Annunciata lo scorso 28 ottobre, finalmente da oggi è disponibile la Radeon RX 6900 XT, ammiraglia della nuova famiglia di schede video targate AMD. Come vedremo sulla carta le differenze non sono molte rispetto alla Radeon RX 6800 XT, ma in questa recensione cercheremo di rispondere alla domanda che probabilmente tutti si stanno facendo: riuscirà a battere la RTX 3080?
Design e specifiche tecniche
A livello estetico, la nuova Radeon RX 6900 XT riprende le linee delle due RX 6800 e RX 6800 XT viste qualche settimana fa. Stesso dissipatore a tripla ventola con design open air, stessa bordatura rossa sul lato e stesso backplate in metallo. Se uniamo il design alle dimensioni, la RX 6900 XT è indistinguibile dalla RX 6800 XT; anche l’ultima arrivata di casa AMD misura 267 x 120 mm e occupa 2,5 slot, risultando adatta a praticamente qualsiasi chassis, fatta eccezione per i Mini-ITX più piccoli. Da questo punto di vista, il confronto con la RTX 3090 è impietoso: la top di gamma Nvidia con i suoi 313 x 138 mm occupa 3 slot ed è complicata da installare, oltre che in praticamente tutti i Mini-ITX, anche in alcuni case mid-tower.
Parlando invece di specifiche tecniche, l’AMD Radeon RX 6900 XT è basata sulla nuova architettura RDNA 2 e mette a disposizione 80 Compute Unit, una frequenza di picco di 2250MHz e 16GB di memoria GDDR6. L’interfaccia della memoria è sempre 256-bit e il bandwidth totale si attesta sui 512GB/s, mentre il Total Board Power (TBP) è di 300W.
Osservando la tabella riepilogativa qui sotto, è facile notare come l’unica differenza con la RX 6800 XT sia il numero di Compute Unit: rispetto alla sorella minore la nuova Radeon RX 6900 XT ne integra 8 in più, che si traducono in più Ray Accelerator (anche qui uno per CU) e Stream Processor.
Un numero maggiore di Compute Unit andrebbe di pari passo con un aumento del TBP, specialmente se le frequenze rimangono le stesse, ma così non è per la RX 6900 XT. AMD è riuscita a mantenere il TBP entro i 300 watt lavorando molto sull’efficienza energetica della scheda, tuttavia per evitare l’insorgere di potenziali problemi la società consiglia un alimentatore da 850W, contro i 750W suggeriti per la RX 6800 XT.
Radeon RX 6900 XT |
Radeon RX 6800 XT | Radeon RX 6800 | |
Architettura | RDNA 2 | RDNA 2 | RDNA 2 |
Processo produttivo | 7 nm | 7 nm | 7 nm |
Transistor | 26,8 miliardi | 26,8 miliardi | 26,8 miliardi |
Dimensioni del die | 519 mm² | 519 mm² | 519 mm² |
Compute Unit (CU) | 80 | 72 | 60 |
Ray Accelerator | 80 | 72 | 60 |
Stream Processor | 5120 | 4608 | 3840 |
Frequenza (game / boost) | 2015 / 2250 MHz | 2015 / 2250 MHz | 1815 / 2105 MHz |
ROPS | 128 | 128 | 96 |
AMD Infinity Cache | 128 MB | 128 MB | 128 MB |
Memoria | 16GB GDDR6 | 16GB GDDR6 | 16GB GDDR6 |
Bandwidth memoria | 512 GB/s | 512 GB/s | 512 GB/s |
Interfaccia memoria | 256-bit | 256-bit | 256-bit |
TBP | 300 W | 300 W | 250 W |
Prestazioni
Abbiamo eseguito i benchmark della Radeon RX 6900 XT sull’ormai rodata nuova piattaforma di prova, composta da un processore AMD Ryzen 9 5900X, montato su una scheda madre Asus ROG Crosshair VIII Dark Hero e raffreddato da un EK-XLC Predator da 240mm. Per quanto riguarda le RAM abbiamo optato per delle G.Skill 3200MHz CL14, mentre l’archiviazione è stata affidata a un SSD Seagate FireCuda Gaming e a un Corsair MP400 da 4TB, dedicati rispettivamente al sistema operativo e ai giochi.
