Emergono nuovi dettagli sulle specifiche tecniche dei processori Intel Core i9-9900KS, proposte top di gamma dell'azienda americana che saranno in vendita a partire dal mese di ottobre. Questa CPU riproporrà lo stesso numero di core, 8, del modello Core i9-9900K ora in commercio con però il plus dato dalla superiore frequenza di clock.
Grazie alle informazioni indicate da ASUS nel proprio sito web, con la lista dei processori compatibili con le più recenti versioni di bios per le proprie schede madri che comprendono ora anche il modello Core i9-9900KS, emergono quelle che dovrebbero essere le specifihe definitive di questa CPU.
Il TDP è pari a 127 Watt, un valore superiore ai 95 Watt indicati per il modello Core i9-9900K, mentre la frequenza di clock di default passa a 4 GHz dai 3,6 GHz del modello 9900K. Ricordiamo coem il valore di TDP indicato da Intel sia garantito solo alla frequenza di base clock di 4 GHz; sfruttando la tecnologia Turbo Boost implementata in questi processori la frequenza massima aumenta sino a toccare i 5 GHz con tutti i core sfruttati al 100% delle potenzialità, ma sale anche il consumo andando oltre il valore di TDP.
Queste specifiche lasciano chiaramente intendere come le nuove CPU richiederanno schede madri con circuiteria di alimentazione adeguatamente strutturata, oltre ovviamente ad un sistema di raffreddamento in grado di smaltire il calore generato dalla CPU sia con frequenza di clock di default sia, e soprattutto, spingendosi oltre via frequenza di Turbo clock.
Resta ora da vedere quale sarà il prezzo ufficiale di questo processore; il modello Core i9-9900K viene proposto a 488 dollari, tasse escluse, nel listino prezzi dell'azienda americana per lotti di 1.000 processori.
Oggi sarà rilasciato ufficialmente iOS 13, ma da che ora potremo effettuare il download della versione finale?
Apple non specifica mai l’orario di rilascio dei sui sistemi operativi, tuttavia negli anni passati ha seguito sempre lo stesso schema.
Apple rilascia gli upgrade più importanti intorno alle 10 orario del Pacifico. Questo significa che iOS 13 sarà rilasciato alle 19 in Italia, al massimo qualche minuto più tardi.
Leggi la nostra guida su come preparare l’iPhone in vista dell’aggiornamento ad iOS 13.
Samsung ha brevettato una nuova, originale idea per l'impiego dei display flessibili su uno smartphone. L'idea è per certi versi simile a quella di cellulari ormai passati alla storia come il Nokia 8110, reso famoso da Matrix (e recentemente rispolverato da HMD), ma adattata ai paradigmi "tutto schermo" a cui siamo abituati oggi. Per farla breve, lo smartphone può essere allungato, rimanendo "tutto schermo" grazie a un display flessibile e arrotolabile. I colleghi di Let's Go Digital, che hanno scoperto il brevetto, ci regalano come al solito dei concept render di buona qualità che dimostrano come potrebbe essere il prodotto finito.
È facile immaginare (ma c'è anche un disegno schematico nel brevetto che lo conferma) che nella parte bassa del dispositivo Samsung prevede di alloggiare un meccanismo in grado di arrotolare il display in eccesso quando lo smartphone è in posizione chiusa: una soluzione per certi versi simile a quella dimostrata da LG per il suo TV R.
È vero che negli ultimi anni gli smartphone sono diventati sempre più allungati, da quando si è abbandonato il formato 16:9 in favore dei 18:9, 19:9 e nel caso di Sony, da Xperia 1 in poi, addirittura 21:9. Le diagonali del display aumentano senza incrementare la larghezza, e questo può essere positivo, ma è sempre più scomodo raggiungere la parte superiore con il pollice. I sistemi operativi si sono adeguati, naturalmente, ma l'idea di Samsung potrebbe risultare davvero comoda in mobilità.
