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Con il MacBook Pro da 16 Apple darà l’addio alla deludente tastiera a farfalla

Cupertino si prepara a dire addio alle tastiere con meccanismo a farfalla e la tastiera con meccanismo a forbice dovrebbe comparire molto presto sui MacBook Pro.

Apple ha in programma di adottare la tastiera con il classico meccanismo a forbice con il prossimo MacBook Pro da 16 pollici. Lo ha segnalato l’analista Ming-Chi Kuo, che raramente sbaglia le previsioni sulle novità in arrivo da Apple: in una nota ottenuta da MacRumors ha segnalato il piano di Cupertino in merito all’adozione della tastiera con meccanismo a forbice e l’abbandono di quella con meccanismo a farfalla con i nuovi MacBook Pro da 16 pollici.

Ming-Chi Kuo è certo dell’arrivo del MacBook da 16 pollici per il quarto trimestre del 2019 e, ora, crede che Apple utilizzerà il meccanismo a forbice, più resistente, che in precedenza, però, pensava dovesse essere atteso per il MacBook Air nel 2019. 

Ci dovremmo quindi aspettare di trovare il meccanismo a forbice, e non più il meccanismo a farfalla, anche sugli altri MacBook in arrivo nel 2020. È probabile, infatti, che se dovesse rivelarsi concreta la previsione di Kuo, i computer marchiati Apple che arriveranno sul mercato dopo il MacBook Pro da 16 pollici – il cui arrivo è atteso entro il 2019 – allora anche le altre macchine Apple cambieranno e saranno pronte per adottare la tastiera con meccanismo a forbice.

A inizio luglio 2019, meno di un un mese fa, sempre Ming Chi Kuo aveva previsto l’arrivo della tastiera Apple con meccanismo a forbice con un’altra macchina, il MacBook Air 2019. Di sicuro, però, l’arrivo delle tastiere con meccanismo a forbice incontrerà il favore di molti utenti. I problemi delle tastiere con meccanismo a farfalla riguardano la corsa troppo breve dei pulsanti e malfunzionamenti causati anche da particelle di polvere, briciole e residui anche piccolissimi che provocano prima un funzionamento poco preciso, con digitazioni mancate o ripetute e, peggiorando nel tempo, fino al blocco completo di alcuni tasti.

Nonostante tre diverse revisioni e miglioramenti dal 2015 a oggi, l’ultima una membrana in silicone sotto ai tasti nei MacBook Air e MacBook Pro 2018, le attuali tastiera a farfalla presentate da Apple come super sottili, eleganti e silenziose, continuano a raccogliere lamentele degli utenti di portatili Apple. Una mole consistente di reclami, lamentele sui social ma anche petizioni online e raccolta firme che finalmente hanno convinto Apple ha lanciare un programma di riparazione gratuito.

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La durata della batteria punto di forza dei MacBook Pro e MacBook Air 2019

Le prove sulla durata delle batterie dei nuovi MacBook Pro e MacBook Air mostrano risultati molto interessanti. I MacBook Pro, in particolare, ora con processori quad-core, vantano una durata della batteria pari a quella dei dual-core dello scorso anno.

Per i nuovi MacBook Pro 2019 e MacBook Air 2019 presentati a luglio, Apple ha evidenziato la presenza di processori dual-core e quad-core di ottava generazione. I primi test hanno dimostrato la maggiore velocità delle macchine rispetto ai modelli precedenti e ora arrivano anche i primi test sulla durata della batteria.

Il sito C-Net ha effettuato delle prove eseguendo vari test per testare processori e la batteria usando alcuni benchmark, mettendo a confronto le nuove macchine con il Dell XPS 13, laptop con Windows da 13″.

I MacBook Pro con processori quad-core mostrano i muscoli rispetto alla simile configurazione offerta da Dell, con un salto particolarmente evidente nei test multi-core. Il MacBook Air è quello che si comporta meglio per quanto riguarda la durata della batteria nei test di riproduzione video. Il merito è del processore serie Y di Intel, meno potente e “esoso” in termini di risorse. È lo stesso processore della versione 2018 e tra la batteria dell’Air 2018 e 2019 vi sono solo sette minuti di differenza in termini di durata, evidenziando ora 10 ore e 39 minuti di autonomia.

Slitta verso il basso nella tabella il MacBook Pro con processori quad-core serie U (10 ore e 32 minuti) ma il risultato è sorprendentemente non molto diverso da quello che era possibile ottenere lo scorso anno sulla macchina con processore dual-core.

Scegliendo il MacBook Air o il MacBook Pro si ha la garanzia di un’ottima durata della batteria con lo streaming video. Il nuovo MacBook Pro da 13″ 2019, lo ricordiamo, integra una batteria i polimeri di litio da 58,2 wattora; Apple evidenzia fino a 10 ore di navigazione web in wireless, fino a 10 ore di riproduzione film iTunes e fino a 30 giorni di autonomia in standby. Per il MacBook Air 2019 Apple vanta una batteria da 49,9 wattora che offre fino a 12 ore di navigazione web in wireless, fino a 13 ore di riproduzione film iTunes e fino a 30 giorni di autonomia in standby.

I MacBook Air e MacBook Pro 13″ sono disponibili su Apple Store online e su Amazon con sconti fino al 17%.

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Apple MacBook Air 2019: test evidenziano un SSD più lento del modello precedente

Il nuovo MacBook Air 2019 è stato presentato da meno di una settimana. Un prodotto rinnovato sia "fuori", con il TouchID e la più recente versione della tastiera con meccanismo a farfalla, che "dentro", con processori Intel dual-core di 8a generazione.Apple l'ha portato sul mercato ad un prezzo di partenza addirittura più basso del precedente, 1279 euro.

Un dettaglio che non è affatto passato inosservato e che ha portato il sito francese Consomacad analizzarne meglio il contenuto che ha portato ad una scoperta non proprio positiva per quanto riguarda il disco SSD montato scelto da Apple. Secondo alcuni test condotti utilizzando il tool Blackmagic Disk Speed ​​Test, infatti, l'SSD del modello 2019 ha raggiunto una velocità di lettura pari ad 1,3 GB/s ed 1 GB/s in scrittura.

Confrontando i risultati con il MacBook Air 2018, quest'ultimo riesce ad essere più veloce nel primo test - fino a 2 GB/s - e a pareggiare quasi la velocità in scrittura, con un risultato di 0,9 GB/s.

Il nuovo laptop di Apple, dunque, migliorerebbe dal punto di vista della scrittura, ma diminuirebbe le prestazioni di circa un 35% quando si parla di lettura sequenziale. Ciò può essere attribuito all'utilizzo di un SSD più lento che Apple avrebbe utilizzato proprio per contenere i costi e proporlo quindi ad un prezzo più accessibile. Probabilmente, tuttavia, la maggior parte dell'utenza consumer nemmeno si accorgerà della differenza di prestazioni tra le due unità ma per qualcuno potrebbe essere comunque un dettaglio rilevante.

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