Processore | AMD Ryzen 9 5900X (acquistabile qui) |
Scheda madre | Asus ROG X570 Crosshair VIII Dark Hero (WiFi) (acquistabile qui) |
RAM | G.Skill FlareX 3200MHz C14 (acquistabile qui) |
Alimentatore | Asus ROG Thor 1200W (acquistabile qui) |
SSD | Seagate FireCuda Gaming (acquistabile qui) Corsair MP400 (acquistabile qui) |
Dissipatore | EK-XLC Predator 240mm |
Driver | Nvidia GeForce 457.30 AMD Adrenalin 2020 Edition 20.45.1 |
OS | Windows 10 Pro, versione 20H2 |
Benchmark
Per valutare le performance della nuova top di gamma AMD ci concentreremo principalmente sulle situazioni più interessanti e su alcuni grafici con l’incremento percentuale medio che potete aspettarvi acquistando una scheda video di nuova generazione. Qui sotto trovate comunque tutti i nostri test raccolti in una galleria, che potete consultare nel caso vogliate valutare le performance nei singoli titoli.
Prestazioni senza Ray Tracing
La Radeon RX 6900 XT convince in rasterizzazione classica, offrendo prestazioni da vera top di gamma e migliorando la RX 6800 XT. Mediamente la GPU AMD supera la RTX 3080 del 3,8% in 4K e del 8,8% in Quad HD, ma rimane dietro la RTX 3090 rispettivamente del 7,3% e dell’1,3%, percentuale molto bassa che può farci considerare le due schede praticamente equivalenti a questa risoluzione.
Dando uno sguardo ai singoli giochi, vediamo che Fortnite, F1 2020 e Assassin’s Creed Valhalla sono i titoli dove la Radeon RX 6900 XT si comporta meglio, facendo segnare un +16% medio sulla RTX 3080 in 4K e arrivando perfino a un +37% in QHD in Assassin’s Creed. Control e Microsoft Flight Simulator sono invece i giochi dove la scheda video di AMD fa più fatica, con prestazioni inferiori alla RTX 3080 del 3% circa, con un picco negativo dell’8% in Flight Simulator a risoluzione Quad HD.
Considerando invece la RTX 3090, in 4K vediamo che Metro Exodus, Control e Microsoft Flight Simulator sono i giochi in cui il divario è maggiore e si attesta tra l’11% e il 21% a favore di quest’ultima. A questa risoluzione la Radeon RX 6900 XT non sorpassa mai la top di gamma Nvidia, ma la questione cambia in 1440p, dove la GPU AMD fa segnare un +10% in F1 2020, +6% in Fortnite e +26% in Assassin’s Creed Valhalla. Anche in Quad HD, la RX 6900 XT fatica in certi tiotli: rispetto alla RTX 3090 le performance sono inferiori del 10% in Control, del 13% in Doom Eternal e del 7% in Metro Exodus.
Come abbiamo visto parlando delle Radeon RX 6800 XT e RX 6800, Smart Access Memory è l’asso nella manica di queste nuove schede video. Attivando SAM, la Radeon RX 6900 XT aumenta il gap con la RTX 3080 (+9,3% in 4K, +15,3% QHD), riduce il divario in 4K con la RTX 3090 portandolo al 2,4% e la supera in 1440p del 4,6%, piazzandosi in testa alla nostra classifica e ottenendo il titolo di miglior scheda per il Quad HD.
Prestazioni con Ray Tracing
Le performance con Ray Tracing sono, purtroppo, molto simili a quelle viste nella recensione della Radeon RX 6800 XT e RX 6800. Gli 8 Ray Accelerator in più aiutano a raggiungere framerate maggiori, ma siamo ancora lontani da quello che offrono le RTX 3000. A risoluzione QHD le prestazioni sono mediamente il 16,6% inferiori alla RTX 3080 e il 26,2% inferiori alla RTX 3090 e la situazione peggiora ulteriormente in Full HD, dove la Radeon RX 6900 XT fa segnare un -19,3% rispetto alla RTX 3080 e -28,5% rispetto alla RTX 3090.
Abilitare Smart Access Memory migliora le cose, ma il quadro generale non cambia: il divario con la RTX 3080 si attesta sul 14,9% in Quad HD e sul 18,5% in Full HD, mentre rispetto alla RTX 3090 registriamo un -24,7% in Quad HD e un -27,8% in Full HD. I giochi in cui abbiamo rilevato le differenze più grandi sono Metro Exodus, Fortnite e Control, dove la Radeon RX 6900 XT fa segnare un -41% in 1440p rispetto alla RTX 3090.
Prestazioni in Full HD
Essendo una scheda top di gamma la Radeon RX 6900 XT non avrà problemi a gestire qualsiasi titolo in Full HD, garantendovi sempre un framerate elevato. Qui vi lasciamo due grafici con le performance a questa risoluzione, sia con che senza SAM attivo.
