Qualche settimana fa MSI dichiarò che AMD stava lavorando a un nuovo microcode per le CPU Ryzen 3000 – AGESA 1.0.0.4 – con oltre 100 miglioramenti destinati a far esprimere al meglio le più recenti CPU. E in effetti sembra che i BIOS basati su quel microcode siano davvero in grado di rispettare le premesse.
Il sito tedesco Computerbase ha avuto la possibilità di provarlo in anteprima su alcune schede madre ASRock, rilevando un aumento definito “moderato, ma non banale” della frequenza di boost con tutti e otto i core sotto carico.
Per la precisione i test su un Ryzen 7 3800X evidenziano un aumento delle frequenze di boost sotto carico su tutti i core di 50 MHz, con un salto da 4275 a 4325 MHz, e una frequenza massima in single core di 4550 MHz rispetto al già migliorato AGESA 1.0.0.3ABBA. È lecito attendersi che questo passo avanti si estenda lungo l’intera gamma Ryzen 3000.
Ricordiamo che gli attuali firmware basati su AGESA 1.0.0.3ABBA già intervengono sull’algoritmo di boost dei Ryzen 3000, precedentemente affetto da un problema che poteva portare a frequenze operative più basse di quelle pubblicizzate. Ulteriori dettagli sull’anomalia e il correttivo li trovate in questo articolo.
L’aggiornamento AGESA 1.0.0.4 arriverà insieme ai BIOS nel corso di novembre. Risulta disponibile solo sui BIOS in versione beta delle schede madre ASRock X570 Taichi, X470 Taichi e X370 Taichi.
Trattandosi di BIOS in versione beta potrebbero non essere rappresentativi delle capacità finali della CPU e potrebbero essere soggetti a bug, motivo per il quale è consigliabile aspettare una versione definitiva che dovrebbe essere rilasciata da tutti i produttori progressivamente nelle prossime settimane.
Da mesi non facciamo altro che parlare di fotocamere frontali sotto al display, questa volta un’azienda ha finalmente brevettato questa tecnologia. Stiamo parlando del colosso cinese Xiaomi.
Quest’ultima si sta facendo sempre più strada anche nel mercato Europeo ed Italiano, soprattutto grazie ai propri dispositivi, di ultima tecnologia, proposti a prezzi davvero molto convenienti. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Xiaomi continua a lavorare alla fotocamera frontale sotto il display
Xiaomi sembrerebbe puntare sulla tecnologia, tanto da affermare solamente qualche mese fa, che i risultati fotografici saranno sicuramente migliori di quelli attuali, con sensori ospitati in un foro dentro lo schermo. Dalle parole l’azienda è subito passata ai fatti, presentando un brevetto presso il CNIPA, acronimo di China National Intellectual Property Administration, nel quale si vedono ben due fotocamere frontali sotto al display.
In questo progetto si intravede anche uno smartphone, senza alcun bordo, notch o fotocamera pop-up, ma solamente uno schermo con due fotocamere al suo interno. Resta ancora un mistero come vengano utilizzate queste due fotocamere, potremmo ritrovarci con due sensori o con un riconoscimento 3D del volto.
Non possiamo nemmeno garantire, al momento, che questa soluzione sarà affidabile, come non possiamo sapere se l’azienda deciderà di mettere in atto il brevetto depositato o meno. Molte volte infatti capita che i colossi depositino i brevetti per evitare che qualche concorrente lo faccia prima di loro, ma non è una garanzia che questo venga sviluppato. Non ci resta che attendere ancora un po’ per avere maggiori dettagli sulla nuova tecnologia in questione.
In questi giorni sono apparse delle immagini che mostrano uno smartphone Motorola con delle cornici sottili ed una fotocamera frontale pop-up.
Grazie ai ragazzi di XDA Developers, è stato finalmente rivelato il nome dello smartphone, il primo device Motorola full display e senza notch sarà chiamato One Hyper.
