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Huawei P Smart Pro ufficiale: fotocamera da 48 MP e EROFS

Nuovo arrivato per la famiglia P Smart di Huawei: stiamo parlando di Huawei P Smart Pro, un nuovo dispositivo di fascia media dalle specifiche molto interessanti. Arriverà anche nel nostro mercato?

Specifiche tecniche Huawei P Smart Pro

Schermo: LCD 6,59″ FullHD+ (2.340 x 1.080 pixel, 19,5:9)

CPU: Huawei Kirin 710F

RAM: 6 GB

Memoria interna: 128 GB UFS 2.1 espandibili con microSD (massimo 512 GB)

Fotocamere posteriori: principale da 48 MP (f/1.8) + grandangolare 8 MP (120°, f/2.4) + profondità 2 MP (f/2.4)

Fotocamera frontale: pop-up da 16 MP (f/2.2)

Connettività: Wi-Fi n, Bluetooth 4.2, USB-C 2.0, jack audio

Batteria: 4.000 mAh

OS: Android Pie con EMUI 9.1

Dimensioni: 163,1 x 77,2 8,8 mm

Peso: 206 g

Altro: lettore di impronte digitali sul lato

Si tratta praticamente di un rebrand del Huawei Y9s, il ché significa che è molto probabile che P Smart Pro abbia a bordo le GApps preinstallate (cosa che però non possiamo confermare). Di particolare interesse è l’adozione del file system EROFS, il quale dovrebbe fornire prestazioni migliori rispetto ai competitor.

Huawei P Smart Pro è già in vendita in due colorazioni (Midnight Black e Breathing Crystal) in alcuni mercati europei (Bulgaria, Croazia, Grecia e altri) ad un prezzo che si aggira intorno ai 350€. Purtroppo non abbiamo informazioni certe riguardanti la disponibilità in Italia.

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Pixel 4: come scatta le foto? Google svela i segreti della Modalità Ritratto

I Pixel sono dispositivi che fin dall'inizio si sono contraddistinti per le loro qualità fotografiche. La particolare integrazione tra software e hardware ha permesso agli smartphone di Google di essere sempre un passo avanti agli altri, pur restando una fotocamera indietro: Pixel 3 ne aveva ancora una quando molti nuovi dispositivi, anche tra i medio gamma, ne avevano due, e Pixel 4 (assieme al fratello maggiore Pixel 4 XL)ha introdotto la seconda ora che sul mercato i moduli posteriori sono arrivati ad includere fino a tre o quattro sensori.

Eppure Pixel 4, come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione, resta un riferimento del settore per quanto riguarda la qualità degli scatti. Ed è proprio Google che dopo aver svelato il funzionamento della modalità forse più impressionante, quella Night Sight che permette di ricostruire la luce nelle foto catturate in ambienti molto bui tramite l'intelligenza artificiale, ora parla invece nel dettaglio della Modalità Ritratto(al link che potete trovare in FONTE) e della tecnica di messa a fuoco automatica "dual pixel".

Anche in questo caso il segreto sta nell'interazione tra componenti hardware e capacità software. La Modalità Ritratto si distingue, come noto, perché separa il soggetto che si intende rappresentare in primo piano dallo sfondo, che invece risulterà più sfocato, conferendo così all'immagine finale un aspetto più vicino a quello degli scatti professionali.

Questo procedimento è reso possibile dagli algoritmi di machine learning (apprendimento automatico) che sono capaci di valutare la distanza degli oggetti dalla fotocamera, così da poter "staccare" il soggetto principale dalla totalità della scena, consentendogli di restare nitido e applicando invece una sfocatura al resto.

Pixel 4 cattura un'immagine usando le due lenti di cui dispone, quella principale e il teleobiettivo, che sono distanziati l'una dall'altro di 13 mm. Questo produce due versioni leggermente diverse della stessa scena: e come avviene per l'occhio umano, si creano così le condizioni per valutare la profondità.

In aggiunta i sensori utilizzano anche una tecnica "dual pixel" in cui ogni pixel è diviso a metà, raccogliendo in questo modo una quantità ancora maggiore di informazioni relative alla profondità.