Incremento percentuale medio
Risoluzione 4K
Per quanto riguarda la risoluzione 4K, chi possiede una scheda di vecchia generazione come una Radeon RX 5700 o 5700 XT, oppure una RTX 2070 o 2080, noterà notevoli miglioramenti. Se non volete affrontare la spesa necessaria per acquistare una RTX 3090 e non vi interessa il Ray Tracing, la Radeon RX 6900 XT è senza dubbio la scheda perfetta per questa risoluzione.
Risoluzione Quad HD
Un discorso simile vale per la risoluzione Quad HD. Qualsiasi sia la scheda in vostro possesso, passando alla nuova generazione otterrete un incremento di performance considerevole. Se volete la scheda più potente per giocare in Quad HD la Radeon RX 6900 XT è la scelta migliore, ma assicuratevi di avere una configurazione di ultima generazione su cui poter attivare la tecnologia Smart Access Memory.
Risoluzione Quad HD e Full HD – RT on
Per quanto riguarda il Ray Tracing vale quanto detto nel commento generale: la Radeon RX 6900 XT migliora le prestazioni della RX 6800 XT, ma questo non basta a renderla realmente competitiva. Le prestazioni offerte sono sufficienti per giocare con Ray Tracing attivo in Full HD e in Quad HD, ma la RTX 3090 e la RTX 3080 rimangono ampiamente superiori; se volete una nuova scheda video per giocare con RT attivo in tutti i titoli che lo supportano, vi consigliamo di acquistare una delle due soluzioni Nvidia.
Consumi, temperature, rumorosità e verdetto
Per misurare la temperatura, la rumorosità e i consumi a pieno carico delle schede video abbiamo deciso di eseguire un loop di benchmark di Metro Exodus a risoluzione 4K, così da simulare una sessione di gioco e avere dei dati reali su cui basare le nostre valutazioni. Per leggere i valori di temperatura e consumi ci siamo affidati al software GPU-Z.
Consumi
Prima di parlare dei consumi, è doverosa una premessa: GPU-Z (così come altri software) fornisce solamente i watt assorbiti dalla GPU e non quelli di tutta la scheda. Per questo motivo, il consumo totale delle nuove Radeon dovrebbe essere più elevato di quello registrato qui. Nei prossimi giorni dovremmo ricevere in redazione uno strumento per misurare precisamente i consumi della scheda video, senza doverci affidare alle letture di GPU-Z, HW Info o programmi simili; una volta effettuate tutte le misurazioni necessarie aggiorneremo i grafici.
Detto questo, concentriamoci sui consumi massimi rilevati. La Radeon RX 6900 XT si ferma a 256 watt, un valore di molto inferiore a quello della Radeon RX 6800 XT, che invece raggiunge i 330 watt. Visto quanto detto nel paragrafo precedente non ci sbilanciamo con giudizi definitivi, ma possiamo presumere che la scheda video di AMD raggiunga consumi complessivi in linea con il TBP di 300 watt.
Rumorosità
Per misurare la rumorosità abbiamo posizionato il fonometro a 15cm dal centro della scheda, in posizione perfettamente perpendicolare. I valori ottenuti non sono assoluti, in quanto non abbiamo effettuato le nostre rilevazioni all’interno di una camera anecoica, ma ci aiutano a capire quanto è rumorosa la scheda in confronto alle altre schede che abbiamo provato.
La Radeon RX 6900 XT raggiunge una rumorosità massima di 43,1dB, circa 1 decibel in meno rispetto alla RTX 3090. La scheda è più rumorosa di gran parte di quelle inserite nel grafico, ma è ancora lontana dai valori registrati sulle due RX 5000 con design blower e, in generale, è abbastanza silenziosa; una volta inserita all’interno del vostro PC non vi darà fastidio.
La scheda video è dotata poi di modalità 0dB, che ferma le ventole sotto una certa temperatura e azzera la rumorosità. I 33,1dB registrati in idle sono quindi il rumore ambientale sommato a quello generato dal resto della nostra piattaforma di prova.
Temperature
Con una temperatura massima di 72 gradi centigradi, la RX 6900 XT si posiziona tra la RTX 3090 e la RTX 3080, risultando 3°C più calda della prima ma 5°C più fresca della seconda. In generale è un buon risultato, in linea con quello di gran parte delle schede video testate e che non desta alcuna preoccupazione, specialmente tenendo conto che in un case con un buon flusso d’aria si guadagnerà qualche grado. Buono anche il valore in idle, pari a 31°C.
