Samsung Galaxy Watch Active2 si sta preparando a ricevere un nuovo aggiornamento software che porta con sé nuove funzionalità incentrate sulla salute, sulla comunicazione e sulla connettività. Di seguito vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Tra le funzioni annoverate nell’elenco troviamo la Running Analysis, che offre un’analisi della corsa e fornisce una serie di informazioni dettagliate, come regolarità, rigidità, oscillazione verticale, tempo di contatto con il suolo, che aiutano l’utente a migliorare le proprie prestazioni e a ridurre il rischio di infortuni. A questa si aggiunge il misuratore di VO2 max, che indica la quantità massima di ossigeno che una persona può utilizzare durante un esercizio intenso, e viene utilizzato per determinare la forma fisica e la capacità di prestazione così da ottenere miglioramenti nella resistenza.
Altra funzione degna di nota è quella di rilevamento cadute, che connette l’utente ai propri cari consentendogli di prendersene cura anche quando è lontano. Quando viene rilevata una potenziale caduta, viene immediatamente offerta la possibilità di inviare una notifica SOS a un massimo di quattro contatti pre-designati, così da rendere celeri i soccorsi.
Anche il lato connettività quindi non è passato inosservato. Direttamente dal polso è possibile visualizzare emoticon e foto e grazie a Smart Reply viene suggerita una risposta sia per i messaggi che per le immagini. Inoltre, il dispositivo al momento della ricezione di un messaggio mostrerà automaticamente la cronologia messaggi, cosicché l’utente non perda mai il filo del discorso. Infine, ora supporta anche l’acquisizione di screenshot, che vengono automaticamente inviati allo smartphone.
Disponibilità
Questo corposo aggiornamento dovrebbe essere in fase di rollout e Samsung ha fatto sapere che i primi a riceverlo saranno i Galaxy Watch Active2 nella versione Bluetooth e successivamente le versioni LTE. Per poterlo ricevere è necessario avere l’ultima versione dell’app Galaxy Wearable e il plug-in Galaxy Watch Active2.
Recensione Xiaomi Mi Curved Gaming Monitor 34
Sbarcato a inizio settembre sul mercato italiano, Mi Curved Gaming Monitor 34″ è uno dei tanti prodotti dell’ecosistema Xiaomi che cerca di attirare l’utenza con una scheda tecnica di tutto rispetto, un prezzo accettabile e, in questo caso, un look elegante e discreto. Scopriamolo insieme!
Confezione
La confezione non riserva chissà quale sorpresa. Oltre al monitor ci sono il piedistallo, le viti per il suo montaggio (e per il fissaggio a parete), una cavo DisplayPort (presenza gradita), manualistica e poco altro. Non c’è la staffa da parete, ma il monitor è comunque compatibile con lo standard Vesa 100.
Costruzione
Montare il piedistallo sul monitor è questione di pochi minuti. Lo schermo è particolarmente ampio, vi servirà quindi un po’ di spazio extra, ma il peso non è così elevato da richiedere necessariamente l’assistenza di qualcuno per l’assemblaggio. Per la cronaca, siamo intorno agli 8 chilogrammi.
Ciò che salta subito all’occhio di questo monitor Xiaomi è l’eleganza. Non ci sono loghi vistosi, colori sgargianti o caratteristiche che potrebbero portare a pensare che si tratti effettivamente di un monitor gaming. L’unico indizio della presenza di Xiaomi è il logo Mi sulla scocca posteriore. Per il resto, tutte le superfici sono lisce di colore nero opaco. La cornice che circonda il pannello vero e proprio è particolarmente sottile (8/9 mm), non andando a sprecare quindi ulteriore spazio se non quello occupato appunto dall’estensione dello schermo. Il lato inferiore è leggermente più ampio (15 mm circa), ed è quello che, sul lato destra, ospita l’unico LED frontale che segnala se il dispositivo è acceso o meno. Il raggio di curvatura è di ben 1500R. Sul lato posteriore, guardandolo frontalmente sul lato destro, troviamo i pulsanti fisici per la navigazione nel menu di gestione del monitor. Questi ultimi sono abbastanza plasticosi, dotati di quel feedback classico sia uditivo che tattile un po’ “cheap”. La realtà è che una volta impostato il metodo di utilizzo preferito li userete ben poche volte.
