Apple afferma che gli iPhone 12 sono in grado di resistere in acqua fino a 6 metri e per un massimo di 30 minuti. CNET ha eseguito un test estremo per scoprire fin dove può arrivare il nuovo iPhone.
CNET ha raggiunto il Lago Tahoe e ha posizionato l’iPhone sulla parte frontale di un drone subacqueo, così da scoprire la reale resistenza del dispositivo all’acqua.
Dopo 30 minuti a 6 metri di profondità e 11 gradi Celsius, l’iPhone 12 continuava a funzionare senza problemi, anche se lo speaker ha iniziato a suonare in modo ovattato rispetto a prima. Touchscree e fotocamera hanno continuato a funzionare perfettamente.
Il secondo test si è spinto oltre: 20 metri a 10 gradi Celsius. Anche in questo caso, l’iPhone funzionava correttamente, fotocamere e tasti compresi.
Dopo circa 72 dal test, sulle fotocamere posteriori e anteriori è comparso un piccolo appannamento, segno che un po’ di acqua è entrata nel dispositivo. Dopo qualche ora, l’iPhone ha iniziatmo a mostrare un prompt di diagnostica sullo schermo, senza possibilità di uscire da questa modalità.
Il test ha confermato che l’iPhone 12 può resistere anche ad elevate profondità e che soddisfa senza dubbio lo standard IP68. Ovviamente, come qualsiasi dispositivo elettronico, ci sono dei limiti alla quantità di acqua che può sopportare.
TCL 20 5G è ufficiale: dopo le anticipazioni dei giorni scorsi l'azienda ha sollevato il sipario sullo smartphone, confermando che sarà disponibile nel mercato italiano a dicembre.
La commercializzazione sarà portata avanti in collaborazione con gli operatori TIM e Vodafone, e prima del debutto nel mercato internazionale fissato a gennaio per il CES 2021. TCL pone l'accento sulla connettività 5G che rappresenta uno dei tratti distintivi dello smartphone.
La piattaforma hardware è basata sul SoC Qualcomm Snapdragon 690, abbinato a 6GB di RAM e 128GB di memoria di archiviazione espandibile. Il display ha una diagonale da 6,67" con risoluzione FHD+ e tecnologia NXTVISION, una soluzione proprietaria di TCL per garantire un'accurata riproduzione dei colori e un buon livello di contrasto e di leggibilità sotto la luce del sole. Il comparto fotocamera comprende il modulo posteriore triplo con sensore principale da 48MP e uno dedicato agli scatti grandangolari (ottica con angolo di visione di 118 gradi). Completa il quadro la batteria da 4.500 mAh.
La componentistica è racchiusa in una scocca con finitura opaca e vetro posteriore 3D, disponibile nelle colorazioni Streamer Gray e Ocean Blue. La disponibilità è fissata per l'inizio di dicembre nei punti vendita di TIM e Vodafone, mentre il prezzo è pari a 299 euro.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Nota: TCL ha condiviso per il momento una scheda tecnica incompleta. Le caratteristiche riportate di seguito sono ufficiali, salvo diversa indicazione.
Display: 6,67", FHD+, tecnologia NXTVISION, certificazione HDR10
SoC: Snapdragon 690 5G
Memoria: 6GB di RAM, 128GB di storage (espandibili)
Fotocamera: posteriore tripla: sensore principale da 48MP
sensore da 8MP (da confermare) abbinato all'ottica con angolo di visione di 118 gradi
sensore da 2MP (da confermare) con ottica macro
supporto registrazione video in 4K, video stabilizzati con tecnologia Gyro EIS
anteriore da 8MP (da confermare) inserita nel display forato
Batteria: 4.500 mAh
Altro: tasto Google Assistant, sensore di impronte laterale, connettività Bluetooth Qualcomm AptX
Dopo i rumor e le anticipazioni dei giorni scorsi, Motorola ha finalmente annunciato Moto E7, smartphone da 6,5 pollici che va ad affiancarsi alla variante Plus lanciata sul mercato da Lenovo a metà settembre.
Ed è proprio dal fratello maggiore che E7 eredita parte delle caratteristiche tecniche, a partire dalla fotocamera principale da 48MP con tecnologia Quad Pixel, capace di restituire scatti di qualità anche in condizioni di scarsa luminosità. In aiuto viene anche la modalità Night Vision, dedicata espressamente alle foto notturne, mentre la fotocamera Macro Vision permette di immortalare soggetti da vicino anche di piccole dimensioni.