Verdetto
Ve lo abbiamo raccontato nel paragrafo dedicato ai benchmark, la Radeon RX 6900 XT offre prestazioni eccezionali in rasterizzazione classica. La situazione varia in base al gioco preso in esame e all’attivazione di SAM, ma nel complesso possiamo dire che la scheda video AMD supera la RTX 3080 e da battaglia alla RTX 3090, rimanendo leggermente indietro in 4K (-2,4%) ma superandola in QHD (+4,6%) quando sfruttiamo Smart Access Memory.
Similmente a quanto visto con le altre due Radeon RX 6000, i problemi nascono quando si guarda alle performance in Ray Tracing. Così come era stato per le RTX 2000, anche la prima implementazione della tecnologia da parte di AMD ha bisogno di qualche ottimizzazione, e l’assenza (seppur momentanea) di FidelityFX Super Resolution non aiuta. Il framerate medio registrato con RT attivo nella maggior parte dei casi è sufficiente per giocare in Full HD e in Quad HD, ma è ampiamente inferiore a quello ottenuto con una RTX 3080 o una RTX 3090, anche senza sfruttare il DLSS.
La Radeon RX 6900 XT è una scheda per pochi, difficile da collocare nel mercato attuale. Sceglierla significa giocare a risoluzione elevata ma senza Ray Tracing, tuttavia la tecnologia si sta diffondendo sempre di più (grazie anche all’implementazione in PS5 e Xbox Series X|S) e a nostro avviso non può essere ignorata. Il prezzo di 1001 euro è aggressivo e gioca a favore della soluzione AMD, specialmente se paragonato ai 1549 euro richiesti per una RTX 3090 FE, dato che pagando il 35% in meno avrete una scheda video che offre prestazioni paragonabili in rasterizzazione e inferiori “solo” del 26% in Ray Tracing. Si tratta indubbiamente di un compromesso, ma bisogna fare le proprie valutazioni con attenzione: rinunciare alle performance non è mai facile per un appassionato, ma 500 euro sono molti, anche quando si parla di configurazioni top di gamma.
La situazione però si complica quando prendiamo in esame la RTX 3080. La RX 6900 XT offre prestazioni il 12% superiori in rasterizzazione, ma il 17% inferiori in RT e costa il 28% in più della Founders Edition di Nvidia (con un listino di 719 euro). Se prima valeva la pena ragionare su quale delle due schede acquistare tra RTX 3090 e RX 6900 XT, ora ci sembra decisamente più semplice trarre una conclusione: a meno che non siate del tutto disinteressati al Ray Tracing, la RTX 3080 offre un rapporto prezzo / prestazioni migliore.
Tirando le somme, se avete 1000 euro a disposizione per la vostra nuova scheda video e volete semplicemente la migliore in rasterizzazione, optate per una Radeon RX 6900 XT. Se invece volete giocare senza problemi con Ray Tracing attivo a qualsiasi titolo e avete un monitor 1440p o 4K, il nostro consiglio è quello di acquistare una RTX 3080: grazie al DLSS non avrete alcun problema di framerate e potrete reinvestire i soldi risparmiati in altri componenti, come una CPU di fascia più alta on un SSD più capiente.
Nei mesi scorsi abbiamo avuto la possibilità di provare e recensire le tre nuove proposte di NVIDIA per quanto riguarda le schede grafiche della serie GeForce. Parlo di RTX 3090, RTX 3080 e RTX 3070. Ovviamente la gamma non poteva considerarsi completa senza una soluzione di fascia leggermente inferiore, diciamo posizionata intorno ai 400 euro. Ecco quindi che proprio in queste ore l'azienda statunitense ha tolto ufficialmente i veli dalla nuova RTX 3060 Ti, una scheda che si va a posizionare alla base della gamma con caratteristiche e prestazioni che sono però in grado di soddisfare una fetta di utenti abbastanza nutrita.
NVIDIA dichiara prestazioni in linea con quelle di una GeForce RTX 2080 Super e quindi un gradino sotto a quelle della attuale 3070. Se dovessimo paragonare questa 3060 Ti con la diretta concorrente generazione su generazione avremmo un incremento di 1,4 volte nei confronti della vecchia 2060 Super. Ma quanto è ampio il divario nei confronti delle 3070 e per quale tipo di utenza è consigliata questa scheda? Scopriamolo insieme.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Prima di analizzare il comportamento della scheda nei benchmark, diamo un breve sguardo a quelle che sono le caratteristiche di questa nuova piccola 3060 Ti. Sin dal momento del lancio delle nuove schede della Serie 30 è stato evidente come NVIDIA abbia alzato in maniera importante il livello prestazionale di tutte le schede della propria gamma, con un salto generazionale che è stato definito come il più grande di sempre. Nelle recensioni delle altre tre proposte della gamma, ovvero RTX 3070, RTX 3080 e RTX 3090 queste previsioni sono state assolutamente confermate e con esse anche un rapporto prezzo/prestazioni in netto miglioramento. In sostanza si hanno schede molto più veloci rispetto alla generazione precedente ad un costo inferiore se paragonato al corrispettivo modello della passata generazione.
