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Apple rilascia le beta 8 developer di iOS 13, iPadOS e watchOS 6

Apple ha rilasciato agli sviluppatori la beta 8 di iOS ed iPadOS 13. Rilasciata anche una nuova beta di watchOS 6. Nelle prossime ore dovrebbero essere rilasciate anche le beta destinate agli utenti iscritti al programma di beta testing pubblico. Lunedì scorso è stata rilasciata la sesta beta di macOS Catalina, anche in versione pubblica.

Al momento, dalla beta 8 di iOS 13 non sono emersi particolari degni di nota, così come in iPadOS e watchOS 6. Supponiamo dunque che possano essere state migliorate le prestazioni e la stabilità generali in previsione dell'imminente rilascio della versione definitiva.

Con iOS 13 ed iPadOS 13 sono arrivate tante novità che abbiamo minuziosamente riportato nei nostri approfondimenti (qui e qui). Su tutte, ricordiamo, la Dark Mode, una rinnovata app per la gestione dei file e la possibilità di trasferire tutti i tipi di file da supporti esterni.

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Microsoft rilascia la beta del nuovo Edge basato su Chromium, ecco come provarla

Microsoft Edge Beta è disponibile al download per tutti gli utenti Windows o macOS. Con un post sul blog ufficiale l’azienda di Redmond dà l’annuncio invitando imprese e semplici utenti a partecipare alla sperimentazione e inviare feedback. La nuova versione del browser – ora basato su Chromium – arriva così alla portata di chiunque sia interessato a barattare un poco di stabilità per soddisfare la propria curiosità.

Dopo il canale Canary e Dev viene così aperto un terzo spazio di test (più stabile rispetto agli altri) che permette di mettere alla prova le varie funzioni del browser. Gli interessati ora possono vedere in azione i nuovi layout (Focused, Inspirational e Informational), il tema scuro, personalizzare il tracciamento dei siti (scegliendo tra tre profili: Basic, Balanced e Strict) e infine installare add-on da Microsoft Edge Insider o anche da qualsiasi altro web-store basato su Chromium.

Microsoft inoltre annuncia il prossimo arrivo di nuove funzioni pensate espressamente per le aziende come il motore di ricerca integrato Bing (in grado di scandagliare anche utenti, documenti e conversazioni oltre ai siti), la modalità Internet Explorer e Windows Defender Application Guard (per isolare siti considerati come non affidabili). Ulteriori novità verranno aggiunte nelle settimane successive.

Il post si conclude con l’estensione del programma di ricompense per chi dovesse segnalare bug nel canale Canary o Dev – previste “taglie” fino a 15.000$, qui trovate maggiori dettagli. Major update saranno rilasciati ogni sei settimane circa, mentre aggiornamenti minori sono avverranno in maniera più assidua ma meno cadenzata. Se quindi volete provare Microsoft Edge potete recarvi sulla pagina di download e scegliere la versione che preferite per il vostro OS.

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Huawei presenta HarmonyOS: il sistema operativo multipiattaforma

Huawei svela finalmente le sue carte e presenta HarmonyOS, il sistema operativo tanto atteso e discusso in questi mesi di incertezze. Dimentichiamoci il solo settore mobile, la casa di Shenzhen ha giustamente puntato più in alto e sviluppato una piattaforma che sarà in grado di adattarsi ai dispositivi più disparati come indossabili, smart speaker, smart screen, sistemi automotive, servizi Huawei Vision su schermi più grandi e ovviamente smartphone.

Stiamo entrando in un'era in cui le persone si aspettano un'esperienza olistica intelligente attraverso tutti i dispositivi e gli scenari. A supporto di ciò, abbiamo ritenuto importante disporre di un sistema operativo con funzionalità multipiattaforma migliorate - ha dichiarato sul palco Richard Yu, CEO della divisione Consumer Business Group - Avevamo bisogno di un sistema operativo che supportasse tutti gli scenari, che potesse essere utilizzato su un'ampia gamma di dispositivi e piattaforme e che potesse soddisfare la domanda dei consumatori di bassa latenza e sicurezza.

HarmonyOS si basa su un nuovo microkernel ed è stato definito dallo stesso Yu come "completamente diverso da Android e iOS", un sistema open source con architettura sicura e affidabile, capace di offrire un'esperienza d'uso unica. La buona notizia per gli sviluppatori è che basterà realizzare una sola volta le applicazioni, la flessibilità di HarmonyOS li adatterà poi a tutti i dispositivi dell'ecosistema.

Ad ogni modo gli sviluppatori non dovranno rifare tutto da zero, è stata infatti confermata la compatibilità con le applicazioni Android: per migrare un'App dal sistema del robottino ad HarmonyOS basteranno soli 2 giorni.

Prima di tutto conta l'esperienza d'uso; Huawei parla del primo sistema operativo capace di offrire un ambiente che sia congruente attraverso tutti i dispositivi compatibili. Utilizzare una data applicazione su uno smartphone o su uno smartwatch sarà quasi la stessa cosa, cambierà solo il tipo d'interazione su display di diverse dimensioni. Alla base troviamo quella che Huawei chiama "distributed architecture" e "distributed virtual bus technology", su cui andremo più nel dettaglio nei prossimi giorni.

La rapidità di esecuzione sarà poi la chiave di volta, a guidare tutto il "Deterministic Latency Engine" che fornirà la priorità alle task e metterà a disposizione di quelle principali più risorse. In questo modo si accelereranno di molto le Inter Process Communication (IPC), addirittura si parla di un'efficienza superiore di 5 volte rispetti agli attuali sistemi.

