MSI svela una completa linea di proposte rivolta ai professionisti della creatività. Equipaggiati con i nuovi processori Intel di decima generazione, questi laptop sono pensati e realizzati per assicurare ai content creator di lavorare al meglio anche con i software più recenti e ottenere il massimo dal proprio lavoro grazie a prestazioni allo stato dell’arte.
La linea Prestige può, infatti, può vantare i primi portatili al mondo equipaggiati con una CPU Intel 6 core di decima generazione. In particolare, il Prestige 15 è in grado di offrire performance straordinariamente elevate, che permetteranno ai creativi di sfruttare al meglio le potenzialità dei software per il 2D e 3D più popolari, rappresentando, quindi, la scelta ideale per fotografi, professionisti delle animazioni, illustratori, compositori e youtuber.
Le prestazioni del Prestige 15 con software di editing, come ad esempio, Adobe Photoshop, sono fino al 40% maggiori rispetto a quelle del suo predecessore, mentre nei rendering 4K con Adobe Premiere, grazie anche alla più recente e potente grafica NVIDIA GeForce GTX serie 16, fa registrare performance superiori fino a quattro volte.
L’elevata fedeltà dei colori dei display MSI True Pixel, in grado di rappresentare il 100% della gamma colore Adobe RGB con un’accuratezza Delta-E<2, consentono ai professionisti nella content creation di visualizzare i loro lavori così come appariranno al pubblico, mentre il design sottile delle cornici, che garantisce un rapporto screen-to-body di circa il 90%, contribuisce a rendere l’esperienza d’uso ancora più immersiva.
Leggeri ed ergonomici, i laptop della serie Prestige pesano 1,6 kg nella versione con display da 15” e 1,2 kg per il modello con display da 14” e garantiscono il massimo comfort di utilizzo, grazie anche a una tastiera in grado di assicurare la massima precisione di battuta e un feedback ideale.
Sorprendente anche la durata della batteria che, grazie all’esclusivo design, consente al Prestige 15 di arrivare a 16 ore e al suo fratellino minore Prestige 14 a 10 ore.
Completano poi la dotazione di questi nuovi notebook due porte Thunderbolt e la connettività Wi-Fi 6, in grado di offrire prestazioni fino a 6 volte superiori rispetto allo standard precedente.
Anch’essi equipaggiati con CPU Intel di decima generazione, i nuovi modelli di laptop della serie Modern 14 sono pensati per i creativi alla ricerca di un computer estremamente leggero da poter portare sempre con sé e si caratterizzano per lo chassis in metallo particolarmente sottile, il luminoso display da 14” di livello IPS e un peso di appena 1,19 Kg.
In grado di offrire unautonomia di lavoro di ben 10 ore, i nuovi Modern 14 rappresentano la scelta ideale per coloro che desiderano poter dar sfogo alla loro creatività in ogni momento e luogo, senza preoccupazioni e senza la necessità di dover investire un elevato budget.
I nuovi laptop delle serie Prestige 15 e Modern 14 saranno disponibili in diverse configurazioni dalla fine di settembre in Italia con prezzi al pubblico rispettivamente a partire da 1.449 Euro IVA inclusa e 699 Euro IVA inclusa. Il modello Prestige 14 sarà, invece, disponibile in Italia a partire dalla metà di novembre con prezzo al pubblico di 1.399 Euro.
Dell è tra i primi produttori ad annunciare un aggiornamento di gran parte dei suoi computer ai processori Intel di decima generazione Comet Lake, annunciati proprio nelle scorse ore. I refresh, che saranno protagonisti di IFA 2019, riguardano le linee XPS, Vostro e Inspiron; da notare che ieri Dell ha annunciato un nuovo AiO "modulare" e l'altro ieri un aggiornamento dei suoi computer e accessori gaming in occasione della Gamescom 2019.
Il 2-in-1 è stato annunciato al Computex di Taipei e monta chip Ice Lake a 10 nm, invece il laptop tradizionale si baserà sui Cannon Lake a 14 nm. Arriva ad appena otto mesi di distanza dal precedente modello. I processori a disposizione sono tutti e quattro quelli previsti da Intel per la famiglia Cannon Lake-U, incluso quindi anche il nuovo Core i7 a 6 core e 12 thread (questo specifico modello arriverà più avanti, nel mese di ottobre). Le differenze con la precedente generazione sono sostanzialmente limitate ai nuovi processori. Al momento non abbiamo dettagli sulla RAM a bordo: uno dei vantaggi dei chip Cannon Lake-U è il supporto alle LPDDR4X, che sono più efficienti e veloci rispetto alle precedenti. Dettagli salienti:
Display InfinityEdge da 13,3 pollici 4K e supporto a Dolby Vision HDR
Fino a 2 TB di SSD
Fino a 16 GB di RAM
Dimensioni: 302 x 199 x 11,6 (max) millimetri
Waves MaxxAudio
Wi-Fi Killer
Il nuovo XPS 13 sarà disponibile dal 27 agosto; i prezzi partiranno da 899,99 dollari.