Sotto la scocca è presente il processore MediaTek Helio G25, affiancato da 2GB di RAM e 32GB di memoria interna espandibile. Il display è un Max Vision da 6,5" con risoluzione HD+ con rapporto 20:9, ideale per la visualizzazione dei contenuti multimediali. La batteria da 4.000mAh offre una autonomia dichiarata che raggiunge le 36 ore di utilizzo: ciò è reso possibile anche grazie alla tecnologia HyperEngine per un corretto equilibrio tra prestazioni e consumo energetico. É prevista anche la ricarica rapida a 10W.
SPECIFICHE TECNICHE
display: IPS TFT LCD6,5" Max Vision HD+, 20:9, 269ppi
processore: MediaTek Helio G25
memoria: 2GB di RAM
32GB interna espandibile fino a 512GB tramite microSD
SIM: dual ibrida
fotocamera anteriore: 5MP, f/2,2, 1,12um
fotocamere posteriori: 48MP Quad Pixel (4-in-1 per risoluzione effettiva di 12MP), f/1,7, 1,6um
2MP Macro Vision, f/2,4, 1,75um
video: fino a FHD @30fps
Radio FM: sì
audio: 1 speaker, 1 microfono
batteria: 4.000mAh con autonomia fino a 36 ore
tecnologia HyperEngine
connettività: 4G, WiFi, Bluetooth 5.0, jack da 3,5mm, NO NFC, USB-C, GPS, Glonass, Galileo
sensore delle impronte digitali: posteriore integrato nel logo Motorola
Google Assistant: tasto dedicato laterale
OS: Android 10
dimensioni e peso: 164,93x75,73x8,89mm
180 grammi
Moto e7 sarà disponibile da dicembre nella colorazione Mineral Gray a 139,99 euro.
Sony Xperia 1 II ci è piaciuto molto quando lo abbiamo provato lo scorso mese di agosto. Uno smartphone completo, con un display 4K magistrale e gestito perfettamente, e due modalità "Pro" per lo scatto di fotografie e la ripresa di video. Il tutto contornato da un hardware potente e un software sobrio ed essenziale, ma al contempo completo e molto preciso. Fra i difetti il prezzo e il fatto che si tratta di uno smartphone pensato per utenti molto esigenti e soprattutto preparati. Non tutti sono in grado di capirne i punti di forza. La soluzione potrebbe essere Sony Xperia 5 II, che oseremmo definire la versione "consumer" del top di gamma giapponese. In questo caso la parola d'ordine non è solo "creatività", ma anche "velocità". Lo abbiamo provato e vi raccontiamo le nostre impressioni su questo device.
Specifiche tecniche
Sony Xperia 5 II punta tutto sulla velocità grazie allo Snapdragon 865, ma non solo. Lo smartphone giapponese implementa un display da 120Hz, laddove il fratello maggiore si ferma a 60Hz, adottando anch'esso un display da 21:9 come aspect-ratio. Rimane quindi il form factor "allungato" tipico dei flagship Sony, caratteristica che consente un design ergonomico ed elegante, ma che non a tutti potrebbe piacere. Su Xperia 5 II (si legge anche qui Mark Due) troviamo una diagonale da 6,1" (quindi più piccola rispetto ai 6,5" di Xperia 1 II), il supporto alla risoluzione Full HD+ (2520x1080 ) e la compatibilità con lo standard HDR.
Sony definisce il pannello integrato come OLED CinemaWide configurabile in due modalità: Standard e Creator, pensata per la massima precisione cromatica in base allo standard di riferimento usato dal media in riproduzione. L'elevata frequenza di aggiornamento è invece pensata chiaramente per gli amanti dei giochi e il touch sampling rate è di 240Hz, con Sony che promette un'esperienza di gioco ai massimi livelli con i Tripla A per Android.
