La scorsa settimana Microsoft ha rilasciato l’aggiornamento Patch Tuesday, un update mensile dedicato alla sicurezza del sistema operativo. Solitamente vengono corretti problemi riguardanti bug e vulnerabilità che potrebbero mettere a rischio i dati degli utenti se venissero utilizzati dagli hacker. Per questo motivo si tratta di un update molto importante e atteso da tutti gli utenti.
L’ultimo aggiornamento Patch Tuesday rilasciato il 16 aprile, però, ha alcuni problemi. Purtroppo non si tratta di una novità: negli ultimi mesi gli update rilasciati da Microsoft correggono alcuni bug, ma ne creano di nuovi. Ed è successo anche questa volta. A darne notizia è il sito web wincentral.com che ha raccolto i commenti di molti utenti che hanno avuto problemi con l’installazione dell’update KB4549951 (nome in codice dell’aggiornamento). File eliminati dall’hard disk, microfoni, webcam e porte USB che hanno smesso di funzionare e antivirus che non si attiva sono solo alcuni dei malfunzionamenti registrati dagli utenti.
Aggiornamento Patch Tuesday aprile 2020 Windows 10: problemi per gli utenti
Non uno, non due, non tre, ma sono almeno una mezza dozzina i diversi problemi che gli utenti hanno riscontrato durante l’installazione dell’aggiornamento KB4549951, nome in codice del Patch Tuesday di aprile 2020.
Wincentral.com ha raccolto un paio di commenti di utenti che hanno avuto problemi e che fanno capire perfettamente cosa sta accadendo.
Si parte con il codice errore 0x800f081f, che non permette l’installazione dell’ultimo aggiornamento di Windows 10. L’utente scarica l’update sul proprio computer, ma quando fa partire l’aggiornamento appare un messaggio di errore che comunica l’impossibilità di continuare l’installazione. Questo vuol dire che gli utenti non possono installare le patch che mettono al sicuro il PC dall’attacco degli hacker.
Altri utenti segnalano, invece, altri codici di errore: 0x800f0985, 0x800f0900, 0x80073712. A cosa corrispondono? A dei problemi piuttosto gravi: dopo l’installazione del Patch Tuesday di aprile 2020 il microfono, la webcam e le porte USB del PC non funzionano. Si tratta di tre componenti fondamentali per un computer, soprattutto in questo periodo in cui milioni di persone lavorano in modalità smart working e le utilizzano per videoconferenze e riunioni di lavoro.
I problemi non sono finiti qui. Altre segnalazioni aggiungono nuovi malfunzionamenti: dopo l’installazione dell’update alcuni file spariscono dall’hard disk, come se fossero stati cancellati in automatico; Windows Defender, l’antivirus integrato in Windows 10, smette di funzionare e non si riesce ad attivarlo.
Come potrete capire, si tratta di problemi abbastanza gravi e che Microsoft sta già cercando di risolvere.
Come risolvere i problemi di Windows 10 causati dall’aggiornamento
In attesa che Microsoft risolva i problemi con una nuova patch, l’unica alternativa è disinstallare temporaneamente l’aggiornamento KB4549951, ma solo nel caso in cui abbiate uno di questi malfunzionamenti. Infatti, si tratta di un update di sicurezza che risolve tre vulnerabilità molto gravi e che espongono il PC all’attacco degli hacker.
Come fare per disinstallare l’aggiornamento Patch Tuesday di aprile 2020? Bisogna aprire le Impostazioni, premere su Aggiornamenti e sicurezza e poi selezionare Windows Update dalla colonna di sinistra. Cliccate su “Visualizza cronologia deglli aggiornamenti” e dalla pagina che si andrà ad aprire, premere su “Disinstallare aggiornamenti”. A questo punto si aprirà una nuova pagina e dovrete selezionare l’aggiornamento KB4549951 per poterli disinstallare.
Non è un segreto che gli occhi degli appassionati dello storico marchio Motorola siano tutti puntati al 22 aprile, quando vedrà la luce il nuovo e attesissimo top di gamma dell’azienda. La casa alata ha però anche altre cartucce da sparare, di qui alla fine di questo trimestre.
@evleaks ha infatti svelato su Twitter i probabili nomi di due nuovi smartphone Motorola, attesi proprio entro giugno. Si tratta di Motorola One Fusion e One Fusion+, dei quali al momento si sa ben poco di certo, se non che apparterranno alla fascia media del mercato.
Secondo alcuni indiscrezioni, Motorola One Fusion+ potrebbe integrare un chip Snapdragon 675, 4 o 6 GB di RAM, 64 o 128 GB di memoria interna e una fotocamera principale da 12 megapixel. Specifiche non proprio da urlo che, se venissero confermate, potrebbero far sperare in un prezzo di listino particolarmente aggressivo. Attendiamo però nuovi dettagli sul loro conto.
