micro che permettevano agli hacker di prendere il controllo da remoto del PC e l’esecuzione arbitraria di codice. Che cosa vuol dire? In pratica il pirata informatico può utilizzare il computer a proprio piacimento, avviando programmi malevoli o rubando i dati personali degli utenti.
L’azienda di Redmond ha assicurato che difficilmente gli hacker hanno utilizzato queste due vulnerabilità per attaccare i PC degli utenti, ma la probabilità che ciò avvenisse era molto alta. Anche perché bastava poco per infettare un computer: l’utente doveva solamente aprire una semplice immagine ricevuta tramite messaggio, che però apriva le porte del computer all’hacker. Le due vulnerabilità sono state categorizzate con i codici CVE-2020-1425 e CVE-2020-1457 e sono state prontamente fixate dagli ingegneri di Microsoft. Per proteggere il proprio PC da questi due bug è necessario installare la patch di sicurezza rilasciata da Microsoft e disponibile su Windows Update.
Windows 10, basta un’immagine per hackerare il PC
Le due falle di sicurezza scoperte dai ricercatori di Trend Micro sono così gravi da aver convinto Microsoft a rilasciare un aggiornamento ad hoc e a non aspettare quello previsto per la metà di luglio. In che cosa consistono le due falle di sicurezza che hanno preso di mira Windows 10? A causa di alcuni problemi con la libreria dei codec di Windows, gli hacker potevano prendere il controllo di un computer inviando una semplice immagine infetta sul PC dell’utente.
Se la vittima per errore apriva la foto, il pirata informatico poteva controllare da remoto il PC ed eseguire del codice arbitrario. In parole più semplici, poteva utilizzare il computer a proprio piacimento, rubando i dati personali dell’utente o sfruttare il PC per pratiche illecite.
Quali sono i sistemi operativi colpiti dalla vulnerabilità
Le due vulnerabilità colpiscono tutte le versioni di Windows 10 e di Windows Server uscite negli ultimi anni. Ecco l’elenco completo:
Windows 10 versione 1709;
Windows 10 versione 1803;
Windows 10 versione 1809;
Windows 10 versione 1903;
Windows 10 versione 1909;
Windows 10 versione 2004;
Windows Server 2019;
Windows Server versione 1803;
Windows Server versione 1903;
Windows Server versione 1909;
Windows Server versione 2004.
Tra le versioni vulnerabili alle falle di sicurezza c’è anche Windows 10 May Update, l’ultimo aggiornamento core rilasciato da poco più di un mese.
Come scaricare l’aggiornamento
Microsoft ha rilasciato l’aggiornamento di sicurezza con la patch che risolve le due vulnerabilità all’interno di Windows Update. Basta accedere allo strumento e scaricare l’ultimo update disponibile. È necessario farlo al più presto in modo che nessun hacker utilizzi queste due falle per prendere il controllo del vostro PC.
Come pubblicato sui forum Chiphell da kthlon, un nuovo meccanismo di montaggio per i processori basati su socket AM4, inclusa la famosa serie Ryzen di AMD, è apparso sul mercato e consente di scongiurare l’annoso problema che porta il processore a rimanere “appiccicato” al dissipatore in fase di rimozione.
Mentre il socket AM4 è forse quello più longevo di sempre nella storia dei processori x86, supportando innumerevoli CPU, ha una tendenza fastidiosa: quando si rimuove il dissipatore, il chip può rimanere bloccato sulla piastra di raffreddamento a causa di un effetto simile all’aspirazione creato dal materiale di interfaccia termica (TIM). Ciò comporta l’estrazione del processore dal socket PGA (pin grid array) anche se la leva di blocco rimane saldamente bloccata in posizione “chiusa”.
Questo problema di per sé non è propriamente pericoloso ma, nel caso non lo notassimo e appoggiassimo successivamente il dissipatore direttamente sul piano di lavoro, rischieremmo di piegare i pin della CPU. Inoltre, ci vuole un po’ di pazienza per far scorrere il processore lungo la piastra di raffreddamento senza arrecare danni al dispositivo. A questo scopo è stata creata la nuova staffa ProArtist IFE2, progettata per eliminare completamente l’eventualità che accada una cosa simile.
Il meccanismo è venduto come kit autonomo in Cina, ma al momento è impossibile trovarlo in occidente. Stando ad un messaggio pubblicato da momomo_us, in oriente sono disponibili kit compatibili con Noctua e Thermaltake. In teoria si potrebbe usare la staffa con altri heatsink, ma la compatibilità potrebbe essere incerta a causa delle diverse altezze, quindi sarà necessario assicurarsi che il dissipatore mantenga una buona pressione sul processore dopo il montaggio del dispositivo. Tuttavia, la staffa viene venduta anche in abbinamento con alcuni dissipatori, come il Pro Artists Desserts 3, anch’esso introvabile alle nostre latitudini.
Solitamente, la rimozione di un processore non è un compito frequente per l’utente comune e quindi si tratta di un problema che va a colpire solo una piccola fetta di utilizzatori. Inoltre, è abbastanza facile ovviare alla situazione ruotando il dissipatore mentre lo si rimuove o, comunque, sollevarlo quando il processore è ancora caldo.