La combinazione di questa tecnica e delle due camere permette di ottenere così un'immagine più nitida.

Contestualmente l'effetto bokeh, cioè quello di sfocatura, è stato migliorato rispetto al passato. Prima il procedimento prevedeva una modifica dell'immagine tramite l'applicazione di una mappatura dei toni, che rende le ombre più luminose rispetto alle luci, riducendo così tuttavia il contrasto generale dell'immagine.

Ora invece il software prima sfuma l'immagine grezza e solo in un secondo momento applica la mappatura dei torni, il che consente di ottenere quel piacevole effetto di sfocatura dello sfondo conservando però un'immagine satura e ricca in tutti i suoi elementi, e non solo in quelli in primo piano.

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OnePlus 6 / 6T si aggiornano con le nuove Open Beta: personalizzazione dell’area notch e patch

OnePlus ha appena rilasciato le nuove Open Beta per i suoi OnePlus 6 e 6T che includono alcune novità per la personalizzazione grafiche della OxygenOS e le nuove patch. Chiaramente le build si riferiscono entrambe alla Open Beta 3 per i due device. Andiamo a vedere insieme il changelog:

Sistema

Possibilità di nascondere l’area relativa al notch attraverso le impostazioni di sistema, alla sezione Display.

Aggiornamento del GMS Package.

Aggiornamento delle patch di sicurezza Android a novembre 2019.

Miglioramenti generali alla stabilità e bugfix minori.

Trattandosi di Open Beta, dovete sapere che non verranno distribuite via OTA automaticamente agli utenti che hanno il dispositivo aggiornato alla OxygenOS stabile. L’aggiornamento verrà distribuito via OTA solo a coloro che hanno installato la precedente versione Open Beta del software. Qui sotto trovate i link ufficiali per procedere al download della ROM utile all’installazione manuale.

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Android 10 arriva a sorpresa per Xiaomi Mi 8 Lite in Cina, MIUI 11 in distribuzione

Xiaomi ha appena fatto una bella sorpresa agli utenti cinesi possessori di Mi 8 Lite, avviando la distribuzione della MIUI 11 basata su Android 10.

Si tratta dunque di un vero e proprio major update, come potete vedere anche dall’esempio riportato nella galleria a fine articolo, che introduce tutte le novità dell’ultimissima versione del robottino verde, tra cui troviamo il tema scuro a livello di sistema ed il rinnovamento dell’interfaccia utente della MIUI 11 che abbiamo visto in questo articolo.

Al momento non è chiaro se l’aggiornamento riguardi il canale stabile o beta della MIUI 11 per Xiaomi Mi 8 Lite. Vi faremo sapere se il rollout dovesse essere esteso anche al ramo Global.

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Sony Xperia 3: rivelate le possibili specifiche tecniche

Un nuovo dispositivo Sony, probabilmente Xperia 3, è recentemente apparso su Geekbench, insieme alle specifiche tecniche. La compagnia non sta riscontrando molto successo nel mondo degli smartphone: sia Xperia 1 che il successore hanno deluso non poco gli appassionati. Sony, proprio per questo motivo, starebbe pensando addirittura di chiudere la divisione mobile.

Sony Xperia 3 potrebbe essere un ennesimo tentativo per conquistare i consumatori. Il brand potrebbe quindi proporre qualcosa di molto interessante. Un dispositivo, riconosciuto con il codice “PM-1310”, è recentemente apparso in un sito benchmark. Sotto la scocca del device troveremo quindi il processore Snapdragon 865, accompagnato da 12 GB di RAM. Delle specifiche davvero molto interessanti, che potrebbero senz’altro far puntare i riflettori della stampa proprio su questo prossimo prodotto.

Dovrebbero essere almeno quattro le varianti disponibili e il più potente dovrebbe avere il 5G e lo schermo QHD. Alcune indiscrezioni ci fanno pensare che questo nuovo dispositivo potrebbe avere ben 6 fotocamere, forse da 48, 20, 16, 12 e 8 MP, e un sensore ToF.

Per il momento, Sony non ha ancora confermato o smentito nulla. Non ci resta quindi che attendere per conoscere tutte le altre informazioni.

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