Questo anche grazie all'hardware integrato: Sony Xperia 5 II utilizza come già detto lo Snapdragon 865 5G (come Xperia 1 II) con supporto alle reti sub-6GHz (niente mmWave, al solito). Lato memorie troviamo inoltre 8GB di RAM e due tagli di storage espandibile: 128 e 256GB. La batteria è da 4.000mAh e può essere caricata del 50% in circa 30 minuti con il caricabatterie PD in dotazione (21W). Si tratta di un bel balzo in avanti rispetto a Xperia 5 (che aveva una batteria da 3140mAh), soprattutto considerando che le dimensioni rimangono quasi inalterate.
Tornando al gaming, abbiamo anche ottimizzazioni software, come la Competition Mode (consente di rilasciare la RAM utilizzata dal sistema in quel momento, nascondere tutte le notifiche, disabilitare la luminosità adattiva e disattivare i tasti dello smartphone durante il gaming) e l'opzione Heat Suppression Power Control, che riduce ai minimi termini il throttling durante i gameplay mentre lo smartphone è in carica, in modo da mantenere sempre elevate le prestazioni di gioco.
Lo smartphone consente inoltre di bloccare i tocchi in alcune parti dello schermo non utili ai fini del gameplay, registrare e condividere gli screenshot di gioco con una raffica a 20fps, ed è presente anche un mixer audio per registrare audio del gioco e voce con volumi differenti. Sony può inoltre sfruttare la propria presenza nel settore gaming proponendo la piena compatibilità con il controller Sony DualShock 4 di PlayStation 4, e lo smartphone può essere agganciato sul joypad con un supporto dedicato.
In questo modo il giocatore può sfruttare il sistema audio stereo a doppio speaker, curatissimo come su ogni dispositivo di fascia alta del produttore giapponese. Il jack audio da 3.5mm è presente e offre, attraverso un routing dedicato per il segnale, lo stereo crosstalk più basso della categoria. Sono supportati inoltre gli standard Hi-Res Audio, Hi-Res Audio Wireless e LDAC, e DSEE Ultimate per trasformare in alta risoluzione le sorgenti di qualità più bassa (fra cui quelle in streaming). Non mancano il Dolby Atmos e il 360 Reality Audio con decoder hardware integrato.
Tre le fotocamere al posteriore, disposte in un modulo verticale e, come su Xperia 1 II, sfruttano tutti sensori da 12MP. Il principale ha una lunghezza focale equivalente di 24mm e un obiettivo stabilizzato OIS con apertura f/1.7. Viene abbinato a un ultra grandangolo da 16mm con apertura f/2.6 e un tele da 70mm con apertura f/2.4, anch'esso con stabilizzazione ottica OIS. Le fotocamere utilizzano lenti Zeiss e possono calcolare esposizione e messa a fuoco 60 volte al secondo, con supporto a una raffica da massimo 20fps.
Sony Xperia 5 II ha dei numeri molto interessanti da mostrare come ad esempio le dimensioni del sensore Exmor RS del modulo principale, da 1/1,7" e molto più grande rispetto a quello del predecessore (1/2,6"). Questo, insieme al processore BionzX for mobile integrato e a una modalità migliorata di scatto in RAW+JPG, dovrebbe condurre a fotografie più luminose e con meno rumore. I singoli pixel del sensore sono grandi 1,8μm (su Xperia 5 erano di 0,8μm), con Sony Xperia 5 II che impiega solo 10ms dall'esecuzione dello scatto al salvataggio della foto.
Non manca il supporto delle app "Foto Pro" e "Cinema Pro", pensate per gli utenti più esigenti. Lo smarpthone può registrare in 4K anche a 120fps in slow-motion con HDR, con le app che consentono di impostare manualmente qualsiasi impostazione Fra le caratteristiche degne di nota abbiamo, inoltre, un pulsante di scatto dedicato, e un tasto per lanciare l'Assistente Google. Android 10 è preinstallato nativamente.
Sony Xperia 5 II: prezzi e dotazione
Xperia 5 II è disponibile in Italia in nero, blu e grigio e il prezzo è decisamente più interessante rispetto al fratellone maggiore: 899€. E' abbastanza scarna la dotazione originale, visto che prevede solo caricabatterie e cavo, tuttavia chi compra lo smartphone entro il 30 novembre 2020 ottiene in bundle i Sony WF-1000XM3, auricolari true wireless con cancellazione del rumore di tipo attiva dalle ottime qualità audio.
