Microsoft ha annunciato uno stop momentaneo per gli aggiornamenti di Windows 10 a causa del Covid-19: verranno rilasciati solo gli update ritenuti fondamentali e quelli per la sicurezza. Tutti gli aggiornamenti secondari e non obbligatori a cui Windows 10 ci ha oramai abituato sono stati bloccati e rimandati a data da destinarsi. Non si sono fermati, però, gli aggiornamenti per coloro che sono iscritti al Fast Ring, il programma per testare in anteprima le nuove funzioni sviluppate da Microsoft per il sistema operativo.
Nella maggior parte dei casi si tratta di strumenti e novità che dopo pochi mesi arrivano anche nella versione stabile del sistema operativo. L’ultima versione rilasciata nel Fast Ring è la Preview Build 19619.1000 e porta su Windows 10 due novità che saranno molto apprezzate dagli utenti: uno strumento per restare informati sul Covid-19, con tutti i dati aggiornati in tempo reale, e la possibilità di gestire la musica in riproduzione sullo smartphone tramite il computer grazie all’app Il tuo Telefono. Ecco tutte le novità dell’ultimo aggiornamento di Windows 10.
Windows 10, arriva la sezione per il Covid-19
Microsoft porta anche all’interno del menù di Windows 10 la sezione presente su Bing dedicata al Covid-19. Si tratta di una mappa interattiva simile a quella realizzata dalla Hopkins University con i dati aggiornati in tempo reale sui contagi e sulla diffusione della pandemia. Ma non solo. Oltre alla mappa è presente anche un feed con le notizie per restare sempre informati. Per poter accedere a questa nuova sezione basta premere sulla barra di ricerca di Windows 10 e apparirà immediatamente.
Windows 10, come gestire la musica in riproduzione sullo smartphone sul PC
Per chi non lo sapesse, esiste un’applicazione per Windows 10 che permette di gestire le notifiche che arrivano sullo smartphone. Si chiama Il tuo Telefono e può essere scaricata gratuitamente dal Microsoft Store (affinché funzioni correttamente è necessario scaricarla anche sullo smartphone e collegare i due dispositivi). Microsoft punta molto su questo programma e sta investendo tempo e risorse per affinarla sempre di più. Nell’ultimo aggiornamento di Windows 10 arriva un nuovo strumento che renderà ancora più utile Il tuo Telefono: gli utenti possono gestire la riproduzione della musica sullo smartphone direttamente dal PC.
Farlo è molto semplice: basta avviare Il tuo Telefono e in basso sarà presente il widget della riproduzione musicale (varia a seconda dell’app utilizzata per ascoltare la musica). Basta cliccare con il mouse per cambiare brano o artista. Lo strumento è compatibile con uno smartphone Android 7.0 e un iPhone con installato una delle versioni più recenti di iOS.
Apple ha rilasciato la terza beta di iOS 13.5 per sviluppatori, insieme alla prima beta di Xcode 11.5. Entrambi gli aggiornamenti integrano le prime API per la notifica di esposizione e il tracciamento dei contatti COVID-19.
Queste API potranno essere integrate esclusivamente nelle app realizzate dalle autorità sanitarie pubbliche, come ad esempio l’app Immuni scelta dal governo italiano che, a quanto pare, sfrutterà proprio questa tecnologia.
iOS 13.4.5 è stato portato direttamente a iOS 13.5 beta 3 per includere proprio il codice necessario per eseguire le prime app create utilizzando le API di notifica dell’esposizione. Xcode 11.5 include una nuova versione dell’SDK di iOS con tali API. Nello stesso momento, anche Google ha fornito un aggiornamento dei suoi Play Services con le API integrate.
Le autorità sanitarie pubbliche sono ora in grado di utilizzare questi nuovi strumenti per iniziare a preparare le loro app che sfruttano la notifica dell’esposizione. Le API definitive dovrebbero essere rilasciate a metà maggio, dopo alcune settimane di beta testing.
Questa tecnologia è la prima parte di uno sforzo condiviso da parte di Apple e Google per fornire una piattaforma di notifica dell’esposizione per le autorità sanitarie. Le app verificate e certificate possono incorporare le API per consentire agli smartphone di comunicare tra loro tramite Bluetooth, fornendo agli utenti specifiche notifiche nel momento in cui vengono a contatto con persone a cui viene poi diagnosticata la positività al COVID-19.
