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Google Pixel 4 e 4 XL: le principali specifiche in un nuovo leak

I Google Pixel 4 e Pixel 4 XL tornano al centro dei rumor grazie ad un nuovo report di BGR che sostiene di aver avuto accesso esclusivo ad alcune delle informazioni riguardo le specifiche principali dei prossimi top di gamma Google.

Secondo quanto riportato dalla testata, i nuovi Pixel 4 abbandoneranno definitivamente il taglio di RAM da 4GB per passare ai 6GB, contrariamente a quanto riferito da precedenti rumor. Si tratta senza dubbio di un quantitativo di memoria maggiormente in linea con gli standard attuali, considerando che Google non ha variato questa specifica nelle ultime tre generazioni di smartphone.

Cambiamenti importanti anche per quanto riguarda la memoria interna, la quale a questo giro dovrebbe partire da 128GB, ovviamente sempre non espandibili. BGR afferma anche che nel 2019 assisteremo ad un leggero incremento per quanto riguarda la risoluzione verticale dei display. La variante più piccola adotterà sempre un pannello FullHD+, ma passerà ad un rapporto 19:9, quindi si tratterà di un'unità con display da 2280x1080 pixel, rispetto a 2160x1080. Lo stesso accadrà per la variante XL, visto che su questo modello dovremmo trovare un pannello da 3040x1440 pixel, contro i 2960x1440 del modello attuale. Non ci sono dettagli per quanto riguarda le diagonali.

BGR conclude confermando che i due Pixel verranno presentati da Google nel corso di un evento che si terrà ad ottobre, e aggiunge che non è in grado di esprimersi riguardo ulteriori tagli di memoria, come ad esempio una possibile variante da 256GB. Non ci resta che attendere nuovi avvistamenti per scoprirne di più.

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Oppo Reno 10x Zoom in arrivo anche in versione speciale Barcellona Edition

Dopo essere diventato partner ufficiale della squadra di calcio del Barcellona nel 2015, Oppo prosegue questa lunga collaborazione con il club blaugrana annunciando una versione speciale di Reno 10x Zoom (Recensione).

Come già accaduto, prima con Oppo R7 Plus e poi con Oppo R9, il teaser condiviso su Weibo non lascia spazio a dubbi e, sebbene la presentazione sia prevista per domani, le prime immagini del dispositivo "vestito" con i colori del Barcellona hanno già fatto il giro della rete grazie ad un unboxing "imprevisto".

Caratteristica di questa versione è il logo della squadra che spicca sulla parte posteriore. Personalizzata anche la confezione, gli accessori e, ovviamente, la colorazione della scoccache riprende i colori blu e rosso del club. Non mancano sfondi, icone ed altri elementi estetici per l'interfaccia ColorOS 6, sempre su base Android 9 Pie.

Dal punto di vista hardware non ci dovrebbero essere invece cambiamenti: ampio display display OLED da 6,4" FHD+, fotocamera frontale con apertura a pinna di squalo, SoC Qualcomm Snapdragon 855, 8GB di memoria RAM, batteria da 4065 mAh con ricarica VOOC e comparto fotografico principale caratterizzato da uno zoom periscopico.

Maggiori informazioni su prezzo è disponibilità arriveranno nelle prossime ore.

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HMD si avvicina al lancio di Nokia 5.2, 6.2 e, udite udite, 7.2

Che Nokia 5.2 e Nokia 6.2 stessero per arrivare, non era un segreto: ne stavamo parlando da tempo. Quello che però non sapevamo è l’arrivo, insieme a questi due modelli, di Nokia 7.2, ovvero il successore di Nokia 7.1, ottimo smartphone ma che ha sofferto di un prezzo di vendita non particolarmente aggressivo.

HMD starebbe infatti testando alcuni prototipi di Nokia 7.2 e avrebbe voluto stupirci con il lancio a sorpresa del nuovo modello (scusaci HMD, rovinata la sorpresa – ndr).

