Recensione HONOR 20 – È davvero difficile parlare di HONOR 20senza citare la diatriba che coinvolge Huawei e gli USA (e anche Google), ma visto che non sappiamo come questa vicenda si concluderà cercheremo di basare le nostre valutazioni solo sulle qualità o sulle mancanze di questo device, che risulta “il classico HONOR”, nel bene e nel male.
Unboxing di HONOR 20
Abbiamo ricevuto il modello riservato ai giornalisti, quindi con una dotazione che potrebbe essere parziale: all’interno della scatola infatti c’è solo il caricabatterie, il cavo USB-C ed un adattatore per cuffie.
Video recensione di HONOR 20
Design & Ergonomia
HONOR 20 fin dal primo momento regala delle sensazioni da top di gamma: costruito molto bene, i materiali sono di primissima qualità grazie al mix di vetro e metallo ben assemblati. Le dimensioni sono apprezzabili, la sensazione è quella di avere uno smartphone non enorme ma nemmeno compatto, probabilmente il giusto compromesso. Al contrario è davvero molto scivoloso, quindi attenzione a dove lo poggiate.
L’impatto estetico poi è notevole, non tanto per quanto riguarda linee e design ma per la colorazione ed il display che copre gran parte della superficie anteriore. HONOR ci ha abituato a colorazioni uniche e sgargianti, e questo HONOR 20 non tradisce questa tradizione: questo modello blu è davvero molto bello, con dei riflessi molto particolari e più “in profondità” rispetto alla normalità, difficile da far capire in foto o in video ma che di persona è piaciuto a chiunque lo abbia visto.
Come dicevamo, di forte impatto anche il display: un pannello da 6,26″ IPS FHD+ con risoluzione di 2360 x 1080 pixel e supporto all’HDR con un minuscolo foro in alto a sinistra per la fotocamera frontale. Si tratta di un buon pannello, un ottimo IPS con colori anche piuttosto carichi, ma che confrontato a proposte OLED/AMOLED non può tenere il passo. La luminosità è alta ma non altissima, sotto il sole estivo in certe schermate fatica nonostante renda i colori più carichi in questa situazione estrema. Al contrario il sensore di luminosità risponde molto bene ai cambi di situazione.
Funzionalità
A bordo troviamo Android 9 Pie con Magic UI 2.1.0, una versione appena rivista della EMUI. Il software è veloce e completo ma come al solito risulta un po’ troppo carico, confusionario e poco accattivante a livello estetico (anche se almeno per il launcher si risolve semplicemente, come abbiamo fatto noi, installandone uno alternativo dal Play Store).
Non mancano il Bluetooth 5.0, il Wi-Fi dual band, l’NFC ed anche un piccolo LED di notifica, ma allo stesso tempo ci sono alcune mancanze che giustificano il posizionamento nella fascia media: non è impermeabile, non ha l’espansione di memoria tramite microSD, non ha la ricarica wireless, la USB-C sul fondo è solo 2.0 (quindi non video), manca il jack da 3,5 mm e l’audio è solo mono. Tanti piccoli aspetti che da soli non sarebbero stati importanti ma che nel complesso iniziano ad avere un loro peso.
C’è poi un mistero: sulla carta questo HONOR 20 dovrebbe dotarsi dell’IR Blaster. C’è anche il “puntino nero” sul lato superiore del dispositivo, ma non c’è alcuna app di gestione preinstallata e tutte le app installate compatibili con questa tecnologia non individuano il sensore, così come le app per controllare hardware e sensori. Probabilmente il nostro modello non ne è dotato, ma non possiamo nemmeno escludere che il modello in vendita lo abbia.
Merita una menzione il comodissimo sensore di impronte digitali posto sul lato del dispositivo ed integrato nel tasto power, decisamente affidabile oltre ad essere uno dei più veloci del panorama, basta davvero sfiorarlo e lui riconosce in un millisecondo. Peccato che non implementi alcun tipo di gesture, nemmeno quella per abbassare la tendina delle notifiche.
Presente lo sblocco facciale, anche questo molto veloce, ma solo 2D e non funziona con poca luce. Infatti lo schermo si può risvegliare semplicemente alzando il dispositivo, e quindi lo sblocco col volto è immediato, ma non col doppio tocco. Anche in questo caso, peccato.
