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Moto Razr 2 5G è pronto, debutto ad agosto

Il secondo smartphone pieghevole di Motorola, Moto Razr 5G, è praticamente pronto. I leak parlano di una presentazione alla fine di agosto con una scheda tecnica da medio di gamma e dotato di connettività 5G.

Il nome in codice del pieghevole è Odyssey e sarà uno smartphone molto equilibrato, con delle correzioni che proveranno a sistemare i “problemini” del predecessore.

Sicuramente uno degli aspetti che fecero storcere il naso è stato il prematuro danneggiamento del display, i test infatti hanno mostrato come i cicli di apertura chiusura si fermassero in media a 27 mila, troppo pochi rispetto alla concorrenza. Ma anche la batteria installata non era all’altezza nel garantire una giornata di autonomia, senza mettersi il problemi di doverlo ricaricare.

Il sistema operativo di Moto Razr 2 5G sarà Android 10 con poche personalizzazioni, come da tradizione Motorola. Il SoC scelto è lo Snapdragon 765G e lo accompagneranno 256 GB di memoria interna coadiuvato con 8 GB di RAM.

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Come dicevamo prima la capacità della batteria è stata migliorata passando da 2510 mAh a 2845 mAh, non in media rispetto agli smartphone Android attuali ma comunque è un passo in avanti.

La fotocamera sarà composta da 2 sensori, uno primario da 48 MP e l’altro probabilmente una lente grandangolare. La stessa fotocamera principale si potrà usare anche per i selfie, grazie al display secondario che subirà un piccolo aumento delle dimensioni per essere consultato in comodità.

Infine, argomento display. Moto Razr 2 5G ne avrò uno più grande e dotato di una tecnologia antiriflesso, la quale i display pieghevoli attuali soffrono particolarmente per via della copertura in plastica.

Probabilmente Motorola diffonderà a breve dettagli sulla presentazione che sicuramente sarà online viste le attuale problematiche legate alla pandemia. Per il prezzo dobbiamo attendere ma sarà fissato abbondantemente sopra i 1000 euro, proprio come per il precedente la quale qui trovate la nostra recensione.

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Come avere Windows 10 gratis in modo legale

Se il tuo PC ha ancora Windows 7 o una versione ancora più vecchia del sistema operativo di Microsoft, allora lo stai usando a tuo rischio e pericolo: il supporto ufficiale è scaduto da mesi e Windows Update non scarica più alcun aggiornamento di sicurezza per proteggere il tuo computer.

E la cosa ancor più grave è che stai usando un sistema operativo vecchio quando potresti scaricare Windows 10 gratis e installarlo senza rischiare nulla. Perché c’è un modo per avere Windows 10 senza pagarlo, direttamente dal sito di Microsoft, in versione 100% originale. Microsoft lo sa benissimo, ma da mesi fa finta di non essersene accorta e lascia che gli utenti ottengano una copia completamente legale e funzionante di Windows 10. Probabilmente per accelerare il passaggio dai vecchi sistemi operativo al nuovo, visto che mantenere il supporto ai vecchi OS è un costo per Microsoft. Ecco come avere la tua copia di Windows 10 gratis.

Windows 10 gratis: dove si scarica

Ti sembrerà assurdo, ma la tua copia di Windows 10 gratis ti aspetta… sul sito di Microsoft, dove anni fa è stata pubblicata una pagina per aggiornare Windows 7 a Windows 10 gratis. In teoria era una offerta a tempo limitato, ma la pagina è ancora lì: a questo indirizzo. Ti basta fare click su questo link e poi scegliere di scaricare il Windows 10 Installation Media Tool. Poi dovrai eseguirlo e scegliere di creare un disco di installazione di Windows. A questo punto dovrai avviare il disco di installazione e installare normalmente Windows. Alla fine dell’installazione il tool si connetterà a Internet per eseguire la procedura di attivazione della licenza digitale di Windows 10.

Windows 10: quale versione

Prima di eseguire il tool e installare Windows 10 gratis, però, devi considerare una cosa importante: se al momento hai Windows 7, 8 o 8.1 Home otterrai al termine della procedura una copia di Windows 10 Home, mentre se già hai Windows 7, 8 o 8.1 Pro otterrai Windows 10 Pro. Non è possibile, quindi, avere Windows 10 Pro gratis se non hai già la versione Pro di un precedente sistema operativo Microsoft. Una piccola limitazione, a fronte di un grande vantaggio che dovresti sfruttare subito.

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La prova di iPad Pro: così Apple è andata al di là del tablet

C'è un parallelo fin troppo logico che ci balza in mente, usando un iPad Pro 2020. Ed è quello di quanto questo device, oggi, possa sostituire un laptop. È una comparazione immediata, soprattutto per chi utilizza un iPad Pro con la nuova Magic Keyboard, tastiera con annesso trackpad che ripercorre tutte le funzioni di un computer portatile.