Un salto prestazionale di questo tipo è stato possibile solo a seguito dell'adozione della nuova architettura Ampere, dichiarata più efficiente fino a 1,9 volte rispetto alla precedente Turing. Un traguardo raggiunto grazie anche al nuovo processo produttivo custom su base Samsung a 8 nm.
Abbiamo già parlato delle migliorie introdotte da Ampere rispetto a Turing, e guardando alla scheda tecnica della GeForce RTX 3060 Ti non abbiamo particolari sorprese, almeno sulla carta. La nuova scheda NVIDIA si affida a una GPU Ampere (GA104) da 17,4 miliardi di transistor e 46 SM (Streaming MultiProcessor); a bordo troviamo 4864 Cuda Core, 152 Tensor Core e 38 RT Core di nuova generazione, il tutto abbinato a 8GB di VRAM GDDR6 14Gbps su bus a 256 bit.
NVIDIA dichiara prestazioni fino a 1,6 volte superiori rispetto alla GeForce RTX 2060 super che da un lato è dotata di soli 2176 Cuda Core, ma dall'altro però vanta un TGP (Total Graphic Power) inferiore:175W contro i 200W della GeForce RTX 3060 Ti. Quest'ultima utilizza inoltre il nuovo connettore di alimentazione NVIDIA a 12pin e viene fornita con un adattatore 12pin-8pin PCIe, allineandosi così alla sua antenata.
Architettura e caratteristiche a parte, va ricordato inoltre che la nuova generazione GeForce RTX 30 può contare su una serie di nuove tecnologie in grado di migliorare sia l'esperienza in gaming sia in ambito produttività; tra queste: NVIDIA RTX I/O (qui il nostro approfondimento), NVIDIA Reflex per ridurre la latenza e NVIDIA Broadcast che abbiamo provato di recente con ottimi risultati. Di tutte trovate comunque una breve spiegazione in fondo all'articolo.
ANATOMIA DELLA SCHEDA
Dopo aver avuto tra le mani la RTX 3080 e la RTX 3090, entrambe Founders Edition, come già detto per la 3070, appena tirata fuori dalla sua scatola questa RTX 3060 Ti sembra quasi un giocattolino. Piccola, compatta, leggera, è esattamente identica per forma e dimensioni alla RTX 3070, come quest'ultima è quindi quella che impatta in maniera minore quando la inseriamo all'interno di un case. Il design resta comunque a due slot ma sono state adottate soluzioni differenti rispetto agli altri modelli per quanto riguarda il sistema di dissipazione.
Nonostante le dimensioni più contenute, vi posso assicurare che la qualità dell'assemblaggio e la solidità di questa RTX 3060 Ti non vengono meno, anzi. Il design è estremamente sobrio e resta il mio preferito tra tutte le Founders Edition degli ultimi anni e stacca di netto anche quello della Serie 20 che era comunque, a mio modo di vedere, molto bello. Si tratta ovviamente di un giudizio soggettivo ma sia a bordo della test-bench sia all'interno di un case questa scheda fa assolutamente una bellissima figura. Rispetto alla RTX 3070 cambia il colore della scocca che è di un grigio molto più chiaro ed è l'unico elemento che permette di distinguere la 3060 Ti da quest'ultima.
Rispetto a 3080 e 3090 cambia il sistema di dissipazione che non è più il Dual-Axial Flow Through ma un più semplice Flow Through in cui le ventole sono entrambe dallo stesso lato della scheda, esattamente come sulla RTX 3070. La ventola di sinistra è quella che spinge l'aria fuori dallo chassis attraverso le feritoie situate in corrispondenza dei connettori, mentre quella di destra cattura l'aria fresca che viene introdotta nel case dal sistema di ventilazione frontale.
Come già detto sopra questa RTX 3060 Ti utilizza il connettore a 12-pin custom che abbiamo già visto sulle altre tre proposte, e come per la RTX 3070 riceve corrente da un solo connettore a 8-pin proveniente dall'alimentatore. Nel caso in cui la vostra scheda madre ne fosse provvista, questa scheda supporta anche le PCIe di quarta generazione.
E chiudo parlandovi dei connettori disponibili. Come per le altre due schede della serie 30 anche qui troviamo una porta HDMI 2.1 e 3 connettori Display Port 1.4. Grazie alla HDMI 2.1 e al supporto al CODEC AV1 è possibile gestire un segnale 8K HDR con un solo cavo grazie alla bandwith maggiore e all'ottimizzazione del segnale video.