La base è molto solida e ampia e garantisce una più che discreta stabilità al monitor. Il piedistallo nasconde un paio di sorprese niente male. Sia lo sportello posteriore che nasconde le porte che un ulteriore sportello che corre lungo la sezione posteriore del piedistallo sono magnetici. Possono essere rimossi entrambi sia per collocare i fili in posizione, sia per nasconderli e farli correre appunto dietro, in modo da mantenere la postazione ordinata.
L’aggancio del monitor vi permette di modificarne l’altezza, la rotazione e l’inclinazione. Molto semplice quindi trovare la posizione adatta alle vostre esigenze, anche se dobbiamo necessariamente fare un appunto. L’altezza massima raggiungibile dal monitor, circa 50 centimetri misurati dal bordo superiore alla scrivania, non è così elevata. Certi utenti potrebbero trovarlo un po’ più basso del dovuto. C’è anche da dire che, se non si è abituati a questo genere di formati, ci si potrebbe semplicemente trovare solo un po’ spaesati, abituandosi velocemente all’altezza massima raggiungibile. L’alternativa è una staffa da parete.
Non sono presenti speaker. Lato porte troviamo due HDMI 2.0, 2 DisplayPort 1.4 e un jack audio. Si poteva forse azzardare qualcosa in più, ma dipende, come al solito, dalle esigenze che uno ha. Diamo una rapida occhiata alle specifiche tecniche salienti:
Schermo: panello VA Samsung 34″ WQHD (3.440 x 1.440 pixel), 21:9, 121% sRGB, 300 nit
Rapporto di contrasto: 3000:1
Tempi di risposta: 4 ms
Curvatura: 1500R
Refresh Rate: 144 Hz, tecnologia AMD FreeSync
Porte: 2 x HDMI 2.0, 2 x DisplayPort 1.4, 1 x jack audio
Dimensioni (stand incluso): 810,39 x 520,61 x 242,53 mm
Colore: nero
Esperienza d'uso
Lavorare e giocare su uno schermo così ampio è un vero piacere. Anche stavolta dipende tantissimo da quali sono le esigenze lavorative e videoludiche del singolo, ma è innegabile che tanto spazio in qualche modo torna sempre utile. La sua larghezza, pari a circa 810 mm, potrebbe come già accennato spaesare. Affiancando due finestre di lavoro non sacrificherete niente di entrambe le interfacce, che siano programmi o pagine web. Gli occhi però dovranno “viaggiare più del dovuto” per spostarsi da una schermata all’altra. La curvatura in tal senso aiuta, ma stiamo comunque parlando di uno spazio veramente ampio.
La risoluzione è pari a 3.440 x 1.440 pixel, WQHD (wide QHD) 21:9 quindi. Non 4K, ma considerate comunque che in ambito gaming tende a sforzare maggiormente le GPU di un monitor classico. Il pannello è un VA prodotto da Samsung che, sulla carta, vanta delle caratteristiche davvero niente male. L’indice sRGB è pari a 121% (più che ottimo quindi), e la luminosità massima, pari a 300 nit, è elevata e indicata sia per stanze luminose che per ambienti più bui. La frequenza di aggiornamento è pari a 144 Hz e a bordo troviamo la tecnologia FreeSync di AMD. In teoria funziona anche il G-Sync di NVIDIA. Nel nostro caso è possibile abilitarlo dal Pannello di Controllo NVIDIA, anche se è presente la dicitura “Lo schermo selezionato non è stato indicato come compatibile con G-Sync”. Manca quindi in sostanza la certificazione. Altri utenti che lo hanno acquistato lo utilizzano con G-Sync senza problemi di sorta. Il tempo di risposta di 4 ms non è male soprattutto in ambito gaming, considerato che altri monitor wide da 34″ hanno valori più elevati. Peccato solo per l’assenza dell’HDR.
