Gli smartphone con Windows Phone 8.1 da oggi non riceveranno più aggiornamenti di app e giochi dal Windows Store. Microsoft l'aveva già annunciato quasi un anno fa, e oggi è il giorno designato - non a caso ad appena 24 ore di distanza dalla chiusura dell'anno fiscale della società, che da anni avviene a fine giugno. Due precisazioni importanti:
Il provvedimento riguarda solo Windows Phone, e non Windows 10 Mobile.
Gli sviluppatori possono continuare ad aggiornare le app scritte per Windows Phone (quindi non UWP), ma gli aggiornamenti saranno distribuiti solo su Windows 10 Mobile
Il Windows Store per WP8.1 continuerà a funzionare, nel senso che sarà ancora possibile scaricare app e i giochi
Microsoft aveva anche annunciato che con l'inizio del nuovo anno fiscale avrebbe chiuso definitivamente la sua sezione dello Store per Windows 10 dedicata agli ebook, rendendo la propria raccolta irraggiungibile e rimborsando tutti gli acquisti. In questo caso passeranno ancora alcuni giorni prima della chiusura definitiva.
Recensione OnePlus 7 – OnePlus quest’anno ha stupito tutti presentando due smartphone in contemporanea, il flagship OnePlus 7 Pro che abbiamo già visto nella recensione, e OnePlus 7, una versione rimaneggiata del 6T con qualche piccolo miglioramento sparso.
Fin da subito ci siamo chiesti il senso di presentare due device, di cui il primo un deciso step in avanti, in qualità e prezzo, mentre per OnePlus 7poche novità, design e prezzo identico a quello del predecessore. Dopo averlo provato i nostri dubbi non si sono sciolti e rimane ancora quella sensazione che OnePlus abbia lanciato il modello inferiore per indecisione, forse per non voler azzardare troppo con il 7 Pro, e non scontentare la parte di community poco disposta a spendere oltre 700 Euro.
Ne è uscito un prodotto come sempre ottimo, ma senza quella personalità che aveva da sempre contraddistinto i “flagship killer”.
Unboxing di OnePlus 7
Ritornerà in altri momenti questa considerazione, OnePlus ha tradito stessa rinunciando al motto “Never Settle”, lo ha fatto fin dalla confezione in cui ha inserito il caricabatterie da 20 Watt in luogo del Warp Charger di OnePlus 7 Pro.
Per il resto confezione curata e accessori di buona qualità, cavo rosso in primis e cover in silicone trasparente con angoli rinforzati.
Design & Ergonomia
OnePlus 7 è identico al OnePlus 6T, cambia solo leggermente la parte frontale, in cui è stata inserita una grande griglia per la capsula auricolare, che fungerà anche da secondo speaker per l’audio stereo.
E’ costruito molto bene, in metallo e vetro, resistente all’acqua (anche se non ufficialmente certificato IP) con un design che per quanto sia poco originale riesce ancora a convincere.
Si è tornati al OnePlus 6 per la finitura posteriore, disponibile solo in vetro lucido e non più opaco, peccato.
Consideriamo comunque che il notch a goccia sta pian piano sparendo per lasciare spazio a soluzioni full screen, non a caso il 7 Pro adotta una fotocamera pop up.
Il design non è certamente vecchio, ma con l’arrivo inaspettato di Xiaomi Mi 9T improvvisamente è stato sdoganato un approccio più moderno anche per i device sotto alla fascia premium.
Rispetto al OnePlus 7 Pro l’ergonomia è un’altra vita, più piccolo (157.7 x 74.8 x 8.2 mm) e con un peso “umano” di 182 grammi, è anche meno scivoloso.
A cambiare però è anche il display e questa volta non in meglio, di fatto è lo stesso del predecessore, un buon AMOLED da 6,41 pollici FullHD+ con i semplici 60 Hz.
