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Samsung Galaxy Fold si aggiorna con diverse migliorie per le fotocamere e le patch di sicurezza di… maggio

Dopo aver atteso forse più del dovuto l’aggiornamento ad Android 10, ora Galaxy Fold vuole precorrere i tempi. Samsung ha infatti iniziato a rilasciare un nuovo update, che porta in dote le patch di sicurezza di maggio 2020, oltre a diverse novità per il comparto fotografico.

Il nuovo firmware è contraddistinto dal numero di versione F900FXXU3BTDD ed introduce molte funzionalità fotografiche già viste al momento del lancio della nuova famiglia Galaxy S20. Si tratta di Single Take, Night Hyperlapse, la modalità Pro per i video, filtri personalizzati e la possibilità di registrare video in 4K a 60 fps anche tramite la fotocamera frontale.

Per il momento, l’aggiornamento è indirizzato alla variante LTE di Galaxy Fold, venduta sul mercato francese ad esempio, ma presto dovrebbe essere esteso anche alla variante 5G venduta in Italia.

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Nokia 1 Plus riceve l’aggiornamento ad Android 10

Ancora una volta la tabella di marcia tracciata nei mesi scorsi è stata rispettata. Nokia ha infatti annunciato l’inizio della distribuzione dell’aggiornamento ad Android 10, in versione Android Go, per Nokia 1 Plus.

Come sempre, l’incaricato a diffondere il lieto annuncio è Juho Sarvikas – Chief Product Officer e frontman di HMD Global – che su Twitter ha pubblicato anche un rimando al forum di supporto di Nokia stessa, dove sono specificati i Paesi investiti da questa prima ondata di aggiornamenti per Nokia 1 Plus.

Si tratta di una ventina di Paesi, quasi tutti in via di sviluppo, che è poi il target naturale del progetto Android Go. Successivamente, l’aggiornamento sarà esteso anche ad ulteriori mercati, dunque occorrerà ancora un po’ di pazienza.

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Apple rilascia la beta 3 di iOS 13.5: arrivano le API di notifica esposizione

Apple ha rilasciato la terza beta di iOS 13.5 per sviluppatori, insieme alla prima beta di Xcode 11.5. Entrambi gli aggiornamenti integrano le prime API per la notifica di esposizione e il tracciamento dei contatti COVID-19.

Queste API potranno essere integrate esclusivamente nelle app realizzate dalle autorità sanitarie pubbliche, come ad esempio l’app Immuni scelta dal governo italiano che, a quanto pare, sfrutterà proprio questa tecnologia.

iOS 13.4.5 è stato portato direttamente a iOS 13.5 beta 3 per includere proprio il codice necessario per eseguire le prime app create utilizzando le API di notifica dell’esposizione. Xcode 11.5 include una nuova versione dell’SDK di iOS con tali API. Nello stesso momento, anche Google ha fornito un aggiornamento dei suoi Play Services con le API integrate.

Le autorità sanitarie pubbliche sono ora in grado di utilizzare questi nuovi strumenti per iniziare a preparare le loro app che sfruttano la notifica dell’esposizione. Le API definitive dovrebbero essere rilasciate a metà maggio, dopo alcune settimane di beta testing.

Questa tecnologia è la prima parte di uno sforzo condiviso da parte di Apple e Google per fornire una piattaforma di notifica dell’esposizione per le autorità sanitarie. Le app verificate e certificate possono incorporare le API per consentire agli smartphone di comunicare tra loro tramite Bluetooth, fornendo agli utenti specifiche notifiche nel momento in cui vengono a contatto con persone a cui viene poi diagnosticata la positività al COVID-19.

Le chiavi verranno generate casualmente anziché derivare da una chiave di tracciatura temporanea, rendendo più difficile per qualcuno scoprire come le chiavi vengono create e utilizzare tali informazioni per provare a rintracciare le persone. I metadati Bluetooth verranno crittografati, rendendo più difficile provare a utilizzare tali informazioni per identificare una persona. Inoltre, il tempo di esposizione verrà registrato a intervalli di cinque minuti, con un tempo di esposizione massimo limitato a 30 minuti.

L’API include informazioni sul livello di potenza del segnale Bluetooth nei dati scambiati tra gli smartphone. Questo sistema può essere usato insieme all’RSSI (“Indicazione della potenza del segnale ricevuto“) per stimare con maggiore precisione la distanza tra due telefoni al momento del contatto. Apple e Google consentiranno agli sviluppatori di specificare la potenza del segnale e le soglie di durata per gli eventi di esposizione.

L’API consentirà anche di determinare il numero di giorni dall’ultimo evento di esposizione per determinare meglio quali azioni l’utente dovrà intraprendere in seguito. Inoltre, l’algoritmo di crittografia della API passa da HMAC ad AES. Molti dispositivi hanno hardware integrato in grado di accelerare la crittografia AES, quindi questa modifica dovrebbe aiutare le prestazioni e l’efficienza sui singoli telefoni.

Nessuna informazione personale identificabile è associata all’identificatore e l’elenco di identificativi con cui una persona è stata in contatto non lascia mai il telefono, a meno che l’utente non decida di condividerlo. Gli utenti che risultano positivi non verranno identificati con altri utenti.

Le autorità sanitarie pubbliche saranno in grado di definire e calcolare un livello di rischio di esposizione che possono scegliere di assegnare agli utenti nel caso in cui vengano informati dell’esposizione al COVID-19, consentendo notifiche perfezionate che valuteranno l’esposizione sulla base di informazioni come la distanza approssimativa e la durata dell’esposizione. Il rischio di esposizione viene calcolato sui dispositivi degli utenti tramite l’apposita app e i dati non vengono condivisi con Apple o Google.