Sony Xperia 5 II: 899,00 €
Considerando le caratteristiche tecniche di questo dispositivo e l'attenzione per i dettagli, oltre al design sobrio e di assoluta qualità, riteniamo l'esborso richiesto da Sony estremamente concorrenziale. L'acquisto può essere effettuato attraverso l'e-store ufficiale.
Software ed esperienza d'uso
L'esperienza di Sony Xperia 5 II ricorda molto da vicino quella di Xperia 1 II, quindi anche qui ci troviamo con una resa da top di gamma, priva di lag, impuntamenti o attese senza motivo. Qui il tutto viene impreziosito con la possibilità di attivare la frequenza di aggiornamento a 120Hz che consente di avere animazioni più fluide e in generale un'esperienza più piacevole? A che costo? Durante le nostre prove abbiamo rilevato un consumo energetico leggermente superiore, ma non un impatto così sensibile. La giornata la si riesce a portare a termine senza problemi sia a 60Hz sia a 120Hz.
Lo smartphone giapponese è veloce e reattivo e aiuta la versione di Android poco personalizzata. Poche le funzioni aggiuntive, come ad esempio la barra laterale integrata nativamente sul sistema operativo: rispetto alle prime implementazioni sugli smartphone Sony precedenti adesso si fa molta meno fatica ad attivarla, tuttavia non ne sentiremmo la mancanza se venisse eliminata del tutto. Questa serve per consentire all'utente di impartire le azioni più frequenti con una sola mano: si accede con un doppio tap sui bordi del display, ma si fa probabilmente meno tempo a cercare le funzioni o le app desiderate sulla Home o nei comandi rapidi tipici di Android.
Lo smartphone implementa anche una funzione "Game enhancer", che è stata tradotta in italiano con "Potenziatore gioco": serve per inibire le notifiche, per cercare online suggerimenti sul gameplay dei vari titoli, o anche per registrare le sessioni di gioco in modo da condividerle con amici e contatti. Lato gaming Sony Xperia 5 II offre anche il supporto al DualShock 4 di Sony, che può essere così utilizzato per giocare con i titoli Android.
Sono poche le app preinstallate sul dispositivo, così come le Impostazioni non presentano grandi possibilità di personalizzazione (il che non è necessariamente un male). L'utente però può scendere nel dettaglio con le impostazioni del display, mentre tutta l'esperienza di creazione multimediale si basa sulle due app preinstallate, Cinema Pro e Foto Pro, di cui parleremo nel capitolo dedicato alla fotocamera.
Ottima l'ergonomia anche grazie al peso di soli 163 grammi, mentre il sensore di impronte laterale è facilmente raggiungibile e permette di sbloccare lo smartphone in un istante. Le cornici sopra e sotto rispetto al display sono abbastanza evidenti rispetto alla moda "frame-less" del momento, tuttavia a nostro avviso non rappresentano un problema. Esteticamente Xperia 5 II, proprio come il suo fratello maggiore, è uno dei device più riusciti del 2020.
I 21:9 aiutano chiaramente a rendere lo smartphone utilizzabile in ogni momento, tuttavia - nonostante le funzioni integrate - è abbastanza scomodo l'uso con una sola mano (cosa ormai vera per quasi tutti gli smartphone in commercio). Il formato allungato sulla carta può dare soddisfazioni, ma è da tenere sempre ben in mente che la stragrande maggioranza delle app di Google Play Store è pensata per i formati più consueti.
Piccola considerazione più tecnica: i 21:9 del display possono rappresentare fin troppo spesso un compromesso nella fruizione di contenuti multimediali, soprattutto online dove sono presentati nella stragrande maggioranza dei casi in 16:9. Fanno eccezione i film in formato panoramico, ma anche in questo caso il formato esatto è di 2,39:1 (il CinemaScope è invece in 2.35:1). Quello di Xperia 5 II può essere approssimato in 2,37:1 quindi è praticamente impossibile vedere un contenuto senza bande nere, più o meno grandi, o tagliare una porzione dell'immagine.
I 21:9 non sono comodi neanche nella fotografia, quindi possono essere giustificati prevalentemente con la creazione di contenuti on device attraverso le app dedicate e la visualizzazione degli stessi.