WhatsApp è l'app di messaggistica più utilizzata al mondo con oltre due miliardi di persone che attivamente conversano e scambiano contenuti multimediali con amici, parenti, colleghi e semplici contatti. L'azienda, da anni ormai, perfeziona continuamente migliorie per tenere il passo con i tempi e, soprattutto, per contrastare la sempre più agguerrita concorrenza da diversi fronti. Fra queste migliorie arriveranno presto gli sticker animati, come vi avevamo anticipato a questo indirizzo.
Fra i media che possono essere condivisi su WhatsApp ci sono gli sticker, o adesivi, che rappresentano una forma per esplicitare il proprio stato d'animo in maniera creativa. A differenza di altre app WhatsApp consente di condividere ufficialmente solo sticker statici, mentre quelli animati potranno essere scaricati direttamente dall'app solo in seguito all'installazione degli aggiornamenti ufficializzati nelle scorse ore. Purtroppo, però, WhatsApp non ha dato tempistiche precise.
Gli sticker animati arrivano ufficialmente su WhatsApp
Gli adesivi non sono quindi una novità su WhatsApp, visto che l'app consente di inviarli e riceverli ormai da parecchio tempo, e gestirli anche da fonti di terze parti. Con la novità, però, diventa possibile scaricare adesivi animati direttamente dallo store dell'applicazione, attraverso una procedura più affidabile rispetto a quella possibile oggi a tutto vantaggio della qualità. La funzione è già apparsa per i primi utenti sulle ultime beta del client per iOS e Android.
Stando a voci non confermate ancora ufficialmente l'azienda starebbe lavorando anche all'implementazione di adesivi con riproduzione in loop, anche se la funzionalità non è stata ancora introdotta sui client del servizio, neanche nelle varianti sperimentali.
Le altre novità in arrivo su WhatsApp
L'azienda ha ufficializzato nelle scorse ore anche altre diverse novità, fra cui l'arrivo dei codici QR (anch'essi apparsi sulle versioni beta da parecchio tempo) per condividere il proprio account, la modalità scura anche su WhatsApp Web e WhatsApp Desktop, e anche altre novità minori. Le elenchiamo tutte così come riportate sul blog ufficiale di WhatsApp:
sticker animati: gli sticker sono sempre più usati per comunicare su WhatsApp, e i nostri utenti ne inviano miliardi ogni giorno. Stiamo implementando nuovi pacchetti di sticker animati sempre più divertenti ed espressivi
codici QR: con le nuove funzioni, aggiungere un nuovo contatto sarà ancora più semplice. Per aggiungere un nuovo contatto, ti basterà inquadrare il suo codice QR. Non dovrai più inserire il numero manualmente
modalità scura per WhatsApp Web e Desktop: l'amatissima modalità scura ora arriva anche sul computer
miglioramenti alle videochiamate di gruppo: ora che è possibile avviare una videochiamata con 8 partecipanti, abbiamo reso più facile concentrarsi su un partecipante alla volta. Ti basterà tenere premuto il suo video per visualizzarlo a schermo intero. Abbiamo aggiunto anche un'icona del video nelle chat con un massimo di 8 partecipanti, così potrai avviare una videochiamata di gruppo con un solo tocco
lo stato arriva anche su KaiOS: gli utenti KaiOS ora hanno a disposizione la funzione che permette di condividere gli aggiornamenti allo stato per 24 ore
Quando arriveranno tutte queste novità su WhatsApp?
Come abbiamo già scritto, purtroppo, il team di WhatsApp non è stato preciso sulle tempistiche entro cui arriveranno le novità. Sul blog si legge che sono previste per le "prossime settimane", per gli utenti che aggiorneranno il client alle ultime versioni disponibili al download.
ASRock ha introdotto un nuovo modello di Radeon RX 5600 XT, la Challenger Pro 6G OC, una soluzione caratterizzata da un sistema di raffreddamento custom con tre ventole da 8 centimetri e tecnologia 0dB.
Le frequenze di lavoro sono superiori a quelle originariamente stabilite da AMD: il core opera a frequenze di 1420 MHz (base clock) / 1615 MHz (game clock), con un boost clock fino a 1750 MHz, mentre i 6 GB di memoria GDDR6 funzionano a 14 Gbps su bus a 192 bit, ed è questo il cambiamento fondamentale rispetto a quanto dichiarato in origine da AMD (12 Gbps).
Il nuovo modello di ASRock ha dimensioni di 279,9 x 117,7 x 52,4 mm e occupa poco più di 2,5 slot. Nella parte posteriore sono presenti tre DisplayPort e una HDMI, mentre per l'alimentazione è disponibile un singolo connettore a 8 pin.
A bordo la GPU Navi 10 offre 2304 stream processor, 144 TMU e 64 ROPs: la scheda è pensata, come del resto le altre RX 5600 XT, per garantire prestazioni elevate in Full HD con dettagli alti. Al momento non è chiaro che prezzo avrà la Challenger Pro 6G OC.