Sin dalla notte dei tempi per il mondo degli smartphone Android, Samsung è stata protagonista con le sue due gamme di smartphone Galaxy S e Galaxy Note. Questo potrebbe clamorosamente cambiare nell’immediato futuro.
Gli ultimi componenti delle due famiglie, i quali sono sempre stati i top di gamma del produttore sudcoreano, sono Galaxy S10 e Galaxy Note 10 e potrebbero essere gli ultimidispositivi relativi a queste due famiglie di smartphone. Secondo alcune discussioni interne in Samsung riportate da Phone Arena, si starebbe pensando all’unificazione dei due marchi. Anche una solida fonte citata da Evan Blass afferma che il produttore starebbe concretamente pensando ad un unico modello che unisca le due famiglie.
Effettivamente negli ultimi tempi la gamma Galaxy Note ha mostrato sempre meno differenzerispetto alla gamma Galaxy S. Samsung potrebbe presentare uno smartphone denominato Galaxy One sin dal prossimo anno, al posto del Galaxy S11 atteso per febbraio. Chiaramente queste sono solo ipotesi ed il cambio epocale potrebbe avvenire l’anno successivo. In ogni caso, quello che ci si aspetta sarà uno smartphone simil-Galaxy S con una S Pen.
Se questi piani dovessero concretizzarsi per Samsung ci sarebbe un vuoto da riempire, ovvero quello precedentemente occupato da Galaxy Note: il produttore sudcoreano potrebbe “rimpiazzarlo” con il suo nuovo pieghevole al quale sta lavorando.
Gli attuali top di gamma Samsung, i Galaxy S10 ed i Galaxy Note 10 hanno in comune l’assenza del LED di notifica, una caratteristica che in alcuni casi può essere di particolare utilità. In questo senso viene in aiuto Good Lock, lo strumento modulare di Samsung utile a personalizzare i suoi smartphone senza la necessità di effettuare operazioni di modding.
Diversi mesi fa vi abbiamo descritto come fosse possibile sfruttare il foro nel display dei Galaxy S10 a favore di una sorta di LED di notifica, grazie al modulo EdgeLighting+ installabile in Good Lock. Oggi parliamo della stessa procedura che è finalmente applicabile ai nuovi Galaxy Note 10: come vedete dagli esempi riportati in galleria, Samsung ha aggiornato il modulo integrando l’effetto “Black Hole” corrispondente al foro di Galaxy Note 10. Il suo funzionamento concreto implica che all’arrivo di una nuova notifica l’area attorno al foro si illumini.
Il modulo EdgeLighting+ è sviluppato dettagliatamente ed offre all’utente la possibilità di personalizzare il colore dell’area che si illumina in dipendenza dell’app che produce la notifica. È possibile gestire l’attivazione di questo modulo direttamente dalle impostazioni di sistema, dalla sottosezione Edge lighting presente nella sezione Edge screen.
L’installazione del modulo EdgeLighting+ è relativamente semplice attraverso Samsung Good Lock. Potete anche scegliere di installarlo indipendentemente da Good Lock, scaricando l’apk da questo indirizzo.
All’inizio del mese vi avevamo informato dei problemi legati all’update opzionale KB4512941 di Windows 10 May 2019 Update (versione 1903). Su alcuni sistemi il processo SearchUI.exe, legato a Cortana, usava troppe risorse della CPU. Altri utenti inoltre non ottenevano risultati di ricerca usando il box nella barra degli indirizzi.
Microsoft, poche ore dopo i primi report, aveva iniziato a indagare sul bug promettendo un fix. Il correttivo è arrivato nelle fattezze dell’update KB4515384. Il problema è che la cura sembra peggiore della malattia, in quanto alcuni utenti su Reddit che l’hanno installato subito segnalano che la ricerca è del tutto defunta, con SearchUI.exe che nemmeno si avvia. Va detto che non è un comportamento ravvisato da tutti, ma poiché sta dando grattacapi a qualcuno, forse val bene aspettare prima di installarlo.
Nelle note dell’update KB4515384 leggiamo testuale: “Risolve un problema che causa un alto uso della CPU da parte di SearchUI.exe per un piccolo numero di utenti. Questo problema si manifesta solo nei dispositivi che hanno disabilitato la ricerca sul web usando Windows Desktop Search”.
Tra l’altro quell’aggiornamento è interessante perché si occupa anche di sicurezza a 360 gradi, e va a risolvere anche le vulnerabilità side channel (interessano le CPU Intel) note come Microarchitectural Data Sampling (MDS)sulle versioni a 32 bit di Windows. I sistemi con Windows a 64 bit sono già al sicuro.
Tra gli utenti che sono riusciti ad aggirare il problema si segnalano alcune possibili soluzioni nel caso in cui vi ritrovaste nella medesima situazione (che ribadiamo riguarda solo alcuni sistemi, forse con determinate configurazioni, non è un bug generalizzato): tornare a una vecchia build e bloccare gli update, abilitare la ricerca tramite Bing dal registro di sistema o rimpiazzare la cartella Cortana Cache con una versione di una build precedentemente funzionante. Altra possibilità è quella di provare a disinstallare l’aggiornamento.
Potete abilitare BingSearch temporaneamente impostando il valore BingSearchEnabled su 1 nel Registro di sistema. Il percorso da seguire è il seguente: [HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Search] “BingSearchEnabled” = 1
Per quanto concerne la cancellazione della cartella cache, dovete sostituire la cartella C:\Windows\SystemApps\Microsoft.Windows.Cortana_cw5n1h2txyewy\cache\ con una copia della versione precedente di Windows contenuta in C:\Windows.old.