Il mercato dei monitor gaming è sempre più saturo di proposte che, sulla carta, sono tutte molto simili tra loro. Se si divide l’offerta per fasce di prezzo, si può rapidamente constatare come le differenze tra i vari modelli dei diversi brand siano sempre più sottili, rendendo più complicato riuscire a creare un monitor che spicchi sugli altri. Ovviamente ogni produttore vuole offrire agli utenti il monitor ideale per le loro esigenze; la taiwanese MSI ci ha provato con l’MSI Optix MAG272CQR, che mira a conquistare tutti coloro che vogliono un monitor di qualità da abbinare alla propria configurazione per giocare in 1440p.
Caratteristiche tecniche
L’MSI Optix MAG272CQR è equipaggiato con un pannello VA da 27 pollici prodotto da Samsung, con risoluzione Quad HD (2560 x 1440 pixel), frequenza d’aggiornamento di 165Hz e tempo di risposta di 1ms. Il monitor non è piatto, bensì offre una curvatura di 1500R, che aiuta a ridurre l’affaticamento della vista e ad immergersi di più all’interno del gioco. Se arrivate da un pannello “flat” vi ci vorranno un paio d’ore ad abituarvi alla curvatura, ma una volta fatto ne noterete tutti i benefici: avrete gli occhi meno stanchi, riuscirete a raggiungere i bordi del display più facilmente con lo sguardo e vi sentirete come risucchiati nell’azione.
Il pannello offre una copertura del 100% della gamma sRGB e del 90% di quella DCI-P3. La luminosità massima di 300 nit e un contrasto tipico di 3000:1 completano il quadro di un display che non è progettato per i professionisti della grafica, ma che offre comunque un’ottima resa cromatica e un buon contrasto, due fattori che vi faranno apprezzare ancor di più i videogiochi e i contenuti multimediali.
Sul retro dell’MSI Optix MAG272CQR troviamo dei LED RGB, personalizzabili tramite il software MSI Gaming OSD. Si può scegliere tra alcuni preset, personalizzare l’illuminazione a piacimento oppure sincronizzarla con altri componenti compatibili. Sempre nella parte posteriore troviamo il joystick, facilmente raggiungibile con la mano destra mentre si è seduti alla scrivania, per navigare nel menu OSD e modificare le varie impostazioni. In basso a sinistra abbiamo invece un tasto rapido, che avvia direttamente il programma MSI Gaming OSD, che permette di navigare tra le varie impostazioni del monitor sfruttando mouse.
L’MSI Optix MAG272CQR è sorretto da uno stand a V, che lascia molto spazio libero sulla scrivania. I piedi sono in metallo, mentre il resto della struttura è in plastica. Il supporto è solido e robusto, permette di regolare l’altezza e l’inclinazione del monitor, tuttavia non è possibile né ruotarlo verso destra o sinistra né girarlo per metterlo in verticale. Nella base troviamo anche un foro, utilissimo per far passare i cavi e mantenere la scrivania in ordine. Se voleste appendere il monitor a un supporto non temete, l’MSI Optix MAG272CQR supporta lo standard VESA 100×100 e in confezione include le viti per il fissaggio.
Parlando invece della dotazione porte, non possiamo che dirci soddisfatti. L’MSI Optix MAG272CQR mette a disposizione una DisplayPort 1.2a, due HDMI 2.0b e una DisplayPort tramite USB-C. Insomma, ce n’è davvero per tutti. Troviamo poi due USB 3.2 Gen1 Type-A, che si attivano collegando al proprio computer la USB 3.2 Gen1 Type-B.
funzionalità
L’MSI Optix MAG272CQR offre, come detto in apertura, una frequenza d’aggiornamento di 165Hz che può essere raggiunta alla massima risoluzione sia tramite connessione DisplayPort che tramite HDMI. Il monitor è dotato di tecnologia FreeSync, così da garantire un’esperienza di gioco senza tearing.
Il menu OSD offre alcune personalizzazioni che troviamo anche in altri monitor, come la possibilità di cambiare il tempo di risposta, abilitare la visione notturna (che schiarisce le aree di gioco più scure, così da darvi un vantaggio) e la funzionalità anti motion blur. C’è poi la possibilità di scegliere tra diversi preset, identificati dal nome di diversi generi di videogame e progettati da MSI per essere i più adatti a quel tipo di gioco: la modalità RTS aumenta ad esempio la saturazione dei colori per rendere più visibili le unità, mentre la modalità Racing aumenta la saturazione generale e la nitidezza, per rendere il tutto più realistico.