Il brevetto è stato depositato verso metà febbraio 2019, ed è stato pubblicato alla fine di questo agosto. Chissà se si trasformerà mai in un prodotto concreto?
Dopo aver visto le recensioni del nuovo iPhone 11, scopriamo come la stampa USA ha accolto i nuovi iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max.
Con i nuovi iPhone 11 Pro, tutti sono d’accordo nel dire che Apple ha notevolmente migliorato i suoi algoritmi di elaborazione delle immagini oltre ad aggiornare i sensori della fotocamera. Questo significa che sono stati corretti anche tutti i difetti dello Smart HDR.
Nella sua recensione dell’iPhone 11 Pro, The Verge afferma che la qualità delle foto di iPhone 11 Pro ora supera quella del Pixel e degli altri smartphone Android di fascia alta. Tuttavia, viene sottolineato che le prestazioni dell’iPhone in condizioni di scarsa illuminazione e in alcuni altri scenari, come i ritratti fortemente retroilluminati, non sono state altrettanto buone. The Verge è rimasto comunque colpito dalla modalità notturna dell’iPhone:
Parlando di modalità notturne, è davvero impressionante e conserva un sacco di dettagli in più rispetto al Pixel. La modalità Notte di Apple si attiva automaticamente al buio con un tempo di esposizione suggerito, che puoi modificare o disattivare se lo desideri. Rispetto al Pixel, negli scatti l’iPhone ha conservato tutti i dettagli spariti invece sul dispositivo Android.
WIRED è stato meno entusiasta di The Verge per quanto riguarda la qualità della fotocamera, concordando sui miglioramenti nei dettagli delle foto, ma criticando l’accuratezza del colore. È interessante notare che Apple ha rimosso l’impostazione che consente di salvare la foto normale insieme all’immagine elaborata in HDR. Anche WIRED preferisce la modalità notturna di Apple rispetto a quella del Pixel, perché si attiva automaticamente e offre maggiori dettagli. Nella recensione viene promossa anche la durata della batteria:
Nella mia esperienza, mi ci sono volute circa 23 ore per scaricare la batteria dell’iPhone XS Max dal 94 percento (l’ho tolto dal caricabatterie un po’ in anticipo) fino al 57 percento. È un’intera giornata con meno della metà della carica completa. L’iPhone 11 Pro dovrebbe aggiungere altre quattro ore alla batteria dell’iPhone XS dell’anno scorso, anche se non sono stato ancora in grado di testare accuratamente questo dato.
Anche Joanna Stern del Wall Street Journal ha riportato risultati positivi sulla durata della batteria, in particolare per i modelli Pro:
iPhone 11: durante la mia intera giornata con l’11 come telefono principale (e-mail, molti Twitter e messaggi di testo, telefonate, troppi tocchi su Instagram), sono arrivata al 15% alle 23:30. L’iPhone 11 ha trasmesso in streaming video su YouTube per 13 ore e 20 minuti, circa 20 minuti in più rispetto all’XR. (Apple promette un’ora in più di durata della batteria.)
iPhone 11 Pro: con l’11 Pro come telefono principale, sono rimasts con una carica del 10% alle 23:00. <r’ molto di più rispetto all’iPhone XS. L’11 Pro ha trasmesso in streaming video su YouTube per 13 ore, tre ore in più rispetto alla XS.
iPhone 11 Pro Max: carica di circa il 20% arrivati a tarda sera. Potrei andare a dormire e svegliarmi con abbastanza ricarica per poter superare la mattinata. Anche dopo una estenuante giornata di prove con la macchina fotografica alla New York Renaissance Faire, gli rimaneva il 25% di carica, mentre gli altri due erano nel temuto territorio del 10%.
