Ultimamente WhatsApp sembra molto più tranquilla in merito a quelle che sono le truffe che percorrono giornalmente la chat. Gli utenti in alcuni casi sono stati costretti a fare le valigie e a scappare verso piattaforme concorrenti.
Attualmente invece tutto diverso visto che con i nuovi aggiornamenti dedicati alla sicurezza, la piattaforma è diventata una vera e propria roccaforte. Alcuni utenti però hanno riferito che proprio all’interno della chat di WhatsApp qualche truffa sta continuando a circolare eludendo i sistemi di sicurezza. Ovviamente la colpa non è assolutamente dell’applicazione, la quale ha fatto di tutto pur di debellare quello che è un vero e proprio cancro.
WhatsApp, da qualche giorno circola in chat la famosa truffa dell’ immagine del profilo che va ad abbattersi anche su altre persone
Alcuni utenti che utilizzano spesso WhatsApp, hanno riferito del ritorno di una nota truffa che tempo addietro ha spaventato tantissime persone. L’immagine del profilo vi starebbe mettendo quindi in grosso pericolo visto che alcuni truffatori la potrebbero rubare da un momento all’altro.
Questi, dopo aver rubato l’immagine ad un utente qualsiasi, creano un profilo fake per poi contattare uno dei contatti della vittima. In questo modo succede che poi a quest’ultima viene chiesta una ricarica Postepay, fingendo di essere la persona dell’immagine del profilo fake. La scusa che verrà utilizzata proprio per rafforzare l’autenticità della richiesta, sarà un’emergenza improvvisa che ha portato ad un cambio numero. State quindi molto attenti e nel momento in cui doveste ricevere un messaggio del genere, avvisate subito la Polizia Postale.
Novità piccole e grandi nell'ultima beta di iOS 13/iPadOS nelle mani di sviluppatori e beta tester.
Apple ha rilasciato pochi giorni addietro la beta 6 di iOS 13, sia nella versione per soli sviluppatori, sia per beta tester.
La nuova beta di iOS 13 integra la soluzione ad alcuni bug e piccole novità e rifiniture per iOS 13 e iPadOS. Di seguito le novità più importanti dell’ultima beta di iOS 13/iPadOS, come evidenziate dal sito Macrumors.
Home screen di iPadOS. In iPadOS (il nome con il quale Apple ora preferisce chiamare iOS per iPad), è stata integrata una nuova opzione nella sezione Impostazioni per personalizzare la schermata Home. È possibile impostare una griglia 4×5 o 6×5 per le app, con icone più piccole o più grandi in base all’impostazione selezionata.
Nuovo pannello di condivisione. Il pannello di condivisione di iPadOS e iOS 13 è stato aggiornato aggiungendo la sezione “Preferiti”, l’elenco delle app attualmente aperte e la sezione “Altre azioni”. Le azioni sono raggruppate per tipologia (es. “Stampa”), rendendo più semplice navigare tra le varie opzioni offerte dal pannello.
Comandi rapidi con le azioni. I comandi rapidi ora possono essere aggiunti all’elenco dei Preferiti nel pannello condivisione.
Sfondi dell’app Casa. Ora sono presenti nuovi sfondi utilizzabili con l’app Casa (Home) sui dispositivi iOS.
App Comandi (Shortcuts). La sezione Automazione è stata temporaneamente rimossa dall’app Comandi; verrà aggiunta in una beta successiva
Modalità Light/Dark. Dopo l’installazione della beta, Apple chiede se l’utente preferisce attivare la modalità Chiara o Scusa. Questa richiesta probabilmente sarà proposta dopo la prima installazione di iOS 13, permettendo all’utente di selezionare l’aspetto generale del sistema. La modalità chiara è quella tradizionale; la modalità scura utilizza uno schema colore scuro, utile per far risaltare contenuti.
Nuovi obiettivi movimento. Sono disponibili nuovi obiettivi movimento con 1000 e più obiettivi movimento.
Popup “Apri scheda”. Con questa beta è tornata l’opzione “Apri scheda” richiamabile con il 3D Touch aprendo i link da Safari.
Icona LTE. L’icona LTE/4G/5GE su iPhone è ora più grande e la dimensione corrisponde a quella di altre icone che appaiono sull’angolo superiore destro del display dell’iPhone.
Volume. Il volume su iPhone e iPad può essere impostato di fino usando 34 diversi livelli, permettendo di selezionare anche minimi aggiustamenti, Lo slider del volume è più “sottile” e offre anche un feedback aptico quando si alza o abbassa il volume.
Aprire finestra appena chiusa. Su iPadOS è stata aggiunta la possibilità di riaprire una finestra appena chiusa: un pulsante in alto a sinistra permette di “annullare la chiusura”.