Si tratta comunque di un pannello di tutto rispetto, ben leggibile sotto il sole e perfettamente personalizzabile grazie alle impostazioni di calibrazione fornite con la OxygenOS.
Funzionalità
OnePlus 7 segue le orme degli smartphone OnePlus, che nel tempo si sono affermati per la grande qualità dell’esperienza di utilizzo.
In questo caso ci si è concentrati sulla multimedialità grazie al doppio speaker che regala una nuova godibilità vedendo film e video in generale, a ciò si aggiunge un lettore di impronte digitali sotto lo schermo ancora migliorato e ora davvero veloce e affidabile.
Nulla di ché invece la vibrazione, che rimane piuttosto lontana da quella di OnePlus 7 Pro, ci tocca quindi smentire le voci su un netto miglioramento del feedback aptico che si erano diffuse dopo la presentazione.
Tutte le qualità di OnePlus 7 sono poi da ricercare nel software, così efficace e ottimizzato da dar l’impressione che lo smartphone si muova con tutti gli ingranaggi ben oliati.
La Oxygen OS è sempre lei, curata graficamente e con alcune aggiunte rispetto alla base del software stock, tra le novità ricordiamo la Zen Mode, una modalità che rende inutilizzabile lo smartphone per 20 minuti, potrete solo chiamare o scattare foto, utile per disintossicarsi ogni tanto dall’uso sconsiderato che facciamo del nostro telefono.`
Presente anche una nuova Gaming Mode che spinge ancor di più le performance e evita i disturbi per il giocatore, e per spingersi ulteriormente in una “bolla” la Fnatic Mode aggiunge una vibrazione dinamica basata su ciò che succede nel gioco e mette in pausa tutti i processi non essenziali per allocare tutte le risorse verso l’esecuzione del gioco.
Con l’ultimo aggiornamento è arrivata la funzione di screen recorder, infine menzioniamo RAM Boost, ovvero un accenno di AI che tramite machine learning gestisce la RAM nel modo migliore possibile per le abitudini di utilizzo dell’utente.
Prestazioni
L’usabilità e piacevolezza di OnePlus 7 fa scuola, è sempre reattivo e scattante, pronto ad ogni richiesta dell’utente e mai in difficoltà anche con utilizzo molto intenso.
L’hardware che lo accompagna ha un grande impatto, a partire dalle memorie veloci UFS 3.0 che spesso incidono più che la potenza bruta del processore.
A completare la scheda tecnica il processore Qualcomm Snapdragon 855, 6 o 8 GB di RAM e una lunga dotazione di sensori, su cui l’unica mancanza è il barometro.
Nessun problema anche sul fronte della connettività e telefonia, difficilmente si trovano dispositivi così affidabili e stabili, segno che OnePlus ha curato anche i piccoli dettagli del software e l’ottimizzazione dell’hardware, in questo la sedicente startup cinese è un esempio ancora ineguagliato.
Fotocamera
OnePlus 7 propone una configurazione con doppia fotocamera posteriore di cui la principale da 48 MP con sensore Sony IMX 586, stabilizzazione ottica e apertura F/1.7, a cui si affianca un sensore di profondità da 5 MP.
Fotocamera anteriore da 16 MP F/2.0, la stessa del OnePlus 6T.
La qualità degli scatti non convince fino in fondo, per l’ennesima volta il Sony IMX 586 si conferma problematico e sotto alle aspettative, di giorno c’è dettaglio e buona gestione della luce, manca solo un po’ di saturazione.
Di notte e nelle situazioni di luminosità non ottimale, invece, i risultati non sono dei migliori, c’è sempre rumore e solo attivando la modalità night scape si raggiungono scatti soddisfacenti.
Abbiamo confrontato le foto ottenute con OnePlus 6T e OnePlus 7 e molto spesso il più vecchio risulta migliore, una situazione non così strana considerando quello che abbiamo visto su diversi smartphone che hanno adottato il medesimo sensore fotografico.