TechCrunch afferma che iPhone 11 Pro scatta immagini con bilanciamenti molto migliori di contrasto e colore, rispetto alle foto “piatte” scattate da iPhone XS. E viene ancora elogiata la modalità notte:
Togliamo di mezzo ogni dubbio: la modalità notturna di iPhone 11 è fantastica. Funziona, si confronta molto bene con le altre fotocamere in condizioni di scarsa illuminazione e l’esposizione e la resa cromatica sono le migliori nel settore.
Anche gli aggiornamenti alla fotocamera frontale sono elogiati da tutti i recensori. La fotocamera frontale è stata aggiornata da un sensore da 7 megapixel a un sensore da 12 megapixel, e ora può scattare selfie più ampi.
Apple continua a fare progressi con i video e praticamente tutti concordano sul fatto che l’iPhone offra la migliore qualità video disponibile in un telefono. L’iPhone 11 Pro è in grado di registrare 4K a 60 FPS. Le fotocamere posteriori possono anche funzionare nella modalità a gamma dinamica estesa, mantenendo al contempo una frequenza fotogrammi di 60 FPS, che aiuta a mantenere i dettagli in scene con luce medio-bassa.
Le esperienze con il Face ID multi-angolo sembrano contrastanti. TechCrunch ha affermato di non riuscire a vedere tanta differenza rispetto all’iPhone XS, ma i test condotti da USA Today sembrano dimostrare il contrario:
Face ID migliorato: con l’assistenza di iOS 13, il sistema di autenticazione del riconoscimento facciale di Apple è più veloce e funziona da una prospettiva più ampia. Sono stato in grado di superare la schermata di blocco anche quando il telefono era appoggiato su un tavolo o quando mi sono avvicinato allo schermo da una distanza maggiore e senza essere perfettamente allineato con la fotocamera.
Insomma, le recensioni confermano che iPhone 11 Pro e 11 Pro Max migliorano sensibilmente in fatto di fotocamera e durata della batteria. La modalità notturna è stata promossa a pieni voti. In ogni caso, non si tratta di una rivoluzione rispetto ai modelli precedenti, ma questo è un punto che accomuna tutti gli smartphone moderni.
Nei prossimi giorni pubblicheremo anche la nostra recensione completa.
Questi i prezzi:
iPhone 11 Pro:
iPhone 11 Pro 64GB: 1.189€
iPhone 11 Pro 256GB: 1.359€
iPhone 11 Pro 512GB: 1.589€
iPhone 11 Pro Max:
iPhone 11 Pro Max 64GB: 1.289€
iPhone 11 Pro Max 256GB: 1.459€
iPhone 11 Pro Max 512GB: 1.689€
Intel potrebbe essere molto vicina al lancio dei processori desktop Comet Lake-S e della relativa piattaforma hardware che supporterà la "nuova" architettura CPU dell'azienda statunitense. Dopo le più recenti indiscrezioni | Intel Core 10a gen "Comet Lake", Core i9 da 10 core/20 thread a partire da 409$ | a suggerire l'imminente debutto delle nuove CPU è il sito dell'Eurasian Economic Commission (EEC) che ha da poco certificato nuovi modelli di schede madri Gigabyte basate su chipset Intel serie 400 (al momento non ancora ufficializzati dal produttore).
Si tratta in dettaglio di 35 modelli di motherboard che utilizzano quella che sembra essere a tutti gli effetti la nuova gamma di chipset desktop Intel, nello specifico:
Intel Z490
Intel H470/Q470
Intel B460
Intel H410
La certificazione EEC conferma quindi non solo l'imminente arrivo dei prodotti Comet Lake-S, ma allo stesso tempo l'aggiornamento dell'offerta di chipset desktop che vede come top di gamma il modello Intel Z490. Ricordiamo che i processori Comet Lake-S utilizzeranno il nodo produttivo a 14nm+++, cercando di contrastare gli AMD Ryzen 3000 supportando configurazioni fino a 10 core/20 thread e grafica integrata di nuova generazione.