Apple ha rilasciato oggi le nuove beta dei suoi sistemi operativi dedicati ai dispositivi mobili. Parliamo di iOS 13.2, iPadOS 13.2 e watchOS 6.1. Manca all'appello solo macOS.
Le nuove beta di iOS 13.2 e degli altri OS di Apple sono state appena rilasciate per tutti gli sviluppatori iscritti al portale. Noi le stiamo scaricando per scoprire se ci sono novità o miglioramenti importanti oltre ai soliti bug fix.
Ricordiamo che nella beta 1 è stato introdotto il sistema Deep Fusion, una nuova tecnologia di elaborazione delle fotocamere Apple che funziona in background per migliorare la qualità dell’immagine su iPhone 11, 11 Pro e 11 Pro Max.
AGGIORNAMENTO: Apple ha rilasciato le beta pubbliche di iOS 13.2 e iPadOS 13.2.
Le beta in questione sono dedicate ad iPhone, iPad ed Apple Watch:
iOS 13.2 beta 2
iPadOS 13.2 beta 2
watchOS 6.1 beta 3
Vi aggiorneremo non appena ne sapremo di più sulle novità contenute in queste versioni beta.
Se c’è una tresca amorosa in corso esiste il 99% di possibilità che questa avvenga nelle chat WhatsApp. Non dovrebbe essere una novità visto che oltre un miliardo e mezzo di utenti scambiano ogni giorno messaggi. Tra questi potrebbe esserci il terzo incomodo della situazione. Un fatto che ha insospettito molti è l’utilizzo continuo del telefono da parte del partner. Entrare nelle conversazioni non è così semplice ma esiste un nuovo trucco in grado di svelare i flirt dell’amante con semplicità e senza costi. Ecco come riuscire a spiare l’app.
Come spiare le chat di WhatsApp per il partner sospettato di infedeltà: il nuovo trucco è infallibile
Nessuno vorrebbe mettere a repentaglio la vita di coppia. Un eventuale dubbio infondato potrebbe trasformarsi in un boomerang pronto a colpirci in qualsiasi momento. Ma non possiamo certo vivere con il perenne dubbio del tradimento in chat. Non si tratta solo dei messaggi visto che “da cosa potrebbe nascere cosa”. Se si ha la necessità di bloccare simili episodi possiamo spiare WhatsApp con un nuovo metodo verificato da cui molti utenti hanno già tratto (loro malgrado) beneficio.
Il sistema di spionaggio dell’app passa per un’applicazione di terze parti pubblicata nel Play Store. Si chiama Whats Tracker e permette di scoprire quando un contatto è online o si scollega dal profilo anche se questo ha attivato il blocco della visibilità dalle opzioni dell’app. Si scarica gratis ed è legale al 100%. Ogni qualvolta un contatto monitorato torna online si riceve una notifica che monitora lo stato in ogni momento.
La nuova versione di Windows 10 finora nota come 19H2 è pronta, si chiama Windows 10 November 2019 Update ed è sempre più vicina alla distribuzione. A dirlo è Microsoft, con un post sul proprio blog, quantomai tempestivo visto che proprio ieri riportavamo le voci di corridoio sul possibile periodo di avvio della distribuzione.
“Crediamo che la build 18363,418 sia quella finale e continueremo a migliorare l’esperienza generale della versione 19H2 sui PC dei clienti come parte del nostro normale supporto. La build 18363.418 include tutte le ultime novità così come i fix inseriti nel bollettino KB4517389. I Windows Insiders del canale Release Preview hanno già questa build, quindi non devono fare nulla per ottenerla”.
La casa di Redmond non ha comunicato l’esatto momento di avvio della distribuzione sui dispositivi Windows esistenti, ma il nome lascia poco spazio all’immaginazione. Indiscrezioni riportano che i dipendenti di Microsoft possono già installare il nuovo feature update, che poi sarà distribuito gradualmente a tutti i dipendenti “a partire dal 17 ottobre fino a metà novembre”.