Xperia 5 II è dotato poi della tecnologia Dolby Atmos sia in cuffia sia nell'ascolto con gli altoparlanti integrati. Attivando la funzione il suono guadagna volume, dettaglio e spazialità, anche e soprattutto quando si ascolta attraverso i due altoparlanti stereo integrati a orientamento frontale. Per gli amanti delle cuffie fa il grande ritorno il jack da 3.5mm, assente sul predecessore. Da segnalare, infine, un motore per la vibrazione "old style", che restituisce un effetto non molto gradevole al tatto.
Analisi tecnica
Xperia 5 II utilizza lo stesso processore Qualcomm Snapdragon 865 che troviamo su Xperia 1 II, un processore non più recentissimo ma comunque estremamente valido, rappresentando ad oggi una delle migliori soluzioni per device Android (trovate qui un nostro approfondimento). La parte relativa alla CPU offre una frequenza operativa massima di 2,84GHz per il core principale, mentre abbiamo altri due cluster, sempre con core Kryo 585, da tre e quattro core a frequenze più basse. La GPU è una Adreno 650, mentre lato memorie abbiamo RAM LPDDR5 per le RAM (8GB) e chip UFS 3.0 per lo storage. Lato archiviazione sono due le versioni in vendita, una da 128GB e l'altra - come il top di gamma - da 256GB, entrambe con possibilità di espansione via microSD da acquistare separatamente.
Le prestazioni offerte dallo smartphone Sony sono in assoluto elevatissime, anche se dai benchmark è possibile dedurre una gestione leggermente conservativa soprattutto della sezione grafica, proprio come avveniva con Xperia 1 II. Durante le nostre prove lo smartphone non ha dato segnali di surriscaldamento eccessivo, diventando al massimo tiepido durante sessioni onerose sul piano computazionale.
Benchmark
Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.
Display
Sony Xperia 5 II utilizza un pannello più "normale" rispetto a Xperia 1 II, ma comunque valido anche sul fronte della definizione. Di fatto nell'uso pratico non ci sono poi grandissime differenze fra i 4K del top di gamma e il Full HD+ di questo dispositivo (pari a 2520x1080 pixel), mentre sono più evidenti i 120Hz che può sfoderare Xperia 5 II. La gestione della frequenza di aggiornamento spetta al software, che stabilisce su quali app mantenere il valore massimo e su quali invece conviene ripiegare sui 60Hz. Il sampling rate del touch è di 240Hz, e di fatto è decisamente reattivo con l'animazione dello scrolling che segue alla perfezione il movimento del dito.
Come avviene su tutti i top di gamma Sony, il pannello può essere gestito in maniera capillare attraverso le impostazioni integrate "di serie", con comandi semplici da capire soprattutto per gli utenti più tecnici. Ad esempio si può modificare il Bilanciamento del bianco scegliendo fra tre preset (caldo, medio, freddo), oppure personalizzando le tre componenti primarie via tre slider separati o scegliendo la temperatura preferita per il bianco anche sulla base dei vari standard (D50, D55, D61, D65, fino a D93).
La gestione dei contenuti in riproduzione ricorda quella presente sugli iPhone di Apple: lo smartphone estende o meno il gamut di colori in base al profilo colore del contenuto visualizzato. Due modalità sono configurabili dall'utente: Creazione, che punta a fornire una riproduzione che sia il più fedele possibile; Standard, che invece blocca l'estensione cromatica "per effetti di colore più luminosi e intensi". Entrambe fanno comunque riferimento al colore profilo del file in riproduzione, con Creazione che cerca di essere più vicina possibile al riferimento (sia esso, ad esempio, DCI-P3 o sRGB, estendendo o meno il triangolo di gamut coperto); mentre Standard punta a fornire colori più saturi andando anche oltre il DCI-P3 o l'sRGB, con un triangolo di gamut che è sempre leggermente più esteso rispetto al riferimento.
Con la Modalità standard si può scegliere se abilitare la Modalità Creazione in maniera dinamica all'apertura di determinate app (in modo da avere l'effetto "wow" della Modalità Standard con alcune, e la precisione cromatica della Modalità Creazione con altre), o ancora abilitare il Miglioramento immagine video che sfrutta la tecnologia integrata X1 for mobile, in modo da trasformare in HDR anche i contenuti con encoding SDR.