Serie 7000: i modelli 2-in-1 da 13, 15 e 17 pollici sono sostanzialmente già sul mercato; l'unica novità è costituita dai processori Comet Lake-U. Nuovo è invece il laptop da 14 pollici, con display FHD che copre il 100% dello spazio colore sRGB e include una porta Thunderbolt 3. Prevista la possibilità di montare una GPU opzionale NVIDIA GeForce MX250. Costerà 930 dollari e sarà disponibile dall'1 ottobre.
Serie 5000: sono disponibili diversi nuovi modelli; quello con diagonale da 14" monta chip Ice Lake a 10 nm, mentre per tutti gli altri si parla di Comet Lake. I portatili hanno un design sottile ed elegante, con colorazioni appariscenti e particolari come Oro Ghiacciato, Menta Ghiacciata, Platino, Lilla Ghiacciato. In Europa dovrebbero arrivare verso l'inizio di settembre.
Serie 3000: refresh anche per i portatili da 14, 15 e 17 pollici. Saranno disponibili con processori Intel e AMD. Dovrebbero arrivare in Europa verso l'inizio di settembre.
AiO 24 5000 e 27 7000: entrambi già annunciati in precedenza, ma con pochi dettagli. Anche qui saranno impiegati i processori Comet Lake-U
Serie 3000: refresh per i modelli da 14 e 15 pollici
Serie 5000: refresh per i modelli da 13, 14 e 15 pollici
Desktop: nuovo modello 5090 con processori ancora di nona generazione.
Dell presenta un bel po' di nuovi prodotti in occasione della Gamescom 2019: ci sono sistemi desktop Alienware e Dell, monitor (tra cui un incredibile OLED da ben 55" a 120 Hz!) e accessori/periferiche varie. Ecco i dettagli salienti
Aurora R9 è un aggiornamento del precedente Aurora: il case è sempre progettato per consentire l'accesso a tutti i componenti senza bisogno di attrezzi, ma ora sfoggia il nuovo design "Legend" che ha debuttato qualche tempo fa con il mostruoso "laptop" Area-51m. È possibile equipaggiare il sistema con processori Intel di nona generazione fino a i9-9900K, fino a 64 GB di RAM HyperX e fino a 4 TB di archiviazione tra SSD e HDD tradizionali. Le opzioni di fascia più alta per le GPU includono una doppia RTX 2080 o una singola RTX 2080 Ti. Previsto come optional un sistema di raffreddamento a liquido.
Alienware Aurora R9 arriverà negli USA dalla settimana prossima. Il modello base, che costerà 970 dollari, monta un Intel Core i5, 8 GB di RAM, HDD da 1 TB e una Nvidia GeForce GTX 1650.
Se ne parla già da diverso tempo, e finalmente ci siamo: l'enorme monitor di Dell ha tecnologia OLED, diagonale da 55", risoluzione 4K e refresh fino a 120 Hz. Supporta AMD FreeSync (niente NVIDIA G-SYNC, quindi), copre il 98,5% dello spazio colore DCI-P3 e ha un tempo di risposta di 0,5 ms (da grigio a grigio). La dotazione di porte include:
1x DisplayPort
3x HDMI 2.0 (niente 4K@120FPS via HDMI, quindi: servirebbe la 2.1)
4x USB
1x jack audio da 3,5 millimetri
1x uscita SPDIF
Il monitor ha cornici molto sottili e supporta il sistema di illuminazione AlienFX. Può essere fissato al muro grazie al supporto VESA e include un telecomando. Sarà in vendita dal 30 settembre negli USA a ben 3.999 dollari.
Dell G5 è un desktop che offre praticamente le stesse componenti di Alienware Aurora R9, ma ha un case meno raffinato. Le uniche vere rinunce sono la doppia GPU (o la GTX 2080 Ti) e il raffreddamento a liquido. Il case è comunque piuttosto elegante, con un design a righe ben riconoscibile e delle strisce luminose blu. Il computer è ordinabile negli USA già da oggi: la configurazione base costa 630 dollari.