Il May 2019 Update (versione 1903) e il November 2019 Update (versione 1909) condivideranno gli stessi pacchetti di aggiornamento cumulativi e ciò significa che chi avrà l’opzione di installare la nuova versione non dovrà far altro che scaricare un pacchetto da Windows Update per ottenere le funzionalità di November 2019 Update.
“Questo cambierà il numero di build dell’OS da 18362 a 18363. Il numero di revisione della build – il numero successivo al punto – sarà sempre lo stesso tra May 2019 Update e November 2019 Update. Oggi i clienti del May 2019 Update hanno la build 18362.418 ma i Windows Insiders con il November 2019 Update hanno la build 18363.418”.
Finalizzato Windows 10 November 2019 Update, Microsoft ha intenzione di concentrarsi sulla versione 20H1, il primo feature update del prossimo anno. I Windows Insiders del canale Slow inizieranno a ricevere le build dalle prossime settimane, ma ricordiamo che i lavori sono partiti a febbraio con la distribuzione sul canale “Skip Ahead”.
Se volete conoscere le principali novità di Windows 10 November 2019 Update potete leggere questo articolo.
Di recente è stato scoperto che Google vuole eliminare l'app di Android Auto dagli Store. Scopriamo di seguito cosa sta succedendo.
Grazie alla mole di utenti che hanno apprezzato il servizio offerto da Google, negli ultimi anni Android Auto si è fatto strada nel settore automobilistico stracciando la concorrenza di Apple con CarPlay e diventando quindi il leader indiscusso. Il sistema operativo per auto offerto dal colosso della Mountain View, infatti, offre ai propri utenti una valanga di funzionalità interessanti che permettono a questi ultimi di dimenticare completamente il telefono in tasca.
Nelle ultime settimane Android Auto ha ricevuto un nuovo aggiornamento alla versione 4.6 che ha introdotto alcune novità molto interessanti tra cui un’importante restyling grafico che ha migliorato al massimo la navigazione all’interno del menù e l’esperienza utente. Questa nuova versione, quindi, ha permesso a Google di ridurre maggiormente l’utilizzo dello Smartphone mentre si è alla guida. Nonostante ciò, però, il cellulare continua ad essere strettamente necessario per poter utilizzare alcune funzionalità legate al sistema operativo. Per questo motivo, quindi, Google ha preso in considerazione l’idea di eliminare l’app di Android Auto dallo Store. Scopriamo di seguito i dettagli.
Android Auto: addio all’app per Smartphone, ecco cosa ha in mente Google
Dal suo primo lancio nel 2015, l’obiettivo di Google è sempre stato quello di ridurre al minimo l’utilizzo dello smartphone mentre si è al volante. Chi utilizza quotidianamente Android Auto sa che questo obiettivo è stato pressoché raggiunto ma lo smartphone continua ad essere necessario in alcune circostanze. Scavando all’interno del codice sorgente dell’app, però, alcuni sviluppatori di 9to5Google hanno scoperto alcuni messaggi interessanti che sembrano avvisare l’addio imminente all’app. Ecco di seguito i messaggi:
“Android Auto è ora disponibile solo per i display delle automobili. Sul tuo smartphone prova invece la modalità di guida offerta dall’Assistente di Google” e ancora “La modalità guida di Google Assistant sostituirà Auto per i telefoni dopo %s. Provala subito.”
Entro pochi decenni l’umanità potrebbe essere sull’orlo dell’estinzione: dal cambiamento climatico a una possibile guerra nucleare, sono molti i pericoli che l’uomo avrà di fronte a sé e che dovrà evitare.
Potremmo ritrovarci in un’era post-apocalittica alla “Kenshiro”, e anche se i problemi saranno innumerevoli, ce n’è uno che secondo lo sviluppatore di software Virgil Dupras potrebbe complicarci ancora di più la vita: l’impossibilità di creare nuovi dispositivi elettronici e farli funzionare.