PRESTAZIONI OTTIME PER UNA ENTRY LEVEL
Due rapide premesse prima di passare ai grafici dei test. Nella scelta dei giochi da testare abbiamo voluto mixare titoli recenti che supportano RTX e DLSS e giochi privi di queste tecnologie ma comunque molto diffusi. Tutti sono stati eseguiti in 1440p, 4K e, dove possibile, in 4K con DLSS e RTX attivi. Nei casi in cui è disponibile abbiamo utilizzato il benchmark integrato per poter avere risultati perfettamente paragonabili.
CONFIGURAZIONE DI TEST:
Scheda madre: ASUS ROG STRIX Z490 A-Gaming
CPU: Intel Core i7 10700K
RAM: 2x8GB DDR4 Corsair Vegeance Pro a 3200MHz
Storage: 1x Corsair MP510 da 512GB (O.S.) + 1x Crucial P1 da 1TB (Dati)
Raffreddamento: NZXT Kraken x53
PSU: NZXT C850 (80+ GOLD)
Test Bench: DimasTech Easy V3
Driver: 457.40
TITOLI CON RTX E DLSS:
Come possiamo osservare nei grafici qui sopra i titoli con RTX e DLSS mostrano un comportamento in linea con le aspettative anche se con risultati abbastanza altalenanti. Le prestazioni sono inferiori rispetto alla RTX 3070 di circa il 10% nei test senza RTX mentre la forbice si ampia quando subentra il raytracing. Con questa opzione attivata, infatti, il divario si allarga e la 3070 arriva in alcuni casi a far segnare il doppio dei frame medi. Fa eccezione Battlefield V in cui il divario è più sottile. Non abbiamo purtroppo a disposizione una RTX 2080 Super per verificare le effettive prestazioni a confronto con questa 3060 Ti ma, osservando le differenze rispetto alla 2080 Ti possiamo affermare abbastanza tranquillamente che la previsione di NVIDIA è stata rispettata.
TITOLI SENZA RTX E DLSS:
Osservando invece l'andamento della scheda nei giochi che non presentano l'opzione per attivare l'RTX notiamo come le differenze tra l'una e l'altra scheda siano molto più lineari. Anche qui siamo quasi sempre intorno ad un 10% di frame in meno rispetto alla RTX 3070. Un risultato a mio modo di vedere prevedibile anche solo osservando la scheda tecnica e il TGP delle due proposte della casa nero-verde. In generale sono comunque risultati ottimi per una scheda entry level. Non abbiamo svolto i test in 1080p ma capirete anche voi dai numeri snocciolati sopra che in una configurazione di fascia bassa da abbinare ad un monitor FullHD, questa 3060 Ti vi permetterà di giocare sopra i 120 fps, e molto vicino ai 144, con praticamente qualsiasi titolo.
CONSUMI E TEMPERATURE
Ed eccoci a parlare della gestione termica ed energetica di questa RTX 3060 Ti Founders Edition. Si tratta di una scheda ovviamente meno energivora rispetto alle Serie 30 analizzate fino ad oggi ma è esattamente quello che ci saremmo aspettati osservando il TGP. Le specifiche tecniche e la possibilità di alimentare la scheda con un singolo connettore a 8 pin sono poi elementi abbastanza eloquenti.
Per andare a verificare consumi e temperature ho utilizzato due test differenti. Il primo è Furmark che simula un carico del 100% sulla GPU per un periodo di tempo prolungato, il secondo è invece 3D Mark nella scena TimeSpy in 4K; in questo caso abbiamo uno scenario che si avvicina maggiormente all'utilizzo in gaming.
Quello che vedete qui sopra è il grafico relativo a Furmark e, come potete notare, mostra un consumo massimo da parte della scheda pari a 200W. Le temperature, invece, dopo oltre 5 minuti di test si attestano intorno ai 70 gradi, a testimonianza del fatto che il lavoro svolto da NVIDIA in fatto di dissipazione è assolutamente ottimo, nonostante il differente design rispetto ai modelli 3080 e 3090.
3D Mark Timespy Extreme è invece il test utilizzato per osservare il comportamento delle temperature in uno scenario simile a quello gaming. Come è possibile notare dal grafico l'andamento di queste ultime è in linea con il test svolto con Furmark, e si tratta sostanzialmente della stessa tendenza che abbiamo rilevato anche nei test di gioco reali. Con sessioni molto lunghe e carico elevato si ha una media di poco inferiore ai 70 gradi che restano comunque il picco massimo registrato.