Le chiavi verranno generate casualmente anziché derivare da una chiave di tracciatura temporanea, rendendo più difficile per qualcuno scoprire come le chiavi vengono create e utilizzare tali informazioni per provare a rintracciare le persone. I metadati Bluetooth verranno crittografati, rendendo più difficile provare a utilizzare tali informazioni per identificare una persona. Inoltre, il tempo di esposizione verrà registrato a intervalli di cinque minuti, con un tempo di esposizione massimo limitato a 30 minuti.
L’API include informazioni sul livello di potenza del segnale Bluetooth nei dati scambiati tra gli smartphone. Questo sistema può essere usato insieme all’RSSI (“Indicazione della potenza del segnale ricevuto“) per stimare con maggiore precisione la distanza tra due telefoni al momento del contatto. Apple e Google consentiranno agli sviluppatori di specificare la potenza del segnale e le soglie di durata per gli eventi di esposizione.
L’API consentirà anche di determinare il numero di giorni dall’ultimo evento di esposizione per determinare meglio quali azioni l’utente dovrà intraprendere in seguito. Inoltre, l’algoritmo di crittografia della API passa da HMAC ad AES. Molti dispositivi hanno hardware integrato in grado di accelerare la crittografia AES, quindi questa modifica dovrebbe aiutare le prestazioni e l’efficienza sui singoli telefoni.
Nessuna informazione personale identificabile è associata all’identificatore e l’elenco di identificativi con cui una persona è stata in contatto non lascia mai il telefono, a meno che l’utente non decida di condividerlo. Gli utenti che risultano positivi non verranno identificati con altri utenti.
Le autorità sanitarie pubbliche saranno in grado di definire e calcolare un livello di rischio di esposizione che possono scegliere di assegnare agli utenti nel caso in cui vengano informati dell’esposizione al COVID-19, consentendo notifiche perfezionate che valuteranno l’esposizione sulla base di informazioni come la distanza approssimativa e la durata dell’esposizione. Il rischio di esposizione viene calcolato sui dispositivi degli utenti tramite l’apposita app e i dati non vengono condivisi con Apple o Google.
Nei prossimi giorni verranno rilasciate ulteriori informazioni, incluso un codice di esempio che aiuterà gli sviluppatori a capire come funzionerà il sistema di notifica dell’esposizione, oltre a criteri specifici per lo sviluppo di app.
Informazioni dettagliate sulla privacy relative all’iniziativa di notifica dell’esposizione sono disponibili sul sito Web di Contact Tracing di Apple, con informazioni sulle specifiche Bluetooth e di crittografia, insieme a diverse FAQ.
In futuro, Apple e Google hanno in programma il rilascio di una più ampia piattaforma di tracciamento dei contatti basata su Bluetooth e integrata in iOS e Android, consentendo a più persone di partecipare.
La scorsa settimana Microsoft ha rilasciato l’aggiornamento Patch Tuesday, un update mensile dedicato alla sicurezza del sistema operativo. Solitamente vengono corretti problemi riguardanti bug e vulnerabilità che potrebbero mettere a rischio i dati degli utenti se venissero utilizzati dagli hacker. Per questo motivo si tratta di un update molto importante e atteso da tutti gli utenti.
L’ultimo aggiornamento Patch Tuesday rilasciato il 16 aprile, però, ha alcuni problemi. Purtroppo non si tratta di una novità: negli ultimi mesi gli update rilasciati da Microsoft correggono alcuni bug, ma ne creano di nuovi. Ed è successo anche questa volta. A darne notizia è il sito web wincentral.com che ha raccolto i commenti di molti utenti che hanno avuto problemi con l’installazione dell’update KB4549951 (nome in codice dell’aggiornamento). File eliminati dall’hard disk, microfoni, webcam e porte USB che hanno smesso di funzionare e antivirus che non si attiva sono solo alcuni dei malfunzionamenti registrati dagli utenti.