Analisi Display
La luminanza massima del display è di 778 cd/m² con un APL del 15% su contenuti HDR, 645 cd/m² con contenuti SDR, sufficienti ma non tantissimi ad esempio sotto la luce del sole. Il rapporto di contrasto è ottimale, grazie alla presenza di un OLED che può spegnere i pixel per "riprodurre" il nero, e anche sul piano cromatico ci troviamo di fronte a valori eccellenti. Il display di Sony Xperia 5 II è, in questo ambito, fra i migliori dell'intera categoria.
L'analisi della fedeltà dei colori primari e complementari a saturazione massima mostra come la modalità Creazione sia più precisa in tutti i casi anche senza calibrazione manuale rispetto alla modalità Standard. Xperia 5 II, come già detto, restringe il gamut di riproduzione in presenza di contenuti SDR, mentre all'attivazione di materiale con contenuti salvati con profili più estesi o HDR porta la saturazione massima delle varie componenti del colore fino allo standard DCI-P3. Sia in SDR che in HDR ci ritroviamo con una temperatura colore vicina al riferimento, con un punto di bianco solo leggermente traslato verso tonalità fredde. La calibrazione manuale è comunque semplicissima, anche scegliendo un preset più caldo fra i tantissimi disponibili di base nelle Impostazioni del device.
La fedeltà cromatica è ottima in modalità Creazione, sia con contenuti in SDR (DeltaE = 3,7, buono) che in HDR (DeltaE = 2,4, eccellente). Molto corretto anche il gamma (a parte qualche piccola imprecisione nelle alte luci in SDR), nella Modalità Creazione, sia con contenuti in SDR che in HDR. Nel primo caso abbiamo un gamma medio di circa 2.3 (il valore di riferimento è 2.4), con un andamento lineare su tutti i livelli di bianco. Ancora meglio il comportamento con contenuti in HDR, dove viene seguito il riferimento fino a un livello di bianco del 75%, quando si inizia a manifestare il clipping che ferma la luminanza massima dal 75% in poi a un valore di circa 780nit (molto elevato, anche se non ai vertici della categoria).
Autonomia
Display più piccolo e risoluzione inferiore sono un toccasana per l'autonomia operativa di Xperia 5 II rispetto a Xperia 1 II. Le differenze non sono eclatanti, ma certamente ci sono rispetto al flagship, mentre la situazione appare più equilibrata quando si attivano i 120Hz. Nel nostro test (che abbiamo realizzato a 60Hz), abbiamo ottenuto un risultato decisamente dignitoso per Sony Xperia 5 II, nella media della categoria: 810 minuti, oltre un'ora in più rispetto al fratellone maggiore.
Il test è stato realizzato eseguendo uno script automatizzato che simula l'interazione umana con diverse pagine web, dopo aver impostato la luminosità del display al valore di 200 nit. Ecco i raffronti con altri smartphone rilevanti.
Fotocamera
Il comparto fotografico di Sony Xperia 5 II è molto simile a quello del fratello maggiore, con tutti i sensori del modulo posteriore che possono scattare fino a una risoluzione di 12Mpixel. L'unica differenza fra i due modelli sta nell'assenza del modulol ToF 3D per le analisi sulla profondità dei pixel. Tre le modalità di scatto presenti: grandangolare con lunghezza focale di 24mm equivalenti nel formato da 35mm, con un'apertura di f/1.7; ultra grandangolare con lunghezza focale di 16mm; e infine tele da 70mm equivalenti.
Sia il sensore principale sia il tele sono stabilizzati otticamente, caratteristica che può essere sfruttata sia in foto che in video. È molto interessante, infatti, la possibilità di sfruttare tutti i moduli, anche lo zoom ottico e l'ultra grandangolo, per la registrazione di video passando dinamicamente da uno all'altro. Tutti i moduli possono poi scattare anche in modalità RAW.
Sony Xperia 5 II, caratteristiche della fotocamera
Standard Sensore da 12 MP
Obiettivo f/1.7 OIS
Autofocus Dual Pixel
Lunghezza focale 24 mm equivalenti
Ultra-wide Sensore da 12 MP
Obiettivo f/2.4
Autofocus Dual Pixel
Lunghezza focale 16mm equivalenti
Zoom 3x Sensore da 12 MP
Obiettivo f/2.4 OIS
Autofocus PDAF
Lunghezza focale 70mm equivalenti
Video 4K Ultra HD HDR @ 120 fps
Oltre a Cinema Pro, l'applicazione dedicata alla registrazione di video in manuale che avevamo già visto con la precedente generazione, sau Xperia 5 II è installata nativamente anche Photo Pro, che funziona in maniera simile alla prima ma è dedicata allo scatto di fotografie. Diversi smartphone consentono di impostare manualmente valori come esposizione, messa a fuoco o bilanciamento del bianco, e sono una miriade le applicazioni su App Store o Google Play Store che consentono di ottenere un controllo completamente manuale nello scatto di foto e registrazione di video.
