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LG Wing ufficiale: caratteristiche

LG ha svelato oggi a Seoul il primo device della nuova gamma Explorer Project: LG Wing.

Il nuovo dispositivo, abbiamo visto dalle anticipazioni dei giorni scorsi e tramite il video teaser ufficiale rilasciato da LG stessa, è dotato di due display un principale da 6.8″ che ruota di 90° e che va a posizionarsi in orizzontale rivelando un secondo schermo da 3.9″ e andando a formare una T.

La caratteristica permette di migliorare notevolmente le capacità di multitasking aprendo a soluzioni fino ad adesso mai viste su uno smartphone.

LG ha introdotto notevoli funzionalità software al fine di migliorare l’esperienza e creare un valore aggiunto collegato a questo doppio schermo. La funzionalità MultiApp permette di impostare collegamenti a coppie di app in modo che queste si aprano con un sol tocco, ciascuna sul suo schermo. La modalità con schermo aperto può rivelarsi utile in auto, consentendo di usare i due schermi contemporaneamente con applicazioni diverse, cosa che normalmente non avviene su uno smartphone tradizionale.

LG Wing è dotato di un display principale OLED FullVision FullHD da 6,8 pollici con una proporzione di 20.5:9 senza alcuna interruzione grazie all’adozione di una fotocamera pop-up da 32MP. Il display secondario, che all’occorrenza può essere usato come controller ed impugnatura per la modalità Gimbal, è un’unità OLED da 3.9 pollici 1240 x 1080pixel. A muovere il tutto troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 765G coadiuvato da 8Gb di memoria RAM e 128Gb di memoria interna espandibili tramite micro SD. Dal punto di vista della connettività troviamo Il WiFi dual-band, la connettività di rete 5G, NFC e Bluetooth 5.1. La batteria è un’unità da 4000mAh dotata di ricarica rapida Qualcomm Quick Charge 4.0+ e che supporta anche la ricarica wireless.

Dal punto di vista fotografico troviamo tre fotocamere posteriori: la principale da 64MP f/1.8, la grandangolare da12MP f/2.2. con Pixel Grandi e una grandangolare da 13MP f/1.9. La fotocamera anteriore è da 32MP f/1.9.

LG WING sarà disponibile, nelle colorazioni Aurora Gray e Illusion Sky, in Sud Corea a partire da ottobre e a seguire nei principali mercati del Nord America ed Europa, Italia inclusa.

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Samsung anticipa Galaxy Z Fold 2 in Italia e arriva anche su Amazon

Il pre-ordine di Samsung Galaxy Z Fold 2 in Italia è ancora in corso, e si concluderà il 18 settembre con l’effettiva disponibilità in commercio del nuovo pieghevole; le prime spedizioni erano quindi attese a partire dal 15 settembre, ma alcuni Z Fold 2 sono già stati spediti nella giornata di oggi, con consegna prevista per domani, 11 settembre, con una settimana di anticipo quindi rispetto a quanto dprevisto.

Come potete vedere dallo screenshot qui sotto, abbiamo conferma del modello con colorazione nera (forse meno richiesto di quello in bronzo, ma è solo una nostra ipotesi), ordinato pochi giorni fa. Difficile dire al momento quanti ne siano stati spediti, ma se non aveste già ricevuto una email per avvisarvi della consegna, è ormai difficile che possiate riceverlo prima di settimana prossima.

Una settimana di anticipo è comunque un bel regalo, anche solo per far rosicare gli amici che lo avessero ordinato, ai quali ancora non fosse stato spedito. Certo è che non saranno probabilmente così tanti ad avere ordinato uno smartphone da oltre 2.000 euro, ma se qualcuno di loro fosse in ascolto, lo invitiamo a dirci lo stato del suo ordine nei commenti.

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Moto Razr di seconda generazione è ufficiale: più funzionale ma stesso prezzo

Esattamente un anno fa veniva annunciato da parte di Motorola il primo smartphone con display pieghevole e design “verticale”, a conchiglia. Parliamo ovviamente di Motorola Razr che, per problemi di una produzione forse troppo lenta, si è fatto poi superare sugli scaffali da Samsung Galaxy Z Flip. A distanza di circa 12 mesi la casa alata ci riprova: ecco ufficialmente Motorola Moto Razr di seconda generazione.

Il nome resta invariato: Moto Razr, a cui preferiamo aggiungerci un suffisso 2, 2020, o 2nd gen per meglio differenziarlo dal primo modello e, apparentemente, sembra semplicemente una versione migliorata della prima edizione.

Le specifiche tecniche di Motor Razr rimangono di fascia media

Partiamo con l’estetica dove le differenze sono minime: smussati leggermente gli spigoli, ridefinito il design della fotocamera principale, che resta singola, ed è stato eliminato il pulsante inferiore per bloccare l’apertura e la chiusura del display, in favore di una cerniera migliore. Internamente invece sembra apparentemente identico cercando di far colpo ancora una volta sull’effetto nostalgia.