Aggiornamento Patch Tuesday aprile 2020 Windows 10: problemi per gli utenti
Non uno, non due, non tre, ma sono almeno una mezza dozzina i diversi problemi che gli utenti hanno riscontrato durante l’installazione dell’aggiornamento KB4549951, nome in codice del Patch Tuesday di aprile 2020.
Wincentral.com ha raccolto un paio di commenti di utenti che hanno avuto problemi e che fanno capire perfettamente cosa sta accadendo.
Si parte con il codice errore 0x800f081f, che non permette l’installazione dell’ultimo aggiornamento di Windows 10. L’utente scarica l’update sul proprio computer, ma quando fa partire l’aggiornamento appare un messaggio di errore che comunica l’impossibilità di continuare l’installazione. Questo vuol dire che gli utenti non possono installare le patch che mettono al sicuro il PC dall’attacco degli hacker.
Altri utenti segnalano, invece, altri codici di errore: 0x800f0985, 0x800f0900, 0x80073712. A cosa corrispondono? A dei problemi piuttosto gravi: dopo l’installazione del Patch Tuesday di aprile 2020 il microfono, la webcam e le porte USB del PC non funzionano. Si tratta di tre componenti fondamentali per un computer, soprattutto in questo periodo in cui milioni di persone lavorano in modalità smart working e le utilizzano per videoconferenze e riunioni di lavoro.
I problemi non sono finiti qui. Altre segnalazioni aggiungono nuovi malfunzionamenti: dopo l’installazione dell’update alcuni file spariscono dall’hard disk, come se fossero stati cancellati in automatico; Windows Defender, l’antivirus integrato in Windows 10, smette di funzionare e non si riesce ad attivarlo.
Come potrete capire, si tratta di problemi abbastanza gravi e che Microsoft sta già cercando di risolvere.
Come risolvere i problemi di Windows 10 causati dall’aggiornamento
In attesa che Microsoft risolva i problemi con una nuova patch, l’unica alternativa è disinstallare temporaneamente l’aggiornamento KB4549951, ma solo nel caso in cui abbiate uno di questi malfunzionamenti. Infatti, si tratta di un update di sicurezza che risolve tre vulnerabilità molto gravi e che espongono il PC all’attacco degli hacker.
Come fare per disinstallare l’aggiornamento Patch Tuesday di aprile 2020? Bisogna aprire le Impostazioni, premere su Aggiornamenti e sicurezza e poi selezionare Windows Update dalla colonna di sinistra. Cliccate su “Visualizza cronologia deglli aggiornamenti” e dalla pagina che si andrà ad aprire, premere su “Disinstallare aggiornamenti”. A questo punto si aprirà una nuova pagina e dovrete selezionare l’aggiornamento KB4549951 per poterli disinstallare.
Nuovo grande aggiornamento di sicurezza per Windows 10 e molti altri prodotti di Microsoft, in occasione del consueto “patch tuesday” rilasciato il secondo martedì di ogni mese. Questa volta le correzioni in totale sono 113 e riguardano 11 prodotti. Tra gli aggiornamenti ci sono anche le patch per tre pericolose vulnerabilità “zero-day“.
Almeno due di queste gravi vulnerabilità sarebbero note agli hacker, che le avrebbero già utilizzate in diversi attacchi. Per il resto, come sempre, i dettagli rimangono scarsi perché le informazioni sugli attacchi zero-day vengono generalmente tenute nascoste per giorni o addirittura settimane, per dare agli utenti il tempo di installare gli aggiornamenti software e impedire agli hacker di effettuare nuovi attacchi. Il fatto che una vulnerabilità sia stata già sfruttata, infatti, non vuol dire che è nota a tutti i cybercriminali e Microsoft non vuole e non deve diffondere informazioni su come hackerare un sistema operativo o un’app. Le tre vulnerabilità risolte sono state identificate con i codici CVE-2020-1020, CVE-2020-0938 e CVE-2020-1027. A queste si aggiunge la vulnerabilità CVE-2020-0968 che al momento sembrerebbe ancora ignota agli hacker. Alcuni di questi bug sono stati scoperti e comunicati a Microsoft dal team di sicurezza di Google.