Giocare a 21:9 è un vero spettacolo. Questo è Genshin Impact, uscito proprio in questi giorni su dispositivi mobili, PC e PS4. Ci sono alcune funzionalità degne di nota attivabili dal menu del monitor, accessibile solo tramite i pulsanti fisici a cui facevamo cenno prima. Scorrendo fino al menu Impostazioni finestra è possibile suddividere l’area del monitor in due sezioni, una dedicata ad un ingresso, l’altra ad un ingresso completamente diverso. Potete quindi collegarci due diversi PC e lavorare contemporaneamente ad entrambi avendo sufficiente spazio per entrambi. Potete anche optare per la funzionalità PIP e mettere il secondo ingresso in un’area piccola (in stile PIP appunto) nell’angolo in basso a destra. Nel menu Modalità Smart è selezionabile una modalità per la protezione degli occhi, un classico filtro luce blu che, in combinazione con le tante altre regolazioni dell’immagine, possono contribuire ad affaticare meno la vista per sessioni prolungate. Ci sono forse un po’ pochi profili di utilizzo, ECO, Gioco, Cinema, RTS, luce blu e RTS, ma in ogni caso i parametri da regolare manualmente non mancano. Nei nostri test lo abbiamo utilizzato prevalentemente in modalità Standard.
In ambito multimediale, per l’utilizzo quindi di servizi di streaming e simili, l’ampiezza del monitor risulta ovviamente un po’ inutile. La resa dei colori è ottima, nonostante l’assenza dell’HDR, ma vi ritroverete con delle vistose bande nere di lato visto il rapporto di forma dei contenuti presenti sulle piattaforme di streaming.
Documentario Netflix in riproduzione sul monitor Xiaomi. L’alternativa è cercare contenuti ad-hoc in 21:9, come alcuni filmati presenti anche su YouTube. Il problema è che il mercato degli schermi con questo rapporto di nicchia è considerabile di nicchia, non tale quindi da spingere chi propone servizi di streaming o di acquisto/noleggio di film a proporre contenuti in 21:9.
Un video in 21:9 di New York disponibile su YouTube. Tutto un altro discorso per il gaming. È proprio per questo scopo che nascono monitor del genere, e in effetti giocare ad Overwatch in 16:9 o in 21:9 è un esperienza completamente diversa. Idem dicasi per tanti altri giochi che supportano il rapporto di forma in questione. In ogni caso, come già specificato, nonostante il monitor riporti la dicitura Gaming nel nome stesso, il suo aspetto, le sue impostazioni e alcune delle sue specifiche lo rendono un’ottima scelta anche per altri ambiti.
Prezzo
Il prezzo di listino di Xiaomi Mi Curved Gaming Monitor 34″ ammonta a 449,99€, in linea quindi con altri monitor della stessa estensione. Quello di Xiaomi però, dalla sua, ha delle caratteristiche gaming leggermente più spinte.
Il nostro esemplare viene dallo store HomeCleaner.it, dove tra l’altro è possibile acquistarlo al prezzo scontato di 419€ (spedizione dall’Italia gratuita, 24 mesi di garanzia. Inserendo il codice dedicato SMARTWORLD5 riceverete ulteriori 5€ di sconto.
Lenovo ha annunciato il nuovo ThinkPad X1 Nano. Secondo l'azienda ci troviamo davanti "al ThinkPad più leggero di sempre", con appena 907 grammi di peso (e uno spessore di 13,8 mm). Si tratta inoltre del primo ThinkPad basato sulla piattaforma Intel Evo con CPU Intel Core di undicesima generazione Tiger Lake fino ai Core i7 con grafica Iris Xe. Per quanto riguarda RAM e storage, sono previste configurazioni fino a 16 GB di LPDDR4x e un SSD PCIe fino a 1 TB.