In mezzo a tutto questo, alcuni venditori avrebbero ricevuto informazioni da HMD che parlano come la produzione di Nokia 7.1 sia stata fermata e quest’ultimo verrà presto rimpiazzato dal successore. I rivenditori di cui parliamo fanno parte del mercato europeo, più precisamente Austria, Russia, Finlandia e Germania.

Cosa ci dobbiamo aspettare da Nokia 7.2? Purtroppo non lo sappiamo ancora. Certo è che se HMD ha tagliato veramente la produzione di 7.1 allora a breve avremo una presentazione. Lo state aspettando?

Vi ricordiamo che il 15 luglio e il 16 luglio sono le giornate dedicate ai clienti Amazon Prime. Potete seguire le offerte migliori tramite il nostro canale Telegram dedicato e dalla nostra pagina Prime Day.

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Xiaomi Mi A3: queste le specifiche definitive?

Solo poche ore avevamo pubblicato la notizia di alcune possibili informazioni sulle caratteristiche tecniche di Xiaomi Mi A3 e A3 Lite. Nelle ore successive però sono state rese note, attraverso diverse indiscrezioni, molte altre informazioni sempre più dettagliate circa questi due nuovi smartphone Android.

La società cinese ha infatti confermato che lancerà a breve i nuovi modelli della linea Android One e che si chiameranno effettivamente Xiaomi Mi A3 e A3 Lite. Essendo però vicini al momento del lancio era prevedebile che venissero rilasciate anche altre informazioni.

Si era speculato qualche giorno fa che Xiaomi Mi A3 potesse utilizza un SoC Snapdragon della serie 700. Invece, grazie alle fotografie della scatola retail si è scoperto che non sarà così, sarà invece adottato un più "modesto" Snapdragon 665. Accoppiato a questo SoC ci saranno 4 GB di RAM e 64 GB o 128 GB di spazio di storage.

Confermato invece il display da 6,08" AMOLED (con risoluzione FHD+) con sensore d'impronte integrato. La batteria sarà da 4030 mAh con supporto alla ricarica rapida a 18 W che dovrebbe permettere una buona autonomia.

Non poteva mancare poi la parte dedicata alle fotocamere. Xiaomi Mi A3 avrà tre fotocamere posteriori da 48 MPixel (principale) con apertura di f/1.79, una fotocamera da 8 MPixel e un sensore ausiliario da 2 MPixel. Nella zona frontale invece ci sarà un sensore da 32 MPixel.

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Chrome OS: tethering USB in arrivo anche per gli Apple iPhone

Chrome OS permetterà, in futuro, di usare gli Apple iPhone come modem per collegarsi a internet attraverso cavetto USB. Un commit scovato nel codice sorgente del sistema operativo dai colleghi di Chrome Unboxed ne preannuncia l'arrivo, anche se naturalmente non è precisato con che tempistica.

Naturalmente è già possibile usare la funzione Hotspot personale di iOS, che però funziona solo via Wi-Fi. Ci sono alcuni svantaggi: per cominciare, il consumo di batteria è maggiore, e la connessione è meno stabile. E naturalmente serve una scheda Wi-Fi - piuttosto ovvia e imprescindibile nel caso dei portatili, ma meno scontata se si parla di sistemi desktop. Probabilmente tutti i Chromebox distribuiti finora hanno un chip Wi-Fi, ma magari qualche progetto fai-da-te di appassionati di modding, che recuperano vecchi sistemi installando distro derivate da Chromium OS come CloudReady o Arnold The Bat's.

Su Chrome OS, il tethering USB è già disponibile da diverso tempo per gli smartphone Android. Lato wireless, tra l'altro, alcuni dispositivi possono avvalersi dell'Instant Tethering, un sistema di accoppiamento avanzato e superveloce e, soprattutto, senza bisogno di toccare lo smartphone. I due dispositivi devono prima essere associati; a questo punto, basta che il portatile si accorga di non avere a disposizione una connessione Wi-Fi per suggerire con un pop-up di usare quella dello smartphone.

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