Dopo aver visto il test live batteria di Galaxy Note 10 Plus e la recensione completa di quello che considero personalmente l'unico vero Note di questo 2019, oggi vi proponiamo il live batteria del Note 10, il modello piccolo, o meglio un'alternativa con pennino alla serie Galaxy S10.
Come dirò nella recensione infatti, non considero questo piccolo Note 10 come un'alternativa alla serie Note o meglio, se dovessi consigliare un Note, il Plus sarebbe la mia scelta. Le motivazione ve le dirò nella recensione e in parte durante il live batteria ma questo Mini Note è comunque riuscito a convincermi per design, maneggevolezza ed estetica.
Un prodotto veramente difficile da non notare, estremamente bello e che ho provato in entrambe le colorazioni disponibili in Italia (preferisco la nera alla fine). Come sempre un test live dopo molto utilizzo, con 3 account mail, applicazioni social e di messaggistica sempre attive oltre ad un utilizzo sotto 4G che sfrutterà la linea 3.
Non avrò un orologio connesso, vi parlerò del nuovo Fossil che sto provando appena potrò dopo la presentazione di IFA 2019.
L’invito Apple per l’evento di presentazione dei prossimi iPhone 11 è arrivato in questi minuti. L’annuncio avrà luogo martedì 10 settembre, quando la società toglierà i veli ai tre attesi smartphone che potrebbero vedere la luce anche in Italia a una manciata di giorni dalla presentazione. Ecco quello che sappiamo finora.
Dopo i consueti mesi di indiscrezioni, finalmente i nuovi iPhone di Apple hanno una data di lancio: martedì 10 settembre. La notizia è arrivata in questi minuti direttamente da Apple, che ha diffuso gli inviti per un evento speciale fissato proprio tra due settimane, durante il quale è praticamente certo che verranno presentati i tre nuovi telefoni del gruppo, gli attesi iPhone 11.
iPhone 11, dove si terrà la presentazione
La presentazione dei dispositivi avrà luogo presso l'Apple Park, il recente campus voluto da Steve Jobs in persona, mentre l'orario sarà il consueto per questi eventi: le 10 del mattino ora locale, che da noi corrisponderanno alle 18. Per quel che riguarda i dispositivi che saranno annunciati si tratterà invece degli iPhone 11, i successori iPhone XR, XS e XS Max dei quali in questi mesi si è detto praticamente di tutto.
iPhone 11, le caratteristiche
Del telefono sappiamo che uscirà in tre modelli, diretti successori dei modelli usciti l'anno scorso, che potrebbero disporre di ricarica wireless inversa e di un sistema di fotocamere frontali e di riconoscimento facciale tramite FaceID migliorato. Sappiamo che i due modelli più costosi integreranno per la prima volta in un dispositivo Apple un sistema di tre fotocamere posteriori e che il modello Max (che in molti ipotizzano si possa chiamare iPhone 11 Pro) potrebbe avere un display leggermente più grande del predecessore, con diagonale da 6,1 pollici. Resta l'incognita del design: stando ad alcune indiscrezioni infatti i tre telefoni non sarebbero per nulla somiglianti a quelli rappresentati nelle immagini trapelate finora.
iPhone 11, quando esce in Italia
Stando alle presentazioni tenute nel passato è possibile prevedere anche quando iPhone 11 sarà disponibile in Italia: generalmente infatti i telefoni appena annunciati si possono preordinare nella prima fascia di Paesi scelta da Apple già tre giorni dopo l'evento di lancio e acquistare nel venerdì della settimana successiva all'apertura dei preordini. Se l'Italia dovesse rientrare tra questi, i preordini potrebbero già aprire venerdì 13 settembre mentre l'arrivo nei negozi potrebbe avvenire venerdì 20 settembre.
Dopo la TV OLED arrotolatile, LG Electronics starebbe pensando ad una soluzione simile anche per uno smartphone.