Il notebook è dotato di un display 2K (2160x1350 pixel, 450 nit) da 13 pollici incastonato in cornici sottili, contraddistinto da un rapporto 16:10 e un ampio angolo di visione. Il pannello copre il 100% della gamma sRGB e sono disponibili anche display touch opzionali. Il comparto audio è composto da quattro altoparlanti con supporto Dolby Atmos e quattro microfoni a 360 gradi per chiamate audio e video cristalline.
X1 Nano è dotato di due porte Thunderbolt 4, utili per gestire con un unico cavo alimentazione, monitor, storage e a molti altri dispositivi esterni. Non mancano un jack combo da 3,5 mm, Wi-Fi 6 e Bluetooth 5. La batteria, da 48 Wh, garantisce fino a 17,3 ore di autonomia.
Il nuovo ThinkPad è anche il primo a disporre di una suite aggiornata di funzionalità di sicurezza ThinkShield AI e biometriche. Queste vanno dal nuovo riconoscimento vocale al rilevamento della presenza umana e consentono l'accesso senza interazione tattile e il blocco del dispositivo quando l'utente si allontana, fino al lettore di impronte digitali Match on Chip.
Lenovo ThinkPad X1 Nano sarà disponibile con Windows 10 Pro oppure Ubuntu Linux e con connettività 5G opzionale nel corso del quarto trimestre a un prezzo di partenza non ancora comunicato.
Una recensione diversa dal solito, un confronto con il Note 20 Ultra a cui rimando per tutte le funzioni software, io trovo più comoda questa versione standard!
PESO E DIMENSIONI
161.6 x 75.2 x 8.3 mm
192 g
SISTEMA OPERATIVO
Android 10
STORAGE
256 GB
DISPLAY
6.7"
1080 x 2400
CAMERA
12 mpx 1.8
Frontale 10 mpx
SOC E RAM
Exynos 990
RAM 8 GB
RETE
HSPA 42.2/5.76 Mbps, LTE-A, 5G
BATTERIA
4300 mAH
SCHEDA TECNICA COMPLETA
Confezione e contenuto
In confezione troviamo il caricabatterie da 25W, il cavo USB-C to USB-C, le cuffie auricolari con ingresso USB-C.
Materiali design e touch-and-feel
Costruito in metallo e vetro satinato Gorilla Glass pesa 192g ed è spesso 8.3mm.
Troviamo il solito ottimo Always On Display di Samsung con possibilità di gestire le notifiche. Il comparto connettività è completissimo: WiFi 6, 5G (disponibile anche variante 4G), chip NFC, bluetooth 5.1 e porta USB-C 3.1. con anche modalità DEX Wireless. Troviamo anche la connessione "qui vicino" di Android che pian piano arriverà per tutti i device Android. Buono il GPS e nessun problema con Android Auto. La vibrazione è aptica ma non aptica come quella che troviamo su iPhone o Pixel.
Display
Il display è un'unità da 6.7" SuperAMOLED FullHD e con refresh rate a 60hz. Nulla da dire sulla qualità del pannello, ottimo come da tradizione Samsung. Peccato per la mancanza dei 120hz.
Processore e memoria
Il processore è un Exynos 990 affiancato da 8Gb di memoria RAM e 256Gb di memoria interna. Nulla da segnalare dal punto di vista della velocità e della fluidità.
Batteria
La batteria è un'unità da 4300 mAh dotata di ricarica rapida fino a 25W, ricarica wireless e ricarica wireless inversa. L'autonomia è da sempre il tallone d'achille dei Note, questo Note 20 non è l'eccezione. Riesce a portare a sera ma non ad andare oltre.
