Giovedì 29 agosto sarà lanciata in Cina una nuova smart TV dedicata a chi è alla ricerca di una soluzione dotata di uno schermo dalle dimensioni a dir poco generose: stiamo parlando del primo modello di Redmi, forte di un pannello da ben 70 pollici.
Certificata dall’ente cinese 3C con il numero di modello L70M5, la smart TV di Redmi dovrebbe poter contare su risoluzione 4K con supporto HDR, Patchwall UI, Dolby + DTS audio e supporto per Bluetooth Voice Remote.
Xiaomi al momento sta vendendo in Cina i modelli Mi TV 4S e Mi TV 4 da 75 pollici ad un prezzo di partenza di 5.199 yuan (pari a circa 675 euro), quindi la nuova smart TV di Redmi da 70 pollici dovrebbe essere un po’ meno costosa.
Stando a quanto rivelato da Lei Jun, CEO di Xiaomi, insieme alla nuova smart TV potrebbe essere lanciato anche l’atteso smartphone Redmi Note 8. Staremo a vedere.
Samsung potrebbe essere popolare come il miglior marchio di telefonia mobile al mondo oggi, ma l’azienda ha anche molte altre attività. È uno dei tanti motivi per cui rimane in cima anche se i dati mobili stanno diminuendo. Samsung si occupa di elettrodomestici, display, chipset e persino sensori della fotocamera.
L’ISOCELL è una linea di successo che confrontiamo da anni con i sensori Sony. Samsung ha lanciato ufficialmente il marchio ISOCELL di sensori per fotocamere nel 2017, ma da allora è diventata una linea efficiente di sensori per fotocamere con funzionalità premium.
Samsung e Xiaomi hanno lavorato insieme
Negli ultimi anni, le doppie fotocamere ISOCELL hanno ricevuto funzionalità di rilevamento della profondità. Sono state rilasciate nuove versioni per i nuovi telefoni Galaxy, offrendo la tecnologia Dual Pixel per offrire la capacità bokeh alle configurazioni a telecamera singola. Anche i dispositivi di fascia media e budget possono utilizzare la soluzione ISOCELL a doppia fotocamera.
Abbiamo anche visto il sensore di immagine ISOCELL Fast 2L3 a 3 stack, il sensore della fotocamera ISOCELL Plus e i sensori di immagine ISOCELL ultra-piccoli. L’ultimo modello di Samsung che dovrebbe essere implementato nei futuri telefoni di punta è un sensore di immagine ISOCELL da 64 MP per consentire fotocamere ad alta risoluzione.
E negli ultimi mesi sappiamo che Samsung e Xiaomi hanno lavorato insieme. Bene, i due hanno lavorato su un nuovo sensore, ma si dice che Xiaomi stia usando il sensore della fotocamera ISOCELL da 64 MP di Samsung. Non saremo sorpresi se questo sensore di immagine da 108 MP verrà utilizzato anche da Xiaomi prima di Samsung. Xiaomi ha aiutato nell’innovazione e quindi non vediamo l’ora di questo ISOCELL Bright HMX.
Samsung ISOCELL Bright HMX supera i 100 milioni di pixel. Fa parte della gamma di sensori di immagini da 0,8 μm di Samsung che può già abbinare la fotocamera DSLR. Consente immagini di qualità premium anche in condizioni di illuminazione estreme, grazie alle sue grandi dimensioni da 1 / 1,33 pollici.
Huawei svela finalmente le sue carte e presenta HarmonyOS, il sistema operativo tanto atteso e discusso in questi mesi di incertezze. Dimentichiamoci il solo settore mobile, la casa di Shenzhen ha giustamente puntato più in alto e sviluppato una piattaforma che sarà in grado di adattarsi ai dispositivi più disparati come indossabili, smart speaker, smart screen, sistemi automotive, servizi Huawei Vision su schermi più grandi e ovviamente smartphone.
Stiamo entrando in un'era in cui le persone si aspettano un'esperienza olistica intelligente attraverso tutti i dispositivi e gli scenari. A supporto di ciò, abbiamo ritenuto importante disporre di un sistema operativo con funzionalità multipiattaforma migliorate - ha dichiarato sul palco Richard Yu, CEO della divisione Consumer Business Group - Avevamo bisogno di un sistema operativo che supportasse tutti gli scenari, che potesse essere utilizzato su un'ampia gamma di dispositivi e piattaforme e che potesse soddisfare la domanda dei consumatori di bassa latenza e sicurezza.
HarmonyOS si basa su un nuovo microkernel ed è stato definito dallo stesso Yu come "completamente diverso da Android e iOS", un sistema open source con architettura sicura e affidabile, capace di offrire un'esperienza d'uso unica. La buona notizia per gli sviluppatori è che basterà realizzare una sola volta le applicazioni, la flessibilità di HarmonyOS li adatterà poi a tutti i dispositivi dell'ecosistema.
Ad ogni modo gli sviluppatori non dovranno rifare tutto da zero, è stata infatti confermata la compatibilità con le applicazioni Android: per migrare un'App dal sistema del robottino ad HarmonyOS basteranno soli 2 giorni.
Prima di tutto conta l'esperienza d'uso; Huawei parla del primo sistema operativo capace di offrire un ambiente che sia congruente attraverso tutti i dispositivi compatibili. Utilizzare una data applicazione su uno smartphone o su uno smartwatch sarà quasi la stessa cosa, cambierà solo il tipo d'interazione su display di diverse dimensioni. Alla base troviamo quella che Huawei chiama "distributed architecture" e "distributed virtual bus technology", su cui andremo più nel dettaglio nei prossimi giorni.