Quella che forse è la più interessante da questo punto di vista è la modalità FPS: l’obiettivo di MSI è quello di eliminare tutte le distrazioni presenti all’interno di titoli di questo genere, come i battle royale che spopolano negli ultimi anni, andando così a migliorare la visibilità dei nemici per offrire un vantaggio competitivo. La società ha identificato nell’erba delle mappe di gioco una delle principali cause di distrazione, di conseguenza ha ridotto la saturazione del verde, andando in alcuni casi a renderlo grigio, in modo che i giocatori riescano a concentrarsi meglio sui nemici. Qui sotto vi lasciamo due immagini di Fortnite, una con la modalità FPS attiva e l’altra con invece la modalità di visualizzazione classica.
Esperienza d’uso
L’MSI Optix MAG272CQR offre un refresh rate di 165Hz, superiore quindi ai canonici 144Hz che siamo abituati a vedere su buona parte dei monitor dedicati ai videogiocatori. Questa differenza fa sì che l’immagine sia ancora più fluida, anche nelle fasi di gioco più veloci e frenetiche.
Il monitor è dotato come detto di tecnologia AMD FreeSync e, seppure non sia certificato come G-Sync compatibile, lo abbiamo usato per diverso tempo con una GPU marchiata Nvidia e con G-Sync attivo senza nessuna difficoltà. Non abbiamo mai incontrato problemi di tearing o altri artefatti grafici, l’esperienza di gioco è sempre stata ottima e priva di problemi.
L’MSI Optix MAG272CQR garantisce un’alta qualità dell’immagine anche senza calibrazioni: i colori sono vividi e il contrasto è buono, sia nei giochi che nella visione di film e serie TV. A questo proposito, la modalità Cinema fa un ottimo lavoro nel migliorare ulteriormente la qualità dell’immagine durante la visione di contenuti multimediali, aumentando la saturazione dei colori e il contrasto in modo da far sempre risaltare i personaggi.
Menzione d’onore anche per la modalità Lettura, che va a ridurre la luminosità e ad attivare la funzione Eye Saver, che aumenta la temperatura del colore eliminando così buona parte della luce blu. La modalità Lettura riduce di molto l’affaticamento della vista ed è perfetta per chi sta molto tempo al PC, magari a scrivere o utilizzando software come Excel, attività per le quali non è necessario avere una resa dei colori realistica e precisa.
L’MSI Optix MAG272CQR viene dichiarato HDR Ready, ma l’esperienza con contenuti di questo tipo è purtroppo lontana da quella di altri monitor che abbiamo avuto modo di provare dotati di certificazioni HDR più alte. Di fatto è possibile abilitare l’HDR all’interno delle impostazioni di Windows e i contenuti con HDR saranno riconosciuti, ma la loro visione non sarà appagante come si potrebbe pensare. La luminosità di picco di 300 nit permette di eliminare qualsiasi tipo di riflesso, anche quando si ha il sole alle spalle, ma non è sufficiente nemmeno per raggiungere la specifica HDR400. Se state cercando un monitor HDR, forse fareste meglio a concentrarvi su altri prodotti.
Conclusioni
L’MSI Optix MAG272CQR è un monitor di alto livello, che farà felici tutti i videogiocatori alla ricerca di un nuovo dispositivo su cui giocare e guardare streaming, che offra un’elevata frequenza d’aggiornamento, un basso tempo di risposta e una resa visiva di qualità. Le varie modalità disponibili si adattano benissimo alle diverse esigenze, sia che siate nel bel mezzo di una sessione di gameplay sia che stiate lavorando o guardando un film.
Come detto nel paragrafo precedente, la compatibilità G-Sync non è certificata da Nvidia ma non ci sono problemi durante l’uso; che abbiate una GPU Nvidia o AMD, potrete sfruttare al massimo i 165Hz e l’adaptive sync, per un’esperienza di gioco fluida e senza tearing.
L’ampia dotazione di porte dell’MSI Optix MAG272CQR, la comodità del software MSI Gaming OSD e l’immersività data dalla curvatura e dai LED RGB completano il quadro di un monitor che nel complesso ci è piaciuto e che consigliamo a tutti i videogiocatori che sono alla ricerca di un nuovo schermo su cui giocare senza compromessi.
Il monitor di MSI non è esente da difetti, in primis il supporto all’HDR, non all’altezza delle aspettative. Il nostro consiglio è quello di non abilitare l’HDR all’interno di Windows e di continuare a fruire dei vari contenuti in modalità SDR; come detto, con queste impostazioni l’esperienza visiva è ottima e non rimarrete delusi. Se però l’HDR è una caratteristica imprescindibile per il vostro nuovo monitor, vi suggeriamo di spostare la vostra attenzione su altri modelli, possibilmente dotati almeno di certificazione HDR400.