Mentre non c’è ancora una data ufficiale di presentazione, dalle immagini si intravede un device leggermente diverso dalla linea One grazie alla mancanza del foro nella parte alta dello schermo sopra l’alloggiamento della fotocamera frontale. La cornice appare sottile e comunque in linea con gli altri smartphone di fascia media con le stesse caratteristiche.
Motorola One Hyper arriverà con un display IPS da 6,39 pollici con risoluzione Full HD+. Simile al Motorola One Zoom lanciato all’IFA di quest’anno, sarà alimentato da un chipset Qualcomm Snapdragon 675, abbinato a 4 GB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazione.
Il telefono avrà una doppia fotocamera posteriore, con un sensore primario da 64 MP ed un sensore di profondità da 8 MP, una fotocamera frontale pop-up da 32 MP, un sensore di impronte digitali montato sul retro e una batteria da 3.600 mAh. Per quanto riguarda il software, lo smartphone potrebbe montare Android 10 subito oppure far parte del programma Android One.
I nuovi notebook ASUS destinati a un target professionale: debuttano nelle linee Premium, Advanced ed Essential i modelli B9440, P5440, P3540 e P1440.
Si rivolge ai professionisti la nuova linea di notebook presentata oggi da ASUS: quattro modelli dalle specifiche e funzionalità pensate per soddisfare le esigenze dell’ambito business, con un design curato e differenti configurazioni hardware. Entrano a far parte delle famiglie Premium, Advanced ed Essential.
ASUS Premium B9440, Advanced P5440 ed Essential P3540 e P1440
Tratto distintivo del Premium B9440 è un peso di soli 1,05 Kg. Offre un display da 14 pollici con risoluzione Full HD e superficie antiriflesso, processore Intel Core i7 di ottava generazione e SSD PCIe 3.0 da 512 GB. Il tutto in un telaio realizzato in magnesio così da garantire un’adeguata resistenza alle sollecitazioni per chi è sempre in movimento. Fra le altre caratteristiche si segnalano l’autonomia da dieci ore con una ricarica e la porta USB3.1 Type C.
Advanced P5440 (14 pollici) integra un’unità SSD PCIe fino a 512 GB, fino a 16 GB di RAM e processore Intel Core i7 di ottava generazione. Non mancano una porta USB Type-C, due Type-A, l’uscita video HDMI e un lettore per schede SD. Anche in questo caso l’autonomia arriva a dieci ore con una singola ricarica.
Essential P3540 (15,6 pollici) ed Essential P1440 (14 pollici) si rivolgono invece, secondo ASUS, a una clientela business che cerca performance affidabili senza andare incontro a una spesa troppo elevata. Il comparto hardware del primo include processori Intel Core i5 8265U o i7 8565U e fino a 16 GB di RAM, affiancati da schede video Intel UHD Graphics 620 o NVIDIA MX110. La batteria è da 70 W, il che si traduce in un’autonomia dichiarata che arriva a quindici ore. Non mancano porte USB 3.0 e Type-C, un lettore di schede USB e una batteria che assicura fino a 15 ore di autonomia. Il secondo spinge invece la capacità di storage fino a 1 TB e sotto la scocca nasconde un processore Intel Core i7 di ottava generazione con GPU Intel UHD. Una particolarità: in questo modello il display può ruotare fino a 180 gradi.
I nuovi nuovi notebook ASUS destinati all’utenza professionale sono già in vendita sul mercato italiano nella colorazione Grey. Di seguito i prezzi.
ASUS Premium B9440: 1.359 euro;
ASUS Advanced P5440: da 949 a 1.249 euro;
ASUS Essential P3540: da 949 a 1.179 euro;
ASUS Essential P1440: da 799 a 949 euro.
Lenovo ha seguito il trend generale e, proprio come altre aziende, quest'hanno ha presentato una line up composta da tre modelli in grado di ricoprire tutte le fasce di prezzo. Abbiamo provato Lenovo Z6 Lite, il device meno esoso dei tre, pur presentandosi con specifiche di tutto rispetto come triple camera e Snapdragon 710: vediamo insieme come si è comportato nella nostra recensione completa.
