La crescita dei profili attivi su WhatsApp è esponenziale. Di giorno in giorno sulla piattaforma di messaggistica istantanea ci sono sempre più account, specie in questi giorni caratterizzati dall’emergenza Coronavirus. Proprio come già accade su Instagram o Facebook, la maggior parte delle persone presenti su WhatsApp utilizza una foto di riconoscimento.
WhatsApp e l’immagine del profilo: due pericoli ed una soluzione
I problemi relativi alla sicurezza della foto profilo sono spesso subordinati ai problemi di privacy derivanti dalle conversazioni. In realtà però i rischi per l’immagine di copertina non devono essere sottovalutati. Spesso è più dannoso un cattivo utilizzo della foto più che un file infetto su smartphone.
Il pericolo principale è quello dei cosiddetti account fasulli. I cybercriminali della rete, proprio sfruttando le immagini copertina di utenti inconsapevolmente derubati, tendono a credere dei profili non corrispondenti a persone fisiche. Di pari passo, quindi, un ulteriore rischio è quello del furto d’identità.
Quando si parla di immagine profilo su WhatsApp devono essere considerati due aspetti non secondari. In primo luogo, sulla chat di messaggistica è possibile visualizzare una foto profilo in modalità fullscreen. Sempre sulla piattaforma, inoltre, è possibile effettuare degli screenshot delle stesse.
Al netto di questi due pericoli da considerare, ogni utente può comunque difendere per quanto possibile l’account personale. Ad esempio, una soluzione possibile sarebbe impostare la visione della foto profilo ai soli contatti della rubrica. Ognuno può effettuare questo genere di modifica andando nel menù Impostazioni, poi nella sezione Account e come ultimo passaggio ambiare nella voce Privacy la voce relativa all’immagine profilo.
Sono apparse in rete, sul sito Notebookcheck, alcune diapositive riguardanti la roadmap di Lenovo riguardante la nuova gamma di dispositivi ThinkPad. Le nuove proposte equipaggeranno i chip di decima generazione Intel Tiger Lake e Lakefield che utilizzano il nuovo processo produttivo a 10nm, oltre alle CPU Renoir di AMD basate su architettura Zen2 a 7nm.
La lineup include oltre 20 diversi modelli che andranno a coprire diverse fasce di mercato, ed offriranno varianti per ogni esigenza, dai laptop ai tablet passando per i convertibili. Si tratta quindi di una gamma completa, che oltre alle proposte più popolari, aggiunge qualche nuova variante che diversifica ancor di più l’offerta.
Lenovo ha infatti introdotto una nuova nomenclatura come è possibile notare dalle slide, nella quale è stato aggiunto il suffisso “v” che indica value, cioè una serie di soluzioni probabilmente a basso costo che permetterà di accedere alla gamma ThinkPad, seppur con un budget limitato. Il P15v è di fatti un modello completamente nuovo introdotto dalla società cinese, il quale dovrebbe rappresentare una variante più abbordabile della tradizionale proposta workstation da 15 pollici, il ThinkPad P15, magari con una GPU più modesta rispetto al fratello maggiore. Riproposta anche la versione da 17 pollici, il P17, che insieme al P15 sostituiranno rispettivamente i P73 e P53.
La serie P rappresenta la categoria più performante con CPU e GPU di fascia alta o estrema, indirizzate in particolare ai professionisti che cercano un desktop replacement, piuttosto che un vero e proprio dispositivo che fa della portabilità il suo punto forte. Sfortunatamente però, rimanendo sempre a quanto emerge dalle immagini, neanche quest’anno Lenovo proporrà soluzioni ad alte prestazioni equipaggiate con processori Ryzen, che rimangono invece relegati ai portatili tradizionali.
Rinnovata anche la serie X1, che offrirà 4 diverse soluzioni, una per ogni categoria: avremo l’X1 Extreme, l’unico della serie con display da 15 pollici che rappresenta il top di gamma pensato per gli utenti più esigenti in termini di prestazioni e che si posiziona nella categoria Performance. Ci saranno poi X1 Carbon, X1 Yoga ed X1 Tablet, già visti anche nella passata generazione: il primo rappresenta il classico laptop ad alte prestazioni ed il secondo un convertibile, entrambi con display da 14 pollici, mentre il terzo come suggerisce il nome sarà un tablet con tastiera removibile.
Non mancheranno poi soluzioni compatte con display da 13 pollici come il ThinkPad X13 ed il suo gemello convertibile X13 Yoga. Insomma si tratta di una proposta piuttosto vasta che permette a chiunque di avere una soluzione che si adatti perfettamente alle proprie esigenze.
Nel corso dell’anno Lenovo continuerà a commercializzare soluzioni con processori Comet Lake, mentre solo alla fine del 2020 vedremo le nuove proposte di Intel a 10nm. Le nuove CPU Ryzen 4000 invece dovrebbero arrivare durante l’estate.