Naturalmente c'è l'architettura Microkernel che promette sicurezza massima e bassa latenza. L'obiettivo di Huawei è di semplificare le funzioni del kernel, alleggerirlo di molte delle funzioni (come i system services) e lasciargli il solo compito di gestire thread scheduling e IPC.

Infine la compilazione unificata, ovvero la possibilità di realizzare un'applicazione (o migrarla da Android) e compilarla tramite multi-device IDE una e una sola volta a tutti i dispositivi compatibili, ci penserà poi HarmonyOS ad adattarla automaticamente. Queste dinamiche renderanno più semplice il lavoro degli sviluppatori, creando così più rapidamente un ecosistema multipiattaforma che è poi il fulcro per la riuscita di un sistema operativo stesso.

Ad agevolare il tutto il compilatore statico Huawei ARK, il primo che, a quanto pare, sia in grado di eguagliare la virtual machine Android, supportare diversi linguaggi e compilarli tutti insieme.

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Windows 10 19H2 si aggiorna per gli Insider nello Slow Ring con alcune novità

Windows 10 19H2 si aggiorna alle build 18362.10012 e 18362.10013 per gli Insider nello Slow Ring. Come sappiamo, questa versione del sistema operativo, che sarà rilasciata intorno al mese di ottobre 2019, non sarà un "vero" feature update come quelli rilasciati finora, ma sarà una sorta di corposo aggiornamento cumulativo. Le novità, quindi, saranno relativamente marginali, e si concentreranno sul miglioramento dell'esperienza d'uso.

Microsoft sta procedendo con un rilascio "in parallelo" per questo ramo di sviluppo, nel tentativo di migliorare il programma Insider e ottenere un feedback più significativo da parte dei partecipanti. Quindi, alcuni utenti riceveranno una build con certe novità disattivate per default, la 100012, mentre la 10013 le avrà attive. Per il resto, le due build sono totalmente identiche. Ecco il changelog di massima:

Nel Flyout del calendario (clic sulla data in fondo alla barra delle applicazioni) è possibile creare direttamente un evento rapido. Si possono scegliere data, location e ora e digitare il titolo dell'evento.

Il pannello di navigazione del menu Start si espande quando il mouse ci rimane fermo per qualche secondo (l'azione cosiddetta hover) per informare meglio l'utente quando avviene il click.

Nelle impostazioni sono state aggiunte delle immagini esplicative relative alle differenze tra la visualizzazione "banner" e il Centro notifiche.

Nelle impostazioni delle notifiche, ora il default di visualizzazione per tutte le app è in base alle notifiche più recenti, non in base al nome del mittente. Possibile anche disattivare la riproduzione di suoni quando arriva una notifica.

Possibilità di configurare le notifiche di una specifica app direttamente dalla notifica.

Nel Centro notifiche è stato aggiunto un pulsante in alto "Gestisci notifiche" che rimanda direttamente alle impostazioni.

Nuove capacità di debugging per i processori Intel più nuovi (utile solo per i produttori hardware)

Miglioramenti ad autonomia dei sistemi equipaggiati con "certi processori".

Un processore può avere più di un core "preferito". Per migliorare performance e stabilità, è stato implementato un criterio di ripartizione del carico di lavoro in modo più equo tra i core preferiti.

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Android Auto: arriva l’aggiornamento che fa innamorare gli utenti

Android Auto è il sistema di intrattenimento più amato dagli automobilisti. Fin dalla sua uscita è stato caratterizzato dalla facilità di utilizzo e da alcune funzioni innovative. L’aumento della sicurezza al volante costituisce poi un punto chiave nel suo successivosviluppo. Dopo tutti questi anni di onorato servizio Google ha deciso di effettuare un corposo aggiornamento. Dal 2020 infatti dovrebbe arrivare in versione stabile un completo restyling dell’applicazione, con conseguente introduzione di alcune nuove funzioni.

A Mountain View hanno inoltre annunciato l’aumento dell’integrazione tra macchina e smartphone. Questo ridurrà ulteriormente le distrazioni alla guida. La tecnologia wirelessdovrebbe poi sostituire la vecchia USB. L’intelligenza artificiale imparerà poi le nostre abitudini, aiutandoci nella gestione del veicolo ed aggiornandoci su eventuali problematiche.

Android Auto: vediamo le caratteristiche dell’aggiornamento

L’aggiornamento di Android Auto sarà disponibile per tutte le autovetture che presentano già la precedente versione. La nuova 4.4 arriverà quindi per tutte, tolte una seria di funzionalità che verranno pensate per i nuovi veicoli direttamente con le case automobilistiche. Il futuro infatti vedrà un lavoro congiunto tra Google e produttori per l’implementazione e l’integrazione di nuove caratteristiche.

La personalizzazione e le funzioni speciali saranno quindi le prime conseguenze di queste nuovi collaborazioni, che di riflesso porteranno all’introduzione di un altra interessante novità. Verrà infatti aggiunta l’elaborazione delle informazioni tramite intelligenza artificiale.

Nei giorni scorsi sono poi arrivate alcune indiscrezioni, direttamente divulgate da uno sviluppatore Google. Dalle beta di Android Q sarebbe infatti scomparso ogni riferimentoal sistema di intrattenimento. La mossa al momento non è ancora chiara, probabilmente però il produttore cercherà di bypassare l’uso dell’applicazione, inserendo le funzionalitàall’interno del sistema stesso.

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