L'implementazione di Sony Xperia 5 II è nativa, però, e consente un approccio più affidabile nell'impostazione delle varie modalità. Rispetto a Cinema Pro, però, Photo Pro non aggiunge molto all'esperienza d'uso dello smartphone. Se da una parte è vero che porta l'interfaccia delle fotocamere digitali Sony sullo smartphone, dall'altra è anche vero che quelle interfacce sono nate e progettate su dispositivi molto diversi. Insomma, sono più efficaci e semplici da usare le interfacce standard punta e clicca, per molti versi, e la capacità di impostare manualmente la messa a fuoco su smartphone può aiutare solo in casi molto particolari.
L'interfaccia di Photo Pro consente di impostare diverse modalità di scatto attraverso una ghiera, come sulle fotocamere digitali, fra AUTO, P (Program), S (priorità di tempi) ed M (completamente manuale). È possibile poi accedere a un menu dove impostare in maniera più intuitiva per l'utente inesperto le varie impostazioni o attivare livella e istogramma. L'utente può scegliere di usare i tre moduli diversi per lo scatto e accedere a una barra che offre tutte le impostazioni di scatto prescelte, fra tempo di esposizione, apertura di diaframma, esposizione e ISO. Sulla parte destra della schermata è inoltre presente un pannello per l'accesso rapido a tutte le funzioni.
Si tratta di un approccio professionale alla fotografia, che su uno smartphone stona un po' soprattutto perché spesso si predilige il punta e scatta, o comunque interfacce semplificate che mettono in primo piano le caratteristiche dei sensori e degli obiettivi tipici degli smartphone.
Più utile a nostro avviso la "vecchia" Cinema Pro, che adesso consente di registrare anche a 120fps alla risoluzione 4K (su Xperia 1 II ci fermavamo a 60fps) e di impostare manualmente e con un'interfaccia dedicata tutte le opzioni di registrazione. Più utile su un video la possibilità di bloccare il bilanciamento del bianco, di fermare la messa a fuoco automatica impostandola su diverse modalità, e di scegliere un otturatore. Anche qui si possono fare comunque le stesse considerazioni: difficilmente si usa uno smartphone con finalità professionali, con i video registrati con il dispositivo mobile che servono principalmente per una condivisione rapida.
In caso contrario, qualora vi trovaste spesso a registrare video complessi con il vostro smartphone da montare successivamente al computer o con app dedicate, l'app Cinema Pro può garantire risultati decisamente interessanti semplificando la post-produzione e il montaggio stesso, seppur con tutti i limiti dei sensori e degli obiettivi installati sullo smartphone.
Esempi di scatto Sony Xperia 5 II
La fotocamera di Sony Xperia 5 II offre scatti di buona qualità in tutte le condizioni, con lo zoom da 70mm che riesce a offrire un ottimo dettaglio anche in condizioni di luce intermedie, in spazi interni. Lo smartphone riesce ad essere molto incisivo anche negli scatti più difficili, grazie all'attivazione (automatica) di una modalità a lunga esposizione con merging di più scatti per ottenere un'unica foto ricca di dettaglio e con colori fedeli al vero. Anche i moduli secondari sono di qualità elevata, con l'ultra grandangolare che riesce a generare un buon livello di dettaglio sotto la luce del sole, senza però eccellere rispetto ad altri prodotti di pari fascia di mercato.
Considerazioni finali
Sony non punta ai volumi di vendita di Samsung o Huawei, tuttavia se tutto dovesse giocarsi sulla qualità del prodotto non avrebbe nulla da invidiare ai due leader del mercato. Sony Xperia 5 II conferma tutte le qualità di Xperia 1 II che avevamo provato con grande soddisfazione, e aggiunge i 120Hz, un form factor più compatto (forse troppo, considerando i 21:9) e un'attenzione ancora maggiore verso la fluidità e la velocità in generale con il supporto dei video in slow-motion a 120fps anche in 4K Ultra HD con HDR.