Rimane poi un po’ di rammarico per l’assenza di una fotocamera grandangolare o un teleobiettivo, sono davvero tanti gli smartphone anche più economici che propongono soluzioni a più obiettivi.
Vengono bene i selfie, una conferma rispetto a quanto di buono già visto sugli ultimi device della casa, bene anche i video che arrivano al 4K a 60 fps (limite di 5 minuti) ma che ancora non permettono di realizzare slow motion a 960 fps.
Batteria & Autonomia
La batteria di OnePlus 7 è da 3700 mAh, nessuna sorpresa e un’autonomia che si attesta sulla giornata e mezzo di utilizzo.
Mediamente siamo riusciti a coprire circa 6 ore di display attivo, una buona autonomia, come da aspettative.
In conclusione
Siamo alle battute finali della recensione di OnePlus 7, proposto a 559 Euro nel taglio con 6 GB di RAM e 128 di memoria interna, 609 per la versione superiore 8-256.
Complessivamente si tratta di un buon prodotto, che affronta il mercato a testa alta sulla fascia di prezzo di riferimento, non ci sono reali motivazioni per non consigliarvelo considerato che i compromessi fanno parte della norma se non si acquista un prodotto ancor più costoso.
Detto ciò, non possiamo ritenerci soddisfatti di quanto fatto da OnePlus, questo 7 rimane per noi uno smartphone con poca personalità, non è un flagship killer, non è nemmeno un flagship, non ha caratteristiche particolari che lo possano elevare rispetto alla concorrenza.
Nel mentre proprio la concorrenza ha fatto passi da gigante e, mese dopo mese, si sono aggiunti competitor interessanti: ASUS Zenfone 6 (recensione) , Xiaomi Mi 9 (recensione) , OPPO Reno 10x (recensione), Huawei P30 (recensione), Samsung Galaxy S10e (recensione) , a questi si aggiungono i vari top di gamma che ormai si trovano a prezzi più abbordabili e lo stesso OnePlus 6T che ha davvero poco da invidiare alla nuova generazione e viene proposto con sconti vantaggiosi.
Samsung sarebbe già pronta a lanciare il Samsung Galaxy Fold 2, il secondo smartphone pieghevole dell'azienda sudcoreana. Ecco come sarà
Nessun passo indietro, ma addirittura uno in avanti. Anzi: verso fuori. E’ questa in estrema sintesi la strategia di Samsung nei confronti degli smartphone pieghevoli e, di conseguenza, del successore del Galaxy Fold che ancora non è arrivato sul mercato per problemi tecnici.
Secondo quanto riporta il Korea Herald, infatti, Samsung si prepara a presentare un’intera nuova gamma di smartphone foldable, incluso uno con lo schermo che si piega verso fuori. Il gigante coreano, quindi, vuole sfidare Huawei che ha già annunciato un prodotto con queste caratteristiche. La data di lancio è ancora sconosciuta, ma Samsung prevede di riuscire ad arrivare sul mercato prima del concorrente cinese. I fornitori, infatti, sarebbero già avanti con la produzione di massa dei componenti e, forse, addirittura dello stesso smartphone.
Come sarà il successore del Samsung Galaxy Fold
Samsung ha presentato il primo prototipo di foldable che si piega verso l’esterno già l’anno scorso, ma ha poi cambiato strategia mostrando il Galaxy Fold, con lo schermo che si piega verso l’interno come un libro, a febbraio 2019. Quasi subito, già dagli esemplari fatti provare alla stampa, sono emersi dei problemi ed è stato chiaro che il prodotto non era affatto pronto per arrivare sul mercato anche considerato il fatto che il prezzo avrebbe superato i 2.000 euro. Il lancio del Galaxy Fold, quindi, è slittato oltre la data prevista di aprile. Il secondo smartphone flessibile, con lo schermo che si piega verso l’esterno, dovrebbe essere esente da questo difetto.