La società coreana, infatti, ha depositato sia presso la WIPO (World Intellectual Property Organization) che la CNIPA (China National Intellectual Property Administration) un brevetto in cui viene mostrato un device dotato di un display flessibile in grado di piegarsi in due punti grazie a delle cerniere. In questo modo il display può essere avvolto attorno al corpo del device per proteggerlo da urti e graffi.
Basandosi sui disegni dei brevetti, LetsGoDigital ha realizzato dei render che promettono di avere un'idea più chiara del funzionamento.
Questo brevetto, ovviamente, non conferma che il device a cui stia lavorando LG sia effettivamente cosi. Probabile che, come sempre, questo sia solo uno dei vari prototipi e design in fase di sviluppo.
A differenza di Samsung e Huawei, LG ancora non ha annunciato un suo "foldable". Lo scorso febbraio, Brian Kwon di LG Mobile aveva dichiarato che non avrebbero realizzato un pieghevole nel breve periodo dato che le priorità per la società erano ben altre.
Nel frattempo, comunque, LG ha comunque depositato dieci marchi in Europa che sembrano relativi a uno smartphone con display arrotolabile ed ha anche brevettato diversi form factor
Google ha portato sul mercato uno smartphone poco ambizioso dal punto di vista dello stile ma equilibrato, equipaggiato con specifiche di tutto rispetto e con la fotocamera del fratello maggiore Pixel 3. Il risultato finale è incredibilmente piacevole e per assicurarselo bastano 399 euro.
Siamo stati due mesi in compagnia del nuovo Pixel 3a e finalmente è giunto il momento di trarre le conclusioni di quella che si è dimostrata una piacevolissima esperienza. Lo smartphone ricorda nelle forme, nei colori e nelle finiture il più grande e potente Pixel 3 e, seppur manchi quell’effetto premium che contraddistingue ormai anche moltissimi prodotti appartenenti alla fascia media, non sembra mai dare l’impressione di estrema economicità. Poche sono le ambizioni per quanto concerne il design: il retro presenta una doppia finitura, lucida/liscia e opaca/satinata, mentre il frontale è contraddistinto da ampie cornici e bordi piuttosto ingombranti. Può piacere oppure no ma, sotto il punto di vista dello stile sembra di essere tornati indietro di qualche anno.
Il peso e le dimensioni, però, sono assolutamente perfetti: il corpo in plastica aiuta a contenere il valore sulla bilancia a 147 grammi mentre l’impostazione piuttosto “allungata” permette comunque di rimanere in 151,3 x 70,1 millimetri, con uno spessore pari a 8,2 mm. Il tasto di blocco/sblocco/accensione è posto sul lato destro del dispositivo, poco sopra il bilanciere del volume, ed è contraddistinto da una “giovanile” colorazione arancione. Lo sportellino per la nanoSIM è sul lato opposto, non si possono inserire schede di memoria e non manca il jack da 3.5mm, accessibile superiormente; la porta USB Type-C è classicamente posizionata nella porzione inferiore del dispositivo, contornata da due griglie che nascondono altoparlante (l’audio è stereo, essendo prodotto anche dalla capsula auricolare) e microfono.
Buon display OLED, hardware più che adeguato
Google ha scelto di montare sul nuovo Pixel 3a un più che buono display OLED da 5,6 pollici di diagonale (spalmata su un pannello con rapporto di forma 18.5:9) con risoluzione di 1080x2220 pixel; lo schermo offre colori molto vivaci, garantisce una comodissima modalità always-on capace di mostrare tutto ciò che serve e si vede benissimo anche sotto la forte luce del sole. Il display non è protetto da un classico Gorilla Glass bensì da un meno “blasonato”, ma a quanto pare non meno efficace, vetro Dragontrail - molto oleofobico - realizzato dalla giapponese Asahi Glass.
Per inserirsi nella fascia media del mercato Pixel 3a è stato dotato di un SoC Snapdragon 670 di Qualcomm realizzato con processo produttivo a 10nm; il processore è un octa-core, di cui i sei Kryo 360 Silver viaggiano al massimo a 1,7 GHz e i due Kryo 360 Gold arrivano a toccare i 2 GHz. La GPU integrata è una più che sufficiente Adreno 615; la memoria RAM è stata limitata a 4 GB mentre la memoria fisica è di 64 GB (eMMC, 300 MB/s in lettura e 240 MB/s in scrittura).