La vulnerabilità CVE-2020-1020
Una vulnerabilità CVE-2020-1020 è presente nella libreria di Adobe Type Manager di Windows e consente agli aggressori di eseguire codice su sistemi vulnerabili. Gli attacchi possono essere eseguiti da remoto contro il sistema operativo Windows 10. I dettagli su questa zero-day sono diventati pubblici il mese scorso, ma la patch è stata rilasciata solo ora.
La vulnerabilità CVE-2020-0938
Anche la vulnerabilità CVE-2020-0938 riguarda la stessa libreria Adobe Type Manager di Windows. E’ un bug grave, simile al precedente, ma a differenza del primo fino ad oggi era rimasto segreto. Le mitigazioni Microsoft pubblicate il mese scorso, se applicate, hanno anche bloccato gli attacchi che sfruttano questo secondo bug.
La vulnerabilità CVE-2020-1027
Infine, la vulnerabilità CVE-2020-1027 è un bug grave presente direttamente nel kernel di Windows 10. Permette ad un hacker di prendere il controllo del kernel ed eseguire codice malevolo con i massimi privilegi. Di conseguenza, l’hacker può arrivare al controllo pressoché totale del nostro computer.
Windows 10 ha risolto molti dei problemi presenti nelle precedenti versioni del sistema operativo di Microsoft, rendendo i computer più veloci e scattanti. Un problema, però, è rimasto lo stesso: dopo un certo periodo di utilizzo il PC comincia a mostrare i primi segni di rallentamento, con i programmi che si aprono più lentamente. Purtroppo si tratta di un problema comune a molti dispositivi: lo stesso capita anche con gli smartphone Android. Come fare per velocizzare Windows 10?
Esiste una soluzione abbastanza semplice al problema: riportare il computer alle impostazioni di fabbrica. Nelle impostazioni di tutti i PC con Windows 10 esiste un’opzione che permette agli utenti di eliminare tutte le modifiche fatte con il tempo sul computer per farlo tornare alle prestazioni di un tempo. Si tratta di un’operazione abbastanza semplice, ma che necessita comunque di molta attenzione. In primis bisogna esser certi di avere a disposizione un backup di tutti i dati presenti sull’hard disk del computer: nel caso in cui il ripristino andasse storto, si potrebbero perdere tutti i file salvati. Ecco come fare il ripristino alle impostazioni di fabbrica con Windows 10.
Come velocizzare Windows 10
Prima di partire con il ripristino del computer vi suggeriamo di effettuare il backup dei dati presenti sull’hard disk. Si hanno diverse possibilità: salvare tutti i dati su un hard disk esterno oppure trasferirli su uno spazio cloud. Scegliete quello che meglio si adatta alla vostra situazione.
Eseguito il backup si può iniziare la procedura per fare il ripristino di Windows 10. Per prima cosa bisogna premere insieme i tasti “Windows + A“. Si aprirà la taskbar con le notifiche e in basso i tasti rapidi: premete su “Tutte le impostazioni” raffigurato dall’icona con la rotella. Si aprirà una finestra con le impostazioni di Windows 10 e dovete premere su “Aggiornamento e sicurezza” e poi su Ripristino (presente nella colonna di sinistra). A questo punto cliccate sul pulsante “Inizia” presente sotto la voce “Reimposta il PC”. Si aprirà un’ulteriore finestra nella quale dover scegliere tra mantenere i propri dati personali oppure rimuoverli tutti prima di effettuare il ripristino di Windows 10. La scelta che si effettua è molto importante perché comporta due strade differenti da seguire.
Optando di mantenere i propri dati personali, durante il ripristino non verrà cancellato nessun file presente nell’hard disk. Il sistema operativo offre, però, la possibilità di eliminare solamente qualche programma inutilizzato, in modo da liberare spazio.
Nel caso in cui, invece, si decida di cancellare tutti i file si deve essere sicuri di avere un backup a disposizione in modo da recuperare qualche documento importante in futuro. Questa seconda opzione è l’ideale nel caso in cui si decida di vendere il computer.
Una volta decisa la strada da seguire, basta premere su Ripristino per avviare il ripristino alle impostazioni di fabbrica di Windows 10. Vedrete che il computer tornerà a essere performante come all’inziio.