CONSIDERAZIONI FINALI
Ed eccoci giunti al punto di tirare le somme. Questa NVIDIA GeForce RTX 3060 Ti sarà a breve disponibile sul mercato e, nella versione Founders Edition da noi provata avrà un prezzo di listino di 348 euro + IVA, ovvero circa 425 euro. Una cifra che è un centinaio di euro inferiore rispetto a quella richiesta da NVIDIA per la sua RTX 3070 e oltre 300 euro meno rispetto alla 2080 Super con cui questa 3060 Ti ha in comune le prestazioni. Se poi guardiamo alla vecchia 2060 Super ecco che abbiamo invece prestazioni praticamente doppie ad un prezzo fondamentalmente identico. Il costo di questa RTX 3060 Ti è quindi corretto ma l'acquisto dipende molto a seconda delle esigenze di ognuno.
Il rapporto prezzo prestazioni è infatti molto buono ma ad un centinaio di euro in più si trova la RTX 3070 che per configurazioni un pochino più spinte, magari con un display 2K è sicuramente più adatta. Come già detto sopra, invece, se il vostro obiettivo è quello di realizzare una configurazione base con display 1080p e un buon rapporto qualità/prezzo allora questa RTX 3060 Ti è sicuramene ottima e probabilmente la soluzione da acquistare.
Come ogni anno durante la prima giornata dello Snapdragon Tech Summit, quest’anno completamente digitale (lo si può seguire su qualcomm.com/snapdragonsummit), Qualcomm ha svelato il nome del suo prossimo System-on-a-chip premium per l’anno successivo. Il nome scelto per il successore dello Snapdragon 865+ è Snapdragon 888 5G. La maggior parte dei dettagli su questa nuova iterazione 2021 li scopriremo solo nella giornata di domani, ma intanto possiamo dare un primo sguardo a quali saranno i punti chiave.
Il nuovo Qualcomm Snapdragon 888 avrà all’interno il più avanzato modem 5G mai realizzato, lo Snapdragon X60 5G Modem-RF System, che abiliterà questo processore alla connessione con tutte le reti 5G più diffuse al mondo. Questo include ovviamente non solo le reti Sub6, ma anche quelle mmWave. Ricordiamo comunque come anche lo Snapdragon 865+ supportasse questa tipologia di rete. Speriamo di ricevere delucidazioni in merito a breve. Oltre a questo ci sarà il supporto per l’aggregazione delle bande 5G, il dual SIM, connessioni SA e NSA, oltre ovviamente al Dynamic Spectrum Sharing.
Uno degli ambiti su cui Qualcomm ha lavorato di più in questi anni è indubbiamente l’intelligenza artificiale. Snapdragon 888 avrà all’interno la sesta generazione del suo motore per l’IA, assieme a un processore Hexagon completamente reingegnerizzato. Il salto in avanti in termini di prestazioni e consumi energetici è notevole, il tutto garantendo fino a 26 TOPS. Il tutto è ancora potenziato dalla seconda generazione del Qualcomm Sensing Hub che include un processore di AI sempre attivo a basso consumo.
Novità anche sulla piattaforma Elite Gaming, anche se al momento si parla di miglioramenti in questa terza generazione con aumento di prestazione della GPU Adreno. Cosa significa probabilmente lo scopriremo a breve. Qualcomm coglie l’occasione però per ricordare i risultati ottenuti finora: Forward Rendering (per una maggiore fluidità), gaming a 144 Hz e driver dei GPU aggiornabili su Android. L’ultima anticipazione che Qualcomm ci ha dato è poi quella relativa al mondo del processo di immagine (in parole povere: fotografia): il nuovo Spectra permetterà di fare foto e video con un flusso dati fino a 2,7 gigapixel al secondo, il che si traduce in circa 120 foto al secondo a 12 megapixel, fino al 33,5% più veloce della precedente generazione.
Durante il keynote Qualcomm ha messo in mostra le potenzialità dello Snapdragon 888 con una gara di modelli radiocomandati, sfruttando il 5G millimetrico e guidandole da oltre 1 chilometro e mezzo di distanza tramite uno smartphone Snapdragon 888. Il guidatore aveva un’esperienza live dalla prospettiva dell’auto, mentre la posizione dell’auto veniva mostrata in tempo reale sull’auto.
Dove troveremo Snapdragon 888 5G? Sicuramente nel prossimo Xiaomi Mi 11, ma anche negli smartphone premium di ASUS, Black Shark, Lenovo, Meizu, Motorola, Nubia, Realme, OnePlus, OPPO, Sharp, Vivo e ZTE.