Alienware AW3420DW: ha diagonale 34", curvatura 1900R, risoluzione WQHD e aspect ratio 21:9. La tecnologia del pannello è IPS, e riesce a coprire il 98% dello spazio colore DCI-P3. Il refresh massimo è di 120 Hz, e supporta NVIDIA G-SYNC. Compatibile con gli effetti luminosi AlienFX. Sarà disponibile negli USA dal 28 agosto a 1.499,99 dollari.
Alienware AW2720HF: ha diagonale 27" ed è flat, la risoluzione è FHD e l'aspect ratio è un tradizionale 16:9. Anche qui abbiamo un pannello IPS, e un refresh che si spinge addirittura a 240 Hz con supporto ad AMD FreeSync. Il display copre il 99% dello spazio colore sRGB. Anche qui è previsto il supporto all'illuminazione AlienFX. Sarà disponibile dal 17 settembre a 599,99 dollari.
Dell S3220DGF: ha diagonale 32", curvatura 1800R, risoluzione QHD e aspect ratio 16:9. Il refresh si spinge fino a 165 Hz, e c'è il supporto ad AMD FreeSync 2 HDR: il monitor è certificato VESA DisplayHDR 400. La copertura è del 90% dello spazio colore DCI-P3. Sarà disponibile dal 28 agosto a 599,99 dollari, naturalmente sempre negli USA.
Alienware AW610M è un mouse wireless (utilizzabile anche cablato) con polling rate di 1.000 Hz e un'autonomia notevole - fino a 350 ore, grazie a una batteria agli ioni di litio particolarmente performante. La velocità di scrolling della rotellina è configurabile - 12 o 24 step per scroll. Il sensore ottico è da 16.000 DPI ed è prodotto da PixArt. Il mouse sarà in vendita da domani negli USA e costerà 100 dollari.
Alienware AW510M è la variante cablata del mouse di cui sopra, a cui aggiungono illuminazione RGB e diversi tasti in più. Il mouse sarà in vendita da domani negli USA e costerà 75 dollari.
Alienware AW310M è il mouse entry-level della gamma. Si può usare solo wireless e funziona a pile AA (stilo). L'autonomia dichiarata è di 300 ore. Sarà vendita negli USA da domani a 63 dollari.
Alienware AW510K è una tastiera meccanica retroilluminata RGB con tasti a basso profilo e switch Cherry MX Red. Anch'essa in vendita negli USA da domani, costerà 160 dollari.
Alienware AW310K perde i tasti low-profile e la retroilluminazione RGB. Costerà 100 dollari, e sarà disponibile sempre da domani negli USA.
Gli utenti in possesso di alcuni tra gli ultimi modelli di iPhone utilizzano abitualmente la modalità di sblocco Face ID, eppure diversi rumor indicano che con quelli in arrivo nel 2020 Apple potrebbe introdurre uno sblocco Touch ID ultrasonico a schermo, un passo indietro se vogliamo, ma con una tecnologia più avanzata della precedente Touch ID.
Eppure il Face ID potrebbe avere lunga vita e trovare implementazione in altre tipologie di dispositivi, lo suggerisce un brevetto approvato di recente dall'USPTO statunitense. La documentazione descrive un sistema applicabile ai Mac, si parla di come un sensore di prossimità aiutato da uno secondario, potrebbero consentire alla cam di identificare una persona davanti al computer anche se questo si trovasse in stato di sospensione.
Una volta appurato che ad essere rilevata è una persona nell'intento di riutilizzare il computer, si determinerà una cambio di stato del dispositivo e la successiva scansione di volto e posizione. Non si parla esplicitamente di Face ID per Mac, ma il brevetto ventila la possibilità che tale sistema possa essere utilizzato per accedere a determinati servizi, o anche per lo sblocco del dispositivo.
Apple e le altre grandi aziende protagoniste del settore hi-tech pubblicano spesso brevetti, alcuni di essi trovano implementazione ma molti altri no. Non possiamo quindi affermare che presto arriverà sui mercati un modello di Mac con sistema di sblocco simile al Face ID di iPhone, ma si tratta di una possibilità da prendere in considerazione. Per maggiori dettagli, vi rimandiamo al brevetto consultabile in fonte.