Capitolo prezzi: l’MSI Optix MAG272CQR è disponibile al momento su Amazon a circa 400 euro. Si tratta di un prezzo in linea con quello di buona parte dei monitor di fascia medio-alta con caratteristiche simili, ossia diagonale di 27 pollici, risoluzione Quad HD, refresh rate di 144Hz e FreeSync, ma dalla sua l’offerta di MSI può vantare una frequenza d’aggiornamento più alta e la possibilità di collegare il monitor al computer tramite USB-C, opzione che difficilmente troviamo in questa fascia di prezzo.
In conclusione, chi dovrebbe acquistare l’MSI Optix MAG272CQR? Chiunque voglia un monitor di qualità, dotato di una frequenza d’aggiornamento superiore alla media e di un’ampia dotazione porte, senza che ci sia necessariamente il supporto all’HDR. Se avete un PC in grado di gestire un refresh rate elevato anche a risoluzione QHD, questo potrebbe essere il monitor giusto per voi.
MSI Optix MAG272CQR
l’MSI Optix MAG272CQR è un monitor con risoluzione Quad HD e frequenza d’aggiornamento di 165Hz, dedicato ai videogiocatori che vogliono giocare a 1440p senza compromessi. La dimensione di 27 pollici e la curvatura di 1500R sono perfetti per migliorare l’immersività e la presenza della tecnologia FreeSync garantisce un’esperienza di gioco fluida e senza tearing.
Dopo l’annuncio della nuova linea di prodotti della serie ENVY (disponibile in questo articolo), HP ha deciso di dare una rinfrescata anche alla linea ZBook, pensata soprattutto per tutti i professionisti che necessitano di elevate capacità di calcolo, che in questa gamma di prodotti saranno garantite dalle CPU Intel Xeon e dalle GPU Nvidia Quadro.
I due portatili della famiglia Zbook presentano due nomi diversi (ZBook Create e Zbook Studio), ma fino ad ora l’unica differenza annunciata la troviamo nella componentistica GPU: lo Zbook Studio monterà delle schede video Nvidia Quadro (fino alla Quadro RTX 5000), mentre lo Zbook Create potrà essere configurato con una RTX 2080 SUPER. Entrambi i portatili potranno sfruttare i driver Studio di Nvidia.
Per quanto riguarda le CPU invece non sono ancora chiare le specifiche, ma HP assicura che verranno offerte soluzioni di fascia molto alta come Intel Core i9 e Intel Xeon.
L’azienda non vuole di certo tralasciare il Display di questi notebook, parte fondamentale per i professionisti della grafica; HP ha annunciato che questi due modelli saranno i primi ad equipaggiare i display “DreamColor” da 15,6 pollici. Due dei pannelli che troveremo nei nuovi ZBook sono già stati annunciati e hanno entrambi risoluzione UHD: il primo HDR-400 con certificazione “Pantone”, profondità colore a 10-bit e copertura del 100% degli standard di colore DCI-P3, sRGB e Adobe RGB. Il secondo, pensato per chi ha bisogno di una gamma di contrasti più elevata, sarà un display sempre UHD ma con un pannello OLED HDR-500. Il rapporto tra display e superficie del dispositivo sarà dell’87%.
Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento, HP ha deciso di sfruttare un sistema a camera di vapore abbinato all’algoritmo “Predictive Fan”. Il tutto può essere gestito dallo “Z Power Slider”, che permetterà all’utente di poter controllare la dissipazione.
Nonostante l’hardware presente su questo notebook e il sistema di dissipazione, HP ha annunciato che ci saranno dei miglioramenti anche dal punto di vista estetico e da quello dell’autonomia: i notebook avranno infatti una dimensione ridotta del 22% rispetto agli scorsi modelli, mentre l’autonomia dichiarata a batteria (sicuramente non a pieno carico di lavoro) sarà di ben 17,5 ore.
I due Zbook Create e ZBook Studio saranno disponibili ad agosto, con un prezzo non ancora annunciato ufficialmente da HP.
Microsoft Surface Earbuds, i primi auricolari true wireless della società, sono stati appena certificati FCC: il loro debutto potrebbe quindi essere molto vicino. Del resto, già nei mesi passati Panos Panay in persona aveva detto che sarebbero arrivati nella primavera del 2020. Per riferimento, in origine il lancio era previsto nel corso delle festività natalizie del 2019.
La documentazione FCC non svela particolari novità: abbiamo una serie di foto ravvicinate degli auricolari, ma il design era già stato ufficializzato in fase di presentazione. Al limite abbiamo dettagli precisi sulle dimensioni dell'auricolare - a giudicare dal righello circa 25 x 25 x 20 millimetri.
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Ricordiamo che stando alle informazioni ufficiali gli auricolari avranno la cancellazione attiva del rumore, superficie touch per controlli semplificati (si potranno anche gestire le slide di PowerPoint!), supporto a tutti i principali assistenti vocali e fino a 24 ore di autonomia complessiva calcolando il case di ricarica. Il prezzo di listino statunitense è stato fissato a 249 dollari.