Chi comprerà i Samsung Fold
Resta sullo sfondo la domanda che vale per tutti i device pieghevoli: è veramente quello che chiede il mercato? La risposta non è scontata per due motivi: il primo è il prezzo, il secondo l’interfaccia utente. Riguardo al prezzo non c’è nulla da fare: non sarà, per molto tempo, inferiore ai 2.000 euro e ciò vuol dire che sarà un prodotto di nicchia. Ma a quel prezzo dovrà essere un prodotto perfetto e non ci riferiamo solo all’affidabilità della cerniera dello schermo. Il vero nodo da sciogliere è l’interfaccia, che va ridisegnata alla luce del nuovo schermo e dei nuovi possibili modi di utilizzarli. E per ridisegnare l’interfaccia, lo ricordiamo, non serve solo lo sforzo di Samsung ma anche quello di Google che dovrà collaborare affinché Android sia comodo da usare con i foldable.
Come avviene per ogni top di gamma Samsung, prima del suo arrivo sul mercato c’è qualche venditore che riesce ad ottenere la lista degli accessori per il telefono e la diffonde in Rete. Anche nel caso di Galaxy Note 10 la vicenda si è ripetuta e sul sito di MobileFun potete trovare tutti i gadget con cui accompagnare il dispositivo ormai prossimo alla presentazione ufficiale.
Nell’elenco troverete due nomi: Davinci 1 si riferisce a Galaxy Note 10, mentre Davinci 2 a Galaxy Note 10 Pro o alla variante 5G. Dal momento che però è presente solo uno di questi sorge spontanea l’ipotesi che il fratello maggiore potrebbe essere equipaggiato direttamente con supporto 5G. Un’altra possibilità invece è che i due smartphone siano identici al punto che i loro accessori sono interscambiabili.
È sempre di oggi un’altra voce di corridoio che riguarda la possibilità di inviare testo ed effettuare il mirroring dello schermo del telefono sul PC. Una funzione simile è presente negli iPhone, ma nei telefoni Android – dovendo dialogare con un OS diverso – non c’è niente del genere. Per capirci parliamo di inviare messaggi in maniera sincronizzata tanto dallo smartphone come dal proprio computer, come avviene quando usate l’app di Whatsapp o di Telegram per mobile e desktop.
Per ovviare a questa mancanza Samsung avrebbe deciso di appoggiarsi a un servizio esternocome quello sviluppato da Microsoft. Samsung Flow infatti, lanciato con diverse difficoltà tempo fa è ormai naufragato, e l’applicazione Your Phone sviluppata da Redmond sembra essere una valida alternativa. L’app è compatibile con diversi modelli di smartphone Samsung e consente, tra le varie cose, di sincronizzare le notifiche col PC. Per rendere la vita più facile ai tanti professionisti che si affidano a Galaxy Note, Samsung potrebbe pre-installare l’applicazione e contribuire così a diffonderla in maniera forse decisiva.
Emerse online le prime immagini dell'iPhone 11 di Apple, che mostrano il nuovo modello dello smartphone della casa di Cupertino.
Emerse online le prime immagini in alta risoluzione dell'iPhone 11 di Apple, ossia il nuovo smartphone della casa di Cupertino che probabilmente arriverà nei negozi a settembre.
Come sempre gli iPhone sono i telefoni più attesi dal mercato e dagli appassionati, e l'iPhone 11 non fa differenza, in tutte le sue varianti. Il design di iPhone 11 è già stato svelato da diverse fughe di notizie, arrivate da fonti affidabili, con tanto di dettagli sulla fotocamera.
Ora però il sito Mobile Fun ha pubblicato alcune immagini in alta definizione dell'iPhone 11. Più precisamente di accessori per iPhone 11 del produttore Olixar, specializzato in custodie protettive, che mostrano anche il nuovo smartphone in versione Max, quella più grande. Le immagini non offrono grosse novità rispetto a quello che è già risaputo, ma permettono di osservare i dettagli dell'iPhone 11.