Per questo Dupras ha ideato “Collapse OS”, un sistema operativo open source pensato per funzionare sull’elettronica “di scarto”, quella che sopravviverà all’evento che porterà la società come la conosciamo al collasso.
Sul sito del progetto Dupras ha spiegato la sua personalissima genesi di Collapse OS. “Mi aspetto un crollo della nostra filiera produttiva globale prima del 2030. Non saremo più in grado di produrre la maggior parte della nostra elettronica perché dipende da una filiera molto complessa che non potremo rimettere in piedi per decenni (mai?)”.
“Il progresso rapido che abbiamo visto con l’avvento dell’elettronica si è verificato in condizioni molto specifiche che non ci saranno dopo il crollo, quindi non possiamo sperare di creare un’elettronica nuova in tempi così rapidi come abbiamo fatto senza un buon kit di base per aiutarci a farlo”.
Secondo Dupras chi riuscirà ad avere una qualche sorta di vantaggio tecnologico avrà un enorme potere, perciò si aprirà una nuova era di “accattonaggio” della vecchia elettronica. “I componenti non potranno essere più prodotti, ma ce ne saranno miliardi in giro per il mondo. Chi riuscirà a creare nuovi progetti sfruttando quei componenti a bassa tecnologia diventerà molto potente”.
La trama di un film insomma. “Tra quei componenti ci sono microcontrollori, che sono particolarmente potenti ma hanno bisogno di strumenti complessi (spesso computer) per programmarli. I computer, dopo un paio di decenni, si guasteranno irreparabilmente e non saremo più in grado di programmare i microcontrollori”.
Per evitare questo destino, Dupras ritiene che dovremo disporre di un sistema che può essere progettato usando elettronica di recupero e microcontrollori programmati. “Abbiamo anche bisogno di una generazione di ingegneri che ci seguano per poter creare nuovi progetti invece di ereditare un retaggio di macchine che non possono ricreare e mantenere a malapena”.
È qui che entra in gioco Collapse OS, il cui progetto è già su GitHub in cerca di persone che vogliano contribuire al suo sviluppo. “Lo sto facendo per mitigare un rischio che penso sia reale. Non è inevitabile, ma è abbastanza probabile da valere questo modesto sforzo”, ha aggiunto Dupras a Vice.
Lo sviluppatore ritiene che Collapse OS debba essere in grado di funzionare anche su un microprocessore Zilog Z80 a 8 bit (1976), perché “è stato in produzione per così tanto tempo e usato in così tante macchine, che gli “spazzini” – come li definisce lui – avranno buone possibilità di metterci le mani sopra”.
Collapse OS dovrà inoltre funzionare su sistemi minimali e improvvisati, attraverso interfacce di fortuna – tastiere, schermi e mouse -, permettere la modifica di file di testo, la compilazione di file sorgente per un’ampia gamma di MCU e CPU, leggere e scrivere su molti dispositivi di archiviazione e replicare sé stesso”.
“Inoltre, l’obiettivo di questo progetto è quello di essere il più autonomo possibile. Con una copia di questo progetto, una persona capace e creativa dovrebbe essere in grado di costruire e installare Collapse OS senza risorse esterne (ad esempio Internet) su una macchina di sua progettazione, costruita con parti di recupero a bassa tecnologia”.
Al momento Collapse OS funziona su un cosiddetto “homebrew computer” (un computer fatto in casa, amatoriale) basato su chip Z80 chiamato RC2014 e teoricamente può funzionare anche sulla console Sega Genesis.
“Penso che potrei finirlo da solo, ma ho pensato che sarebbe stato più divertente avere a che fare con un paio di altri sviluppatori”, ha scritto su Reddit lo sviluppatore. “La partecipazione richiede un insieme molto specifico di inclinazioni (credere nel crollo) e competenze (di elettronica e dello Z80). Penso che esistano pochissime persone che soddisfino tali requisiti. Ma se ci sono mi piacerebbe trovarle”.