Prestazioni
HONOR 20 sembra proprio un top di gamma soprattutto guardando la scheda tecnica: monta infatti un processore Kirin 980 a 7 nm (lo stesso di Huawei P30 Pro), 6 GB di RAM, 128 GB di memoria interna e una batteria da 3750 mAh.
Le prestazioni infatti sono di altissimo livello: nessun problema in quanto a velocità, reattività, potenza e multitasking. Tutto gira senza problemi, anche i giochi più pesanti si avviano velocemente e non presentano rallentamenti o lag di alcun tipo.
Fotocamera
HONOR 20 monta 4 sensori sulla parte posteriore: il sensore principale è da 48 megapixel f/1.8, in più troviamo un sensore grandangolare da 16 megapixel f/2.2, un sensore da 2 megapixel super macro e un altro sensore da 2 megapixel dedicato al rilevamento della profondità. Anteriormente invece troviamo una 32 megapixel f/2.0.
Senza girarci attorno, il sensore il profondità è (quasi) inutile, o almeno poteva essere implementata la stessa funzione in un sensore tele; inoltre il sensore super macro, la novità di questi HONOR, è (quasi) inutile per due motivi: il primo è la risoluzione davvero infima, la seconda è il fuoco fisso a distanza di 4 cm, il che significa che centrare il fuoco è molto difficile.
I due sensori principali invece sono di ottima qualità, un gradino sotto i top di gamma ma validi praticamente in ogni situazione. Gli scatti sono belli di giorno, bilanciati e definiti anche a 12 megapixel (grazie al famoso pixel binning). Attivando la modalità intelligenza artificiale avremo quasi sempre un bel po’ di saturazione in più, ma il risultato finale sarà molto simile. La grandangolare poi è la migliore tra i “non top di gamma”, con un leggero effetto fisheye ai bordi ma nitida anche agli estremi. Di notte c’è il classico calo, con dettagli meno netti e più rumore, ma la modalità notte viene in nostro soccorso migliorando notevolmente gli scatti, anche se resta un po’ di rumore in certe situazioni. Ottimi i selfie, con tanti dettagli ed una resa sempre soddisfacente.
Per quanto riguarda i video HONOR 20 registra alla massima risoluzione 4K a 30 fps, assente la stabilizzazione ottica ma quella digitale funziona molto bene di giorno, un pochino meno di notte. Le clip sono ottime, definite e con una buona resa generale, anche qui siamo dietro ai migliori sul mercato ma c’è poco di cui lamentarsi.
Batteria & Autonomia
Come detto poco sopra, questo HONOR 20 monta una batteria da 3750 mAh, abbastanza capiente ma che non stupisce come altri recenti modelli che superano i 4000 fino ad arrivare ai 5000 mAh. Qui però l’ottimizzazione fa la differenza, con il Kirin 980 che si dimostra poco “assetato” e – anche a causa di una gestione delle app in background un po’ aggressiva – permette di fare tra le 7 e le 8 ore di schermo acceso, a seconda che si sia in 4G o sotto rete Wi-Fi. Per scaricarlo in una giornata ci si deve proprio impegnare, mentre con un utilizzo blando le due giornate sono alla portata. Non manca ovviamente la ricarica rapida.
In conclusione
HONOR 20 è un ottimo medio di gamma, proposto a 499 euro, con tanti punti di forza e sì, alcune mancanze, ma se costa meno della metà dei top un motivo ci sarà. L’unico aspetto fondamentale che necessita di un netto miglioramento è il software, che da troppo tempo è fermo e dopo un po’ è quasi stancante ripeterlo. Il comparto fotografico invece è di livello superiore alla media, seppur faccia storcere il naso avere 4 sensori e utilizzarne con soddisfazione solo la metà.
Questo device dimostra come il brand ci sappia fare in questa fascia di prezzo, ma il problema è la concorrenza: i competitor sono ASUS ZenFone 6, Xiaomi Mi 9 e l’ormai deprezzatissimo Samsung Galaxy S10e. I punti di forza sono i “fondamentali”: bello, veloce, in grado di ottimi scatti e con tanta autonomia, può soddisfare chiunque, tranne forse i più esigenti, coloro che guardano i dettagli (o anche le news…).