Il debutto in tutto il mondo delle Radeon RX 6800 e RX 6800 XT non è stato differente, anzi per certi versi è andato in modo persino peggiore di quello delle RTX 3000 di Nvidia, sia per quanto riguarda le soluzioni di riferimento che quelle dei partner: pochissime schede, sparite subito e con prezzi lontani dalle promesse. Nvidia ha dichiarato che la situazione migliorerà in modo palpabile solo nei primi mesi del nuovo anno, mentre cosa succederà con le proposte AMD? La situazione dovrebbe mostrare progressi in uno o due mesi, o almeno questa è una prima stima che trapela delle fila di AMD.
Stando a quanto comunicato ad Hardware Unboxed, le Radeon RX 6800 XT dei partner arriveranno sul mercato entro quattro - otto settimane con prezzi di listino a partire da quelli indicati da AMD. "Abbiamo avuto una conversazione privata con AMD. Ci hanno assicurato che entro 4-8 settimane ci saranno schede AIB dei partner disponibili al prezzo consigliato (MSRP). Ci hanno detto che hanno consentito ai partner di raggiungere i 649 dollari di MSRP per la RX 6800 XT e si aspettano che ciò avvenga entro 8 settimane", ha affermato Steve Walton di Hardware Unboxed.
È rassicurante sapere AMD all'opera con i partner per portare più schede sul mercato, ma ciò non significa che l'azienda riuscirà a correggere l'attuale situazione in tutto il mondo e nello stesso momento. Ogni paese ha un'allocazione di schede diversa, in base alle stime di vendita e l'importanza di un certo mercato e l'Italia potrebbe non rientrare in prima fascia. Di conseguenza se la situazione dovesse migliorare negli Stati Uniti, lo stesso potrebbe non valere da noi. Questo discorso ovviamente vale in linea generale, non solo per AMD.
Allo stesso tempo, la domanda di nuove schede video è molto elevata, e nonostante gli sforzi anche per AMD potrebbe verificarsi quanto visto per Nvidia, con le nuove scorte terminate molto rapidamente e tempi non così brevi per l'arrivo di nuove unità. Insomma, anche se le indicazioni di AMD dovessero essere in qualche modo rispettate, ciò non significa che troverete facilmente una scheda a un prezzo adeguato. Si dice che "la speranza è l'ultima a morire", e quindi restiamo ottimisti: se siete interessati a una delle nuove Radeon tra fine dicembre e gennaio potreste avere una chance. Incrociate le dita!
Finora, in seguito alla conferenza stampa inerente alle nuove schede grafiche di AMD, abbiamo visto l’arrivo di tantissime RX 6800 e RX 6800 XT dai vari partner della compagnia californiana, tra cui alcuni modelli personalizzati. Finalmente, ASRock ha deciso oggi di mostrare la sua prima scheda Radeon RX 6900XT.
Il design rispecchia quello di riferimento di AMD, con un sistema di raffreddamento a tripla ventola che espelle il calore ai lati e la presenza di due connettori di alimentazione PCIe a otto pin. Nella parte posteriore, invece, troviamo una porta HDMI 2.1, due DisplayPort 1.4a ed una USB Type-C.
Ricordiamo che la GPU Big Navi dispone di 5120SP distribuiti su 80 Compute Unit, mentre la frequenza di Boost è pari a 2250MHz ed il Game Clock tipico è di 2015MHz. La scheda è equipaggiata con 16GB di memoria GDDR6 che funziona ad una velocità effettiva di 16Gb/s su un’interfaccia di memoria a 256 bit, ma sono i 128 MB di Infinity Cache a bordo della GPU che garantiranno velocità di memoria fulminee che raggiungono i 512GB/s.
Con l’RX 6900XT, AMD punta a rivaleggiare sul piano delle prestazioni con la recente GeForce RTX 3090 di NVIDA, tranne per il fatto che l’offerta di AMD costa circa 500$ in meno, vale a dire $999. Tenendo in considerazione questo fatto, è probabile che la Radeon 6900 XT sarà l’opzione più conveniente per giocare al massimo dettaglio, anche se riteniamo che i creatori di contenuti si appoggeranno ancora una volta ad NVIDIA per il maggior quantitativo di memoria ed il supporto alle API CUDA da parte di diverse applicazioni.
Il lancio della Radeon RX 6900XT è previsto per l’8 dicembre, ma, se gli ultimi mesi ci hanno insegnato qualcosa, la sua disponibilità sarà piuttosto limitata. Quindi, se volete accaparrarvene una, vi consigliamo di seguire attentamente i vari store online.