Dell XPS 15 7590 è la naturale evoluzione della più famosa e prestigiosa linea di portatili dell’azienda americana. È dedicato a un pubblico professionale che non ha paura di metter mano al portafogli, in ragione di un maggior fabbisogno a livello di prestazioni.
Anche quest'anno non sono mancati gli aggiornamenti hardware, con l'innesto di processori Intel di nona generazione e, soprattutto, con l'arrivo di una variante con display OLED 4K. E qui viene il bello. Ma anche il difficile (per il recensore). Che deve rispondere a una domanda su tutte: basta l'avvento della tecnologia OLED e l'innesto di alcuni piccoli aggiornamenti a fare di questo prodotto il miglior portatile Windows? La risposta in questa recensione.
Squadra che vince non si cambia. Da ormai 4 anni Dell lascia pressoché inalterato il design del suo XPS 15. Va detto, però, che se nel 2015 queste linee erano davvero innovative, a metà 2019 l'impatto complessivo non è più originale come un tempo.
Anche la tastiera e il trackpad in vetro sono rimasti invariati, ma finalmente la webcam è tornata al "suo" posto. Dopo due anni di esperimenti un po' azzardati, Dell è tornata sui suoi passi, riportando la camera in alto ed eliminando così il problema delle riprese dal basso che si aveva con i vecchi XPS.
Capitolo ingombri. L'XPS 15 2019 si conferma uno dei portatili da 15 pollici più piccoli e trasportabili oggi sul mercato grazie al suo peso complessivo di soli 2kg. Rimane inoltre un prodotto costruito con materiali di ottima qualità e un assemblaggio impeccabile. Sia il coperchio inferiore che quello superiore sono realizzati in lega di alluminio, mentre la parte interna è in fibra di carbonio. Quest’ultima ha una superficie leggermente soffice al tatto ed è molto comoda da maneggiare durante le sessioni di scrittura prolungate. Al tatto e alla vista dà un sensazione di solidità e robustezza. Tastiera e display non flettono neanche sotto elevato sforzo.
Sui lati vi è un’ampia selezione di porte: USB-A, lettore SD card a grandezza standard, jack audio, Thunderbolt 3 e attacco per la ricarica tramite alimentatore proprietario. La disponibilità di così tante interfacce permette di viaggiare "leggeri" senza troppi doungle o hub di espansione al seguito. XPS 15 è sicuramente uno dei portatili più comodi in questa fase di transizione tra le vecchie porte standard a un’unificata Type-C.
Quest’anno Dell ha ampliato ulteriormente il numero di configurazioni, con la possibilità di scegliere tra 3 diversi display:
IPS LCD risoluzione 1080p Full HD con finitura opaca antiriflesso
IPS LCD risoluzione 4K UHD con finitura lucida, vetro e funzionalità touch
OLED risoluzione 4K UHD con finitura lucida, vetro e no touch
La vera novità è rappresentata proprio dalla versione OLED che è quella su cui abbiamo messo le mani. Un prodotto il cui impatto è da subito piuttosto forte: lo schermo appare bellissimo con neri assoluti, contrasto elevatissimo e colori brillanti. Guardare video è un piacere per gli occhi, un’esperienza unica difficilmente riproducibile con i classici IPS.
Abbiamo ovviamente testato, tramite una sonda, quale fosse la percentuale di copertura degli spazi colore più comuni. sRGB e Adobe RGB sono coperti al 100%, ma lo spazio P3 è coperto fino al 99,8% (nuovo standard sempre più diffuso). Questo schermo quindi può essere molto utile per coloro che desiderano fare dell’editing fotografico, video e correzione colore. Su altri portatili che utilizzano pannelli OLED è stato riscontrato qualche differenza a livello di accuratezza nella riproduzione dei colori al variare della luminosità. Questo però è normale: anche sui display LCD si possono riscontrare variazioni del genere, solo che sugli OLED il fenomeno è più accentuato.
Avere a disposizione uno schermo OLED elimina poi il problema di bleeding. Su molti portatili, a causa di un cattivo assemblaggio, gli schemi LCD spesso presentano delle di macchie di luce, se non addirittura dei veri e propri aloni. Il problema è dato dalla retroilluminazione del pannello, ma l’OLED, avendo ogni piccolo illuminato singolarmente, elimina queste criticità alla radice.