La rapidità di esecuzione sarà poi la chiave di volta, a guidare tutto il "Deterministic Latency Engine" che fornirà la priorità alle task e metterà a disposizione di quelle principali più risorse. In questo modo si accelereranno di molto le Inter Process Communication (IPC), addirittura si parla di un'efficienza superiore di 5 volte rispetti agli attuali sistemi.
Naturalmente c'è l'architettura Microkernel che promette sicurezza massima e bassa latenza. L'obiettivo di Huawei è di semplificare le funzioni del kernel, alleggerirlo di molte delle funzioni (come i system services) e lasciargli il solo compito di gestire thread scheduling e IPC.
Infine la compilazione unificata, ovvero la possibilità di realizzare un'applicazione (o migrarla da Android) e compilarla tramite multi-device IDE una e una sola volta a tutti i dispositivi compatibili, ci penserà poi HarmonyOS ad adattarla automaticamente. Queste dinamiche renderanno più semplice il lavoro degli sviluppatori, creando così più rapidamente un ecosistema multipiattaforma che è poi il fulcro per la riuscita di un sistema operativo stesso.
Ad agevolare il tutto il compilatore statico Huawei ARK, il primo che, a quanto pare, sia in grado di eguagliare la virtual machine Android, supportare diversi linguaggi e compilarli tutti insieme.
Xiaomi ha lanciato ufficialmente una campagna di crowdfunding per un modello di auricolari Bluetooth con collare e cancellazione del rumore che permettono di ascoltare musica senza essere disturbati dal rumore dell’ambiente circostante.
Il teaser dell’evento di lancio che è stato rilasciato in precedenza da Xiaomi aveva rivelato il funzionamento della tecnologia di cancellazione del rumore delle nuove cuffie bluetooth, che combina la tecnologia di cancellazione del rumore ibrida attiva e passiva per ottenere una migliore cancellazione del rumore e un consumo energetico ancora minore.
Gli auricolari di Xiaomi possono essere regolati per una varietà di scenari in modo da soddisfare le diverse esigenze, come centri commerciali, strade, uffici, ecc. ed è in grado ti attenuare il rumore delle grida improvvise delle persone nelle immediate vicinanze, inoltre riduce anche la pressione nell’orecchio, rendendole più comode e facili da indossare.
Altre regolazioni permettono una efficace riduzione del rumore in ambienti più rumorosi come aeroporti e stazioni della metropolitana, tuttavia le cuffie possono essere utilizzate per silenziare i rumori circostanti anche quando non si ascolta la musica.
La batteria di grande capacità e la nuova generazione di chip a bassa potenza garantiscono una riproduzione continua di musica per oltre 20 ore che scendono a 15 con la funzione di eliminazione del rumore attivata contemporaneamente.
Ottimali anche la qualità del suono e il comfort nell’indossarle grazie al design in gomma morbida che non irrita la pelle, mentre i pulsanti di controllo sono alloggiati all’estremità del collare in un involucro di metallo.
Gli auricolari magnetici sono progettati per essere fissati l’uno all’altro nella parte anteriore del collo quando non vengono utilizzati.
Il dispositivo è attualmente disponibile su Xiaomi Mall e Mi Mall a un prezzo di crowdfunding di 439 yuan, circa 55 euro, e un prezzo al dettaglio di 499 yuan, corrispondenti a circa 63 euro al cambio attuale.
Windows 10 19H2 si aggiorna alle build 18362.10012 e 18362.10013 per gli Insider nello Slow Ring. Come sappiamo, questa versione del sistema operativo, che sarà rilasciata intorno al mese di ottobre 2019, non sarà un "vero" feature update come quelli rilasciati finora, ma sarà una sorta di corposo aggiornamento cumulativo. Le novità, quindi, saranno relativamente marginali, e si concentreranno sul miglioramento dell'esperienza d'uso.
Microsoft sta procedendo con un rilascio "in parallelo" per questo ramo di sviluppo, nel tentativo di migliorare il programma Insider e ottenere un feedback più significativo da parte dei partecipanti. Quindi, alcuni utenti riceveranno una build con certe novità disattivate per default, la 100012, mentre la 10013 le avrà attive. Per il resto, le due build sono totalmente identiche. Ecco il changelog di massima:
Nel Flyout del calendario (clic sulla data in fondo alla barra delle applicazioni) è possibile creare direttamente un evento rapido. Si possono scegliere data, location e ora e digitare il titolo dell'evento.
Il pannello di navigazione del menu Start si espande quando il mouse ci rimane fermo per qualche secondo (l'azione cosiddetta hover) per informare meglio l'utente quando avviene il click.
Nelle impostazioni sono state aggiunte delle immagini esplicative relative alle differenze tra la visualizzazione "banner" e il Centro notifiche.
Nelle impostazioni delle notifiche, ora il default di visualizzazione per tutte le app è in base alle notifiche più recenti, non in base al nome del mittente. Possibile anche disattivare la riproduzione di suoni quando arriva una notifica.
Possibilità di configurare le notifiche di una specifica app direttamente dalla notifica.
Nel Centro notifiche è stato aggiunto un pulsante in alto "Gestisci notifiche" che rimanda direttamente alle impostazioni.
Nuove capacità di debugging per i processori Intel più nuovi (utile solo per i produttori hardware)
Miglioramenti ad autonomia dei sistemi equipaggiati con "certi processori".
Un processore può avere più di un core "preferito". Per migliorare performance e stabilità, è stato implementato un criterio di ripartizione del carico di lavoro in modo più equo tra i core preferiti.