Il sistema operativo è ovviamente Android 9.0 Pie sempre prontamente aggiornato con le ultimissime patch di sicurezza e volendo, in maniera piuttosto semplice, è possibile entrare nel programma beta col fine di testare le versioni preliminari di Android 10. Noi lo abbiamo fatto per qualche giorno e non ci è voluto molto a notare come la prossima release del sistema operativo sia già molto matura, manifestando solamente un eccessivo consumo di batteria; detto questo, siam prontamente ritornati alla versione stabile di Android 9.0.
Nell’uso comune Pixel 3a si comporta in maniera egregia; mai un rallentamento di troppo, mai un’insicurezza e mai un crash di sistema. Chi proviene da un top di gamma di questa o della precedente generazione può notare una fisiologica - leggerissima ed estremamente relativa - mancanza di reattività nelle primissime ore di utilizzo, fattore di cui ci si dimentica presto. Insomma, un occhio esperto nota con facilità la differenza di reattività con uno smartphone equipaggiato con Snapdragon 855 così come con lo Snapdragon 845; alla fine dei conti, nell’utilizzo di tutti i giorni, non cambia praticamente nulla. Il sistema operativo è ovviamente pressoché stock e privo di personalizzazioni; presenti alcuni “Gesti” che rendono l’utilizzo del dispositivo un po’ più smart; da segnalare l’Active Edge: i lati dello smartphone sono “comprimibili” e stringendo il dispositivo con la mano si può accedere facilmente all’assistente Google, disattivare timer/sveglie così come silenziare suoneria e notifiche.
Nell’utilizzo intensivo lo smartphone accusa una leggera tendenza al surriscaldamento; nulla di preoccupante, considerando anche il caldo estremo di queste ultime settimane, ma un paio di volte - sempre utilizzando la fotocamera - il sistema ci ha avvisato del surriscaldamento. Pixel 3a non manifesta alcun problema a districarsi con i giochi 3D di ultima generazione così come non ha difficoltà a riprodurre file video impegnativi; più che sufficiente l’audio stereo prodotto dall’altoparlante e dalla capsula auricolare. Il sensore di impronte digitali Pixel Imprint presente sul retro, seppur non il migliore in assoluto che ci sia mai capitato di provare, funziona in maniera egregia.
Un gran telefono con autonomia nella media
Pixel 3a si è dimostrato un ottimo telefono: il dispositivo aggancia velocemente il segnale e passa rapidamente da una cella all’altra, manifestando in generale una capacità di ricezione superiore alla media. La qualità delle chiamate poi è ottima, paragonabile a quella offerta da alcuni dei migliori top di gamma presenti sul mercato. A fare da contraltare ci pensa un consumo di batteria leggermente superiore alla media nelle zone in cui il segnale telefonico non è così potente, caratteristica che abbiamo potuto osservare come elevata all’ennesima potenza nei pochi giorni in cui siamo stati in compagnia della beta di Android 10.
Tutto sommato l’autonomia generale può considerarsi nella media della categoria; con un utilizzo medio, staccando lo smartphone dal caricabatterie alle 7 del mattino, si arriva abbastanza tranquillamente alle 22 con un buon 20-25% di carica, percentuale che tende ovviamente a contrarsi se ci si concentra troppo su giochi 3D di ultima generazione. La batteria da 3000mAh non supporta la ricarica wireless ma è presente la ricarica veloce attraverso l’alimentatore da 18W presente in confezione, abbinato a cavo USB-C/USB-C da 1 metro (con specifica USB 2.0). Dal punto di vista della connettività c’è tutto quello che serve: WiFi “ac” dual-band, Bluetooth 5.0 e NFC. Presente il supporto d GALILEO mentre manca la radio FM.