Software ed ecosistema
Il software è basato su Android 10 con interfaccia utente One UI 2.1., qui il focus è tutto sulla penna. Troviamo le nuove Air gesture e Air Command, belle certo, ma praticamente inutili. Ottimo invece il nuovo Samsung Note con cui è possibile scrivere sopra i PDF con pochissima latenza e ottimo anche il registratore audio che permette di prendere appunti nel frattempo e riportarci nello stesso punto della traccia audio dove abbiamo preso l'appunto. Grande ritorno la scrittura sul calendario. Da segnalare anche la comoda funzion di cambio diapositiva che la penna permette di utilizzare quando si sta usando la modalità DEX.
Reparto telefonico
Lui è dual sim. Buona la ricezione e l'audio in chiamata. Il dialer telefonico avvisa quando riceviamo una chiamata spam.
Foto e video
Il comparto fotografico è composto da un modulo di tre fotocamere: la principale da 12Mp, la grandangolare da 12Mp e la fotocamera zoom 3x da 64Mp. Rispetto al fratello maggiore Note 20 Ultra lui scatta foto leggermente peggiori con poche luci e nello zoom, paragonabili con buona luce. I video sono buoni ma solita tirata d’orecchie a Samsung che non riesce a gestire bene il 4K 60fps sulla grandangolare e il cambio camera durante la registrazione.
Audio
L'audio è stereo ed è buono, ottima la pressione sonora.
App e gaming
Il mio trittico viene superato agevolmente, nessun problema di lag o velocità.
Potenza ne ha. Presente il game booster e il solito, ottimo, Game Launcher. Real Racing si avvia in 7 secondi.
Giudizio finale
Note 20 costa circa 840 euro su Amazon in versione 4G e forse ha senso, se si vuole prendere Note 20, risparmiare al massimo e prendere la versione 4G. Nell’uso quotidiano io mi sono trovato meglio con Note 20 rispetto al fratello maggiore Ultra, vuoi il display piatto, vuoi la leggerezza l’ho trovato più comodo. L’unica cosa che mi ha dato fastidio è la mancanza dei 120hz ma il resto delle funzionalità leggermente inferiori alla versione Ultra sono cose che secondo me nella quotidianità non pesano così tanto come invece pesano gli euro di differenza e la differente ergonomia. Ovvio che per chi vuole tutto al top, Note 20 Ultra rimane un’ottima scelta.
Nel mentre PC e notebook si fanno sempre più potenti, la categoria dei mini PC è ormai in grado di offrire prestazioni di tutto rispetto, come nel caso di CHUWI CoreBox Pro. Il produttore ha annunciato l'arrivo di questa nuova macchina, disponibile dal 20 ottobre in fase di crowdfunding.
All'interno di CHUWI CoreBox Pro troveremo una configurazione hardware capitanata dal chipset a 10 nm Intel Core i3-1005G1 di decima generazione. Al suo interno troviamo una CPU dual-core con 4 thread ad 1,20 GHz, in grado di spingersi in modalità Turbo fino a 3,4 GHz. Ad essa sono associati 12 GB di RAM LPDDR4 e 256 GB di SSD NVMe fino a 2000 MB/s, un buon quantitativo sia per l'utilizzo quotidiano che per le mansioni più tipicamente tecniche.
Essendo un mini PC pensato per un target più professionale, CHUWI CoreBox Pro offre il supporto all'interfaccia Thunderbolt 3. Questa feature permette di godere di una velocità di trasferimento dati fino a 40 Gb/s, oltre a poter collegare due monitor 4K simultaneamente ed una GPU esterna. Il comparto connettività comprende anche il supporto alle reti Wi-Fi 6 con Intel AX200 e Bluetooth 5.1, oltre a due porte Ethernet e 4 porte USB 3.0 in dimensioni di 17,3 x 15,8 x 7,3 cm.
CHUWI CoreBox Pro sarà in vendita nelle prossime settimane sullo store ufficiale ad un prezzo di listino di 399$, ma ci saranno sconti per coloro che si registreranno inserendo la propria mail nella pagina dedicata.