Durante i primi giorni di utilizzo ho riscontrato un po’ di problemi nella gestione delle temperature e frequenze operative sulla GPU. Sui forum e all'interno di alcuni thread su Reddit ho cos' scoperto che tanti altri utenti hanno riscontrato le mie stesse difficoltà, tanto da lanciarsi in virtuosi downclock e undervolt tramite programmi di terze parti. Queste segnalazioni, per fortuna, sono arrivate anche all’azienda che si è messa subito al lavoro per risolvere i bug. Risultato: venerdì scorso è stato rilasciato il nuovo BIOS in versione 1.2.3 che ha cambiato le carte in tavola (costringendomi ovviamente a rieseguire tutti i test).
Non si sa di preciso quali siano i cambiamenti che Dell ha effettuato, ma si presume che abbia abbassato leggermente il voltaggio su CPU e GPU, per avere temperature più basse e mantenere le prestazioni più costanti nel tempo. In ogni caso il nuovo BIOS svolge egregiamente il suo lavoro e ora l’XPS lavora correttamente senza strani comportamenti.
Noi abbiamo provato la versione più bilanciata con processore i7 9750H, 16GB di memoria RAM e SSD NVME da 1TB. Nei classici test di benchmark sintetici abbiamo ottenuto punteggi davvero alti anche se non c’è un enorme incremento prestazionale rispetto alla vecchia generazione Intel. Queste componentistiche sono le stesse che possiamo trovare anche in PC da gaming più economici, ma difficilmente questi hanno uno spessore così ridotto e dimensioni compatte.
La batteria del modello OLED utilizzato per il test ha una capacità di 97Wh ed è in grado di offrire fino a 7 ore di autonomia con uso misto. I consumi rispetto alle vecchie generazioni con display LCD 4K non sono cambiati tant’è che abbiamo ottenuto gli stessi identici risultati del modello di due anni fa.
La porta Thunderbolt 3 permette di ricaricare il portatile con un semplice alimentatore Type C, ma Dell ha inserito nel suo XPS anche un jack di ricarica proprietario. Le componenti interne sono molto potenti, ma allo stesso tempo necessitano di tanta energia. Il formato USB C permette solo un passaggio di corrente fino a 100W e questi non sono sufficienti per alimentare l’hardware quando si trova a pieno carico. Per poter sfruttare allora tutta la potenza e continuare a caricare il PC bisogna utilizzare l’alimentatore originale, che per inciso è in grado di erogare fino a 130W.
Prima di effettuare questa recensione mi sono documentato, raccogliendo informazioni dagli utenti che avevano già acquistato questo prodotto. E ho realizzato che in molti hanno riscontrato problemi nella stabilità della connessione Wi-Fi, defaillance che su una macchina da lavoro di così alto livello non sono ammesse.
Partiamo da una premessa. Il modem qui integrato è un Killer AX1650, sulla carta un ottimo chip di ultimissima generazione basato sul nuovo standard di WiFi 6. Il problema è che incappa spesso in disconnessione a causa di driver poco affidabili.
Gli utenti della community r/dell hanno scoperto che la scheda di rete Killer è basata su un hardware Intel AX200. E che per risolvere la criticità basta quindi rimuovere i driver Killer e sostituirli con quelli ufficiali Intel. Facendo così non si dovrebbero più verificare drop di connessione.
C'è poi il problema, o meglio, l'incertezza sulle SSD. Acquistare un Dell XPS 15 è come giocare alla lotteria o acquistare una mistery box: non si ha mai la certezza di quello che si troverà all’interno. Il portatile viene costruito utilizzando 3 marche di SSD differenti: Samsung, Toshiba o LiteON. Sono tutte e 3 NVME di altissimo livello, ma la Samsung riesce a offrire prestazioni migliori rispetto alle altre ed è un peccato non poter decidere quale avere prima di aver effettuato la spesa.
Dell ha fatto un ottimo lavoro a livello hardware e l’introduzione del nuovo display OLED 4K rende l’XPS 15 una delle migliori scelte per coloro che creano e consumano contenuti multimediali. Bisogna però lavorare ancora su molti aspetti, come il comparto audio e un design che rimane invariato da ormai troppi anni e i driver della scheda wifi.
Difficile pronunciarsi in maniera definitiva sul prezzo: vi sono ben 12 configurazione possibili con prezzi che variano dai 1.399 € della versione base, fino ai 3.199 euro di quella full-option. A conti fatti, il modello da noi testato - con display OLED 4K, processore i7 9750H, 16GB di memoria RAM e SSD da 1TB - resta una buona via di mezzo: 2300 € (senza sconti) per un prodotto che può lavorare per un po' di anni senza sentire il peso dell'età.