In questa recensione, però, proviamo ad andare oltre. A parlare di iPad Pro non come un sostituto di un notebook (vi diciamo subito che può esserlo senza grossi problemi, nonostante il File manager non sia ancora quello che potete trovare su un computer), ma come device innovativo, con una capacità dinamica che può fare la differenza se lo si usa per particolari lavori.

Apple va al di là de tablet

Abbiamo usato iPad Pro per quindici giorni, facendolo diventare il nostro device centrico. Al di là dello smartphone non abbiamo usato altro. E anche questo pezzo è battuto sui tasti della Magic Keyboard che Apple ha presentato da pochi giorni. La sensazione primaria, provata subito, è che questo iPad è molto differente dai suoi predecessori. E forse un po' perde il concetto di tablet, per diventare qualcosa di diverso. Di più vasto. Con questo dispositivo Apple ha trovato un'altra dimensione, che sarà quella che caratterizzerà i dispositivi del futuro.

Il display

Nella versione da 12.9 pollici (c'è anche quella da 11), si vedono gli sforzi di Apple in fatto di perfezionamento dei suoi schermi si vedono tutti. Il display è un Liquid Retina IPS con una risoluzione di 2018 x 2732 pixel. I colori sono nitidi e raramente si trova sul mercato qualcosa di migliore. La gamma cromatica è di altissimo livello e guardare le serie Tv di Netflix su in dispositivo del genere, sembra un'ottima idea (in mancanza di un televisore).

Fatto per i professionisti

Una delle caratteristiche principali di questo nuovo iPad è il sensore Lidar, pensato per supportare la realtà aumentata. È posto di fianco alle due fotocamere posteriori (una principale da 12 megapixel e una grandangolare da 10), e fa un lavoro che risulta molto utile per tutta una cerchia di professionisti (specie chi lavora con il design, le misurazioni, le superfici…): il sensore emette dei raggi che al contatto con la superfice rimbalzano e tornano indietro, fornendo tutti i dati sulla profondità.

Uno strumento di lavoro inserito in un tablet, insomma. Nella nostra prova abbiamo usato per lo più i software di Office (da Excel a Word) e grazie all'utilizzo di Magic Keyboard ci è sembrato di utilizzare un MacBook, con la possibilità di avere uno schermo touch.

La fluidità

Dal punto di vista hardware, questo iPad Pro 2020 può contare su tanti muscoli. Il cuore pulsante è il Apple A12Z Bionic (una rivisitazione dell'A12X), supportato da 6 GB di RAM. I tagli di memoria disponibili sono 4: si parte da 128 GB e si cresce con 256, 512 GB e 1 TB. Come sempre, la memoria non è espandibile. Chiaramente il prezzo cresce in base al quantitativo di memoria che vogliamo. La fluidità nella gestione delle applicazioni è superlativa. Abbiamo installato alcune App (anche giochi) che richiedono tanto al sistema, ma questo iPad Pro non ha fatto una piega. Dal punto di vista della velocità di esecuzione e di apertura delle varie applicazioni, non va mai in affanno.

Batteria e ricarica

Mentre la batteria da 8720 mAh non lascia spazio a sorprese e non fa intravedere problemi di durata, quello che ci ha convinto meno è la fase di ricarica. Questo iPad Pro 2020 supporta la ricarica rapida a 18W come su iPhone 11 Pro e Pro Max. Il connettore non è il solito lightning degli iPhone, ma USB di tipo C. Quello che non ci è piaciuto è il caricabatterie, che è quello dell'iPhone 11 Pro. Per un dispositivo del genere ci saremmo aspettati un alimentatore più potente. Per una ricarica completa, iPad Pro da 12.9 pollici impiega circa 2 ore.

La Magic Keyboard

È giusto, in chiusura, parlare della Magic Keyboard. Partiamo col dire che non è un accessorio banale, a partire dal prezzo (costa 339 euro per l'iPad da 11 pollici). Ma questa tastiera è essenziale per trasformare un tablet in qualcosa di diverso. C'è un iPad senza Magic Keyboard e uno con Magic Keyboard. Nonostante si tratti dello stesso dispositivo, questo accessorio lo cambia profondamente. Questa nuova Magic Keyboard è apprezzabile per la sua solidità (dimenticate le vecchie smart keyboard per iPad, questa è un'altra cosa) e per le performance. Ha il trackpad incorporato, le distanze fra i tasti sono quelle giuste.