Il device offre una confezione di vendita ricca: al suo interno troviamo.
Lenovo Z6 Lite;
Pin per rimuovere SIM;
Alimentatore 5V – 2A;
Cover in silicone;
Manuale d'istruzioni;
Cavo USB – Type-C.
Lenovo Z6 Lite si pone come un buon medio gamma dal punto di vista delle specifiche e, per offrire tali qualità bada al sodo. Troveremo infatti un dispositivo anonimo sotto il profilo del design. Z6 Lite opta per un ormai classico design borderless con notch a goccia, con display da 6.3″ incastonato in una scocca in policarbonato lucido da 156.6 x 74.3 x 7.9 mm (164 grammi).
Al netto di un'estetica non troppo esosa (almeno nella variante Black) troviamo invece una buona maneggevolezza; con un dispositivo discretamente leggero e dal peso ben distribuito e che offre comunque un discreto impatto visivo con il display che copre circa l'83% della superficie frontale.
Pur non essendo particolarmente gradevoli alla vista, le plastiche offrono un risultato valido sotto il profilo della resistenza a graffi ed urti. Ad ogni modo, pur utilizzando la cover in silicone che offre maggior protezione, non andrete a “guastare” le linee del device.
Display
Lenovo Z6 Lite opta per un display LCD IPS da 6.3″. Ci troviamo di fronte ad un'unità Full HD+ 1080 x 2340 pixel (409 PPI) ed HDR10.
Il display presenta molti dei difetti comuni agli IPS, con una tendenza generale ai colori freddi e le difficoltà a riprodurre le tonalità scure. Tuttavia, lato software avremo la possibilità di tarare la gradazione tra calda, standard ed accesa. Così facendo avremo una resa più vicina a quella reale delle tonalità cromatiche. Trattandosi di un display LCD non potrete godere dell'Always on Display. Troviamo invece la modalità lettura, utile agli occhi in situazioni di scarsa luminosità esterna.
Allo stesso tempo il display offre buoni angoli di visuale e, grazie al sensore di luminosità adattiva che lavora a dovere, utilizzare il device sotto luce diretta non sarà un problema. Nell'utilizzo quotidiano, però, il display non risulta particolarmente reattivo e questo si ripercuoterà – sopratutto – nell'utilizzo da gaming.
Metodi di sblocco
Come gran parte dei dispositivi, anche Lenovo Z6 Lite da la possibilità di sbloccare il device tramite due metodi avanzati. Avrete quindi la possibilità di impostare il Face Unlock, che agirà soltanto via software grazie alla camera frontale, e il fingerprint ID posto sul retro.
Entrambi i metodi offrono una buona reattività. Tuttavia nell'utilizzo quotidiano preferirete, sempre, lo sblocco con impronta digitale dal momento che il Face Unlock è limitato da condizioni esterne: al buio, ad esempio, non riuscirete ad utilizzarlo.
Hardware e prestazioni
Lenovo Z6 Lite arriva con un comparto hardware di tutto rispetto. Come detto in apertura, infatti, basa le sue prestazioni sul SoC a 10 nm Snapdragon 710, accompagnato da Adreno 616 e tagli da 4/64 GB e 6/128 GB.
Nonostante il device sia dotato di un buon pacchetto, le prestazioni sono – a mio avviso – in netta controtendenza con la scheda tecnica. Complice (sicuramente) un software non ottimizzato, noterete tantissimi rallentamenti nell'utilizzo quotidiano, sia per operazioni basilari che più complesse. Queste limitazioni comprometteranno comunque l'esperienza utente.
Sia che si tratti di una semplice navigazione tra le app social che per gameplay più complessi, troverete alcune difficoltà ricorrenti: un compromesso difficilmente accettabile visto il comparto presentato che, invece, su altri device ha dimostrato ottimi risultati.
Benchmark
Lenovo Z6 Lite arriva con Android 9.0 Pie ed una ZUI 11 rivisitata in chiave stock. Rispetto alle precedenti versioni, infatti, la variante proprietaria del sistema operativo risulta essere in molti fondamentali assimilabile all'esperienza utente basic di Google.
