OnePlus ha annunciato il rilascio della Developer Preview 5 di Android 10 per i più recenti smartphone OnePlus 7(Recensione) e OnePlus 7 Pro (Recensione).
Il nuovo aggiornamento è basato sulla beta finale di Android Q e introduce nuove gesture a tutto schermo e diversi miglioramenti volti ad ottimizzare l'esperienza utente, la stabilità del sistema operativo. L'installazione del nuovo firmware non è consigliata ad utenti con scarsa esperienza nell'installazione di custom ROM. Tra le problematiche note si segnalano incompatibilità di app e lag di sistema.
Il rilascio ufficiale della nuova versione di Android 10 da parte di Google, ricordiamo, dovrebbe avvenire nella giornata di domani, 3 settembre. Per maggiori informazioni relative al firmware e all'installazione della Developer Preview 5 per i dispositivi OnePlus, vi invitiamo a recarvi nel thread presente nel forum ufficiale di OnePlus (è raggiungibile tramite il link in FONTE).
Microsoft sta per introdurre un’utile funzionalità per Windows 10 che il suo rivale macOS integra già da anni: parliamo della possibilità di reinstallare il sistema operativo col supporto del cloud.
Finora infatti questa operazione ha sempre richiesto un supporto di memoria fisico con una copia di Windows 10. Microsoft cambierà le carte in tavola nei prossimi aggiornamentipubblici: la funzionalità è già in fase di test per gli utenti aderenti al programma Insider, i quali stanno testando anche la nuova modalità tablet. Microsoft ha specificato che l’operazione nonsarà correlata alla conservazione delle applicazioni installate e dei dati personali memorizzati.
Come già sottolineato, la novità è attualmente in fase di beta test, dovrebbe essere distribuita pubblicamente in futuro, probabilmente in autunno. Torneremo ad aggiornarvi appena saranno note tempistiche di rilascio più accurate.
Nokia 6.2 e 7.2 condivideranno un design simile e sarà caratterizzato dalla cam posteriore con un modulo circolare, poco sotto il quale si troverà il sensore di impronte. Nuove conferme in tal senso sui prossimi medio gamma di HMD arrivano da Roland Quandt che ha pubblicato nelle scorse ore l'immagine delle cover ufficiale (trasparente) dei terminali.
Identificata dal codice prodotto CC-162-172, la stessa custodia è adattata all'utilizzo con i due smartphone, a conferma che quanto meno dimensioni e i principali elementi della scocca sono comuni ad entrambi. Oltre al sopraccitato modulo fotocamera - già oggetto di precedenti avvistamenti - la custodia conferma la presenza del jack cuffie da 3,5 mm.
Lo spessore della cover abbastanza pronunciato suggerisce l'impiego di batterie di capacità generosa, mentre la fonte ipotizza che la diagonale dello schermo possa essere da 6,4".
Partendo da un design simile, Nokia 6.2 e 7.2 potrebbero differenziarsi in base alla componentistica racchiusa nella scocca. Le precedenti indiscrezioni sul Nokia 6.2 hanno tratteggiato in questi termini la composizione della scheda tecnica: display da 6" FHD+ (2280 x 1080 pixel), SoC Snapdragon 660, 4/6GB di RAM, 64GB di storage, tripla fotocamera posteriore (20+8+5MP), fotocamera anteriore da 13MP e batteria da 3.300 mAh.
Nokia 7.2 potrebbe migliorare alcune delle suddette specifiche - ad esempio quelle della cam che potrebbe impiegare un sensore principale con risoluzione più elevata (48MP). La presentazione di Nokia 6.2 e 7.2 potrebbe avere luogo questa settimana in occasione di IFA 2019 (prenderà formalmente il via il 6 settembre prossimo).
Dopo aver visto il test live batteria di Galaxy Note 10 Plus e la recensione completa di quello che considero personalmente l'unico vero Note di questo 2019, oggi vi proponiamo il live batteria del Note 10, il modello piccolo, o meglio un'alternativa con pennino alla serie Galaxy S10.
Come dirò nella recensione infatti, non considero questo piccolo Note 10 come un'alternativa alla serie Note o meglio, se dovessi consigliare un Note, il Plus sarebbe la mia scelta. Le motivazione ve le dirò nella recensione e in parte durante il live batteria ma questo Mini Note è comunque riuscito a convincermi per design, maneggevolezza ed estetica.
Un prodotto veramente difficile da non notare, estremamente bello e che ho provato in entrambe le colorazioni disponibili in Italia (preferisco la nera alla fine). Come sempre un test live dopo molto utilizzo, con 3 account mail, applicazioni social e di messaggistica sempre attive oltre ad un utilizzo sotto 4G che sfrutterà la linea 3.
Non avrò un orologio connesso, vi parlerò del nuovo Fossil che sto provando appena potrò dopo la presentazione di IFA 2019.
Dopo il grande annuncio al Google I/O 2019 si è arrivati al nuovo aggiornamento Android Auto in versione 4.5. La nuova applicazione modifica l’aspetto dell’interfaccia di comando inserendo nel novero della UI la modalità Dark. Ma ci son cambiamenti ancora più incisivi che necessitano di essere approfonditi. Scopriamoli.
Android Auto arriva alla versione 4.5: ecco le novità del nuovo aggiornamento
Parecchie nuove funzioni giocano a favore del sistema infotainment made by Google inizialmente bistrattato dagli utenti ed ora desiderio ardito di chi dispone di un sistema di bordo digitale in auto. Offre tutta l’integrazione Hi-Tech che serve grazie ad un restyling profondo ed altre aree strettamente tecniche aggiornate ed integrate con nuove opzioni. Almeno per quel che riguarda la parte grafica si citano:
Toolbar superiore: da cui si potranno posizionare e organizzare le applicazioni predefinite o quelle più utilizzate. Potremo così decidere di inserire ad esempio Google Maps o Spotify;
Area Centrale: dove si trovano le applicazioni che possiamo utilizzare. Numero della griglia che si adatterà in base al tipo di auto e di display;
Barra Inferiore: ovvero una classica barra degli strumenti da cui accedere a Google Assistant, centro delle notifiche e controlli su applicazioni come Spotify e Maps, anche se si stanno usando altre applicazioni.
Migliora il multitasking arricchendosi con un contorno di novità davvero rilevanti che, purtroppo, fanno da sfondo al nuovo annuncio per l’abbandono della variante mobile prevista per gli smartphone Android. Chi avrà la possibilità di aggiornare il proprio sistema può contare anche sul trucco per abilitare la modalità wireless per l’uso dei sistemi senza ausilio dei cavetti USB.