Se avete un MacBook non troverete alcuna differenza quando proverete a scrivere su questa tastiera. È retroilluminata e ha tutta una serie di opzioni che possono essere configurate. Inoltre, ha la porta USB-C che serve per ricaricare l'iPad, ma anche per collegare eventuali accessori. L'inclinazione è libera (ha un range di mobilità non vastissimo, ma sufficiente). Sulle ginocchia o in posizioni scomode, si comporta come un notebook grazie alla sua robustezza. E inoltre – da chiusa - fornisce un buon grado di protezione a tutto l'iPad (per i più insicuri, meglio la classica tasca imbottita).

Prezzo e conclusioni

iPad Pro non è certo un dispositivo per tutti, perché ha un prezzo impegnativo: si parte da 899 euro per il modello da 11 pollici e 1119 euro per quello da 12.9. Ma si arriva a 1839 euro per la versione da 1 TB Cellular + WiFi. Da tenere in considerazione, però, che è uno strumento molto adatto ai professionisti. Se dovete utilizzarlo solo per guardare le serie TV, navigazione e social network, esistono iPad meno costosi.

È sempre difficile dire se un iPad può sostituire un PC, e forse – di base – è una discussione anche sbagliata. Ma possiamo dire con certezza che l'utilizzo di questo tablet – con Magic Keyboard e magari Apple Pencil – è completo e pronto ad ogni evenienza.

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Honor V6, nuovo tablet con supporto 5G e Wi-Fi 6 in arrivo il 18 maggio

Honor si prepara ad ampliare ulteriormente la propria presenza nel settore tablet, un mercato dove è già presente con diversi modelli tra cui l'Honor Pad 5 annunciato lo scorso giugno.

Da poche ore l'azienda cinese ha confermato che il prossimo 18 maggio 2020 verrà lanciato un nuovo prodotto: il suo nome sarà Honor Tablet V6 , e secondo le informazioni fornite direttamente dal produttore, si tratterà del primo tablet al mondo dotato sia del supporto alla reti 5G, sia dello standard Wi-Fi 6.

Le informazioni relative a questo nuovo dispositivo sono al momento piuttosto scarne: tutto ciò che sappiamo possiamo desumerlo dall'immagine pubblicata su Weibo, dove viene mostrato un prodotto con quattro cornici di uguale spessore (per intenderci, in stile iPad Pro) e una singola fotocamera anteriore.

Secondo indiscrezioni, il tablet sarà mosso dal SoC Kirin 820 5G, lo stesso processore di fascia alta annunciato a fine marzo che troveremo a bordo dei futuri Honor X10 e compatibile proprio con le reti di nuova generazione.

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OnePlus 8 Pro può vedere attraverso la plastica

Se c’è qualcosa che le aziende stanno facendo in modo molto sfacciato negli ultimi anni è aggiungere sensori fotografici aggiuntivi ai propri smartphone per aumentare il numero totale di fotocamere presenti sulla scheda tecnica. OnePlus non ha mai abusato di questa pratica, ma non possiamo neanche dire che se ne sia sempre tenuta lontana. Quest’anno il suo OnePlus 8 Pro infatti ha incluso un sensore color filter. Quest’ultimo infatti permette di creare immagini dai colori insoliti grazie al filtro colore presente su di esso. Nella nostra recensione non ne avevamo parlato particolarmente bene: è un effetto simpatico, ma difficilmente giustifica la presenza (e il costo) di una fotocamera aggiuntiva.

Oggi però abbiamo scoperto grazie ad alcune segnalazioni che la fotocamera sembra in qualche modo sfruttare gli infrarossi per riuscire a vedere “attraverso” la plastica. Basta infatti attivare la modalità color filter e puntare la fotocamera verso il proprio telecomando per scoprire che è possibile vedere l’interno. Propendiamo per l’ipotesi degli infrarossi proprio perché la plastica attraverso cui riesce a vedere è la stessa attraverso cui passano gli infrarossi, dei telecomandi, dei box TV o delle videocamere di sorveglianza.

Qua sotto trovate una serie di esempi di foto scattate con la fotocamera classica e poi con quella color filter. Incredibile no?

Se questa funzionalità può risultare un po’ sciocca e poco utile ne abbiamo però trovato un’altra più utile. La fotocamera mostra infatti in colorazione oro i metalli, mentre del colore originale (o comunque della sua tonalità) le plastiche. In questo modo è per esempio possibile notare l’aletta metallica dell’NVIDIA Shield della foto successiva, cosa che a occhio nudo non era possibile scovare.

Che ne pensate di questa scoperta? Difficilmente si acquisterà uno smartphone da quasi 1000€ per una fotocamera che vede attraverso la plastica, ma alla fine troviamo che questo utilizzo sia più utile (e spendibile come marketing?) rispetto al semplice effetto di colore bizzarro. Fateci sapere nei commenti se avete fatto altre prove e se avete realizzare qualche scatto particolare.

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