Le specifiche tecniche non fanno gridare al miracolo della tecnologia, sono di fatto rappresentative di uno smartphone di fascia media:

SoC Qualcomm Snapdragon 765G;

connettività 5G;

8GB di RAM;

memoria 256GB, senza espansione di memoria;

display interno da 6.7” 876 x 2142 OLED, esterno da 2.7-inch 792 x 600 OLED;

batteria 2,800 mAh;

fotocamera da 48MP, f/1.7, 1.6μm pixel size, OIS, 20MP selfie camera;

niente porta audio da 3.5 mm;

software: Android 10;

misure: 72.6 x 169.2 x 7.9mm (unfolded) — 72.6 x 91.7 x 16mm (folded).

Da notare come sia cambiato il display esterno, ora più grande e soprattutto a tecnologia OLED e quindi ben visibile e utilizzabile per interagire con lo smartphone senza dover obbligatoriamente aprirlo per compiere azioni. Si può addirittura rispondere a una messaggio mostrando a schermo interno la tastiera virtuale.

Ulteriore novità è il supporto alla connettività 5G offerto ovviamente dal SoC Snapdragon 765G.

Il prezzo invece è da top di gamma

Pur essendo calato di un paio di centinaia di dollari rispetto allo scorso anno (oltre oceano), il prezzo resta salato, molto salato, che rendono questo smartphone un po’ elitario, e forse è anche giusto così vista la tecnologia del display. Parliamo di 1.399,99 $ che in in Italia passano a 1.599,99 Euro per il nostro paese e l’Europa.

La disponibilità di Moto Razr 2, 2020 o Moto Razr di seconda generazione, è fissata per un generico autunno nelle colorazioni Oro, Nero e Grigio. Vi piace?

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Motorola Razr 5G è ufficiale: migliorato e sempre iconico

A quasi un anno di distanza Motorola raddoppia la sua offerta e rinnova uno degli smartphone più iconici della sua storia, il Moto Razr che adesso guadagna la sigla 5G grazie al rinnovato hardware che gli rende giustizia. L'obiettivo con un simile prodotto non è certamente quello di sfondare il muro di qualche benchmark e nemmeno guadagnarsi il podio tra i cameraphone, si punta piuttosto ad esplorare il terreno poco esplorato dei pieghevoli sfruttando le linee di un telefono che ha fatto la storia.

Nessuno stravolgimento, sia chiaro, il nuovo Moto Razr mantiene le forme e anche le dimensioni della scorsa generazione ma porta degli aggiustamenti a tutto campo che lo rendono finalmente più funzionale e al passo con la concorrenza agguerrita. Penso alla fotocamera da 48MP, migliorata, e alla batteria, leggermente più capiente con 2800mAh; due esempi su tanti che adesso vediamo insieme.

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Mi sarei atteso un display esterno leggermente più ampio, un po' come fatto da Samsung con Z Fold2, ma per mantenere le stesse dimensioni si è evidentemente fatto un compromesso e lasciato il medesimo pannello da 2,7 pollici. Peccato, almeno è stata prevista un'interfaccia migliore sul cosiddetto "quick view display" che permette di sfruttare più funzioni, dalla navigazione turn-by-turn di Maps alle risposte rapide nei messaggi e opzioni legate al chip NFC (pagamenti compresi).

PIÙ LEGGERO MA POTENTE

Motorola lo definisce come l'unico smartphone al mondo pieghevole con doppio display; in effetti il Galaxy Z Flip, altro clamshell, vanta una piccola finestrella all'esterno con funzioni molto limitate e i Galaxy Fold/Fold2 rientrano in una sottocategoria ulteriore. Resiste quindi il primato in questa seconda metà del 2020 che a dire il vero ha visto poche novità sul fronte dei pieghevoli, si parla comunque di una nicchia che punta ad un gruppo di appassionati ancora ristretto.

Come dicevo il Razr 5G non è cambiato tantissimo, a parte la nuova colorazione è variato in qualche dettaglio come il mento, elemento iconico adesso più stretto e orfano del lettore d'impronte ma che integra comodamente due delle antenne 5G. Dopo la prima generazione si è preferito passare ad un sensore biometrico posteriore più classico, probabilmente più immediato nell'interazione. A prima vista potrebbe sembrare quasi identico ma nei fatti è stato "limato" in più parti: è infatti poco più sottile e leggero con i suoi 192g (il primo Razr pesava 205g) nonostante il passo in avanti fatto sotto il profilo hardware.

Penso a Snapdragon 765G, naturalmente, ma anche il doppio della memoria interna che adesso passa a 256GB e uno slot per l'unica nano SIM che tanto avremmo voluto avere anche in precedenza. Resta anche qui il supporto alle eSIM ma per questo non si esclude la vecchia ma utile schedina che ancora la fa da padrone in Italia. Tra l'altro sarà possibile navigare anche sotto rete 5G laddove disponibile. Le prestazioni attese sono quelle già viste su altri Motorola come Moto G 5G ed Edge, d'altronde la base e il software sono gli stessi, cambia solo la batteria che resta ancora piccolina secondo gli standard odierni: 2.800mAh contro i 2.510mAh precedenti. Bisognerà provarlo per dare un giudizio più completo.