Nei prossimi giorni verranno rilasciate ulteriori informazioni, incluso un codice di esempio che aiuterà gli sviluppatori a capire come funzionerà il sistema di notifica dell’esposizione, oltre a criteri specifici per lo sviluppo di app.

Informazioni dettagliate sulla privacy relative all’iniziativa di notifica dell’esposizione sono disponibili sul sito Web di Contact Tracing di Apple, con informazioni sulle specifiche Bluetooth e di crittografia, insieme a diverse FAQ.

In futuro, Apple e Google hanno in programma il rilascio di una più ampia piattaforma di tracciamento dei contatti basata su Bluetooth e integrata in iOS e Android, consentendo a più persone di partecipare.

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Dell “ufficializza” per sbaglio i nuovi XPS 15 e XPS 17: ecco le specifiche complete

La gamma XPS è quella sulla quale Dell punta maggiormente per i suoi PC portatili, e presto ne ufficializzerà nuovi modelli destinati anche ai mercati europei. In questo contesto la divisione francese di Dell ha svelato per errore le specifiche essenzialmente complete dei nuovi XPS.

Stiamo parlando dei PC che conosceremo come XPS 15 e XPS 17. Dell France ha pubblicato per sbaglio le specifiche dei due dispositivi, queste sono state prontamente rimosse ma qualche utente di Reddit è stato più veloce di Dell. Non ci resta che andarle a vedere insieme.

Dell XPS 15: Caratteristiche tecniche (non confermate)

Sistema operativo Windows 10 Pro
Windows 10 Home
Display 15,6″ 1.920 x 1.200 pixel non-touch
15,6″ 3.840 x 2.400 pixel touch
Processore 10th Gen Intel Core i9-10885H
10th Gen Intel Core i7-10875H
10th Gen Intel Core i7-10750H
10th Gen Intel Core i5-10300H
Scheda grafica NVIDIA GeForce GTX 1650 Ti
Intel UHD Graphics
RAM Fino a 64GB
Storage Fino a 2TB
Porte 2x Thunderbolt 3 con power delivery
1x USB-C 3.1 con power delivery
SD card reader
3.5 headphone/microphone combo jack
Batteria 56WHr
86WHr
Dimensioni 34,5 cm x 23,1 cm x 1,8 cm
Peso 2 kg

Dell XPS 17: Caratteristiche tecniche (non confermate)

Sistema operativo Windows 10 Pro
Windows 10 Home
Display 17″ 1.920 x 1.200 non-touch
17″ 3.840 x 2.400 touch
Processore 10th Gen Intel Core i9-10885H
10th Gen Intel Core i7-10875H
10th Gen Intel Core i7-10750H
10th Gen Intel Core i5-10300H
Scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 2060
NVIDIA GeForce GTX 1650 Ti
RAM Fino a 64GB
Storage Fino a 4TB
Porte 4x USB 3.1 Gen 2 Thunderbolt 3
headphone/microphone combo
power adapter
Batteria 56WHr
97WHr
Dimensioni 37,4 cm x 24,8 cm x 1,95 cm
Peso 2.5 kg

Allegate alle schede tecniche c’erano anche diverse immagini dei due nuovi XPS di Dell, potete guardarle tutte attraverso le due gallerie che trovate qui in basso. Al momento rimane incognita la data di lancio ufficiale dei nuovi PC dell’azienda statunitense.

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Samsung, in arrivo il primo smartphone Galaxy con fotocamera pop-up: ecco come sarà

Nelle ultime generazioni i produttori di smartphone hanno cercato di risolvere il problema delle dimensioni delle cornici con i metodi più disparati. Prima è nata la notch, un compromesso che a molti non è mai piaciuto, poi sono nati i fori e dopo ancora le fotocamere pop-up. Grazie a questi accorgimenti è stato possibile realizzare smartphone con cornici ridotte ai minimi termini e privi di notch, e pare che Samsung abbraccerà presto il metodo della fotocamera pop-up.

Al suo interno troveremo tradizionalmente la fotocamera frontale, che spesso viene racchiusa nella notch: con un meccanismo pop-up, invece, questo viene mostrato solo quando serve una volta richiamato dal software che attiva i meccanismi. In passato Samsung ha utilizzato metodi diversi per rimuovere la notch, come ad esempio nel caso di Galaxy A80 che utilizzava un meccanismo rotante in modo da utilizzare le stesse fotocamere sia per immortalare panorami sia per farsi un selfie.

Negli scorsi giorni sono emersi nuovi rendering che mostrano uno smartphone Samsung Galaxy con fotocamera frontale pop-up, probabilmente appartenente alla fascia media o entry-level. I dispositivi di fascia più alta del produttore coreano utilizzano sensori di impronte sotto-schermo, mentre il nuovo modello (di cui ancora non conosciamo il nome) sfoggia il sensore nella parte posteriore. Dietro, inoltre, si notano tre fotocamere con un flash LED sotto di esse.

Le cornici sono ridotte, soprattutto ai lati, ma non è presente lo schermo curvo che Samsung utilizza spesso sui terminali più costosi e si nota una cornice un po' più spessa per quanto riguarda il lato inferiore. La cornice inferiore potrebbe contenere l'hardware necessario per il microfono e altri sensori frontali tipicamente presenti sugli smartphone moderni. Dal render si può notare poi uno spessore pronunciato, forse per via del meccanismo pop-up.

Dai render si notano inoltre la porta USB Type-C e un sensore a infrarossi. Non si nota, invece, la porta da 3.5mm per cuffie e microfoni, mentre non sappiamo molto delle specifiche tecniche di questo smartphone se non che potrebbe montare un display ampio 6,5 pollici.

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