Fotocamera al bacio: è proprio quella di Pixel 3
Il pezzo pregiato di Pixel 3a è certamente caratterizzato dal modulo fotocamera, esattamente lo stesso montato sul fratello maggiore Pixel 3, costruito intorno ad un sensore Sony IMX363 da 12 megapixel e ad un obiettivo f/1.8 con FOV pari a 73°. Nessuna fotocamera grandangolare così come non vi è una fotocamera zoom; come per Pixel 3 Google non segue la moda delle fotocamere doppie, triple, quadruple e chi ne ha più ne metta, e lo fa in maniera estremamente consapevole dimostrando ancora una volta che si può ottenere un’ottima fotocamera - per smartphone - anche con un solo sensore e un solo obiettivo.
Il merito, neanche a dirlo, è del software: Google camera è un gioiello che tutti dovrebbero prendere come esempio, riuscendo ad ottimizzare gli scatti praticamente in ogni frangente.
Che vi troviate in condizioni di estrema luminosità oppure di notte, la fotocamera riesce sempre a soddisfare l’utente; quando c’è bisogno di effettuare un po’ di zoom, l’algoritmo riesce a ridisegnare i dettagli in maniera egregia e assicura risultati praticamente sovrapponibili a quelli ottenibili con ottiche tele.
Dove Google camera di Pixel 3a riesce ad eccellere è certamente nella "modalità notte": la fotocamera guida l’utente nello scatto intimando quest’ultimo a non muovere eccessivamente il dispositivo una volta premuto il tasto d’azione e nei pochi frangenti successivi - che variano in base alla difficoltà della scena - il software è pressoché sempre in grado di restituire una foto dettagliata, bilanciata (l’HDR è gestito in maniera magistrale) e spesso molto al disopra delle aspettative. Se i risultati diurni sono abbastanza sovrapponibili a quelli ottenibili dalle fotocamere dei principali top di gamma presenti sul mercato, gli scatti ottenuti sfruttando la modalità notte si ergono di diritto al vertice della categoria, diventando difficilmente avvicinabili dalla stragrande maggioranza dei dispositivi.
Volendo trovare un difetto alla fotocamera, cercando proprio il pelo nell’uovo, abbiamo notato una certa tendenza ad allungare troppo i tempi di scatto in modalità “normale” in ambienti chiusi con forte luce artificiale. Nelle stesse condizioni soffre un po’ anche la messa a fuoco, sempre perfetta nelle altre condizioni, la quale ogni tanto smette di seguire il “punto” che si è deciso di mettere a fuoco con tocco sul display e decide autonomamente di seguire qualcos’altro. Lo ripetiamo però, si è cercato proprio il pelo nell’uovo e il giudizio complessivo non può che essere ottimo.
La fotocamera frontale da 8 megapixel e obiettivo f/2.0 non fa gridare al miracolo come quella principale, ma restituisce comunque immagini soddisfacenti. Pixel 3a può registrare video fino a 2160/30p ma i risultati migliori si ottengono tagliando la risoluzione a 1080p (è questa la modalità predefinita) e impostando i 60fps: i filmati sono estremamente godibili e il merito è anche della doppia stabilizzazione (ottica ed elettronica) che pare funzionare decisamente meglio a 1080p. Tutto sommato, Pixel 3a è al livello dei top di gamma anche in quanto a capacità di registrazione dei video.
I nuovi iPhone 11 potrebbe venire presentati da Apple durante uno specifico evento allo Steve Jobs Theatre il prossimo 10 settembre. Le indiscrezioni parlano di questa data, come visto ieri, e sembra sempre più forte la possibilità che effettivamente questa venga confermata proprio dall'azienda di Cupertino. Nel frattempo però che arrivino gli inviti ai giornalisti e venga appunto delineata la roadmap della nuova generazione di smartphone "made in Cupertino" ecco che si fa strada l'indiscrezione riguardante il prezzo al quale questi nuovi device saranno proposti sul mercato.
iPhone 11: potranno costare come i precedenti?