FOTO DI ALTRO LIVELLO, FINALMENTE

Una delle pecche più evidenti della scorsa generazione era la singola fotocamera principale da 16MP, fin troppo distante dalle prestazioni degli smartphone di fascia più alta sotto svariati profili. Adesso sono riusciti ad alzare il livello e portare il sensore d'immagine da 48 MP /f/1.7) che già ben conosciamo e abbiamo apprezzato nella fascia media, qui associato all'OIS e non più al solo EIS che ha lasciato qualche dubbio. A completare la nuova dotazione l'autofocus laser (ToF) montato a fianco.

Il secondo saltello in avanti riguarda invece la fotocamera interna che passa dai 5MP ai 20MP (f/2.2), seppur non conti il solo numero dei pixel e bisognerà confermare sul campo il suo vero valore.

SI PIEGA MA NON SI SPEZZA

Rivista poi la cerniera, elemento centrale e tanto discusso che adesso assicura 200 mila aperture e chiusure, non teme i forti sbalzi di temperatura e cadute. Motorola ha studiato il comportamento di alcuni dei possessori di Razr 2019 e scoperto che mediamente sono 40 le aperture giornaliere del dispositivo, numero che sale a 100 per i più smanettoni.

A protezione del pannello in Plastic OLED poi c'è una pellicola realizzata ad hoc, mentre il l'interno è stato impermeabilizzato tanto da offrire un certo grado di sicurezza contro schizzi e liquidi, seppur non sia presente una certificazione IP68.

SPECIFICHE TECNICHE

SoC: Snapdragon 765G

GPU: Adreno 620

Schermo pieghevole: 6,2 pollici pOLED in 21:9 FHD+ (2142 x 876 pixel),

Schermo esterno: 2,7 pollici gOLED 800 x 600 pixel

Memoria: 8GB di RAM e 256GB di storage (6GB di RAM e 128GB di storage nel modello precedente)

Fotocamera posteriore: sensore Samsung ISOCELL Bright GM1 da 48MP Quad Pixel f/1.7

Fotocamera anteriore: da 20MP f/2.2

Video: 4K a 30fps in 16:9 e 21:9, FHD a 60/30fps, slow motion FHD a 120fps

Batteria: 2.800 mAh, supporto ricarica a 15W

Connettività: 1x nano SIM + 1x eSIM, BT 5.0, LTE, 5G sub-6Ghz NR (Snapdragon X52), WiFi ac (2,4 GHz + 5 GHz), GPS, Glonass, Galileo, USB 3.1 Type-C

Dimensioni e peso: 169,2x72,6x7,9mm, 192 grammi

Sistema operativo: Android 10

PREZZO E DISPONIBILITÀ

Il nuovo razr 5G sarà disponibile in Italia dalla seconda metà di settembre a partire da 1.599,99€.

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OnePlus 8T pronto a far faville: ci sarà un AMOLED da 120 Hz

Quella di aggiornare nella seconda parte dell’anno la linea di top di gamma presentata nella prima metà è una consuetudine che OnePlus ha inaugurato quattro anni fa con l’avvicendamento tra OnePlus 3 e OnePlus 3T e che da allora non ha più abbandonato. La storia si ripeterà anche in questo 2020 con i OnePlus 8T che ruberanno presto la scena ai OnePlus 8.

La variante d’accesso alla prossima serie sarà come di consueto OnePlus 8T, prodotto su cui i colleghi di androidcentral.com hanno ottenuto alcune anticipazioni da “fonti interne” all’azienda. Secondo queste, il display del top di gamma cinese avrà la stessa diagonale da 6,55 pollici del predecessore, ne manterrà la tecnologia AMOLED ma offrirà qualcosa in più in termini di fluidità.

OnePlus 8T con refresh rate elevato e una fotocamera in più

Se infatti l’attuale OnePlus 8 ha uno schermo capace di aggiornare l’immagine 90 volte al secondo, OnePlus 8T tenterà di sedurre i potenziali clienti con un refresh rate di 120 Hz, il medesimo cioè di OnePlus 8 Pro. Inoltre, secondo la fonte, avrà una fotocamera in più al posteriore deputata alla cattura delle informazioni relative alla profondità di campo – quindi quattro in totale – mentre il sensore principale manterrà i 48 megapixel nonostante non sarà lo stesso. Confermato il sensore ultra wide da 16 megapixel mentre il macro passerà da 2 a 5 megapixel.

Invariata la configurazione d’accesso con 8 GB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazione mentre arrivano conferme sulla presenza fin dalla prima accensione della OxygenOS 11 basata su Android 11, su cui sono già arrivate grandi anticipazioni che hanno fatto dibattere il web per alcune soluzioni che ricordano la One UI di Samsung.

OnePlus 8T e OnePlus 8T Pro, conclude il report, saranno presentati tra la fine di settembre e la prima settimana di ottobre, in linea con quanto avvenuto un anno fa con la serie OnePlus 7T ufficializzata il 29 settembre.

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