Xperia 5 II è a nostro avviso il miglior smartphone Sony del 2020, anche in virtù del rapporto qualità prezzo decisamente più elevato rispetto al top di gamma assoluto (che costa 1200€, lo ricordiamo). Rispetto a quest'ultimo manca del supporto alla ricarica inversa, ma è una carenza che difficilmente si fa sentire nell'uso quotidiano (salvo sporadiche urgenze).
E' un ottimo smartphone in assoluto e può essere un ottimo acquisto per chi vuole distinguersi dalla massa. E' infatti uno smartphone per utenti più smaliziati della media: non tutti possono capirne i pregi, e le peculiarità richiedono esperienza nei corrispettivi settori.
Inutile dire che un'app come Cinema Pro o la possibilità di bilanciare i colori del display in base alla temperatura del bianco non sono per tutti, laddove altri competitor macinano numeri enormi facendo in modo che con uno o due tap si ottengano risultati più che soddisfacenti. Il problema è che talvolta i risultati della concorrenza sono molto simili a quelli ottenibili con Xperia 5 II se non addirittura migliori, il tutto con la metà dello sforzo.
OnePlus 9 Pro sembra essere già pronto, o quasi. Le immagini render che apparse online non fanno altro che ritrarre il nuovo smartphone dell'azienda cinese o almeno quello che potrebbe essere il suo aspetto estetico per la prossima generazione. Come sempre le immagini sono frutto di un insieme di immaginazione e fonti non ufficiali messe insieme da OnLeaks ma che di solito hanno sempre portato ad un risultato davvero poco dissimile da quello poi ufficiale.
OnePlus 9 Pro: ecco come potrebbe essere il nuovo top di gamma
In questo caso abbiamo le immagini del nuovo OnePlus 9 Pro ossia la versione top di gamma che con ogni probabilità l'azienda cinese presenterà nei prossimi mesi al posto dell'attuale OnePlus 8 Pro. Cosa cambia rispetto a ora? Al momento sembra veramente poco anche se quello che colpisce immediatamente è la diversa configurazione del comparto fotografico. Il leaker infatti mette in risalto il fatto che OnePlus 9 Pro avrà un comparto fotografico diverso da adesso anche se, come fa notare OnLeaks, è possibile che la versione finale non sia proprio come quella di questi render ma che si possa comunque avvicinare davvero tanto.
Dalla sua, OnePlus 9 Pro, dovrebbe possedere un display non completamente flat ma con una doppia curvatura ai lato proprio come avvenuto con OnePlus 8 Pro. Anche se in queste prime immagini render si nota come la curvatura sia meno importante. Il display dovrebbe essere da 6.7 pollici e sicuramente raggiungerà un refresh rate a 120Hz come fatto già con lo scorso. C'è il foro nella parte alta di sinistra anche se sembra risultare molto piccolo, e chissà se OnePlus riuscirà effettivamente a mantenerlo così insignificante rendendo immersiva il più possibile la visione.
Si vedono gli speaker nella parte bassa ma si vede anche una porta USB-C oltre al classico slider onnipresente delle suonerie: must per OnePlus che nessuno ha mai considerato ma che gli utenti hanno sempre apprezzato moltissimo per la sua facilità nel controllare il volume e le suonerie. Sul retro ecco spuntare un nuovo stile del comparto fotografico con una quadrupla fotocamera: due sensori oltretutto sembrano pronunciarsi in modo importante a livello di spessore e chissà che OnePlus 9 possa far fare il salto generazionale anche da questo punto di vista.
C'è anche un'immagine di OnePlus 9 che viene immaginato in modo molto simile a OnePlus 9 Pro. Stesso stile del comparto fotografico anche se con qualche sensore in meno. Il diplay potrebbe essere di tipo Flat in questo caso e chissà che anche per questa versione, OnePlus, non decida comunque di porre un pannello con refresh rate a 120Hz proprio come la versione 8T presentata da poco. Il resto delle caratteristiche ancora non le conosciamo ma sappiamo che la data prevista di presentazione di questi nuovi dispositivi potrebbe essere Marzo 2021.