In tal caso sottolineiamo che si parla solo ed esclusivamente di indiscrezioni e dunque nulla è giunto in via ufficiale da parte di Apple o suoi affiliati. Quello che sembra risultare palese alla vigilia della presentazione dei nuovi smartphone è la volontà di non "appesantire" nuovamente il costo dei device agli utenti finali andando dunque a proporre telefoni con hardware e funzionalità nuove allo stesso prezzo della generazione precedente.
Il problema di mantenere uguale il prezzo degli iPhone del 2019 come quello degli iPhone 2018 vede però alcune problematiche che l'azienda di Cupertino dovrà per forza di cose affrontare. Trump, il Presidente degli Stati Uniti d'America, ci ha messo la mano nel porre in difficoltà le aziende del proprio paese. Chiaramente parliamo dei dazi nei confronti della Cina e dei propri prodotti importazione che sappiamo bene vengono utilizzati nella maggior parte dei casi da Apple come anche da altre aziende made in USA.
Ora l'ipotesi che si può fare sul mantenimento degli stessi prezzi dello scorso anno per i nuovi iPhone 11 potrebbe riguardare la volontà di assorbire il maggior costo andando a "risparmiare" sui costi dei materiali e dunque anche sui costi di produzione. Ecco che secondo JP Morgan, Apple, potrebbe addirittura risparmiare qualcosa come 50 dollari per ogni unità rispetto a quanto spende con gli attuali iPhone Xs, Xs Max e Xr. Non è chiaro come possano in Cupertino riuscire ad abbassare questi costi di produzione non avendo un dettaglio dei prezzi dei vari componenti anche se la maggior percentuale di risparmio potrebbe riguardare il costo delle memorie che il mercato ha fatto scendere rispetto ai passati mesi.
Non solo perché tutto questo potrebbe effettivamente far non solo risparmiare ad Apple permettendo di tamponare quel 10% di dazi che il Presidente Trump ha imposto alla Cina ma addirittura di avere un beneficio sui conti.
iPhone 11: quanto costeranno?
Le indiscrezioni non fanno che confermare le specifiche e le caratteristiche che tutti immaginavano da tempo. I nuovi iPhone prenderanno quello che di buono è stato fatto da Apple con Xs e Xs Max oltre che con Xr e lo porteranno ad un livello superiore aggiornandoli a livello di hardware. Questo sarà un aspetto fondamentale visto che a livello di design sembra che l'azienda non abbia voluto poi modificare troppo i device proponendo sempre nella parte anteriore l'importante notch superiore che nasconde i vari sensori per il Face ID. Al posteriore il cambiamento sarà quello del comparto fotografico con l'introduzione di un terzo sensore proposto agli utenti per la prima volta da Apple.
Tre dunque le versioni pronte a prendere il posto dei vari iPhone Xs, Xs Max e Xr. Al momento non è chiaro che i device si chiameranno iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max o se invece Apple voglia proporre nomi differenti. Per quanto riguarda i prezzi invece, se le indiscrezioni confermeranno la volontà di proporre i nuovi smartphone in linea con quelli dello scorso anno, ecco che avremo una situazione del genere:
iPhone 11 (la nuova versione di iPhone Xr) da 64GB a 889€
iPhone 11 (la nuova versione di iPhone Xr) da 128GB a 949€
iPhone 11 (la nuova versione di iPhone Xr) da 256GB a 1.059€
iPhone 11 Pro (la nuova versione di iPhone Xs) da 64GB a 1.189€
iPhone 11 Pro (la nuova versione di iPhone Xs) da 256GB a 1.359€
iPhone 11 Pro (la nuova versione di iPhone Xs) da 512GB a 1.589€
iPhone 11 Pro Max (la nuova versione di iPhone Xs Max) da 64GB a 1.289€
iPhone 11 Pro Max (la nuova versione di iPhone Xs Max) da 256GB a 1.459€
iPhone 11 Pro Max (la nuova versione di iPhone Xs Max) da 512GB a 1.689€