A dispetto dell'apparente fluidità dell'OS, invece, troviamo molti limiti. La prima è legata alle traduzioni. Impostando il device in italiano troverete un mix rinfuso tra inglese ed italiano che, oltre a non essere particolarmente gradevole alla vista, riuscirà anche a confondervi le idee in diverse occasioni.
Tra le novità senz'altro apprezzabili, invece, troviamo l'introduzione delle gestures Full Screen. Grazie all'introduzione di questa modalità potrete aver accesso alle app recenti ed alla home semplicemente scorrendo dal basso verso l'alto nella parte centrale della cornice inferiore e, allo stesso tempo, effettuando uno swipe nelle estremità inferiori potrete tornare indietro.
Qualità fotografica
Lenovo Z6 Lite cattura sin da subito l'attenzione con un comparto fotografico composto da ben 4 sensori, di cui tre posteriori: principale da 16 mega – pixel con PDAF f/1.8, teleobiettivo da 8 mega – pixel f/2.4 e grandangolare da 5 mega – pixel con apertura focale f/2.2.
Sulla falsariga di quanto detto per le prestazioni, il software influisce anche sulla fruizione della parte fotografica. Mi è capitato in diverse occasioni di scattare foto per poi accorgermi di aver cliccato a vuoto; ancora una volta situazioni difficilmente accettabili da un device del genere.
Sotto il profilo qualitativo, poi il device non offre un'ottima resa: le immagini risultano essere prive (in gran parte dei casi) di colori e dettagli. Nonostante la tripla camera faccia ben sperare, la resa del device non risulta essere – ancora una volta – all'altezza. Le valutazioni vanno estese poi alle differenti modalità offerte dalla fotocamera, come Night Mode e zoom ottico. Nel primo caso risulterà difficile distinguere un'immagine normale scattata di sera, da una con tempi d'esposizione più elevati.
Allo stesso modo, la selfie camera da 16 mega – pixel offre una resa discreta con buona illuminazione, mentre di sera o con fonti di luci artificiali “impasta” le foto. In linea generale troviamo un comparto fotografico leggermente al di sotto delle aspettative.
Connettività ed audio
Anche in questo fondamentale Lenovo Z6 Lite si mostra “preparato” sulla carta. Troviamo infatti Bluetooth 5.0, duo GPS + A-GPS, Wi-Fi Dual Band, NFC, Radio FM, Jack da 3.5 mm e connettore USB Type-C di prima generazione.
L'esperienza sonora è poi impreziosita dalla presenza del Dolby Atmos che viene in soccorso all'utente nel caso in cui si visualizzino contenuti multimediali. Allo stesso tempo la riproduzione dell'audio è alta in valore assoluto, ma non particolarmente accurata.
Autonomia
Lo smartphone si presenta con 4050 mAh di batteria e quindi con ottime prospettive. In tal senso Lenovo Z6 Lite garantisce comunque un'ottima resa: riuscirete ad arrivare a sera senza alcun problema, anche con un utilizzo intenso.
Con un utilizzo di routine, tra mail push, giochi, telefonate e navigazione web sono riuscito a superare le 4 ore di schermo acceso: un risultato comunque soddisfacente in ottica generale.
Grazie alla ricarica da 15W poi, il dispositivo si ricaricherà dallo 0% al 100% in circa 2 ore e 30 minuti.
Prezzo e conclusioni
Sin dal momento del lancio di Lenovo Z6 Lite abbiamo creduto di poterci trovare di fronte ad un possibile best buy. Scheda tecnica e background dell'azienda, almeno, lasciavano intendere questo. Purtroppo la realtà dei fatti ha mostrato – invece – dei limiti palesi del dispositivo che, non permettono di reggere il confronto con dispositivi della stessa fascia di prezzo. Non escludiamo che il software presente sia frutto di un'accozzaglia Cina/Global per rendere il dispositivo fruibile anche alle nostre latitudini, approfondiremo sicuramente questo aspetto in futuro.