La pandemia da coronavirus ha ridotto moltissimo, quasi a zero a dirla tutta, la mobilità di centinaia di milioni di persone nel mondo e questo ha avuto un enorme impatto sul modo in cui usiamo la tecnologia. Meno mobilità vuol dire un minor uso di dispositivi mobili e un ritorno al computer: rispetto allo stesso periodo del 2019, quest’anno l’uso di Windows 10 è cresciuto del 75%.
Lo ha comunicato in un post sul blog ufficiale di Microsoft Panos Panay, Chief Product Officed di Windows e dei device Microsoft. Ma Panay ha comunicato anche un’altra cosa: i piani per Windows X sono cambiati. Quello che originariamente doveva essere il sistema operativo che avrebbe accompagnato il lancio del Surface Neo, rivoluzionario dispositivo dual screen di Microsoft, un po’ tablet e un po’ laptop, verrà reso disponibile prima per i dispositivi single screen. Quindi i classici laptop. In questo annuncio molti intravedono anche una seconda notizia: il lancio del Surface Neo è rimandato. Secondo Panay, in ogni caso, Windows 10X è stato progettato con la flessibilità in mente, quindi può tranquillamente debuttare su un dispositivo a schermo singolo.
Windows 10X: come sarà
Per quello che è stato comunicato fino ad oggi, e che rischia di non valere più al 100%, Windows 10X sarà una versione leggera e modulare di Windows 10, dotato di una interfaccia semplificata e ridisegnata seguendo i canoni del “fluent design” teorizzato da alcuni anni da Microsoft. Nella pratica ci sarà un nuovo menu Start, una gestione del multitasking basata più sulle gesture che sui click e una struttura “sotto il cofano” composta da moduli di codice che vengono caricati (e aggiornati), o non caricati (e non aggiornati), in base al dispositivo che si sta utilizzando.
Mentre Windows 10 è un sistema operativo “buono per tutti“, in grado di essere compatibile con milioni di configurazioni diverse sulle quali funziona allo stesso modo, Windows 10X dovrebbe essere un sistema operativo più sartoriale, che si adatta al device. Questo perché, a differenza dei desktop e dei laptop, i dispositivi mobili per i quali è stato inizialmente pensato Windows 10X non hanno molto spazio di archiviazione, molta RAM e molta potenza da “sprecare” per il solo sistema operativo.
Windows 10X: perché Microsoft cambia strategia
La risposta è sempre quella: il coronavirus. La pandemia ha stravolto la catena dei fornitori di tutta l’industria dell’elettronica, facendo saltare la presentazione di molti prodotti, alcuni dei quali sono stati rinviati a data da destinarsi. È inoltre prevedibile che, passata la pandemia, per un primo lasso di tempo la disponibilità economica degli utenti sarà inferiore a quanto originariamente previsto.
Ciò vuol dire che compreranno dispositivi meno costosi e che spenderanno i soldi in device che già conoscono e di cui si fidano. Come i laptop se hanno bisogno di un computer portatile, o di un desktop se devono allestire una postazione fissa. A questo punto Windows 10X diventa il sistema operativo per i PC portatili e Windows 10 con il May Update è il sistema operativo per la fase 2 sui desktop.
Negli ultimi mesi si è parlato molto di Surface Go 2, la nuova versione del convertibile “low cost” di Microsoft lanciato ormai parecchi anni or sono. Abbiamo già trattato alcune sue specifiche hardware, ed oggi è tempo di passare al design.
Grazie a WinFuture e @rquandt alcune immagini sono trapelate. I cambiamenti, a prima vista, sembrano essere minimi: il convertibile aumenta la dimensione dello schermo (10,5″) pur mantenendo intatte le dimensioni dello chassis. Infatti, il nuovo tablet può essere usato con le tastiere della precedente generazione.
Questo non significa che Microsoft non voglia lanciare nuove tastiere: in galleria ne vedere 4, le cui colorazioni si chiamano Poppy Red, Black, Platinum e Ice Blue. Purtroppo non abbiamo alcun dettaglio riguardo la dotazione di porte, ma già dalle prime immagini sembra che Microsoft abbia voluto fare la “conservativa”, non stravolgendo l’idea del primo Surface Go.
Il nuovo medio-gamma di Sony, lo Xperia 10 II, si avvicina timidamente allo sbarco nei mercati europei e probabilmente anche in quello italiano. Il prezzo sembra invitante.
Come possiamo notare dalla pagina dedicata allo smartphone sul sito ufficiale Sony, Xperia 10 II dovrebbe essere a breve disponibile nel mercato italiano. Sul sito ufficiale troviamo la possibilità di scegliere tra le colorazioni bianca e nera, anche se ancora non è presente un link per l’acquisto o un’indicazione su dove acquistarlo. Come leggiamo dallo stesso sito ufficiale, il dispositivo sarebbe venduto in Italia al prezzo di 369€.
Al momento non sappiamo quando e come sarà possibile acquistare lo smartphone in Italia. Attendiamo ulteriori aggiornamenti da parte di Sony.
Sony ha annunciato ufficialmente la prossima disponibilità del suo nuovo Xperia 10 II nel mercato italiano. L’azienda nipponica tuttavia non ha specificato esattamente quando sarà possibile acquistarlo, limitandosi a indicare una disponibilità entro le prossime settimane. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.