Lo stavamo aspettando per il 16 settembre in India e invece il nuovo OPPO A9 2020 è già ufficiale. Il nuovo medio di gamma ha debuttato sul sito della divisione pakistana del brand cinese, con tutti i dettagli sulla scheda tecnica e il design. Ecco tutto quello che c'è da sapere sul nuovo arrivato!
OPPO A9 2020 ufficiale: tutto quello che c'è da sapere sulla nuova aggiunta alla gamma A
Design e caratteristiche
Similmente a quanto visto dalle specifiche del TENAA, il nuovo OPPO A9 2020 arriva con un pannello LCD da 6.5 pollici di diagonale e risoluzione HD+, con tanto di notch a goccia. All'interno troviamo una selfie camera da 16 mega-pixel, mentre sul retro il dispositivo ospita una quad camera da 48 + 8 + 2 + 2 mega-pixel. Il modulo è posizionato al centro della scocca, sopra il lettore d'impronte digitali e con orientamento verticale.
A muovere il tutto troviamo lo Snapdragon 665, accompagnato da 4 GB o 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna espandibili grazie ad uno slot per microSD. Di seguito trovate tutti i dettagli sulle specifiche, pubblicate dalla stessa azienda sul sito ufficiale pakistano.
OPPO A9 2020 – Scheda tecnica
Dimensioni di 163.6 × 75.6 × 9.1 mm per un peso di 195 grammi;
display In-Cell da 6.5 pollici HD+ (1600 x 720 pixel) con notch a goccia e luminosità di 480 nits;
processore octa-core Snapdragon 665 fino a 2.0 GHz;
GPU Adreno 610;
4/8 GB di RAM LPDDR4X;
128 GB di storage espandibile tramite microSD;
lettore d'impronte digitali posteriore;
quad camera da 48 + 8 + 2 + 2 MP con apertura f/1.8-2.25-2.4-2.4, grandangolo FOV 119°, Ultra Night Mode 2.0 e Flash LED;
selfie camera da 16 MP con apertura f/2.0;
dual SIM 4G (no banda 20), Wi-Fi, Bluetooth 5.0, GPS/A-GPS/Beidou/Glonass, Game Boost 2.0, dual speaker, Dolby Atmos;
batteria da 5000 mAh con supporto alla ricarica inversa;
sistema operativo Android 9 Pie tramite interfaccia ColorOS 6;
colorazioni Space Purple e Marine Green.
OPPO A9 2020 – Prezzo e disponibilità
OPPO A9 (2020) sarà disponibile in 2 colorazioni, ovvero Marine Green e Space Purple. Sarà venduto su Amazon India a partire dal 16 settembre ad un prezzo di 16.990 rupie, circa 214€, per la variante da 4/128 GB, salendo a 19.990 rupie, circa 252€, per quella da 8/128 GB.
Attualmente questo prodotto non è ancora disponibile in vendita online negli store più popolari e in Italia. Non appena lo sarà lo troverete su GizDeals al miglior prezzo, dunque iscrivetevi al nostro canale Telegram e alla pagina Facebook per tutte le offerte al minor prezzo!
Molto spesso i listini onlne dei rivenditori sono uno dei canali preferenziali per ottenere informazioni su nuovi prodotti hardware attesi al debutto commerciale ma dei quali non si conoscono ancora ufficialmente tutte le informazioni. Potrebbe quindi essere proprio il giorno 30 settembre la data nella quale AMD inizierà la commercializzazione della nuova CPU Ryzen 9 3950X, modello a 16 core che è quello top di gamma della nuova famiglia di CPU Ryzen.
Questo processore è infatti apparso online nel listino del rivenditore svizzero Digitec, a questo indirizzo. Il prezzo indicato è pari a 999 franchi, cifra che corrisponde al cambio attuale a circa 911 Euro e che è comprensita dell'IVA svizzera (pari al 7,7% per questo tipo di prodotti): la cifra è elevata rispetto ai 749 dollari USA, tasse escluse, che AMD ha indicato per questa CPU. Molto probabile, quindi, che il listino indicato sia solo preliminare e che non corrisponda a quello effettivamente praticato per la CPU una volta che sarà in vendita.
Il processore AMD Ryzen 9 3950X è stato annunciato da AMD lo scorso mese di giugno, in occasione della presentazione della famiglia di processori Ryzen 3000 basati su tecnologia produttiva a 7 nanometri e architettura Zen 2. I 16 core che integra operano ad una frequenza di base clock di 3,5 GHz, con la possibilità di spingersi sino a 4,7 GHz di clock massimo via tecnologia boost. Il TDP dichiarato dall'azienda è pari a 105 Watt, lo stesso valore dei processori Ryzen 9 3900X con architettura a 12 core.
Vedremo quindi al debutto a breve il nuovo processore top di gamma di AMD, seguito dopo presumibilmente alcune settimane dalla nuova generazione di processori Intel della famiglia Core-X e dalla terza generazione di processori Ryzen Threadripper. Per tutte un numero di core molto elevato, che si spingerà oltre il numero di 16 delle proposte Ryzen 9 3950X anche se con livelli di costo per CPU e piattaforma corrispondente che saranno più elevati.