I ricercatori di Google Project Zero, la divisione della società che si occupa di sicurezza informatica, ha scoperto sei vulnerabilità critiche di iOS: cinque sono state risolte completamente con l'aggiornamento a iOS 12.4, in distribuzione da poco più di una settimana, la sesta solo parzialmente.
La maggior parte di queste vulnerabilità è particolarmente pericolosa perché non richiede interazione da parte dell'utente: il dispositivo può essere infettato completamente da remoto - e in modo piuttosto semplice, visto che basta inviare un messaggio opportunamente formattato via iMessage e aspettare che l'utente lo apra. Secondo il "listino prezzi" della società di ricerca ZERODIUM, il valore di queste vulnerabilità è pari a 1 milione di dollari l'una. Un'altra società, contattata da ZDNet, ha fatto una valutazione ancora più generosa, parlando di 2-4 milioni di dollari per exploit.
Natalie Silvanovich e Samuel Groß, i principali autori della scoperta, dimostreranno cinque dei sei attacchi (per l'ultimo si attenderà una patch completa da parte di Apple) la settimana prossima, nel corso della conferenza di settore Black Hat USA 2019. Per chi fosse interessato, è già disponibile online la documentazione ufficiale, con dettagli tecnici, dimostrazioni ed esempi di codice:
CVE-2019-8647
CVE-2019-8660
CVE-2019-8662
CVE-2019-8624
CVE-2019-8646
CVE-2019-8641 (per ora privati)
Avere la propria privacy è certamente una delle esigenze e soprattutto dei diritti appartenenti agli utenti di tutto il mondo. Anche quando si tratta di applicazioni, soprattutto nel caso di WhatsApp, le persone vorrebbero che non ci fossero problemi proprio sotto questo aspetto.
Proprio a contraddire tale tesi invece ci sono diverse evenienze. Spesso capita infatti che molti utenti evitino di entrare in chat proprio per paura di essere contattati da coloro che non attendono altro che vederli online. È proprio questo che gli utenti vogliono: stare in tranquillità e possibilmente abolire lo Stato online e passare da invisibili. Tutti coloro che credono che il metodo per fare ciò non esista, si sbagliano di grosso.
WhatsApp, con il nuovo trucco molto interessante è possibile leggere i messaggi da invisibili e senza aggiornare neanche l’ultimo accesso
Sono tanti gli utenti che spesso non utilizzano WhatsApp proprio per non inficiare la loro privacy. Esistono però tanti metodi utilizzabili, come ad esempio l’abolizione dell’ultimo accesso.
C’è da dire però in questo caso che ha portando questa modifica, anche voi non potrete più sapere quando gli altri utenti sono entrati per l’ultima volta. Se volete invece passare ugualmente inosservati e senza alcun tipo di conseguenza sulla vostra attività, ecco l’applicazione che prende il nome di Unseen. Grazie a questa soluzione potrete leggere al di fuori di WhatsApp i messaggi che vi sono appena arrivati, evitando di entrare in chat. Inoltre, proprio per il mancato accesso all’applicazione ufficiale, non aggiornerete neanche il vostro ultimo accesso.
Chrome OS 76 Beta inizia a supportare il Fast Pair: un utente ha condiviso su Reddit uno screenshot che lo dimostra. Non è chiaro quante persone l'abbiano ricevuto finora, ma a quanto pare si tratta solo di un sottoinsieme degli utenti registrati nel canale Beta. Lato Google non ci sono aggiornamenti o annunci ufficiali.
Il Fast Pair è un protocollo presentato da Google due anni fa, in occasione del lancio degli auricolari Pixel Buds e degli smartphone Pixel di seconda generazione. Sostanzialmente è la controparte "made in Mountain View" del protocollo introdotto da Apple con i suoi AirPods, che permette un accoppiamento degli accessori wireless Bluetooth ultra-rapido e notevolmente semplificato rispetto al sistema tradizionale. Non solo: la visione di Google prevede anche la sincronizzazione degli accessori tra tutti i dispositivi associati a un account Google (almeno, quelli compatibili, naturalmente). Questo è, nello specifico, il caso che vediamo nello screenshot condiviso dal redditor: i suoi auricolari sono stati associati attraverso Fast Pair su uno smartphone (un Pixel 3, per la cronaca), e grazie alla sincronizzazione anche il suo tablet Chrome OS (un Pixel Slate) sa che sono nelle vicinanze e pronte a connettersi - anche se non sono mai state associate con questo dispositivo.
Google ha molte ambizioni per il Fast Pair, e sta spingendo per far sì che diventi uno standard per tutto il settore. Poco più di un paio di mesi fa, la società ha annunciato in collaborazione con Qualcomm che il protocollo farà parte del kit di sviluppo per la produzione di cuffie con Assistant integrato. Il Fast Pair fa parte di Android, ora Chrome OS e in futuro dovrebbe arrivare anche su smart speaker/display e indossabili Wear OS.